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Educazione del maschietto

La nascita, la crescita, grandi e piccole sfide della genitorialità.
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Marpa
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Educazione del maschietto

Messaggio da Marpa » 16 mar 2012, 19:23

Ciao a tutte!

Tra poco diventerò la mamma di un maschietto e sono alla ricerca di qualche consiglio sull'educazione. So che è presto, ma almeno vorrei iniziare a prendere confidenza con quello che vorrei fare ed entrare nella giusta forma mentis. Mi spiego. Al giorno d'oggi parecchi uomini (mariti e compagni di solito) - ok, ci sono anche le eccezioni - sono abituati ad essere serviti e riveriti fin da quando erano piccoli e si aspettano di continuare ad essere serviti e riveriti anche da adulti quando si trovano una compagna. Questa mentalità sembra essere dovuta dal tipo di educazione ricevuta dalla madre. Ebbene, io non vorrei essere quel tipo di madre, quindi vorrei riuscire ad educare un figlio che sappia rimboccarsi le maniche se ci sono lavori da fare in casa, aiutare nell'accudire i figli, e soprattutto che sappia prendersi le responsabilità di quanto sia necessario per la casa (amministrazione, controlli periodici, ...) senza che tutto gravi sulle spalle della moglie/compagna perché lui ha cose più interessanti da fare.

Mi ritrovo quindi con due problemi: 1. che metodo di educazione usare (c'è forse qualche libro che tratti l'argomento?); 2. evitare che il figlio si domandi come mai lui deve rimboccarsi le maniche quando ha un padre in casa che fa il pigrone (tipo che non si alzerebbe mai dal letto prima di mezzogiorno e/o che gli si debba chiedere in carta bollata di fare qualcosa per la casa (se è di buona)).

Qualcuna di voi si è posta i miei stessi quesiti o sono soltanto io che sto cercando di seguire una chimera? :pensieroso

Grazie per l'attenzione :sorrisoo
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Dionaea » 16 mar 2012, 19:34

Penso che il metodo educativo migliore sia il buon esempio. :sorrisoo
Quindi partirei da qui:
2. evitare che il figlio si domandi come mai lui deve rimboccarsi le maniche quando ha un padre in casa che fa il pigrone (tipo che non si alzerebbe mai dal letto prima di mezzogiorno e/o che gli si debba chiedere in carta bollata di fare qualcosa per la casa (se è di buona)).

Non vedo perchè educare tuo figlio a darti un aiuto che non pretendi da tuo marito.
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da loren71 » 16 mar 2012, 19:40

Ciao, io credo che le cose vengano da sole....ho un figlio maschio e queste domande non me le sono mai fatte, mio figlio ha quasi nove anni e se gli chiedo una mano è il primo ad aiutarmi...anche il padre, per fortuna non è il tipo che se ne sta con le mani in mano, anzi, fa pure troppo!!!
Credo che piano piano crescendo, si vada a creare quel rapporto di collaborazione e di cui si ha bisogno ed è importante anche dopo una volta che se ne vanno di casa....
Matteo c'è dal 28/06/2003 ore 10.35 kg 3.180 cm 50 di puro amore......

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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Marpa » 16 mar 2012, 19:52

Dionaea ha scritto:Non vedo perchè educare tuo figlio a darti un aiuto che non pretendi da tuo marito.
Perché ci ho provato e riprovato e tutte le volte mi manda a quel paese perché non lo devo scocciare con queste rotture di scatole. E' come se lui vivesse in un mondo tutto suo, fatto di lavoro e meritati svaghi, mentre tutto il resto è superfluo. Anch'io lavoro 8 ore al giorno come lui, però rinuncio a parte del mio tempo libero per seguire la casa. Sì, qualche rara volta mi dà una mano in casa, ma è come se fosse rimasto bambino. Io quando sono uscita di casa e ho iniziato ad avere un appartamento da gestire, mi sono rimboccata le maniche e non ho preteso che qualcun altro lo facesse al posto mio, nonostante mia madre non mi avesse mai imposto di darle una mano in casa.

