Cosa ne fate dei soldini regalati ai bambini?

[leda71]

io credo che studiare, farsi una cultura, apra la testa e faccia capire meglio il mondo.
poi se uno si laurea in archeologia e va a fare il pompiere non mi sconvolgo.

[Ari]

io credo che studiare, farsi una cultura, apra la testa e faccia capire meglio il mondo.
poi se uno si laurea in archeologia e va a fare il pompiere non mi sconvolgo.

io non discuto l'apertura mentale, ma la maggior facilità a trovare lavoro se si è laureati.

da quella che è la mia esperienza nel mondo del lavoro non è così.

[leda71]

io credo che studiare, farsi una cultura, apra la testa e faccia capire meglio il mondo.
poi se uno si laurea in archeologia e va a fare il pompiere non mi sconvolgo.

io non discuto l'apertura mentale, ma la maggior facilità a trovare lavoro se si è laureati.

da quella che è la mia esperienza nel mondo del lavoro non è così.

io mi occupo di risorse umane
ci sono posizioni per cui un diploma è ok anzi, è meglio della laurea, perchè se le evoluzioni possibili sono limitatate a volte non si concilia con le aspettative di chi ha una laurea e vorrebbe fare di più.

ma ci sono altre posizioni, in cui per esempio mai e poi mai potrei assumere un 20 enne, per cui preferisco un laureato di 25 anni senza esperienza rispetto ad un diplomato con 5 anni di lavoro alle spalle.
perchè ha una preparazione migliore, perchè può fare quel lavoro e magari in poco tempo anche quello che viene dopo.

[ROB68]

ari, so perfettamente che ora viene assunto più facilmente un diplomato con esperienza che un neolaureato. Io poi non ho parlato nè di laurea, nè di dottorati e ritengo che un buon diploma, preso studiando seriamente, sia già una bella partenza. Io facevo riferimento allo studio in generale e spero, questo sì, che i miei figli ne avranno voglia, che si rendano conto che lo studio apre la mente e che serve in primo luogo a loro.

[mariangelac]

Io vorrei che le mie bimbe studiassero per diventare medico, il maschietto.... i nonni paterni sperano ardentemente che segua le orme di famiglia.... chissà quale sarà la realtà dei fatti, intanto io volo alto, poi vediamo quel che viene

[Ari]

io mi occupo di risorse umane
ci sono posizioni per cui un diploma è ok anzi, è meglio della laurea, perchè se le evoluzioni possibili sono limitatate a volte non si concilia con le aspettative di chi ha una laurea e vorrebbe fare di più.

ma ci sono altre posizioni, in cui per esempio mai e poi mai potrei assumere un 20 enne, per cui preferisco un laureato di 25 anni senza esperienza rispetto ad un diplomato con 5 anni di lavoro alle spalle.
perchè ha una preparazione migliore, perchè può fare quel lavoro e magari in poco tempo anche quello che viene dopo.

infatti io dicevo che dipende proprio dal tipo di mansione.
e penso, e non credo che non mi smentirai, che numericamente parlando ci sono più posti di lavoro che non richiedono la laurea rispetto a quelli per cui la laurea è necessaria.

[leda71]

Ari: siamo in un Paese e in un periodo storico in cui avere ambizioni pare essere sbagliato. molte volte ho discusso con manager che, alla fine della fiera, volevano persone "gestibili" e che non rompessero troppo le scatole con pretese...
in questo contesto confermo che meno uno è preparato in senso generale meglio è... si prende uno che sa fare il suo lavoro e punto.

ma questo è quello che ci rende un Paese a crescita zero, eh, e non parlo di nascite ma di PIL.

[ema1]

premesso che è ovvio che ci siano persone colte, informate, intelligenti e moderate fra coloro che hanno solo la terza media, così come ci sono degli arroganti e incivili fra chi possiede una o più lauree (ne conosciamo tutti di entrambi i tipi, credo), io concordo con Mariangela e mi auguro che mio figlio abbia, in via prioritaria la salute e una buona dose di serenità (cose che si augura ogni genitore), ma anche voglia di studiare e la consapevolezza che -al giorno d'oggi-senza lo studio si ottiene poco. E' vero che a volte non basta, ma credo sia una inevitabile base di partenza.

