Matrimoni in crisi: perchè si rimane insieme?

[robipokernonna]

Risposta ovviamente personale: perchè dopo aver vissuto in prima persona come figlia la sofferenza di una separazione, prima di fare così del male ai miei figli sopporterei qualsiasi cosa. Per fortuna mio marito però non lo sospetta minimamente...

Laura, non sono d'accordo. Nella mia esperienza (limitata, per carità) ho conosciuto coppie civilissime, che proprio per i figli si son lasciate senza traumi, rimanendo in rapporti più che civili e i bimbi non ne hanno sofferto. Certo, passare dalla quotidianità di una famiglia "tradizionale" ad una situazione diversa non è sepre senza conseguenze, ma la separazione non deve essere necessariamente sofferenza.

e' la fase prima della separazione quella dolorosa.....e complicata....e difficile da gestire.

[lalat]

faccio anche fatica a capire come, dopo tanti anni, ci si possa lasciare. Io senza quel pazzeriello di mio marito, con il quale, litigo e ho litigato tanto, farei veramente fatica a stare.

Anche io la penso così. Non posso dire di non litigare .. perché se posso litigo. Preferisco litigare di brutto piuttosto che non parlarmi per giorni ... mia madre teneva i musi ... ma secondo me non ha senso.

[olfersia]

Il matrimonio dei miei è finito quasi prima di cominciare.
Mia madre aveva 20 anni e mio padre 23, nel 1970 quando si sposarono.
Ma non ci si poteva separare, non andava bene, così rimasero insieme. Poi c'ero io e mia madre cercò sempre di farsi andare bene le cose (la vittima tra i due è sempre stata lei). In casa mia c'era sempre un'aria pesante, ma pesante....
A 16 anni piangevo e mi disperavo chiedendomi perchè i miei non si separavano, perchè non potevo avere due genitori normali, chissenefrega della famiglia da mulino bianco. Io volevo che smettessero le urla all'ora di cena, mia madre che incassava tutte le bast... di mio padre (non c'è mai stato tradimento, erano proprio male assortiti). Quando me ne sono andata di casa le cose sono precipitate. Alal fine mio padre se n'è andato in malo modo 15 gg dopo che è nato mio figlio. Si è separato da mia madre e da me, in contemporanea.
Mia madre a quasi 4 anni di distanza sembra rinata. Lui non lo e non mi importa.
Ne abbiamo parlato, tra donne adulte. E mi ha detto che nel 90 non ebbe il coraggio di separarsi perchè c'ero io e non voleva privarmi della vita in famiglia. Io le ho risposto che non avrei voluto altro che quello. E che mi addolora profondamente che lei si sia rovinata la vita per me senza che questo abbia portato miglioramenti alla mia. Solo lei mi è stata genitore nel senso pieno del termine. Quello che sono lo devo a lei.
Il divorzio non rientra nel mio concetto di matrimonio, ma se non potrò più offrire a mio figlio una famiglia allora vi ricorrerò.
I figli soffrono quando i genitori si separano, ma hanno il diritto di avere una madre e un padre amorevoli, sereni e affettuosi. Se quasto succede nell'ambito ddella famiglia è meglio, in caso contrario... evviva il divorzio.
Io, quando ho sposato mio marito ho promesso che avrei sempre e comunque scelto lui. Ed è così tutti i giorni. La recente e inaspettata separazione di una coppia di amici mi ha fatto capire quanto ci tenga a lui e che la maretta che talvolta c'è tra noi non giustificherà mai una separazione.
Camminiamo insieme nella stessa direzione e affrontiamo insieme le difficoltà.

[witch]

i figli soffrono
sempre e comunque

mio figlio ne soffre ancora adesso, nonostante siano passati 11 anni e i miei rapporti col padre siano ottimi
lui lo vede tutte le volte che vuole, da sempre, ma nonostante tutto non posso dire che non abbia sofferto

dire che i figli non soffrono è uno dei tanti modi di autoassolversi

[daniela75]

Witch,
i figli soffrono per la separazione ... sicuramente.
Elena si preoccupa quando il papà non torna per cena, magari perchè è fuori con gli amici e a me si stringe il cuore pensando a chi magari ha problemi familiari di questo tipo.
Ma ti faccio l'esempio di una conoscente: il marito lavora fuori, sicuramente ha un'altra vita (visto che impedisce alla moglie di andarlo a trovare), lui vede la figlia adolescente 3-4 giorni al mese.
La moglie vive malissimo la situazione e quando si vedono sono sempre litigate.
Allora io mi chiedo se ha senso continuare ... con quale concetto di famiglia crescerà questa ragazzina ???