Il fatto è che non sono una di quelle che urla e strepita, di solito chiedo educatamente una, due, tre, n volte, ma se non ottengo nulla tranne che irritazione, dopo un po' desisto.
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da ishetta » 16 mar 2012, 20:22

Marpa ha scritto:
Dionaea ha scritto:Non vedo perchè educare tuo figlio a darti un aiuto che non pretendi da tuo marito.
Perché ci ho provato e riprovato e tutte le volte mi manda a quel paese perché non lo devo scocciare con queste rotture di scatole. E' come se lui vivesse in un mondo tutto suo, fatto di lavoro e meritati svaghi, mentre tutto il resto è superfluo. Anch'io lavoro 8 ore al giorno come lui, però rinuncio a parte del mio tempo libero per seguire la casa. Sì, qualche rara volta mi dà una mano in casa, ma è come se fosse rimasto bambino. Io quando sono uscita di casa e ho iniziato ad avere un appartamento da gestire, mi sono rimboccata le maniche e non ho preteso che qualcun altro lo facesse al posto mio, nonostante mia madre non mi avesse mai imposto di darle una mano in casa.

Il fatto è che non sono una di quelle che urla e strepita, di solito chiedo educatamente una, due, tre, n volte, ma se non ottengo nulla tranne che irritazione, dopo un po' desisto.
Prima regola. La casa non è tua, è vostra.
Seconda regola. In famiglia ci si aiuta. Tutti, nessuno escluso... Soprattutto ora che avrete un neonato a cui badare.
Terzo. L'educazione non la stabilisci tu. L 'educazione è qualcosa che viene, giornoper giorno, con l'esempio, con l'accettazione costante di quello che è tuo figlio, comprendendo il suo carattere.

Quarto. Quando smetterai di cuinare x lui, di lavargli le mutande e soprattutto di desistere anche tuo marito capirà che non sono scocciature ma cose necessarie x il benessere di tutta la Famiglia, e ho volutamente messo la V maiuscola.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da ishetta » 16 mar 2012, 20:23

La f non la v :dizionario
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Marpa » 16 mar 2012, 20:38

Intanto grazie a tutte per i consigli, proverò a cambiare atteggiamento e abitudini, chissà che la situazione non migliori :sorrisoo
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da MammaMaria » 16 mar 2012, 21:57

Ti capisco, mia suocera ha avuto 3 maschi (mio marito è l'ultimo) e li ha cresciuto con l'idea "siccome siete maschi in casa non dovete fare niente". I figli sono tutti sposati e i miei 2 cognati non si spostano nemmeno la sedia da sotto il sedere, ma io ho abituato mio marito a darmi una mano anche se piccola sia in casa che con i bimbi. Ora io ho 2 figli maschi e non ho mica intenzione di fare da schiava a 3 uomini... il secondo è ancora troppo piccolo ma al grande lo faccio sparecchiare (lo prende come un gioco), mette a posto ecc... Non c'è un tecnica, cerca di coinvolgerlo senza farglielo fare a sforzo.
In bocca al lupo per il parto :sorrisoo .

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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da val978 » 16 mar 2012, 22:16

Penso anch'io che la migliore educazione sia dare il buon esempio. Ognuno fa la sua parte in casa, grandi e piccoli :sorrisoo

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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da crucchina79 » 16 mar 2012, 22:26

ho appena finito di rileggere "dalla parte delle bambine" e mi rendo conto che un certo tipo di educazione altamente maschilista ha veramente creato una generazione di uomini abituati ad essere serviti e riveriti....
Conta che quando nascerà tuo figlio dovrai pensare a lui e sarà necessario che qualcuno ti dia una mano in casa... non puoi fare tutto tu.
E poi l'esempio penso sia l'unico modo per educare i figli...
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da marexia » 17 mar 2012, 16:41

marpa leggendoti mi sono tanto rivista in te, e il mio socio nel tuo....
gli dico sempre che sembra l' ospite di un albergo e perchè faccia qualcosa devo ogni sacrosanta volta chiederlo, come se lui fosse cieco e non vedesse di cosa c'è bisogno....

le poche cose che fa devono essere sempre sottolineate e riconosciute se no non le fa più....
di tutto ciò ovviamente incolpo mia suocera che ha cresciuto il principino sul pisello.....che poi ha anche vissuto da solo, ma faceva presto, non faceva un tubo lo stesso e non vi dico la sua casa in che condizioni era quando l'ho conosciuto... :x:
questo doveva essere un campanello di allarme, ma ormai ero troppo presa per rendermene conto....

al momento non ho figli maschi, ma se ne avrò in futuro mi porrò le stesse tue domande e farà di tutto per crescerli autonomi al 100% in tutto e rispettosi del lavoro delle donne....
quindi a nome delle mie figlie e di tutte le bimbe che in futuro saranno donne ti ringrazio!!!! :risatina:
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da marisetta » 17 mar 2012, 17:39

