Sei fuoriscorso? Sei uno sfigato! Generalizzare invece ...

[crucchina79]

mafalda, io ho studiato lettere straniere.... mi avevano preso anche alla scuola per interpreti, ma io volevo fare letteratura, filologia, storia..... ed ho scelto lettere.
Mi son pagata l'università, grazie al cielo qui non costa quanto in altri stati.... e ora faccio un lavoro che non c'entra niente.
Potevo iniziare a far un lavoro che non mi piaceva prima, ma cosa avrei guadagnato? 3 anni in più della vita lavorativa del cavolo che faccio adesso e senza gli strumenti mentali che l'università mi ha dato.....

[mafalda2005]

Anch'io ho fatto lingue e letterature straniere e faccio un lavoro che non c'entra nulla. Tuttavia l'ho fatta serale (e non ho ancora fatto la tesi, anche se ho dato tutti gli esami) e per mio mero piacere personale, lo sapevo dal principio che il mio lavoro non avrebbe avuto alcuna connessione con quella facoltà.
Mi è piaciuto, perchè mi piace studiare, mi dispiace solo di non aver voglia di fare la tesi perchè vorrei iscrivermi a un'altra facoltà (sarebbe la terza laura "facile", per ironizzare su ciò che è stato scritto ).

I miei figli avranno filo da torcere con me

[mafalda2005]

Laura ???? No Giovanna Non mi funziona bene il tasto della e

[ema1]

mafalda, anche io sono laureata ( la prima facolta' pero la mia non e "laurea facile" lasciatemelo dire ohhh) in lingua e letteratura francese ( che poi non e' la mia preferita, avrei preferito l'inglese, ho scelto la francese perche sapevo gia bene la lingua).

La seconda laurea la regalerei ben volentieri a chi la vuole..

E sono piu che pronta di ricominciare la terza facolta, o master, pero come ho scritto qui non c'e quello che vorrei io, o Storia dell"Arte o Storia delle religioni.

Pero' nel caso io non riuscissi, mia figlia seguira PER FORZA una di queste facolta'.

[mafalda2005]

Anch'io pensavo a storia dell'arte! Come mi piacerebbe.

[ema1]

mafalda, dai che magari ce la faremmo un giorno, spero non troppo lontano.

[boxerina]

Abbiamo tutta la vita per fare un lavoro che non ci piace, almeno che ognuno studi quel che gli piace.... anche perché altrimenti non ci si salta fuori.
Da soli non ci si può fare la stessa cultura che ti dà l'università, e penso che in poche persone sarebbero in grado di riuscire a studiare determinate materie da sole... mi pare che abbiate l'idea che le materie umanistiche siano semplici e fattibili da tutti in qualsiasi momento.
Un esame di storia non è un'interrogazione di storia alle superiori.... impari un nuovo modo di ragionare e di documentarti, inizi a dover elaborare teorie tue e a doverle esporre a qualcun altro. Sfido chiunque a mettersi a leggere la bibbia ariana in gotico o a preparare un esame di letteratura tedesca medioevale dal nulla.
Non ci mangio certo con queste nozioni, ma l'elasticità mentale che ho appreso all'università mi ha dato gli strumenti per fare altri lavori...

Concordo con il tuo pensiero e pure con quello meramente economico di Ci.

Però c'è un punto che non mi torna: come cavolo si fa a leggere la letteratura gotica o tedesca medioevale senza avere una conoscenza molto avanzata della lingua? Se non sbaglio eri tu che hai detto molte volte di voler fare il C2, no? e, secondo me, è un livello appena sufficiente per poter apprezzare certi testi, come dire che senza aver studiato analisi 1 e 2, fisica generale e meccanica razionale, non avrei mai capito la meccanica quantistica.

[yoga]

Un esame di storia non è un'interrogazione di storia alle superiori.... impari un nuovo modo di ragionare e di documentarti, inizi a dover elaborare teorie tue e a doverle esporre a qualcun altro. Sfido chiunque a mettersi a leggere la bibbia ariana in gotico o a preparare un esame di letteratura tedesca medioevale dal nulla.

Io mi ritrovo solo in parte in questo ragionamento. Alle superiori avevo delle insegnanti molto rigorose e mi sono fatta un gran mazzo, le interrogazioni di storia e filosofia erano delle vere conversazioni che non si sapeva dove potessero andare a parare ed erano lontane anni luce dalle domandine su date e battaglie e compagnia bella. In letteratura inglese in quinta ho studiato in lingua originale romanzi e poesie di cui ricordo ancora testo e interpretazione dopo 25 anni. Stessa cosa per le altre materie.
Per contro, all'universita' sono stata abbastanza lasciata a me stessa e ho studiato tutto praticamente da sola. Anche per la tesi non ho avuto grandi aiuti.