[witch]

Daniela come ho già detto il mio discorso vale in un contesto civile di reciproca sopportazione
ovvio che in un ambiente saturo di urla, discussioni, rinfacciamenti etc... beh i figli stanno sicuramente peggio che con due genitori separati ma sereni...

[dottbaby]

No, scusate, non mi sono espressa bene (ero un po' di corsa, come sempre...), intendevo che la sofferenza dei figli (che c'è, l'ho scritto -altrettanto male- dopo) è stata limitata al cambio di abitudini, al non vedere più il genitore che se ne va...
Uffi, non mi so spiegare bene...il comportamento civile dei coniugi separandi consente ai figli di abituarsi con maggiore serenità ad una situazione nuova, sulla quale loro, ovviamente, non hanno potere (né colpe). Confrontavo la situazione (e per questo mi sono espressa male, scrivendo "i bimbi non ne hanno sofferto") alla classica "guerra dei roses" con i figli di mezzo, che mi pareva la situazione che rappresentava Laura.
Sarà che sto trattando una separazione di persone che, a loro volta, avevano molto sofferto la guerra fra i propri rispettivi genitori e per questo stanno facendo di tutto per far vivere la cosa con serenità ai figli...

[Lunette]

Secondo me è uno sbattone non indifferente. A meno che non ci siano motivi gravi io non lo farei, mi sale l'ansia solo a pensare a tutto l'ambaradam da affrontare.. Ma suppongo che ci possano essere situazioni insostenibili che ti fanno venire nausea solo a pensarci, in quel caso probabilmente il male minore può essere separarsi. Chi non lo fa è perché tutto sommato non è poi così terribilmente infelice.

[laura s]

Risposta ovviamente personale: perchè dopo aver vissuto in prima persona come figlia la sofferenza di una separazione, prima di fare così del male ai miei figli sopporterei qualsiasi cosa. Per fortuna mio marito però non lo sospetta minimamente...

Laura, non sono d'accordo. Nella mia esperienza (limitata, per carità) ho conosciuto coppie civilissime, che proprio per i figli si son lasciate senza traumi, rimanendo in rapporti più che civili e i bimbi non ne hanno sofferto. Certo, passare dalla quotidianità di una famiglia "tradizionale" ad una situazione diversa non è sepre senza conseguenze, ma la separazione non deve essere necessariamente sofferenza.

e' la fase prima della separazione quella dolorosa.....e complicata....e difficile da gestire.

Francamente su questo non sono d'accordo. Mio padre si è fatto una amante, mia mamma non ne sapeva nulla e noi nemmeno, quando ha preso la sua decisione l'ha semplicemente comunicata e se ne è andato senza mai voltarsi indietro, non c'è stato un "prima della separazione" per me. Eppure ho sofferto (soffro) tantissimo.

[YLeNia]

Risposta ovviamente personale: perchè dopo aver vissuto in prima persona come figlia la sofferenza di una separazione, prima di fare così del male ai miei figli sopporterei qualsiasi cosa. Per fortuna mio marito però non lo sospetta minimamente...

Laura, non sono d'accordo. Nella mia esperienza (limitata, per carità) ho conosciuto coppie civilissime, che proprio per i figli si son lasciate senza traumi, rimanendo in rapporti più che civili e i bimbi non ne hanno sofferto. Certo, passare dalla quotidianità di una famiglia "tradizionale" ad una situazione diversa non è sepre senza conseguenze, ma la separazione non deve essere necessariamente sofferenza.

e' la fase prima della separazione quella dolorosa.....e complicata....e difficile da gestire.

Hai ragione. E caspita se me la ricordo..

