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Ma a che serve tanta fretta?

Piccoli e grandi problemi dei bambini dopo l'infanzia, vicissitudini e episodi buffi dei bambini fuori e dentro la scuola dell'obbligo.
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Dionaea
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da Dionaea » 23 feb 2012, 22:18

lalat ha scritto:Paola67 io ancora non sono sicura come pensarla riguardo i disturbi e sindromi infantili neuropsichiatriche ... nel senso che non so cosa succederebbe se mio figlio con la macchina del tempo potesse frequentare le elementari nel 1977 invece che oggi ... figuriamoci se posso approvare uno screening in una scuola dell'infanzia. Mi parrebbe un'invadenza eccessiva nei confronti di una famiglia ... che tutto sommato ha bisogno dei suoi tempi per eventualmente accettare una diagnosi ad esempio relativa ad un ritardo del linguaggio. Non mi piacerebbe che i mie figli frequentassero un asilo dove vengono testati a mia insaputa per ricercare eventuali difficoltà psichiche. Forse dal punto di vista del terapeuta questa cosa può apparire normale ... ma come genitore è un'incubo :impiccata:
Anche questa cosa fa parte di una fretta e di un modo di "selezionare" i bambini dell'era contemporanea che non mi piace.
Lalat, per la disgrafia non si parla di screening ma di prevenzione.
Come hai scritto qualche post più su non si può fare una diagnosi di dsa a 5 anni per cui non si tratta di screening o di testare i bambini a insaputa dei genitori. Si tratta di investire sulla formazione delle insegnanti, affinchè queste abbiano un minimo di conoscenza su determinate problematiche e un filo di attenzione su certi aspetti. Sapere come si sviluppa la motricità del bambini, come cambia l'impugnatura, quali strumenti sono più adatti a ogni età e come evolve il tratto grafico dallo scarabocchio al disegno al scrittura permette di intervenire precocemente, e in modo nn invasivo e non stressante per il bambino, PRIMA della scuola primaria, quando certi "difetti" (passatemi il termine) potrebbero causare difficoltà.

Ti faccio un esempio banlissimo: intorno ai 3 anni molto bambini hanno l'impugnatura "palmare", poi passano spontaneamente a un'impugnatura diversa, che segue lo sviluppo motorio ed è anche più funzionale alla scrittura. In alcuni casi questo passaggio, avviene in ritardo, con conseguenze sulla qualità del tratto e , soprattutto, sullo sviluppo della motricità fine. Se l'inasegnante conosce questi aspetti può aiutare il bimbo (con un semplicissimo "prova a tenere il pennarello così,m non sei più comodo?" o con qualche esercizio di motricità fine) ad avere un'impugnatura più funzionale al disegno e, in vista delle elemntari, alla scrittura.
Stessa cosa per la postura.

Sono d'ccordo con te sull'ultima frase, anche la scuola si sta "medicalizzando" e appena qualcosa esce dagli schemi della "normalità" si cerca subito un'etichetta x catalogare quel bambino.

Scusate il papiro ma è un argomento che mi interessa moltissimo e che conto di approfondire perchè lo ritengo fondamentale, soprattutto alla luce del moltiplicarsi dei casi di DSA.
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da vale77 » 23 feb 2012, 23:14

Dionaea ha scritto:
lalat ha scritto:Paola67 io ancora non sono sicura come pensarla riguardo i disturbi e sindromi infantili neuropsichiatriche ... nel senso che non so cosa succederebbe se mio figlio con la macchina del tempo potesse frequentare le elementari nel 1977 invece che oggi ... figuriamoci se posso approvare uno screening in una scuola dell'infanzia. Mi parrebbe un'invadenza eccessiva nei confronti di una famiglia ... che tutto sommato ha bisogno dei suoi tempi per eventualmente accettare una diagnosi ad esempio relativa ad un ritardo del linguaggio. Non mi piacerebbe che i mie figli frequentassero un asilo dove vengono testati a mia insaputa per ricercare eventuali difficoltà psichiche. Forse dal punto di vista del terapeuta questa cosa può apparire normale ... ma come genitore è un'incubo :impiccata:
Anche questa cosa fa parte di una fretta e di un modo di "selezionare" i bambini dell'era contemporanea che non mi piace.
Lalat, per la disgrafia non si parla di screening ma di prevenzione.
Come hai scritto qualche post più su non si può fare una diagnosi di dsa a 5 anni per cui non si tratta di screening o di testare i bambini a insaputa dei genitori. Si tratta di investire sulla formazione delle insegnanti, affinchè queste abbiano un minimo di conoscenza su determinate problematiche e un filo di attenzione su certi aspetti. Sapere come si sviluppa la motricità del bambini, come cambia l'impugnatura, quali strumenti sono più adatti a ogni età e come evolve il tratto grafico dallo scarabocchio al disegno al scrittura permette di intervenire precocemente, e in modo nn invasivo e non stressante per il bambino, PRIMA della scuola primaria, quando certi "difetti" (passatemi il termine) potrebbero causare difficoltà.