[Yashodara]

Un esame di storia non è un'interrogazione di storia alle superiori.... impari un nuovo modo di ragionare e di documentarti, inizi a dover elaborare teorie tue e a doverle esporre a qualcun altro. Sfido chiunque a mettersi a leggere la bibbia ariana in gotico o a preparare un esame di letteratura tedesca medioevale dal nulla.

Io mi ritrovo solo in parte in questo ragionamento. Alle superiori avevo delle insegnanti molto rigorose e mi sono fatta un gran mazzo, le interrogazioni di storia e filosofia erano delle vere conversazioni che non si sapeva dove potessero andare a parare ed erano lontane anni luce dalle domandine su date e battaglie e compagnia bella. In letteratura inglese in quinta ho studiato in lingua originale romanzi e poesie di cui ricordo ancora testo e interpretazione dopo 25 anni. Stessa cosa per le altre materie.
Per contro, all'universita' sono stata abbastanza lasciata a me stessa e ho studiato tutto praticamente da sola. Anche per la tesi non ho avuto grandi aiuti.

Dipende tanto, ma proprio tanto dai professori. Alle superiori come all'università. Forse questo è diverso rispetto alle facoltà scientifiche: analisi matematica è analisi matematica; storia contemporanea può essere fatta in ottocentomila modi.

Comunque secondo me dire che scegliere una facoltà umanistica è buttare via tempo non è giusto. Scegliere una facoltà, qualunque sia, e poi non impegnarsi è buttare via tempo!!!

Scegliendo una facoltà umanistica semplicemente si deve essere coscienti che magari (MAGARI!! Perchè ci sono anche quelli che un modo lo trovano) si farà qualcosa che non è afferente al proprio titolo di studio. Se questo è chiaro, allora per me non ci sono problemi.

Io ho fatto studi orientali. Non è una passeggiata, io dico sempre che ingengeria o medicina sono sicuramente molto più difficili, però ci vuole molta costanza e soprattutto si deve essere pronti a viaggiare, passare molto tempo in Asia e non smettere mai di studiare, se no si dimentica molto velocemente. Quindi anche tra quelli che si laureano (e ce ne sono veramente MOLTISSIMI che mollano prima) ci sono i destini più diversi: tra i miei colleghi c'è chi lavora alla ricezione in un grande albergo e in cinese sa ancora due frasi, chi lo sa magnificamente e fa la rappresentante di una grande società italiana in Cina o l'interprete freelance, chi ha appeso... il cinese al chiodo e fa tutt'altro (volontariato in Africa, montaggio di film, madre di famiglia) e chi come me sta un po' a mezza tacca, con un lavoro che in parte hanno a che vedere con la Cina e cerca di non perdere del tutto la lingua. Ma onestamente, tra noi che abbiamo finito, penso che nessuno abbia buttato il suo tempo. Semplicemente poi la vita ci ha portati un po' di qua e un po' di là.

[ema1]

Un esame di storia non è un'interrogazione di storia alle superiori.... impari un nuovo modo di ragionare e di documentarti, inizi a dover elaborare teorie tue e a doverle esporre a qualcun altro. Sfido chiunque a mettersi a leggere la bibbia ariana in gotico o a preparare un esame di letteratura tedesca medioevale dal nulla.

Io mi ritrovo solo in parte in questo ragionamento. Alle superiori avevo delle insegnanti molto rigorose e mi sono fatta un gran mazzo, le interrogazioni di storia e filosofia erano delle vere conversazioni che non si sapeva dove potessero andare a parare ed erano lontane anni luce dalle domandine su date e battaglie e compagnia bella. In letteratura inglese in quinta ho studiato in lingua originale romanzi e poesie di cui ricordo ancora testo e interpretazione dopo 25 anni. Stessa cosa per le altre materie.
Per contro, all'universita' sono stata abbastanza lasciata a me stessa e ho studiato tutto praticamente da sola. Anche per la tesi non ho avuto grandi aiuti.

yoga, secondo me dipende anche dai professori o dalla passione che ci metti in una materia. Io per esempio, nella prima facolta', lingua e letteratura francese ho imparato ben poco. ( e pensare che e una delle piu grandi universita, una delle piu vecche e con bravissimi professori). A volte scherzando dico che sapevo piu cose prima di entrare che dopo, ma e vero, praticamente non mi ha lasciato nulla, ho imparato cose basi, superficialmente, cose che tutti possono imparare anche da soli con un po d'impegno.

