i nonni mi stanno antipatici

[lelisa76]

tra l'altro quello che ci ha lasciato lì è che ha tirato fuori questa frase così dal nulla...

sul dirlo a noi per non ferire i nonni sono d'accordo, infatti lei non vuole assolutamente che i nonni lo sappiano.

[ROB68]

....forse è stata proprio una frase buttata lì....

[ema1]

tra l'altro quello che ci ha lasciato lì è che ha tirato fuori questa frase così dal nulla...

sul dirlo a noi per non ferire i nonni sono d'accordo, infatti lei non vuole assolutamente che i nonni lo sappiano.

Lelisa, mai hai indacato un po?

Non e che l'hanno rimproverata o le hanno vietato qualcosa le ultime volte che li ha visti?

A mia figlia basta un "no" e.......diventa subito drammatica.

[Ari]

Non posso pensare che davvero i nonni le siano antipatici

ma perché no? perché non le credi?

direi perché sinceramente non ne avrebbe motivo, perché ci ha comunque giocato insieme fino a 7 giorni fa e avrebbe quindi "finto" per 6 anni.
poi ribadisco posso stracapire le preferenze, posso capire l'annoiarsi un po, ma "antipatico" mi sembra vada al di là come giudizio, è un "non mi piace proprio" per un bimbo, forse.

ma forse non è che abbia finto per 6 anni.
magari non le sono mai piaciuti, però ce la portavate e lei ci stava senza lamentarsi.
adesso che è più grandina e ha più cognizione vi ha espresso questa sua sensazione.

[ema1]

ops come ho scritto?

indagato..

[Zzz...]

Ema, ecco io oltre la tristezza, devo ammettere ci sono rimasta male perché credo sia giusto che capisca che certe parole comunque hanno un peso. Non posso pensare che davvero i nonni le siano antipatici e quindi dovrebbe stare più attenta a quello che dice anche se, e questo è sicuramente una gran bella cosa, lo dice a me, così sinceramente.

Ma scusa, il problema sono le parole o i sentimenti? Guarda che da come ti stai ponendo, anche qui con noi, sembra che il problema grosso, per te, sia non tanto il provare antipatia, ma il dirlo.
Mi stupisce che seconto te tua figlia dovrebbe "stare piu' attenta a quel che dice" invece che (per esempio) "avere piu' comprensione per i nonni anziani".
Poi anche sul fatto che le parole hanno un peso ci sarebbe da discutere. Ce l'hanno se sono dette ai diretti interessati. Ce l'hanno se sono dette per ferire. Ma non è questo certo il caso di tua figlia. Tua figlia ha confidato a te un sentimento che lei prova, legittimo come tutti i sentimenti. Ribadisco, se proprio vuoi intervenire nel suo rapporto coi nonni devi farlo agendo sui sentimenti, non sulle parole.

[ema1]

Ma scusa, il problema sono le parole o i sentimenti? Guarda che da come ti stai ponendo, anche qui con noi, sembra che il problema grosso, per te, sia non tanto il provare antipatia, ma il dirlo.
Mi stupisce che seconto te tua figlia dovrebbe "stare piu' attenta a quel che dice" invece che (per esempio) "avere piu' comprensione per i nonni anziani".
Poi anche sul fatto che le parole hanno un peso ci sarebbe da discutere. Ce l'hanno se sono dette ai diretti interessati. Ce l'hanno se sono dette per ferire. Ma non è questo certo il caso di tua figlia. Tua figlia ha confidato a te un sentimento che lei prova, legittimo come tutti i sentimenti. Ribadisco, se proprio vuoi intervenire nel suo rapporto coi nonni devi farlo agendo sui sentimenti, non sulle parole.

Scusa se rispondo io per lelisa.

Secondo me, i sentimenti non vanno mai forzati. Come ho scritto io ho sempre avuto ( ed ho) un debole per mia nonna, e per l'altra nessuna antipatia, pero ecco non provavo nessuna affezione e brutto da dirlo ma e' cosi. Se qualcuno mi avesse forzato ( per fortuna mai successo) a stare da lei, a dormire da lei, a "giocare" da lei, e se mi spingeva su questa cosa io avrei reagito in modo peggiore.

