
il socio non ama tanto il pc, non ce lo litighiamo è che gli scoccia proprio che sono al pc


Messaggio da girasole27 » 22 gen 2012, 11:32
Messaggio da mongettina » 22 gen 2012, 11:36
du balleeeeeeeeeeeeeeeeegirasole27 ha scritto:mongy![]()
il socio non ama tanto il pc, non ce lo litighiamo è che gli scoccia proprio che sono al pcma chissene
Messaggio da mongettina » 22 gen 2012, 11:38
Messaggio da lucy75 » 22 gen 2012, 11:43
Messaggio da Lilluna » 22 gen 2012, 11:54
Messaggio da mamaman » 22 gen 2012, 12:35
Messaggio da mamaman » 22 gen 2012, 12:35
Messaggio da LISA76 » 22 gen 2012, 13:03
lucy75 ha scritto:Buona Domenica, scusate l'intrusione, E' NATA LA PICCOLA FRANCESCA di LAVINIA, HO APERTO UN POST IN TANTI AUGURI
viewtopic.php?f=21&t=57568
Messaggio da LISA76 » 22 gen 2012, 13:12
Messaggio da girasole27 » 22 gen 2012, 13:45
Messaggio da girasole27 » 22 gen 2012, 13:46
VERO MAMAmamaman ha scritto:gucci e sun..le discussioni sono le stesse quasi in ogni casa
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News di Dida?
Messaggio da Raiaka81 » 22 gen 2012, 13:47
Messaggio da Sissi78 » 22 gen 2012, 14:06
Messaggio da Sissi78 » 22 gen 2012, 14:07
Una coccola per teRaiaka81 ha scritto: Ho sentito Agnese vi riporto l'sms:
Ieri un buco nell'acqua,sno andata,mi hanno fatto l'eco e Bimba sta bene,ma con me non ci hanno capito molto,mi hanno fatto una flebo di anti infiamm.diagnosi lombosciatalgia o renella.niente di che,ho il dolore e me lo tengo!un bacio grande saluta le altre che oggi la vedo difficile passare..
Messaggio da Lilluna » 22 gen 2012, 14:35
Riporto dalle Maggioline, scusate se non l'ho fatto prima. E' che in questi giorni la voglia di scrivere è un pochino meno.mamaman ha scritto:News di Dida?
Dida77 ha scritto:Ecografia morfologica di II livello: è stata effettuata una dettagliata valutazione dell’anatomia fetale comprendente lo studio dell’apparato cardiovascolare con l’ausilio di eco-Doppler a colori e pulsato che ha evidenziato la presenza di arco aortico destroposto: nella scansione dei tre vasi, l’aorta di normale calibro, si colloca a destra della trachea mentre il tronco polmonare e il dotto arterioso sono localizzati a sinistra della trachea: questi vasi formano un anello vascolare intorno alla trachea (U-sign).
Il riscontro di questa anomalia cardiaca può essere segno di un aumentato rischio di trisomie o di una delezione del cromosoma 22.
Perciò mi è stato consigliato di eseguire l’amniocentesi con ricerca specifica del CATCH22.
Lunedi o martedi avrò i primi risultati (trisomie), per la ricerca della microdelezione del cromosoma 22 occorrono invece 12-15 gg.
Ero andata all’ecografia con uno spirito molto sereno, non ottimista perchè non avevo nessuna preoccupazione e nessun dubbio che andasse tutto bene, perciò non avevo niente da sperare, per me era solo un controllo di routine, mi avrebbero detto che andava tutto bene e avrei colto l’occasione per rivedere il mio Alessandro in una immagine 3D.
La dottoressa insisteva molto sul cuore, ma ci diceva che non era in una buona posizione per visualizzarlo al meglio: non mi era sorto alcun sospetto. Finito di valutare tutta l’anatomia fetale (tutto ok! Le misure sono tutte normali, al 50° percentile, la crescita è armoniosa rispetto sia alle ecografie precedenti che all’epoca gestazionale: pesa circa 390 g …e nelle foto 3D ho visto la somiglianza con Lorenzo, bocca carnosa e ben disegnata e nasino piccolo!!) è tornata sul cuore ed ha insistito molto a controllare tramite l’eco-doppler i flussi e il passaggio del sangue nelle cavità cardiache. Poi si ferma e ci dice “Va tutto bene , ma..” Quel ma per me è durato un tempo espanso, così dilatato da darmi il tempo di pensare “No, adesso cosa ci deve dire, che c’è che non va, perché, perché a noi..” Lei ha finito la frase, spiegandoci in parole semplici ciò che poi ha refertato, e io ho sentito un gran caldo, una vampata di caldo …e ho cominciato a capire “a pezzi” ,come se mettessi insieme i pezzi di un puzzle in un’immagine che si faceva sempre più fosca. Ho fatto poche domande, confuse, le ho chiesto se mi faceva vedere di nuovo il viso e se mi confermava il sesso. Alessandro! Mi sono rivestita e ci siamo messi alla scrivania: ci ha consigliato l’amnio e si è proposta di telefonare lei stessa al mio gine per spiegare la situazione e per sapere se c’era possibilità di farla in ospedale (no, non sarebbe stato possibile farla in tempi così rapidi, né era possibile la ricerca del catch22). Si è adoperata allora per organizzare il tutto lì al centro,anche lì per lì, ma il collega era andato a casa causa influenza e febbre alta. Le ha garantito però che sarebbe stato disponibile per l’indomani. Al volo abbiamo deciso di fare l’amnio e di farla lì con lei il giorno dopo. Mi sono sentita rassicurata in questo, non avevo da occuparmi di niente, ci pensava lei, pensava lei a tutto, io non mi dovevo preoccupare nemmeno di pensare, decidere, organizzare. Mi sentivo guidata.