Ti faccio un esempio banlissimo: intorno ai 3 anni molto bambini hanno l'impugnatura "palmare", poi passano spontaneamente a un'impugnatura diversa, che segue lo sviluppo motorio ed è anche più funzionale alla scrittura. In alcuni casi questo passaggio, avviene in ritardo, con conseguenze sulla qualità del tratto e , soprattutto, sullo sviluppo della motricità fine. Se l'inasegnante conosce questi aspetti può aiutare il bimbo (con un semplicissimo "prova a tenere il pennarello così,m non sei più comodo?" o con qualche esercizio di motricità fine) ad avere un'impugnatura più funzionale al disegno e, in vista delle elemntari, alla scrittura.
Stessa cosa per la postura.

Sono d'ccordo con te sull'ultima frase, anche la scuola si sta "medicalizzando" e appena qualcosa esce dagli schemi della "normalità" si cerca subito un'etichetta x catalogare quel bambino.

Scusate il papiro ma è un argomento che mi interessa moltissimo e che conto di approfondire perchè lo ritengo fondamentale, soprattutto alla luce del moltiplicarsi dei casi di DSA.
quoto.
non la capisco qs paura degli screening!
non dicono cose che non ci sono
danno l'opportunità di valutare un rischio (e assolutamente non fare una doiagnosi nè mettere un'etichetta) in un tempo così precoce che ancora tantissimo si può fare perchè il bambino non abbia difficoltà a scuola.
invece qualcuno pensa che sia una violazione (la fanno gli esperti perchè i genitori per quanto attenti non hanno le competenze per valutare tutte le situazioni), oppure che sia questione di tempo.
poi si arriva in terza elementare, con lo stuidio, e ciò che poteva serenamente essere risolto in prima è già diventato un grosso problema con tanto di voti negativi e perdita di autostima.
e magari non hanno l'etichetta del dislessico, ma del pigro e del lazzarone.
io per mio figlio preferirei un controllo in più inutile piuttosto che un gorsso problema domani.
LORENZO 15.07.09

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da Dionaea » 23 feb 2012, 23:17

Si, comunque immagino che a leggere come ho scritto vi vengano seri dubbi sulla formazione degli insegnanti. :fischia
Giuro che non sono analfabeta, sono solo temporaneamente affetta dalla sindrome di clizia :ahah
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da Tweety » 24 feb 2012, 8:18

lalat ha scritto:
Tweety ha scritto:Marco aveva la famosa visita neuropsichiatrica, avverto le maestre, dico che non sarà presente, le prego in tutte le lingue di darmi i compiti. Niente.. mi devo arrangiare tra genitori. Ok.. mi sbatto, penso di aver preso tutti i compiti, invece, matematica nn consegna i quaderni ai bambini e nessuno può dirmi quello che hanno fatto il classe giovedì. Marco ieri arriva a casa col quaderno di matematica, 3 pagine lasciate vuote, perchè deve recuperare quello che gli altri hanno fatto in un pomeriggio.. ieri sera dopo 8 ore di scuola. Non basta, deve finire qualche compito di italiano che non ha concluso in classe. Morale, ieri siamo arrivati a casa e Marco dalle 17 alle 19,30 ha fatto ancora compiti.. dopodichè ha mangiato ed è SVENUTO.. ma questo è logico? Non poteva darmeli che glieli avrei fatti fare durante le vacanze? Non poteva dirmi di farglieli fare un pochino a sera, entro venerdì?
Capisco il nervoso ...
Io scriverei qualche riga sul diario: "Gentili maestre, per cortesia, potreste mandarmi a casa gentilmente i quaderni da completare per tempo? Visto che quando il bambino arriva a casa alle 17, dopo 8 ore di scuola, non può recuperare tutto? Grazie, la mamma"
Io voglio sempre pensare che le maestre agiscano in buona fede ... per cui se fai così aggiusti tutto secondo me ... non possono ignorare una mamma che colloquia con loro, quindi si occupa attivamente del figlio ....
Se ignorano questo messaggio ... ne fai uno per il direttore ... vedrai che si aggiusta tutto.
Fatto!
mi hanno risposto che io voglio dialogare tanto con loro, e loro non hanno tempo, hanno 24 bambini..