Quindi sempre secondo me, i sentimenti non cambiano con forzature esterne, e tanto meno cambiano le persone. La sua "antipatia" per i nonno potrebbe non cambiare mai, nel caso peggiore potrebbe aumentare, quindi badare a quel che dice, per non ferire, forse non e un consiglio cosi spropositato, ora lei e piccola, ma pian piano se ne rendera' conto da sola sulle cose che si dicono e su quelle che non si dicono, ma non per mancanza di sincerita', ma per una giusta dose di sensibilita.

[lelisa76]

Zzz certamente mi interessano molto di più i sentimenti.

però rileggendo, avete ragione, non si capisce molto, è che davvero io do per scontato che non le siano antipatici.
O son io che carico troppo negativamente il termine "antipatico" oppure beh, non so come spiegarlo, ma ci giurerei non possono essergli antipatici perché l'ho comunque vista per sei anni con loro. Può non aver legato al massimo, ci sono stati momenti più "d'amore" e altri meno, ma tutto qui.

comunque...visto che almeno devo scusarmi, l'argomento lo tirerò fuori di nuovo con lei, cercherò di farlo con molta più leggerezza, cercando di capire a fondo.

sperando di farcela

[lelisa76]

tra l'altro quello che ci ha lasciato lì è che ha tirato fuori questa frase così dal nulla...

sul dirlo a noi per non ferire i nonni sono d'accordo, infatti lei non vuole assolutamente che i nonni lo sappiano.

Lelisa, mai hai indacato un po?

Non e che l'hanno rimproverata o le hanno vietato qualcosa le ultime volte che li ha visti?

A mia figlia basta un "no" e.......diventa subito drammatica.

mmmh. no direi che non è successo nulla di starno ultimamente. anche se hai comunque inquadrato bene il tipo

[Zzz...]

Ma scusa, il problema sono le parole o i sentimenti? Guarda che da come ti stai ponendo, anche qui con noi, sembra che il problema grosso, per te, sia non tanto il provare antipatia, ma il dirlo.
Mi stupisce che seconto te tua figlia dovrebbe "stare piu' attenta a quel che dice" invece che (per esempio) "avere piu' comprensione per i nonni anziani".
Poi anche sul fatto che le parole hanno un peso ci sarebbe da discutere. Ce l'hanno se sono dette ai diretti interessati. Ce l'hanno se sono dette per ferire. Ma non è questo certo il caso di tua figlia. Tua figlia ha confidato a te un sentimento che lei prova, legittimo come tutti i sentimenti. Ribadisco, se proprio vuoi intervenire nel suo rapporto coi nonni devi farlo agendo sui sentimenti, non sulle parole.

Scusa se rispondo io per lelisa.

Secondo me, i sentimenti non vanno mai forzati. Come ho scritto io ho sempre avuto ( ed ho) un debole per mia nonna, e per l'altra nessuna antipatia, pero ecco non provavo nessuna affezione e brutto da dirlo ma e' cosi. Se qualcuno mi avesse forzato ( per fortuna mai successo) a stare da lei, a dormire da lei, a "giocare" da lei, e se mi spingeva su questa cosa io avrei reagito in modo peggiore.

Quindi sempre secondo me, i sentimenti non cambiano con forzature esterne, e tanto meno cambiano le persone. La sua "antipatia" per i nonno potrebbe non cambiare mai, nel caso peggiore potrebbe aumentare, quindi badare a quel che dice, per non ferire, forse non e un consiglio cosi spropositato, ora lei e piccola, ma pian piano se ne rendera' conto da sola sulle cose che si dicono e su quelle che non si dicono, ma non per mancanza di sincerita', ma per una giusta dose di sensibilita.