Invece nella seconda facolta' ( che non ho mai amato) ho seguito un corso facoltativo della storia dell'arte e mi sono innamorata. Il professore era un sacerdote, molto severo, pero mi ha fatto amare la materia in una maniera incredibile, e ricordo tutto, ogni singola lezione, durante tutta la settimana non vedevo l'ora di andarci ( andavo alle 5 di sera fino alle 8, avevo pure Era piccolissima). Da allora ho riempito la casa con libri sull'arte, li ho letti quasi tutti, pero il ruolo fondamentale di come "leggere" questi libri, a come interpretarli, la sensibilita' davanti ad un opera d'arte non l'avrei mai avuta se non grazie a lui.

[ema1]

Ecco, ho scritto contemporaneamente con Yashodara.

Studi orientali? Bellissimo!!!!

[Yashodara]

Ecco, ho scritto contemporaneamente con Yashodara.

Studi orientali? Bellissimo!!!!

Vero, molto bello. Però anche qua contano tantissimo i professori... un professore ti può rovinare una magnifica materia (tipo... per fare un esempio COMPLETAMENTE A CASO Storia della Cina contemporanea) oppure fartene piacere un'altra a cui non avresti dato due lire (tipo Glottologia).

[ema1]

Ecco, ho scritto contemporaneamente con Yashodara.

Studi orientali? Bellissimo!!!!

Vero, molto bello. Però anche qua contano tantissimo i professori... un professore ti può rovinare una magnifica materia (tipo... per fare un esempio COMPLETAMENTE A CASO Storia della Cina contemporanea) oppure fartene piacere un'altra a cui non avresti dato due lire (tipo Glottologia).

Si, si, lo posso benissimo immaginare.

Penso che hai studiato, ovviamente, anche la storia della Cina Antica vero? Le varie dinastie, mi appassionano molto.

p.s. Cos'e la Glottologia? Credo di non aver mai sentito questo termine.

[yoga]

Scegliendo una facoltà umanistica semplicemente si deve essere coscienti che magari (MAGARI!! Perchè ci sono anche quelli che un modo lo trovano) si farà qualcosa che non è afferente al proprio titolo di studio. Se questo è chiaro, allora per me non ci sono problemi.

Sono d'accordo.

[STEFI@VALERIO]

Abbiamo tutta la vita per fare un lavoro che non ci piace, almeno che ognuno studi quel che gli piace.... anche perché altrimenti non ci si salta fuori.
Da soli non ci si può fare la stessa cultura che ti dà l'università, e penso che in poche persone sarebbero in grado di riuscire a studiare determinate materie da sole... mi pare che abbiate l'idea che le materie umanistiche siano semplici e fattibili da tutti in qualsiasi momento.
Un esame di storia non è un'interrogazione di storia alle superiori.... impari un nuovo modo di ragionare e di documentarti, inizi a dover elaborare teorie tue e a doverle esporre a qualcun altro. Sfido chiunque a mettersi a leggere la bibbia ariana in gotico o a preparare un esame di letteratura tedesca medioevale dal nulla.
Non ci mangio certo con queste nozioni, ma l'elasticità mentale che ho appreso all'università mi ha dato gli strumenti per fare altri lavori...

Il fatto è che che fare un lavoro che piace non necessariamente passa per l'università.

La cultura e la capacità di ragionare non necessariamente passano per l'università.

L'elasticità mentale l'ho trovata in un mucchio di persone che l'università non l'hanno mai fatta.

E anche il farsi pagare (e lo dico purtroppo per me che l'università l'ho fatta e in breve tempo) non dipende dagli studi fatti.

Io che con le nozioni apprese studiando ci mangio tutti i giorni, prendo l'università per quello che è (o che dovrebbe essere): uno strumento per fare il mio lavoro e non certo una fucina di presunzione o di mania di superiorità.

Tristissimo ma a questo punto sto cominciando a solidarizzare con il viceministro....

[Yashodara]

Ecco, ho scritto contemporaneamente con Yashodara.

Studi orientali? Bellissimo!!!!

Vero, molto bello. Però anche qua contano tantissimo i professori... un professore ti può rovinare una magnifica materia (tipo... per fare un esempio COMPLETAMENTE A CASO Storia della Cina contemporanea) oppure fartene piacere un'altra a cui non avresti dato due lire (tipo Glottologia).