[kla]

Premetto che nonostante 10 anni di matrimonio, belli eh!, ho un'idea abbastanza romantica dell'amore e dell'unione tra 2 persone.
Credo nel matrimonio, nell'impegno quotidiano della coppia ma sono convinta che se un giorno non andasse più bene, se non amassi più mio marito non resterei con lui, soprattutto a quest'età (37 anni).
Magari aspetterei che le bambine fossero un pò più grandi, ma non rimarrei con un uomo che non amo o che non stimo più.
Questa premessa la faccio perchè non capisco la scelta di alcune mie conoscenti che rimangono sposate con persone per le quali non provano più il minimo interesse.
Nel mio ufficio di quasi solo donne questi giorni ho sentito le peggio storie: donne notoriamente cornificate che aspettano tranquille il marito a casa; altre che hanno liberamente relazioni con altri uomini ma non pensano assolutamente alla separazione; altre che si tengono il marito disoccupato, traditore ed egoista in casa nonostante non ne siano più innamorate; l'altra ancora che critica il marito bifolco, sempliciotto, noioso ma non pensa minimamente a lasciarlo.

E allora perchè non separarsi? per i figli? (ma come crescono i figli in famiglie del genere?) per questioni economiche? o perchè non si vuol far vedere agli altri un proprio fallimento? per comodità? per non restare sole?

non lo so .... non riesco a capire

voi cosa ne pensate?

neppure io lo capisco. Magari però lo capirò quando il mio matrimonio sarà in crisi. Non me la sento di stare a chiacchierare sui vari "io farei o non farei così"

[mademi]

per questioni economiche? o perchè non si vuol far vedere agli altri un proprio fallimento? per comodità? per non restare sole?

Ti sei risposta da sola...

La penso pure io così...

io la butto lì.... è che a volte, in momenti di crisi, si dicono cose bruttissime sullepersone che amiamo...e si dimentica di citare tutte le cose belle.....che pero' teniamo dentro di noi....indi per cui, tu conosci il peggio ma non il meglio.....mentre le dirette interessate conoscno entrrambi..forse qualcuna è per questo che non si separa????

[isolablu]

MADEMI sicuramente prima di decidere se buttare tutto al cexxo si mettono sulla bilancia varie cose...e di certo è vero quel che dici tu...però qualcuna arriva prorpio a farsi male, allora perchè?

[ALTAMAREA]

E' una domanda che mi pongo spesso anche io e la risposta, almeno nei casi che vedo io, è la paura di rimanere da sole e la questione economica, io ho una carissima amica che da anni tradisce il compagno con vari uomini, ma lei sostiene che non lo lascerebbe mai, che lui è l'uomo della sua vita, bè io questo non lo capisco, non hanno figli in comune, tutti e due separati con figli precedenti e già grandi (20anni), ormai non le dico più nulla perchè sostiene che io sia una bigotta. Che dire, io sono separata (senza figli) ma ero molto giovane, con il mio attuale compagno con il quale ho un figlio, abbiamo avuto un periodo (più di un anno) molto molto brutto, ho stretto i denti anche per mio figlio, ma perchè insieme avevamo la consapevolezza che c'era del salvabile, che non ci siamo mai traditi nè desideriamo farlo, che ci amiamo, ci stimiamo, che abbiamo tante cose in comune oltre al figlio, e adesso stiamo nuovamente bene insieme, quindi la questione è diversa, anche io non concepisco chi lascia andare, chi fa finta o lo fa solo per i figli, diverso è la coppia che si guarda in faccia, capisce i problemi e cerca con tutte le sue forze, ma proprio con tutte, di superare un periodo no, che prima o poi capita a tutti. Io provengo da una SUPER coppia, i miei genitori e la loro coppia sono sempre stati un esempio da seguire, hanno avuto i loro problemi, ma superati sempre con grande AMORE, forse è per questo che non riesco ad accettare niente altro di diverso, sostengo sempre che nella fortuna, sono stata abituata troppo bene

[zuzzu]

allora: iniziamo coi "distinguo": se ci sono di mezzo dei figli io sono molto drastica. Con l'unica eccezione di problemi di violenza (fisica e psicologica) per me si DEVE rimanere insieme.
In un periodo di profonda crisi con mio marito ripetevo sempre questa frase: BEN MI STA, COSI' IMPARO A SCEGLIERE BENE (lo ripetevo a me stessa, a lui e agli altri con cui ne parlavo)
non ci sono storie, per come sono fatta io dal momento del concepimento ho promesso ai miei figli che il mio unico desiderio era che loro fossero felici...e per quanto è e sarà nelle mie possibilità e all'interno della mia responsabilità farò di tutto per mantenere questa importante promessa.
di cui naturalmente fa parte andare d'accordo (o provare ad andare d'accordo) col loro papà.