Marco nato a 39+2 il 15.09.05 alle ore 09.50 (Kg 3.150 cm 48)
Martina nata a 40+5 il 22.10.07 alle ore 08.50 (Kg 3.590 cm 49)

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da clizia » 24 feb 2012, 8:59

Ma devono avere un pomeriggio una tantum da dedicare a colloqui su appuntamento oltre quelli ufficiali. Se sono scorbutiche chissà per quali traumi passati devono comunque fare il loro dovere. Manda una mail al dirigente, per ora senza specificare ma chiedi se è obbligatorio concedere colloqui su richiesta. voglio dire, se capitasse un problema più acuto con altri che fanno si defilano perchè hano 24 bambini? tra l'altro no è una classe nemmeno ultranumerosa rispetto ai 28/30 di altre scuole dove vedo che le maestre trovano lo stesso i ltempo per parlare coi genitori quando bisogna da entrambe le parti. Io però prima chiederei alal rappresentante e agli altri genitori se sono modalità normali per tutti, se queste sclerano così con tutti e andrei in gruppo a rimettere in carreggiata le maestre se si dimostrano ragionevoli ok, altrimenti via cambiare scuola, 'ste qui sono esaurite.

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da lalat » 24 feb 2012, 10:58

vale77 ha scritto:non la capisco qs paura degli screening!
non dicono cose che non ci sono
danno l'opportunità di valutare un rischio (e assolutamente non fare una doiagnosi nè mettere un'etichetta) in un tempo così precoce che ancora tantissimo si può fare perchè il bambino non abbia difficoltà a scuola.
invece qualcuno pensa che sia una violazione (la fanno gli esperti perchè i genitori per quanto attenti non hanno le competenze per valutare tutte le situazioni), oppure che sia questione di tempo.
poi si arriva in terza elementare, con lo stuidio, e ciò che poteva serenamente essere risolto in prima è già diventato un grosso problema con tanto di voti negativi e perdita di autostima.
e magari non hanno l'etichetta del dislessico, ma del pigro e del lazzarone.
io per mio figlio preferirei un controllo in più inutile piuttosto che un gorsso problema domani.
Si per me è una violazione e non voglio che nessun psicologo, psicopedagogista, neuropsichiatra o similare faccia alcun test su mio figlio se non espressamente autorizzato da me. Sono decisioni sofferte ... e le prendono nel bene nel male solo i genitori e se ne assumono la responsabilità solo i genitori.
L'invadenza di insegnanti e scuole non può andare oltre quanto sia già arrivata e questo per rispetto dei genitori e dei bambini.
La maestra che ha detto a me che sono incapace e a mio figlio che è pigro ... aveva davvero bisogno di uno screening? Adesso stiamo davvero esagerando ... basta un po' di pazienza e ragionevolezza ...
Siete madri anche voi insegnanti ... dite che non avreste niente in contrario se succedesse a vostro figlio ... credetemi che non è così. Lo dico io che non ho fatto alcun esame quando ero incinta, che ho scelto di accettare mio figlio così come era dal giorno in cui l'ho concepito. Non dite cose che non sapete, non parlate a vanvera, non siate invadenti. Non siete obbligate a dare 4 ad un bambino se sospettate che sia autistico ... potete anche far presente con tatto la cosa ai genitori ed essere collaborative.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da clizia » 24 feb 2012, 11:01

Dionaea ha scritto:Si, comunque immagino che a leggere come ho scritto vi vengano seri dubbi sulla formazione degli insegnanti. :fischia
Giuro che non sono analfabeta, sono solo temporaneamente affetta dalla sindrome di clizia :ahah
oohh che onore!! Pensa che io ne soffro ogni giorno, però solo su gol. strana malattia! :ahah