Allora, innanzitutto sono contrarissima anch'io alle forzature, ci mancherebbe! Ma si puo' sempre aiutarla a vedere dei lati positivi dei nonni che magari ora non considera, o suggerire ai nonni qualche strategia per rendersi un po' piu' piacevoli alla nipote, ecc.
Io non sono d'accordo che ci sono cose "che non si dicono", secondo me si puo' dire tutto, con i dovuti modi, e infatti questa povera bambina non ha ferito i nonni, ha fatto una confidenza a sua madre, che le ha tenuto il muso tutto il giorno! Io non me la sarei presa per le parole della bambina, le avrei detto che aveva fatto bene a dirlo a me e non direttamente ai nonni perché avrebbero potuto restarci male, e poi le avrei detto che i nonni sono vecchierelli ma le vogliono bene lo stesso, ecc. Non vedo proprio la sensibilità di chi abbia ferito.

[Ari]

O son io che carico troppo negativamente il termine "antipatico"

per me antipatico è uno con cui non ho piacere di trascorrere il mio tempo.
tu credi invece che il termine più corretto per il sentimento di tua figlia sarebbe "indifferente"?

[lelisa76]

Io non sono d'accordo che ci sono cose "che non si dicono", secondo me si puo' dire tutto, con i dovuti modi, e infatti questa povera bambina non ha ferito i nonni, ha fatto una confidenza a sua madre, che le ha tenuto il muso tutto il giorno! Io non me la sarei presa per le parole della bambina, le avrei detto che aveva fatto bene a dirlo a me e non direttamente ai nonni perché avrebbero potuto restarci male, e poi le avrei detto che i nonni sono vecchierelli ma le vogliono bene lo stesso, ecc. Non vedo proprio la sensibilità di chi abbia ferito.

ok ora sembro psicopatica...in effetti son sembrata un po' sconnessa ieri, ma io le ho detto comunque tutte queste cose, il tenerle il muso è stato di fondo irrazionale.

per la serie chiare e lineare nelle sgridate

Non vedo proprio la sensibilità di chi abbia ferito.

beh comunque ovvio...che il papà ci sia rimasto malissimo, dal momento che quelli tirati in ballo sono i suoi genitori.

ultimissima cosa, posso apparire troppo naif se affermo che io non riesco a concepire che possano starti antipatiche delle persone che dimostrano di amarti tanto e che non ti fanno nessun male...possono non andarmi del tutto a genio, ma antipatiche proprio no.
sarò buonista o è una limitazione mia...

[Zzz...]

Vabbè allora se non puo' dire certe cose perchè se no il papà ci resta male, da ora in poi farà bene a non dirvi piu' tutto. E' quello che volete?

[ema1]

Vabbè allora se non puo' dire certe cose perchè se no il papà ci resta male, da ora in poi farà bene a non dirvi piu' tutto. E' quello che volete?

zzz... ma perche dev'essere o "cosi" o "cosi"?

ANche nel mio caso la nonna era quella paterna, ed io mi ricordo benissimo che dicevo sempre a mia madre come mi sentivo quando non c'era mio padre, proprio per non farlo rimanere male.

Io tutt'ora dico cose solo a mia madre, o altre a mio padre, separatamente. Ma non credo di aver mai mancato di sincerita', e fortunatamente non c'e mai stato mancanza di "dialogo".

[lelisa76]

Vabbè allora se non puo' dire certe cose perchè se no il papà ci resta male, da ora in poi farà bene a non dirvi piu' tutto. E' quello che volete?

noooo, ci mancherebbe altro!!! però ovvio se dici qualcosa che può far male dovrebbe essere davvero sentita fino in fondo...ma ovvio questa maturità non la si può acquisire a 6 anni.

[ema1]

Vabbè allora se non puo' dire certe cose perchè se no il papà ci resta male, da ora in poi farà bene a non dirvi piu' tutto. E' quello che volete?

noooo, ci mancherebbe altro!!! però ovvio se dici qualcosa che può far male dovrebbe essere davvero sentita fino in fondo...ma ovvio questa maturità non la si può acquisire a 6 anni.

lelisa, sono piu che d'accordo, e vedrai che quando avra' la maturita' giusta, sara' lei stessa a non dire piu "certe cose" o le dira' in sede separata.

[Zzz...]

Vabbè allora se non puo' dire certe cose perchè se no il papà ci resta male, da ora in poi farà bene a non dirvi piu' tutto. E' quello che volete?

zzz... ma perche dev'essere o "cosi" o "cosi"?