Io dico sempre che per gli uomini è una questione di "addestramento" :risatina: più che educazione. Io ho l'esempio di mio marito e mio cognato. Fratelli e nati dagli stessi genitori. Eppure quando io mi sono sposata sono stata molto chiara del genere "patti chiari amicizia lunga", ovvero che mi avrebbe aiutato in casa, che se non cucinava non mangiava (mica è detto che devo cucinare sempre io :fischia ) e che se voleva dei figli ci doveva badare, in tutto e per tutto, dalla poppata e dal cambio dei pannolini ad accompagnarli a destra e manca da grandi. Mio cognato una volta che mia cognata si è sentita male gli ha detto" fai il cappuccino per favore" e lui che ha fatto...ha riscaldato il latte e gli ha infiliato il caffè....crudoooooooo, i chicchi di caffè :ahah :ahah :ahah :ahah c'è da morire!!!poi le si lamenta con me e ma ha voluto la bicicletta ora pedallllaaaaaa!!!Per cui molto fanno le mamme ma anche le mogli. Poi ora come ora se due persone lavorano, entrambi devono necesariamente collaborare in casa, così come tutti i membri della famiglia, bambini compresi. Non dico che si passa all'eccesso dell'ossessività nelle pulizie e della perfezione, ma un minimo (poi magari se si può il grosso lo può fare una persona che ti aiuta) bisogna pur fare.....
Magari si comincia con poco con l'apparecchiare o il riordino dei giocattoli e il rifarsi il letto sia da parte dei maschietti che delle feminuccie.
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da crucchina79 » 17 mar 2012, 21:36

Però se in famiglia passa il messaggio che la donna è la colf dell'uomo non penso che insegnare i lavoretti al figlio sia sufficiente... il messaggio che passa è che la mamma si fa un kiul kilometrico ed è normale così, mentre il papà non fa un tubo....
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da marexia » 17 mar 2012, 22:24

giusto crucchina, ma se sarà farò un bel discorsetto al pupo e, esempio o non esempio, gli farò fare tutto!
ho il dente roppo avvelenato per cedere, considera che da 5 anni sto sbattendo la testa al muro per addestrare il socio...quindi un eventuale figlio non avrà scampo, o così, o pomì, se no a 18 anni fora da li bali!!!!!! :argh
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Dionaea » 18 mar 2012, 8:48

Guardate che l'adulto in casa è il marito/compagno, non il figlio.
Mi sembra assurdo pretendere che un bambino aiuti (e su questo sono d'accordissimo, ci tengo a precisarlo) e poi farsi trattare come colf dai propri compagni.
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Ari » 18 mar 2012, 10:12

Marpa ha scritto:Ciao a tutte!

Tra poco diventerò la mamma di un maschietto e sono alla ricerca di qualche consiglio sull'educazione. So che è presto, ma almeno vorrei iniziare a prendere confidenza con quello che vorrei fare ed entrare nella giusta forma mentis. Mi spiego. Al giorno d'oggi parecchi uomini (mariti e compagni di solito) - ok, ci sono anche le eccezioni - sono abituati ad essere serviti e riveriti fin da quando erano piccoli e si aspettano di continuare ad essere serviti e riveriti anche da adulti quando si trovano una compagna. Questa mentalità sembra essere dovuta dal tipo di educazione ricevuta dalla madre. Ebbene, io non vorrei essere quel tipo di madre, quindi vorrei riuscire ad educare un figlio che sappia rimboccarsi le maniche se ci sono lavori da fare in casa, aiutare nell'accudire i figli, e soprattutto che sappia prendersi le responsabilità di quanto sia necessario per la casa (amministrazione, controlli periodici, ...) senza che tutto gravi sulle spalle della moglie/compagna perché lui ha cose più interessanti da fare.

Mi ritrovo quindi con due problemi: 1. che metodo di educazione usare (c'è forse qualche libro che tratti l'argomento?); 2. evitare che il figlio si domandi come mai lui deve rimboccarsi le maniche quando ha un padre in casa che fa il pigrone (tipo che non si alzerebbe mai dal letto prima di mezzogiorno e/o che gli si debba chiedere in carta bollata di fare qualcosa per la casa (se è di buona)).