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da meg04 » 24 feb 2012, 12:03

Dionaea ha scritto:
lalat ha scritto:Paola67 io ancora non sono sicura come pensarla riguardo i disturbi e sindromi infantili neuropsichiatriche ... nel senso che non so cosa succederebbe se mio figlio con la macchina del tempo potesse frequentare le elementari nel 1977 invece che oggi ... figuriamoci se posso approvare uno screening in una scuola dell'infanzia. Mi parrebbe un'invadenza eccessiva nei confronti di una famiglia ... che tutto sommato ha bisogno dei suoi tempi per eventualmente accettare una diagnosi ad esempio relativa ad un ritardo del linguaggio. Non mi piacerebbe che i mie figli frequentassero un asilo dove vengono testati a mia insaputa per ricercare eventuali difficoltà psichiche. Forse dal punto di vista del terapeuta questa cosa può apparire normale ... ma come genitore è un'incubo :impiccata:
Anche questa cosa fa parte di una fretta e di un modo di "selezionare" i bambini dell'era contemporanea che non mi piace.
Lalat, per la disgrafia non si parla di screening ma di prevenzione.
Come hai scritto qualche post più su non si può fare una diagnosi di dsa a 5 anni per cui non si tratta di screening o di testare i bambini a insaputa dei genitori. Si tratta di investire sulla formazione delle insegnanti, affinchè queste abbiano un minimo di conoscenza su determinate problematiche e un filo di attenzione su certi aspetti. Sapere come si sviluppa la motricità del bambini, come cambia l'impugnatura, quali strumenti sono più adatti a ogni età e come evolve il tratto grafico dallo scarabocchio al disegno al scrittura permette di intervenire precocemente, e in modo nn invasivo e non stressante per il bambino, PRIMA della scuola primaria, quando certi "difetti" (passatemi il termine) potrebbero causare difficoltà.

Ti faccio un esempio banlissimo: intorno ai 3 anni molto bambini hanno l'impugnatura "palmare", poi passano spontaneamente a un'impugnatura diversa, che segue lo sviluppo motorio ed è anche più funzionale alla scrittura. In alcuni casi questo passaggio, avviene in ritardo, con conseguenze sulla qualità del tratto e , soprattutto, sullo sviluppo della motricità fine. Se l'inasegnante conosce questi aspetti può aiutare il bimbo (con un semplicissimo "prova a tenere il pennarello così,m non sei più comodo?" o con qualche esercizio di motricità fine) ad avere un'impugnatura più funzionale al disegno e, in vista delle elemntari, alla scrittura.
Stessa cosa per la postura.

Sono d'ccordo con te sull'ultima frase, anche la scuola si sta "medicalizzando" e appena qualcosa esce dagli schemi della "normalità" si cerca subito un'etichetta x catalogare quel bambino.

Scusate il papiro ma è un argomento che mi interessa moltissimo e che conto di approfondire perchè lo ritengo fondamentale, soprattutto alla luce del moltiplicarsi dei casi di DSA.

concordo al 100%, anche io ho le stesse idee a riguardo :clap

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da helzbeth » 24 feb 2012, 12:18

Lalat tu fai di tutto una questione personale, ma neanche i genitori sono infallibili.

Io ho sotto gli occhi un bambino con grosse difficoltà, con la sua maestra che cerca di spiegare alla madre che questo bambino HA BISOGNO di aiuto, ma la madre non ne vuole sentir parlare, dice che se suo figlio dovesse avere un sostegno lei si vergognerebbe...

Li incontro entrambi la mattina quando torno dopo aver accompagnato la mia, a piedi, in silenzio (sempre) con una faccia tutti e due come se stessero andando al patibolo.

Se a scuola dovessero fare qualcosa tipo test/screening io credo che basti essere avvertiti che lo fanno... e se ne viene fuori qualcosa io non potrei far altro che ringraziare per aver "visto" qualcosa che io non avevo visto, e proseguire poi personalmente nell'approfondimento della cosa stessa.

