Andarsene dall'Italia

[yoga]

mi riferisco al fatto che i bambini e soprattutto i ragazzi sono in un continuo stato di competitività estrema, sono troppo soggetti a subire/infliggere discriminazioni se appartieni o non appartieni ad un determinato gruppo, tanti adolescenti vivono quel periodo come un incubo...

Chloe, ma se qui nelle high school regna il fancazzismo assoluto! Io ricordo ancora con terrore gli anni di superiori quando arrivavo a scuola tremante per l'interrogazione di scienze (ed ero la piu' brava della classe!), e non ho per nulla un buon ricordo dei miei anni di medie quando i miei compagni di classe mi discriminavano perche' ero "secchiona" (anche se studiavo meno di loro) o perche' non avevo le ballerine all'ultima moda. Non mi dire che nelle scuole italiane non c'e' discriminazione o cattiveria.
Per contro, mio marito (americano) ha un bellissimo ricordo dei suoi anni di superiori e l'anno scorso quando sono andata alla sua "reunion" 20 anni dopo ho potuto constatare di persona quanto bello e' il gruppo dei suoi compagni di classe.
Come sempre, si fa di tutta un'erba un fascio.

[Edera]

STEFI@VALERIO, metti che la parrucchiera è sc@zz@ta di vivere in italia, che ha litigato con tutti i parenti o che nn ne ha piu nemmeno uno? ha una chance pure lei no?

Edera per studiare l'inglese puoi sempre fare un corso

Mariangela, sto valutando anche quello...ma servono i dindini, sto già pagando profumatamente quello da estetista e Donzello mi sta dando una mano, da sola non ce la farei mai!

E una finanziamento della regione una volta finito il corso? So che la regione Lombardia li eroga, in particolare alle donne, il Piemonte non so.

Mmh, mi ero informata anche su quello...però è una roba un po' contorta...purtroppo devo staccare, mi connetto stasera tardissimo, se non crollo prima ok?

[yoga]

siccome la crisi economica è mondiale e secondo me c'è gente che sta bene e gente che sta male sia in italia, sia nel resto del mondo, il fatto di avere un futuro migliore non lo vedo come garanzia assoluta in nessuna nazione del mondo.
non c'è un posto in cui penso che se migrassi potrei garantire un futuro migliore a mia figlia a prescindere da tutto.
inoltre le università italiane sono OTTIME, quindi penso proprio che se mia figlia volesse tentare miglior fortuna all'estero, potrebbe avere maggiori probabilità di successo andandoci da adulta con una laurea italiana piuttosto di partire tutti adesso allo sbaraglio fornendole un'istruzione all'estero.

Non sono d'accordo. Io penso che gli USA, nonostante tutti i loro difetti (di cui sono pienamente conscia), rimangano un paese dove e' possibile realizzare il "sogno americano". Certo, questo richiede sacrifici, richiede a volte che uno accetti un lavoro con 2 settimane di ferie l'anno e giorni di malattia non pagata, ma se uno e' disposto a rimboccarsi le maniche le opportunita' spesso ci sono.
Ti faccio un esempio: 2 anni fa ho mandato il mio curriculum a un'universita' per un lavoro simile a quello che facevo in Italia; dopo 2 settimane mi avevano gia' offerto il lavoro, con uno stipendio triplo di quello che prendevo in Italia. Erano passati diversi anni dal mio ultimo impiego full time e gli avevo detto che avevo un figlio di 3 anni. Qual e' la probabilita' che in Italia questo sarebbe accaduto?
Ovviamente questa e' solo la mia esperienza, ma attorno a me vedo molti casi di poveracci che bene o male hanno fatto fortuna contando solo sulle proprie capacita' e non su conoscenze o parentele varie. E poi, qui nessuno ti guarda male se dopo aver lavorato in un determinato settore per 20 anni decidi di cambiare vita e aprire una pasticceria, o iscriverti all'universita'. E' questo senso di liberta' e di infinite possibilita' che mi fa amare questo paese, nonostante tutto.
PS: Sull'universita' sono d'accordo, infatti stiamo gia' pensando di mandare Enrico all'universita' in Italia

[BarbyLondra]

STEFI@VALERIO, metti che la parrucchiera è sc@zz@ta di vivere in italia, che ha litigato con tutti i parenti o che nn ne ha piu nemmeno uno? ha una chance pure lei no?

Edera per studiare l'inglese puoi sempre fare un corso

Ho capito, e in questo caso fa bene , ma allora non attribuiamo la decisione alle tragedie dell'Italia, alla situazione economica, allo sfascio, al lavoro e a chi ne ha e più ne metta: attribuiamola al fatto che la parrucchiera ha dei parenti rompib@alle o che è una rompib@lle lei, che per farsi passare lo sc@zzo deve andare in capo al mondo.

Decisione sua, personale, l'Italia non c'entra nulla.

(e neppure Edera, preciso).