L’indomani siamo tornati a Bologna per l’amniocentesi: il prelievo era eco guidato, io vedevo tutto sul monitor, non ho sentito nulla, nemmeno il forellino dell’ago. Sul monitor ho visto Alessandro che è andato a toccare, quasi per volerlo afferrare, l’ago che si era introdotto nel suo spazio. Fine dell’operazione. Riposo. Eco di controllo per verificare che non ci fossero scollamenti del sacco e di nuovo per vedere il visetto di Alessandro che si strusciava sulla placenta come per cercare una carezza.
Eseguita l’amnio ho scaricato un bel po’ di tensione, ero già più rilassata ….ma i pensieri, i timori, i sentimenti che ho provato tra giovedi e venerdi e quelli che sto provando ora si susseguono in un turbinio di emozioni che molto assomigliano ad un uragano che mi travolge e mi sconvolge, che mi fa vedere e valutare le “cose” in maniera confusa, quando razionale, quando sentimentale, quando spirituale, quando con ottimismo, quando con disperazione, quando con realismo, quando, quando, quando… con tutte le parti di me, anche con quelle che non sapevo di avere.
Quando giovedì tornavamo a casa dopo la giornata lunghissima e pesantissima di emozioni e tensione avevo le lacrime agli occhi, un pianto sommesso. Mio marito non l’ho mai sentito vicino come in quel momento: sapevo con certezza che stava provando i miei stessi identici pensieri, sentimenti di paura e di angoscia, speranza …amore.
Non ho mai pensato che non avrei voluto essere incinta. L’ho desiderato talmente tanto, con forza, con amore che non potrei pensare di desiderare che non ci fosse.
Non ho mai pensato che sarebbe meglio un aborto spontaneo perché si può pensare di volersi liberare di un problema, ma non si può desiderare di liberarsi di un figlio…ma ho pensato a lui, alla sua salute, alla sua aspettativa di vita in termini di qualità.
Non mi sono domandata perché? perché a noi? …sono domande che ho imparato a non farmi dalle esperienze precedenti (perché nel frattempo ho imparato quanto è casuale il destino che ci tocca in sorte, che non esiste una condizione che si possa definire NORMALE contrapponendola a ciò che si ritiene eccezionale/difficile/sfortunata, che i fatti che ci toccano in sorte non si susseguono con una logica di inizio/fine, bello/brutto, fortunato/sfortunato come se i periodi della vita dovessero per forza presentarsi in una sequenza di compensazione, che non c'è uno schema di ciclicità, non c'è una ragione nè un perchè, nè c'è un modo per mettersi definitivamente e completamente al riparo dagli eventi infausti e la sola cosa da fare è affrontare e superare. Certo che si ho pensato a quanto sia in opposizione lo scenario che ci si è prospettato di fronte rispetto a quello immaginato durante una normale dolce attesa….quando pensi al passeggino da comprare, alle tutine da scegliere, all’emozione che si prova solo ad immaginare di averlo fra le braccia, alla famiglia da “Mulino Bianco” che ti stai costruendo, al fratellino maggiore, al fiocco di nascita da appendere alla porta….
Ho sempre sentito Lorenzo e la maternità come la forma di Amore più vicina a quello di Dio e Gli ho sempre chiesto di farmi passare da questa strada per farmi sentire la Sua vicinanza, il Suo amore ….per farmi provare di persona quell’Amore che più assomiglia al Suo. E tutt’ora, adesso, mi trovo a pregare perchè si possano escludere le anomalie cromosomiche (trisomie, del22) e che da affrontare ci sia “solo” la malformazione cardiaca congenita …e allo stesso tempo mi rendo conto di quanto sia umana la mia preghiera, di quanto sia diversa da ciò che Dio mi chiede, volendo tracciarmi una strada diversa da quella che desidero per farmi provare Amore. Perché ho pensato che questo bambino ha bisogno di ancora più amore, più cura, più protezione. E che una mamma è fatta per amare, per accogliere.
Mi sono trovata subito con le mani sulla pancia ad accarezzarlo, a fargli sentire il suo carillon, a difenderlo, a proteggerlo anche solo col pensiero dalla sua sorte, dal suo destino, a fargli coraggio, a ripetergli “Forza Alessandro, l’affrontiamo insieme, ci sono io”. Ho provato la stessa preoccupazione e premura come se fosse già qui …perché lui è qui, vive dentro di me, è mio figlio Alessandro.
Ho fatto tutti questi pensieri e molti altri confusi e deliranti immaginando tutti gli scenari, dai peggiori a quelli più ottimistici, alternando il più profondo pessimismo accompagnato dall’angoscia profonda e dal rifiuto, all’ottimismo pieno di speranza e di fiducia nella miglior soluzione del caso.
Non ho invece preso in considerazione le varie possibilità caso per caso per proteggere il mio cuore e il mio cervello dall’immedesimarsi in ogni situazione, poiché penso che tra l’immaginare le proprie reazioni e viverle (che poi non sei te a viverle, ma sono loro a vivere te… ) c’è un abisso inimmaginabile e finchè non ti trovi dentro una determinata situazione non sai davvero cosa proverai, quale parte di te sarà quella che prevale e che ti suggerisce.
Questi sono i miei pensieri adesso, allo stato attuale delle cose, nell’attesa di ricevere i risultati dell’amnio….
Messaggio da manu81 » 22 gen 2012, 15:37
Messaggio da Dida77 » 22 gen 2012, 16:27
Messaggio da Daisy80 » 22 gen 2012, 16:41
Messaggio da dadina78 » 22 gen 2012, 16:44
Messaggio da dadina78 » 22 gen 2012, 16:48
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