Avere un rapporto di diffidenza verso il mondo credendo di essere gli unici detentori della verità in tutto e per tutto solo perchè sono NOSTRI figli non credo aiuti.
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da marisetta » 24 feb 2012, 18:54

Lalat è vero :quoto_1: helz putroppo si eccede nelle direzione opposte: troppa "medicalizzazione" e dall'altro genitori che fanno orecchie da mercante o addiruttura che pensano di avere figli geni. Io che sono rappresentante ne avrei tante da raccontartene :fischia c'è un mondo variegato che non si conosce abbastanza se non diventi rappresentante e non è tanto l'essere psicologa o meno quanto proprio l'arrabbattarsi tra 20 testi e come si dice "ogni testa è tribunale" :risatina:
Anche a me capita di dovere spiegare con tatto determinate cose ai genitori (sia in veste di rappre. che di psicologo), ci sono quelli che capiscono subito poi ci sono quelli che fanno gli gnorry e poi ci sono quelli che non hanno gli strumenti per capire. Ecco sono i secondi che sono i più tremendi. Capisco che all'inizio il meccanismo di negazione è forte ma adottare la politica dello struzzo putroppo non è vantaggioso, prima o poi i nodi vengono al pettine. Per cui secondo me sia certi maestri, sia certi genitori andrerebbero "ridimensionati" :risatina: I maestri che si sentono psicologi e non che abbiano competenze psicologiche attenzione che è invece una grande cosa e i genitori che difendono le loro posizioni anche di fronte all'evidenza.
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da Paola67 » 25 feb 2012, 9:21

lalat ha scritto:Paola67 io ancora non sono sicura come pensarla riguardo i disturbi e sindromi infantili neuropsichiatriche ... nel senso che non so cosa succederebbe se mio figlio con la macchina del tempo potesse frequentare le elementari nel 1977 invece che oggi ... figuriamoci se posso approvare uno screening in una scuola dell'infanzia. Mi parrebbe un'invadenza eccessiva nei confronti di una famiglia ... che tutto sommato ha bisogno dei suoi tempi per eventualmente accettare una diagnosi ad esempio relativa ad un ritardo del linguaggio. Non mi piacerebbe che i mie figli frequentassero un asilo dove vengono testati a mia insaputa per ricercare eventuali difficoltà psichiche. Forse dal punto di vista del terapeuta questa cosa può apparire normale ... ma come genitore è un'incubo :impiccata:
Anche questa cosa fa parte di una fretta e di un modo di "selezionare" i bambini dell'era contemporanea che non mi piace.

lalat

gli screening non sono finalizzati alla diagnosi, che per i DSA ei DAS non sono possibili se non in 2-3 elementare.
Ma sono finalizati all'inidividuazione dei soggetti a rischio.
Nel caso di Davide Per esempio probabilmente si sarebbe evitata quella prima elementare come esperienza disastrosa, a causa di maestre che hanno giudicato il bambino nella sua individualità e non hanno preso affatto in cosiderazione la possibilità che invece il bambino fosse in uno stato di disagio.
°°°o.O ~Paola e Nico ~ Silvano e Giorgia ~O.o°°°

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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da ottyx » 1 mar 2012, 1:25

Tizjana ha scritto:Mio figlio è in prima, l'ultima verifica ha previsto sottrazioni fino al 20 per la matematica e verbo avere (per l'uso della lettera h) per l'italiano. Non è una classe di mostri, ma la maestra li fa ragionare, e la verifica è andata bene a tutti. I bimbi d'altro canto, mi paiono sererni e giocosi, fin troppo :zoppo
Tizjana ha scritto:Per quanto riguarda i voti da noi i 5 vengono messi per la condotta. C'è un gruppo di chiacchieroni (...) si son coalizzati e stan prendendo il sopravvento sulla classe. La classe è esattamente spaccata in 2: 10 silenziosi e 10 caciaroni, la maestra, giustamente, se continuano così, si esaurisce a forza di strillare :x: . Questo è quello che mi aspetto da una prima elementare: aspettative di autonomia e rispetto delle regole, alla base del percorso di vita scolastico-professionale.
Ecco, a proposito della fretta del titolo, quando leggo questi post sono contenta che le maestre della classe di mia figlia nella prima parte dell'anno si sono concentrate più sulla disciplina che sul programma.
Ci avevano anticipato che è importantissimo stabilire fin da subito delle regole e creare un gruppo rispettoso ed attento altrimenti ne avrebbero ripagato per i successivi 5 anni.
Ora siamo solo al 9, ignoriamo l'esistenza dell'a con l'acca, ma in compenso abbiamo degli alunni rispettosi ed una maestra serena. E il clima collaborativo ha già permesso di accelerare il ritmo.
Sinceramente io preferisco così :ok
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da STEFI@VALERIO » 1 mar 2012, 11:39