Stefy, i ristoranti, l'abbigliamento di lusso e l'intimo, l'estetica, in Italia vanno un sacco...
Io vorrei diventare una Make Up Artist, il mio sogno sarebbe far un corso con Diego Della Valle a Milano...e lì son davvero fior di soldi

Edera, la mia ex- estetista ha fatto ik corso qua per make up e ora lavora a Channel 4, in tv. Si e' pagata il corso, faccendo cose per amiche e due lavori part time(ristorante, mance a bizzeffe e pub).

[BarbyLondra]

http://www.lond-est.com/" onclick="window.open(this.href);return false;

[STEFI@VALERIO]

siccome la crisi economica è mondiale e secondo me c'è gente che sta bene e gente che sta male sia in italia, sia nel resto del mondo, il fatto di avere un futuro migliore non lo vedo come garanzia assoluta in nessuna nazione del mondo.
non c'è un posto in cui penso che se migrassi potrei garantire un futuro migliore a mia figlia a prescindere da tutto.
inoltre le università italiane sono OTTIME, quindi penso proprio che se mia figlia volesse tentare miglior fortuna all'estero, potrebbe avere maggiori probabilità di successo andandoci da adulta con una laurea italiana piuttosto di partire tutti adesso allo sbaraglio fornendole un'istruzione all'estero.

Non sono d'accordo. Io penso che gli USA, nonostante tutti i loro difetti (di cui sono pienamente conscia), rimangano un paese dove e' possibile realizzare il "sogno americano". Certo, questo richiede sacrifici, richiede a volte che uno accetti un lavoro con 2 settimane di ferie l'anno e giorni di malattia non pagata, ma se uno e' disposto a rimboccarsi le maniche le opportunita' spesso ci sono.
Ti faccio un esempio: 2 anni fa ho mandato il mio curriculum a un'universita' per un lavoro simile a quello che facevo in Italia; dopo 2 settimane mi avevano gia' offerto il lavoro, con uno stipendio triplo di quello che prendevo in Italia. Erano passati diversi anni dal mio ultimo impiego full time e gli avevo detto che avevo un figlio di 3 anni. Qual e' la probabilita' che in Italia questo sarebbe accaduto?
Ovviamente questa e' solo la mia esperienza, ma attorno a me vedo molti casi di poveracci che bene o male hanno fatto fortuna contando solo sulle proprie capacita' e non su conoscenze o parentele varie. E poi, qui nessuno ti guarda male se dopo aver lavorato in un determinato settore per 20 anni decidi di cambiare vita e aprire una pasticceria, o iscriverti all'universita'. E' questo senso di liberta' e di infinite possibilita' che mi fa amare questo paese, nonostante tutto.
PS: Sull'universita' sono d'accordo, infatti stiamo gia' pensando di mandare Enrico all'universita' in Italia

Yoga, pensa che ieri è venuto da me un fornitore della ditta di mio marito che fa l'elettricista, con diversi dipendenti, e mi ha detto proprio la stessa cosa! (più o meno...). Lui è Egiziano, è venuto in italia diversi anni fa (ha 35/40 anni, ma il diploma l'ha preso in Egitto) e partendo dal nulla ha aperto la sua dittarella, e vive bene. Certo, è un gran lavoratore e soprattutto una persona intelligente con un'aria che ti ispira fiducia, ma l'America l'ha trovata in Italia, trovando qui la fortuna (o senza esagerare, la vita dignitosa e soddisfacente) che tanti cercano all'estero.

Qua è chiaro che una mamma con un figlio di tre anni farà una gran fatica a trovare un lavoro a tempo indeterminato, ma non è una questione di mentalità o di infinite possibilità, bensì di mera legislazione giuslavoristica, lo sappiamo benissimo.

Per dire, io ho a fianco a me la pratica di clienti che per aver sbagliato di una settimana la tempistica di un contratto a tempo determinato della durata di tre mesi, si sentono richiedere la conversione in tempo indeterminato oltre che un risarcimento di 12 mensilità. Un pò diverso, no?

Ora mi rimetto seriamente a lavorare anch'io....

[chloe74]

mi riferisco al fatto che i bambini e soprattutto i ragazzi sono in un continuo stato di competitività estrema, sono troppo soggetti a subire/infliggere discriminazioni se appartieni o non appartieni ad un determinato gruppo, tanti adolescenti vivono quel periodo come un incubo...