ANche nel mio caso la nonna era quella paterna, ed io mi ricordo benissimo che dicevo sempre a mia madre come mi sentivo quando non c'era mio padre, proprio per non farlo rimanere male.

Io tutt'ora dico cose solo a mia madre, o altre a mio padre, separatamente. Ma non credo di aver mai mancato di sincerita', e fortunatamente non c'e mai stato mancanza di "dialogo".

Boh, sarà che per me una bambina di sei anni fa bene a dire tutto ai genitori senza porsi il problema di ferirli, dato che loro sono adulti e dovrebbero essere in grado di non prendersela per queste cose.

Io temo molto di piu' la situazione contraria, tipo che qualcuno molesta o importuna mia figlia e lei non me lo dice perchè magari è un amico di famiglia, o il panettiere sotto casa, e lei teme che io ci resti male perché mi dice che non vuole piu' vedere quella persona. Ovvio non è questo il caso, ma con i bambini non si possono fare troppi distinguo: o gli insegni che ti possono dire tutto-tutto, o non puoi aspettarti che sappiano esattamente i confini di quello che ti fa piacere o non piacere sentire.

[Antolina80]

Io temo molto di piu' la situazione contraria, tipo che qualcuno molesta o importuna mia figlia e lei non me lo dice perchè magari è un amico di famiglia, o il panettiere sotto casa, e lei teme che io ci resti male perché mi dice che non vuole piu' vedere quella persona. Ovvio non è questo il caso, ma con i bambini non si possono fare troppi distinguo: o gli insegni che ti possono dire tutto-tutto, o non puoi aspettarti che sappiano esattamente i confini di quello che ti fa piacere o non piacere sentire.

Ecco io non volevo per forza arrivare a questo, ma era in sostanza quello che dicevo io. Cioè se una bimba dice che una persona le sta antipatica un motivo ci sarà. Può essere una sgridata, un modo di fare. Qualcosa di improvviso o di continuato. Soprattutto nel caso di parenti stretti un bambino tente a "giustificare" ogni comportamento. Io a mia mamma non avevo detto che mi dava fastidio che mio nonno mi desse pizzicotti o pacche sul sedere perchè pensavo che fosse normale e che un nonno lo potesse fare anche se a me non piaceva. Ora so che non è proprio così.
Se mia figlia venisse da me con una frase del genere io prima di tutto le chiederei "perchè?".

[lelisa76]

o gli insegni che ti possono dire tutto-tutto

è quello che le ho insegnato e che continuerò a insegnarle

il fatto che si senta libera di dirmi di tutto ( e ultimamente me lo sta dimostrando, siamo in fase "mamma ho detto una parolaccia con la mente" - e non è che nessuno le abbia mai fatto piazzate contro le parolacce) mi fa ovviamente un piacere enorme.

[cybermarzia]

ciao eli
ti rispondo come hanno risposto a me quando micol a settembre se ne è uscita dicendo che odiava i fratelli.
io sono rimasta di stucco e malissimo visto che la cosa a cui tengo di più fra loro è che si vogliano bene, vadano d'accordo e che siano una risorsa l'uno per l'altro.
Questa cosa è venuta fuori a scuola in realtà in seguito a un lavoro che stavano facendo con la maestra e io l'ho visto riportato sul libro, in piccolo (a scuola ci hanno fatto una specie di cartellone).
La maestra ha minimizzato molto dicendo che i bambini spesso si riferiscono a determinati momenti, non hanno chiaro il concetto di tempo quindi se dicono "io qualcosa" in questo caso "odio" non è riferito al fatto che odiano davvero i fratelli ma magari a un momento particolare, qualcosa che è successo che li ha contrariati in un determinato momento.
E infatti nel giro di qualche giorno, interrogata a riguardo, ha reagito dicendo che non era più vero.

Quindi io ti direi di prendere queste frasi senza troppa importanza anche se -io personalmente- farei sempre notare che bisogna stare attenti a quello che si dice e soprattutto come si dice perchè si potrebbe ferire le persone senza volerlo.