Qualcuna di voi si è posta i miei stessi quesiti o sono soltanto io che sto cercando di seguire una chimera? :pensieroso

Grazie per l'attenzione :sorrisoo
sai che da come scrivi, tu sembri proprio calata a pieno nello stereotipo che vuoi evitare?
parli della cura della casa e dell'educazione di vostro figlio come se fosse solo ed esclusivamente affare tuo perché "è una cosa da donne".

la casa va gestita in due così come i figli si educano in due.
per quanto tu abbia buoni propositi sull'educazione del bambino in arrivo, inevitabilmente cozzerai con l'esempio di tuo marito e con le sue idee educative, che avranno valore tanto quanto le tue proprio perché il figlio è di entrambi.

sinceramente con queste premesse alla 37ima settimana di gravidanza, prevendo una bella crisetta quando tornerai a casa dopo il parto.
non parlo certo di separazione o piatti e bicchieri rotti, ma credo proprio che avrete un bel po' di discussioni per trovare un nuovo equilibrio.
sempreché tu non decida di desistere, proprio come fai già ora.
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Marpa » 18 mar 2012, 11:01

Capisco benissimo quello che vuoi dire. In effetti il discorso educativo è venuto fuori parlandone con mia madre che ovviamente viene da una generazione in cui era solo la donna ad occuparsi del menage familiare. E quindi di getto ho chiesto consiglio in questo forum.
Il vero problema alla fine sarà: come obblighi una persona pigra a fare la sua parte quando sa benissimo che si deve essere in due a portare avanti una Famiglia, ma trova troppo comodo delegare o nascondersi dietro improrogabili impegni di lavoro? Io ho la fortuna/sfortuna di telelavorare, così sono a casa tutto il giorno e per lui diventa un'altra scusa per dire sono stanco, stasera no.
Mi auguro che un po' d'istinto paterno gli venga incontro.

O magari le mie sono solo paranoie, chissà... Però ho notato che, tranne in qualche eccezione, se si era preso l'impegno di fare qualcosa, lui se ne dimentica spesso e volentieri e quando glielo ricordo s'infuria.

Devo forse strepitare e urlare? O prendere il battipanni e dargliele di santa ragione come faceva mia madre? Ti dicono tutti che la chiave di volta in queste situazioni è il dialogo. E io cerco di dialogare il più possibile con calma e tranquillità. Dove sbaglio?
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da Ari » 18 mar 2012, 16:34

Marpa ha scritto:Dove sbaglio?
e chi dice che sia tu a sbagliare?
non può essere semplicemente che sia tuo marito quello che sbaglia?

e in ogni caso... perchè ti stai ponendo queste domande adesso?
come mai non ti è venuto in mente di parlarne con lui prima di mettere in cantiere un bimbo?
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da crucchina79 » 18 mar 2012, 19:08

Come fare? parlare parlare parlare e parlare. E non demordere. E' l'unica soluzione....
Quando avrai un cucciolo di 50 cm più o meno che dipenderà solo da te non sarà facile se non avrai qualcuno che ti aiuta nelle cose basilari, come far da mangiare e caricare la lavastoviglie.

E per educare un bambino ci vuole l'esempio... non bastano le parole, perchè il messaggio più forte è quello che capta dai vostri comportamenti.
Ti faccio un esempio: una mia amica si lamenta che il bambino non sta seduto a tavola... io però ho notato che sia lei che suo marito si alzano spesso per rispondere al cellulare... che messaggio vuoi che arrivi al bambino?
Altro esempio provato sulla mia pelle: io da bambina avevo la voce molto squillante. Il mio patrigno era (oddio, è, anche se non gli parlo più è ancora vivo) una persona che urla tantissimo.... e mi urlava di non urlare. Che risultato ha ottenuto secondo te? Che ho smesso di urlare a 15 anni quando sono andata a vivere con mia nonna....
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Re: Educazione del maschietto

Messaggio da mariangelac » 18 mar 2012, 20:52

Guarda che l'educazione c'entra ma molto poco, mio marito è stato cresciuto da una madre che non gli ha fatto fare nulla in casa, ma siccome è una persona intelligente sa bene che ora la situazione è cambiata, e non c'è stato bisogno neppure che io glie lo chiedessi, si rimbocca le maniche quando occorre e punto. Quindi mi dispiace, ma dubito che tu possa fare qualcosa per tuo marito... e pensare da adesso a tuo figlio che non è ancora nato mi sembra assurdo.
Mi chiedo invece come si possa condividere una vita con una persona che ha dei principi tanto diversi dai nostri....e decidere di mettere su famiglia, questo non smetterò mai di chiedermelo.... l'unica risposta che riesco a darmi è che si tratta di un atteggiamento "accettato" "accolto" "concesso".
Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)

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