Mia figlia ha gia deciso che detesta la scuola, che tanto e' inutile che ci va perche ora sa scrivere e leggere, non ha piu bisogno di imparare niente. Ci va solo perche e' costretta, mi ha gia chiesto fin dove la scuola e obbligatoria e lei ci andra' fino a quando sara' cosi.

scusa Ema ma mi hai fatto ridere troppo, immaginando la tua faccia a tali affermazioni

mi dico sempre " C'e ancora tempo, c'e ancora tempo"

[ema1]

premesso che è ovvio che ci siano persone colte, informate, intelligenti e moderate fra coloro che hanno solo la terza media, così come ci sono degli arroganti e incivili fra chi possiede una o più lauree (ne conosciamo tutti di entrambi i tipi, credo), io concordo con Mariangela e mi auguro che mio figlio abbia, in via prioritaria la salute e una buona dose di serenità (cose che si augura ogni genitore), ma anche voglia di studiare e la consapevolezza che -al giorno d'oggi-senza lo studio si ottiene poco. E' vero che a volte non basta, ma credo sia una inevitabile base di partenza.

Mia figlia ha gia deciso che detesta la scuola, che tanto e' inutile che ci va perche ora sa scrivere e leggere, non ha piu bisogno di imparare niente. Ci va solo perche e' costretta, mi ha gia chiesto fin dove la scuola e obbligatoria e lei ci andra' fino a quando sara' cosi.

aha come quando mio figlio all'asilo disse. behh ora ci sono andato un pò, basta.
Poi invece cambiò idea, dai che magari scopre qualche materia che le piacerà.

clizia, speriamo. Lei quando ha deciso che non voleva piu andare alla materna, non ci e' piu andata, non ha mai piu cambiato idea! Ma si dai, non mi preoccupo cosi presto.

[Ari]

Io vorrei che le mie bimbe studiassero per diventare medico, il maschietto.... i nonni paterni sperano ardentemente che segua le orme di famiglia.... chissà quale sarà la realtà dei fatti, intanto io volo alto, poi vediamo quel che viene

beh, per questo genere di sogni la laurea è indispensabile!

[ema1]

no, ci incavolammo entrambi. poi ho scoperto che aveva ragione lui, i testi dell'opera lirica eranotradotti pure in altre lingue nelle rappresentazioni, a me pareva inconcepibile per me testo e musica erano tutt'uno proprio come concetto di musicalità. Ma invece lo fanno, poi infatti ascoltai diverse opere tradotte anche se no sempre mi hanno fatto un buon effetto, così come esistono le traduzioni delle poesie, ne godiamo lo stesso anche se poi risultano diverse rispetto all'originale.

Clizia, sai che io avrei datto ragione a te!! Mai sentito un opera tradotta ( intendi cantata?) in una lingua che non e l'originale. Almeno qui non si fa mai cosi. Oltre alle opere in lingua italiana, anche le altre opere, Mozart per esempio, e sempre stata cantata nella lingua originale. Nel libretto si, oltre al testo nella lingua originale, vi e' la traduzione... ma cantata no, perderebbe tutto.

[ema1]

Chiedo scusa perche sono decisamente O.T.

[val978]

la consapevolezza che -al giorno d'oggi-senza lo studio si ottiene poco. E' vero che a volte non basta, ma credo sia una inevitabile base di partenza.

eppure io che di anni ne ho 34 e vivo la realtà attuale questa "consapevolezza" non ce l'ho.

ovviamente bisogna fare un distinguo tra le possibili professioni e magari nessuna di voi ambisce ad avere la figlia impiegata, però posso dire che se io presento la mia candidatura per un posto di impiegata amministrativa e lo presenta una laureata, è più facile che venga assunta io.
perché lavoro da ormai più di 10 anni e il mio lavoro lo so fare bene e perché ai colloqui faccio sempre una buona impressione a prescindere dalle competenze richieste per la mansione, perché so parlare e propormi in maniera professionale.

davvero non vedo la necessità del dottorato per alcune professioni!

anche un figlio che si laurea in corso e con il massimo dei voti per esempio in una facoltà economica, non è detto che poi avrà la spigliatezza necessaria per figurare bene ad un colloquio di lavoro, perché certe caratteristiche personali non si possono acquisire con nessun percorso scolastico.

inoltre ci sono molti posti di lavoro in cui un laureato sarebbe sotto dimensionato e quindi vengono scartati a priori!
e di posti da dirigente o quadro non è che ce ne siano poi così tanti.

il problema fondamentalmente è che tutti aspirano a lavori di concetto e nessuno vuole più fare i lavori manuali.
è comprensibile, ma non applicabile!