ottyx ha scritto: Ecco, a proposito della fretta del titolo, quando leggo questi post sono contenta che le maestre della classe di mia figlia nella prima parte dell'anno si sono concentrate più sulla disciplina che sul programma.
Ci avevano anticipato che è importantissimo stabilire fin da subito delle regole e creare un gruppo rispettoso ed attento altrimenti ne avrebbero ripagato per i successivi 5 anni.
Ora siamo solo al 9, ignoriamo l'esistenza dell'a con l'acca, ma in compenso abbiamo degli alunni rispettosi ed una maestra serena. E il clima collaborativo ha già permesso di accelerare il ritmo.
Sinceramente io preferisco così :ok
Non sono molto d'accordo con quello che scrivi.
O meglio: concordo sul fatto che non sia proprio il caso di correre alle elementari, ma non ci vedo questa correlazione con la disciplina.

In primo luogo, perché a mio modo di vedere la funzione della scuola è (o meglio dovrebbe) essere in primo luogo quella dell' apprendimento, e solo secondariamente avere altri scopi (educazione, socializzazione, etc). Per quelli ci sono altre sedi (la famiglia, il parco giochi, le attività sportive etc). Io francamente avrei molte perplessità se la maestra mi dicesse che, per creare un gruppo rispettoso, ha sacrificato l'apprendimento, perchè vorrebbe dire o che la maestra manca di autorità (e quindi facendo una gran fatica si deve concentrare solo su quello), o che è il gruppo dei bambini ad essere particolarmente problematico.

In secondo luogo, proprio perché queationi distinte e separate, non vedo perché disciplina e programma non debbano andare insieme. Nella classe di mio figlio, almeno a venerdì, erano al 16 (poi ce li giochiamo al lotto, tutti questi numeri :ahaha ), ma ti assicuro che sono tutti bambini rispettosi (persin troppo, alle volte, quando li vedo uscire dalla classe mi sembrano soldatini).
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da ottyx » 1 mar 2012, 13:47

Stefi, il mio giudizio riguardava la situazione di Tizjana che evidentemente ha come priorità il programma rispetto alla disciplina. Rispetto a QUELLA situazione preferisco la gestione della classe di mia figli. Non ho mai scritto che le due cose vanno necessariamente una a discapito dell'altra. Se vengono insieme tanto meglio.
Inoltre non ho mai scritto che la maestra ha sacrificato l'apprendimento, ma che ha volontariamente ed in modo consapevole deciso di iniziare a lavorare senza fretta.
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Re: Ma a che serve tanta fretta?

Messaggio da Tizjana » 7 mar 2012, 18:42

Per quanto riguarda l'argomento "disciplina", io auspico una collaborazione tra maestre/i e mamme/papà continua, mi pare sia la strada vincente.
3 settimane fa la maestra ha ufficiosamente convocato le mamme dei chiacchieroni attraverso il voto basso alla verifica: in un settimana sono piovuti 10 e lode per tutti.
La richiesta di collaborazione a casa da parte della maestra è stata vincente: il lavoro di squadra funziona sempre! Li abbiamo messi sotto torchio in modo coeso ed i bimbi finalmente hanno capito.

Il percorso didattico credo sia indipendente da quello disciplinare: se la classe risponde non vedo perchè rallentare.

Ma questo fa un pò parte del mio carattere: quando do fiducia a qualcuno, in questo caso alla maestra attraverso la scelta della scuola di cui fa parte, tendo alla collaborazione acritica, finchè, speriamo non sia questo il caso, la fiducia non viene meno, ma mi vien molto più facile fidarmi che diffidare.

In questo caso però il mio parere è supportato anche da un cospicuo gruppo mamme, con le quali, proprio per compensare la mia parzialità nei confronti della maestra, cerco il confronto quotidiano.

Insomma...alla fine i metodi sono tanti ed ognuno a modo suo buono, l'importante, come in tutto, è saperli usare con buonsenso :sorrisoo
Mamma di Giulio e Livia Cecilia

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