Si, si, lo posso benissimo immaginare.

Penso che hai studiato, ovviamente, anche la storia della Cina Antica vero? Le varie dinastie, mi appassionano molto.

p.s. Cos'e la Glottologia? Credo di non aver mai sentito questo termine.

La glottologia si occupa dello studio strutturale delle lingue e delle loro famiglie etimologiche e grammaticali, considerando i loro rapporti e sviluppi in diacronia. In Italia credo sia obbligatoria in tutte le facoltà di lingue. Io avevo fatto un corso interessantissimo sullo sviluppo delle lingue indoeuropee.

Sì ho anche fatto storia della Cina antica, ma non è la mia assoluta passione. Preferisco molto la storia contemporanea. Comunque è anche vero che Storia della Cina antica ti ammazza, è un esame pesantissimo e senza fine (va dal X secolo a.C. al 1911...) e alla fine la mole ti toglie un po' l'entusiasmo.

[ema1]

Grazie per la spiegazione.

[ema1]

ops mi e' partito il messaggio

Volevo dire che posso immaginare la pesantezza e pure la stanchezza pero vale sempre la pena impararle, almeno cosi penso io.

[crucchina79]

Un esame di storia non è un'interrogazione di storia alle superiori.... impari un nuovo modo di ragionare e di documentarti, inizi a dover elaborare teorie tue e a doverle esporre a qualcun altro. Sfido chiunque a mettersi a leggere la bibbia ariana in gotico o a preparare un esame di letteratura tedesca medioevale dal nulla.

Io mi ritrovo solo in parte in questo ragionamento. Alle superiori avevo delle insegnanti molto rigorose e mi sono fatta un gran mazzo, le interrogazioni di storia e filosofia erano delle vere conversazioni che non si sapeva dove potessero andare a parare ed erano lontane anni luce dalle domandine su date e battaglie e compagnia bella. In letteratura inglese in quinta ho studiato in lingua originale romanzi e poesie di cui ricordo ancora testo e interpretazione dopo 25 anni. Stessa cosa per le altre materie.
Per contro, all'universita' sono stata abbastanza lasciata a me stessa e ho studiato tutto praticamente da sola. Anche per la tesi non ho avuto grandi aiuti.

Io per preparare un esame di storia contemporanea ci ho messo mesi... certo, potevo anche fregarmene e fare il minimo sindacale e prendere un 20 e un calcio nel sedere, ma ho seguito, ho studiato, mi son documentata ed ho imparato cose che al liceo mi potevo solo lontanamente immaginare, non foss'altro perché ho avuto accesso a molte più cose ed avevo le basi per capirle.
Tanti per fare un esempio.... per quanto puoi far bene una materia al liceo l'università è tutt'altra cosa.

[crucchina79]

STEFI@VALERIO, abbiamo visioni diverse dell'uiniversità. Per me è stata la base su cui poggia tutto quello che faccio... non ho studiato qualcosa di tecnico, ho studiato qualcosa che mi piacesse e che mi lasciasse qualcosa per il resto della mia vita. Appunto perchè fare un lavoro che non piace non passa per forza dall'università almeno ho studiato quello che volevo... e lo rifarei mille volte. Comunque faccio lo stesso lavoro che fanno molti laureati "tecnici" e molte cose le riesco ad imparare prima di loro, pur dovendo recuperare certe inevitabili lacune... quindi evidentemente la logica che mi ha sviluppato il dover studiare cose astruse come la linguistica generale o la filologia o il latino a qualcosa mi è servito

boxerina, io ho fatto solo il C1, poi non mi son messa a dare certificazioni... volevo dare il c2 prima di rimanere incinta e poi ho rimandato. sicuramente il mio livello non è tale per poter essere una filologa di prima classe, ma mentre studiavo, contando che passavo anche molto tempo là, avevo un livello abbastanza alto... ed anche se non posso dire di aver appreso ed apprezzato appieno la letteratura medievale posso dirti che vari pezzi di Wulfila me li son tradotti... ho studiato molto approfonditamente linguistica generale, glottologia e filologia germanica. Un po' anche filologia romanza. Poi ho fatto storia della lingua tedesca e approfondimenti su altre lingue germaniche.... ecco, se avessi potuto sarei andata a studiare filologia nella mia vita. Però è proprio per questo che dico che per quanto la cultura non passi per forza solo dall'università, come dice stefivalerio, dubito che qualcuno, magari mentre lavora, riesca facilmente a studiare queste cose mancandogli appunto le basi....