le strutture aziendali non sono piramidali per sfizio!
per produrre un'automobile servono 100 operai, 10 capiturno, 4 capireparto, 2 impiegati e 1 dirigente.
se tutti studiano per fare il dirigente, le automobili non le produce più nessuno!

mah che ti devo dire, io se devo scegliere tra operaio e dirigente, sinceramente scelgo dirigente, sia per me che pensando a mio figlio. anche tra impiegato e dirigente scelgo dirigente, consapevole che la felicità risiede altrove.
questo vuol dire che io gli darò tutti i mezzi che posso perchè possa proseguire gli studi, poi ovvio, se capisco che non è aria lo aiuterò a trovare la sua strada...lo sosterrò e cercherò di capire ogni sua scelta (speriamo che non debba fare troppi sforzi di fantasia) però qua parlandosi di come investire i soldi dei figli, a chi ha detto che li mette da parte per pagare l'università (anche se solo in parte) io gli do ragione.

[clizia]

no, ci incavolammo entrambi. poi ho scoperto che aveva ragione lui, i testi dell'opera lirica eranotradotti pure in altre lingue nelle rappresentazioni, a me pareva inconcepibile per me testo e musica erano tutt'uno proprio come concetto di musicalità. Ma invece lo fanno, poi infatti ascoltai diverse opere tradotte anche se no sempre mi hanno fatto un buon effetto, così come esistono le traduzioni delle poesie, ne godiamo lo stesso anche se poi risultano diverse rispetto all'originale.

Clizia, sai che io avrei datto ragione a te!! Mai sentito un opera tradotta ( intendi cantata?) in una lingua che non e l'originale. Almeno qui non si fa mai cosi. Oltre alle opere in lingua italiana, anche le altre opere, Mozart per esempio, e sempre stata cantata nella lingua originale. Nel libretto si, oltre al testo nella lingua originale, vi e' la traduzione... ma cantata no, perderebbe tutto.

eppure lo fanno, ho sentito Wagner e proprio Mozart cantati in altre lingue, anche a Praga. Con opere francesi ed italiane non lo so se è così usuale. Li per li mi sembrò un abominio quando quel tizio mi disse che era normalissimo ... però li vorrei vedè se lo facessero con Verdi tradotto in norvegese sul palcoscenico!

[Ari]

mah che ti devo dire, io se devo scegliere tra operaio e dirigente, sinceramente scelgo dirigente, sia per me che pensando a mio figlio. anche tra impiegato e dirigente scelgo dirigente, consapevole che la felicità risiede altrove.
questo vuol dire che io gli darò tutti i mezzi che posso perchè possa proseguire gli studi, poi ovvio, se capisco che non è aria lo aiuterò a trovare la sua strada...lo sosterrò e cercherò di capire ogni sua scelta (speriamo che non debba fare troppi sforzi di fantasia) però qua parlandosi di come investire i soldi dei figli, a chi ha detto che li mette da parte per pagare l'università (anche se solo in parte) io gli do ragione.

io, come ho già scritto alcune pagine fa, non ho assolutamente aspirazioni per mia figlia.
non riesco ad immaginare il suo futuro e sinceramente nemmeno voglio farlo!
per me sara è una tela bianca ed è assolutamente meraviglioso guardare ogni giorno il dipinto che sta autonomamente prendendo forma sotto i miei occhi.
certo, io do delle pennellate di ritocco, ma non ho scelto l'immagine da dipingere.

detto questo, noi non abbiamo aperto un conto a parte per sara perché facciamo confluire tutti i risparmi sul nostro conto deposito, consapevoli che quando lei ne avrà bisogno potrà accedervi previa valutazione dell'intera famiglia sulla destinazione d'uso.

e se lei vorrà usarli per andare all'università, ben venga!

[marisetta]

Io la penso esattamente come Leda, in questo momento non siamo un paese meritocratico ( uhm e non so se effettivamente lo siamo mai stati ) in ogni caso siccome si tende allo sfruttamento e un laureato oltre ad avere più pretese lo deve inquadrare ad un livello più alto (questo sempre in un paese che non è il nostro, perchè ci sono una marea di ragazzi con 110 e lode che fanno la qualunque una di questi è il call-center con tutto il rispetto ) e questo vuol dire più soldi e più tasse. Invece di agevolarle le aziende si pensa sempre ad agevolare il lavoro nero..tranne rari casi e isole felici.
Detto questo io pure sarei propensa per il discorso laurea delle mie figlie (cioè sarebbe un orgoglio e una soddisfazione non lo metto in dubbio) però poi siamo sempre lì, meglio una laurea o un lavoro? l'optimum sarebbe entrambi ma al momento sono un poco pessimista chissà sperando tra una ventina d'anni se le cose possano realmente migliorare. Monti ha detto che se facciamo sacrifici tra vent'anni dovremmo ritornare ad una italia prospera uhmm quindi ci dovremmo essere

