Tutto comincia la notte del 1 settembre, quando comincio a sentire dei dolori simil-mestruali abbastanza forti. Chiamo mio marito che dorme beato e mi faccio portare in ospedale: contrazioni lievissime, 1 cm di dilatazione..mi fanno tutti gli esami e alle 5 mi rimandano a casa..non era ancora il momento..

La stessa situazione si ripete la notte successiva. Richiamo mio marito che dorme beato e torniamo all’ospedale: ancora contrazioni lievissime, 1 cm di dilatazione

Alle 16 ricominciano i dolori, stavolta più regolari, ogni 10 minuti.. sono sopportabili, tanto che riesco a passeggiare tranquillamente per i corridoi, e mi convinco che la mia tatina sta troppo bene nella mia pancia.

Arriva sera, i dolori non passano, io sono esausta a causa di due notti praticamente insonni..
Alle 21 mi chiamano in sala parto per il monitoraggio, mi visita la mia ginecologa che era di turno proprio quella notte


Alle 23 torno in sala parto, stessa situazione, non era cambiata una virgola, e io ero stanchissima..
La gine decide: “non puoi andare avanti così, ti rompo le acque” COOOSAAA??

Mi trasferisco sul lettino della sala parto, la ginecologa con l’aiuto dell’ostetrica mi rompe le acque.. che sensazione di pace, di tranquillità, sento tanto caldo.. sono le 23.15.. dico a me stessa che ci siamo..il sogno della vita si sta avverando, quello per cui ho lottato tanto insieme a mio marito, tre lunghi anni..

A proposito..mio marito.. che dopo due notti insonni, solo come un cane nella sala d’aspetto (neanche a farlo apposta erano tre notti che non c’era nessuno con cui fare due chiacchiere..povero..) viene avvisato dalla gine:
“vada a prendere il cambio in valigia”
“quello di mia moglie?”

“no, quello della bambina, stanotte la facciamo nascere; ma stia tranquillo, c’è tempo, si vada pure a fumare una sigaretta”
A quel punto mio marito non ha capito più una cippa!

Si.., nel frattempo che mio marito cercava di connettere i neuroni impazziti del cervello, le contrazioni erano diventate insopportabili..!
Ero sdraiata sul lettino, con la flebo di ossitocina attaccata, mi aggrappavo con tutte le mie forze alle maniglie e iniziavo davvero ad urlare..ed ero solo a 3 cm..
“rilassati, respira, conta le farfalle disegnate sulle piastrelle”

“ma quali ca@@o di farfalleeee!!!!! Io vedo le stelleee e tutto il firmamentooo!!!!!! ”
“Spostatemi questi ca@@o di tubicini e fatemi sedere!!!!!!!”
Mio marito prende uno sgabello e mi si mette davanti, io seduta sul letto con le gambe a penzoloni..
Finalmente la posizione che volevo, contrazioni fortissime ma mooolto più controllabili..
“Amore, ne sta arrivando una, avvicinatiiii!!!!”
Povero tesoro mio! Mi aggrappavo alle sue spalle e al suo collo con tutte le mie forze, tanto che glielo spezzavo! (mi ha poi raccontato che gli infilavo nel collo il “coso” della flebo infilato nella mia mano)
Arriva l’ostetrica che mi visita.
“Quanto mancaaa??? Non ce la faccio piùùùù!!!!!”
“Poco! Stai andando bene” (ero solo di 5 cm..ma me lo ha detto dopo..)
Decide di darmi una dose di buscopan per vena, dicendomi che avrei fatto più in fretta. E aveva ragione..
“Mi viene da spingereee!!!”
“No, aspetta, non è ancora il momento, sei a 7 cm” “respira, manca poco ormai” “trattieniti, fai male a te e alla bambina, aspetta!”
“Non ce la faccioooo!!!”
Non riuscivo a controllarmi, mi veniva troppo da spingere! Sentivo la sua testolina, spingevo e intanto facevo la pipì (ringrazio il cielo di non aver fatto anche qualcos’altro).
Mio marito mi teneva la mano “Respira!!”
Abbiamo iniziato a respirare insieme, sempre più veloce.. (se ci penso mi viene anche da ridere.. come respirava bene insieme a me!)
Ho raggiunto i 10 cm in 5 minuti!
“Ora! Spingi!!” (mi hanno anche tagliato per far uscire le spalle, ma non me ne sono accorta..)
Non hanno fatto in tempo a mettere il carrellino sotto con tutti i loro attrezzi (non vedevo nulla.., me lo ha raccontato quel santo di mio marito) che con due spinte fortissime l’ho letteralmente catapultata fuori!!
Mio marito non si è perso nulla (“non svenire che non ti tira su nessuno” ..non è proprio una piuma..) e ha tagliato anche il cordone ombelicale.
Prima la testolina, poi le spalle, poi il corpicino, e poi..la pace! Una sensazione meravigliosa!
Ho sentito piangere (il suono più bello che avessi mai sentito!), e lì ho capito.. e sono scoppiata a piangere..
Il mio miracolo, la mia ragione di vita per cui avevamo tanto lottato, la mia piccola Angie, era finalmente nata!


Erano le 2.04 del 4 settembre. Tre ore.. che mi sono sembrate volare (col senno di poi..)
Me l’hanno subito messa sulla pancia (“tieni il tuo miracolo che non ti farà dormire per i prossimi due anni”), dove mi ha anche lasciato un regalino, e l’ho guardata nei suoi occhietti gonfi e pieni di lacrime; per un attimo ha smesso di piangere e i nostri sguardi si sono incrociati
“Ce l’abbiamo fatta mamma! Sono qui!”
Non dimenticherò mai quell’istante, in cui tutto si è fermato, eravamo solo io e lei, e mi sono sentita finalmente completa, una mamma!
Eravamo finalmente in tre, eravamo finalmente una famiglia!