[crucchina79]

Ari: siamo in un Paese e in un periodo storico in cui avere ambizioni pare essere sbagliato. molte volte ho discusso con manager che, alla fine della fiera, volevano persone "gestibili" e che non rompessero troppo le scatole con pretese...
in questo contesto confermo che meno uno è preparato in senso generale meglio è... si prende uno che sa fare il suo lavoro e punto.

ma questo è quello che ci rende un Paese a crescita zero, eh, e non parlo di nascite ma di PIL.

a me in un colloquio è stato detto che ero troppo qualificata per un posto dove avrei dovuto occuparmi di un servizio trasporti che ha una filiale in Austria.
ora.... ho una laurea triennale con studio all'estero, ok, e due esperienze lavorative attinenti (commerciale estero con paesi di lingua tedesca ed ufficio merci estero in banca, per cui conosco sia la lingua che i problemi relativi a fatturazione ecc.). Quindi sarebbe stato perfetto quel posto secondo il mio curriculum... e non sono mica ex menager della logistica della barilla o della coca cola o con master negli stati uniti per dirmi che son troppo qualificata.... per dire come funziona il mondo del lavoro... o forse semplicemente ero una donna di quasi 30 anni e penalizzata per questo? Ma come scusa mi è sembrata molto patetica e fasulla

[crucchina79]

Tornando a monte.... la mia aspirazione per mio figlio è... nessuna in particolare. Spero di potermi permettere di fargli fare tutto quello che sarà necessario perché si realizzi. Se poi il suo realizzarsi sarà fare il medico o andare a fare l'idraulico con il suo papà o andare a fare il volontario nei paesi del terzo mondo sarò dalla sua parte.
La mia aspirazione è che cresca sano e con buoni principi... che possa essere sereno e che non sia costretto a prendere decisioni perché mancano i soldi o perché c'è una persona malata ed anziana da assistere.

[dottbaby]

Proprio ieri, la mamma di un amichetto di Vic mi ha chiesto se penso già a cosa potrà fare da grande e se la vedo già "portata" per qualcosa...no, mi pare troppo presto. Per me potrà fare quel che vorrà, senza sentirsi condizionare dalle mie aspettative. Certo, sarò felice se amerà lo studio e (soprattutto) vorrà farsi una cultura. La incoraggerò a viaggiare e ad imparare le lingue straniere (ok, quello lo sto già facendo). Però, se così non sarà, amen...che ci posso fare?
Per inciso, la domanda nasceva dall'essersi sentita chiedere lei la stessa cosa da un'amica, scandalizzata poi dalla risposta simile alla mia.

[leda71]

Ari: siamo in un Paese e in un periodo storico in cui avere ambizioni pare essere sbagliato. molte volte ho discusso con manager che, alla fine della fiera, volevano persone "gestibili" e che non rompessero troppo le scatole con pretese...
in questo contesto confermo che meno uno è preparato in senso generale meglio è... si prende uno che sa fare il suo lavoro e punto.

ma questo è quello che ci rende un Paese a crescita zero, eh, e non parlo di nascite ma di PIL.

a me in un colloquio è stato detto che ero troppo qualificata per un posto dove avrei dovuto occuparmi di un servizio trasporti che ha una filiale in Austria.
ora.... ho una laurea triennale con studio all'estero, ok, e due esperienze lavorative attinenti (commerciale estero con paesi di lingua tedesca ed ufficio merci estero in banca, per cui conosco sia la lingua che i problemi relativi a fatturazione ecc.). Quindi sarebbe stato perfetto quel posto secondo il mio curriculum... e non sono mica ex menager della logistica della barilla o della coca cola o con master negli stati uniti per dirmi che son troppo qualificata.... per dire come funziona il mondo del lavoro... o forse semplicemente ero una donna di quasi 30 anni e penalizzata per questo? Ma come scusa mi è sembrata molto patetica e fasulla

poteva essere una balla non troppo evoluta
ma quel che ti dico io è vero... il tanto declamato POTENZIALE deve essere gestito e noi siamo pieni di manager che non sanno maneggiare un fico secco, men che meno le loro persone e le loro potenzialità.
E' la classe dirigente che a volte fa veramente pena, è mediocre e si protegge assumento gente mediocre.