Chloe, ma se qui nelle high school regna il fancazzismo assoluto! Io ricordo ancora con terrore gli anni di superiori quando arrivavo a scuola tremante per l'interrogazione di scienze (ed ero la piu' brava della classe!), e non ho per nulla un buon ricordo dei miei anni di medie quando i miei compagni di classe mi discriminavano perche' ero "secchiona" (anche se studiavo meno di loro) o perche' non avevo le ballerine all'ultima moda. Non mi dire che nelle scuole italiane non c'e' discriminazione o cattiveria.
Per contro, mio marito (americano) ha un bellissimo ricordo dei suoi anni di superiori e l'anno scorso quando sono andata alla sua "reunion" 20 anni dopo ho potuto constatare di persona quanto bello e' il gruppo dei suoi compagni di classe.
Come sempre, si fa di tutta un'erba un fascio.

yoga, non parlavo tanto di competitività relativa allo studio, ma appunto rispetto ai rapporti fra compagni. Non credo di fare di tutta l'erba un fascio, ho spiegato cosa intendevo e da dove mi viene questa MIA idea della scuola americana, dai racconti delle persone che IO conosco o che ho conosciuto che stanno lì e da quello che vedo in tv. è chiaro che non penso che tutti ci si trovino male, anzi, sono sicura che si tratti di una minoranza, altrimenti sarebbe un Paese di psicopatici, però credo che queste situazioni ci siano e siano più diffuse e pesanti che da noi. Poi io pure non ho un bel ricordo delle medie e per certi versi non rimpiango neanche le superiori, ma si trattava appunto di stress per i compiti o per alcuni professori. Certamente pure da noi i bambini fanno discriminazioni, pensa te col nome che mi ritrovo per dirne una, però non era mai o almeno non l'ho vissuta come l'essere il bersaglio consapevolmente scelto da un gruppo di altri bambini o ragazzini che si divertono a far soffrire giusto per il gusto di farlo. sono anche consapevole che questo atteggiamento si sta diffondendo sempre più anche in Italia, purtroppo basta leggere i giornali per trovare notizie di bullismo feroce

[Piorellino]

http://www.visabureau.com/australia/job ... ralia.aspx
Edera,allora se fossi in te, mi specializzerei in parrucchiera, hairdresser, perche come vedi dal link, nella prima riga c'e' scritto che tale professione e' fortemente ricercata.
Pero,cara, studia anche l inglese, perche senza inglese, in australia non ti fanno entrare piu. Prima si...ora no!
Lo facessero anche qui in inghilterra!

lo hanno fatto Barby, in Inghilterra non si entra piu senza la conoscenza dell inglese, a meno che non sei della comunita'europea. Tutti quello extra europa, prima di avere il visto devo superare un test che gli viene fatto in terra di origine al consolato.

[BarbyLondra]

Ecco, appunto...io parlavo degli stati membri...sai quante mamme della romania vengono ai playgroups che non parlano un acca di inglese? Non capiscono neanche "what's your child's name?"...pero hanno gia il child benefit.... Non farmi parlare, va!

[BarbyLondra]

Piore, mi sa che anche quelli delcommnowealth possono entrare, cioe sud africa e tutte le excolonie inglesi...

[Vajana]

io andrea via in questo momento,tanto il mio bambino è ancora piccolo.
io e mio marito ci pensiamo spesso e se dovesse trovare una grossa opportunità nel suo campo , credo che non ci penserei 3 volte

[Piorellino]

Ecco, appunto...io parlavo degli stati membri...sai quante mamme della romania vengono ai playgroups che non parlano un acca di inglese? Non capiscono neanche "what's your child's name?"...pero hanno gia il child benefit.... Non farmi parlare, va!

ma questo lo so benissimo, ma in quanto stati membri hanno diritto di entrare cosi come entrano in Italia inglesi che non parlano un accidenti di italiano.
Il fatto dei child benefit o dei social services money e' tradizione inglese ahime...milioni di inglesi ci vivono da tradizione e cosi tramandano la cosa anche agli ospiti
un po come gli italiani tramandano l abitudine all evasione fiscale o lavoro in nero per esempio.

[yoga]

Qua è chiaro che una mamma con un figlio di tre anni farà una gran fatica a trovare un lavoro a tempo indeterminato, ma non è una questione di mentalità o di infinite possibilità, bensì di mera legislazione giuslavoristica, lo sappiamo benissimo.

Le infinite possibilita' le fornisce la legislazione, ma questo cosa c'entra? E poi non ho detto che in Italia non ci sono possibilita', ho detto che qui ce ne sono di piu'.
Per quanto riguarda la mentalita', sempre secondo la mia esperienza, in Italia uno che vuole cambiare carriera dopo 20-30-40 anni non viene giudicato granche' bene, ed e' difficile che venga chiamato anche a un colloquio per un lavoro completamente diverso da quello per cui e' qualificato.

[yoga]

sono anche consapevole che questo atteggiamento si sta diffondendo sempre più anche in Italia, purtroppo basta leggere i giornali per trovare notizie di bullismo feroce

L'immigrazione di massa, con tutti i problemi che comporta, per l'Italia e' un fenomeno ancora recente e anche i problemi connessi (tra cui le discriminazioni) sono ancora recenti, ma si stanno inasprendo e non escludo che i fenomeni di cui parli riguardo alle scuole americane saranno comuni anche in quelle italiane in un futuro non molto lontano.

[Piorellino]

sono anche consapevole che questo atteggiamento si sta diffondendo sempre più anche in Italia, purtroppo basta leggere i giornali per trovare notizie di bullismo feroce

L'immigrazione di massa, con tutti i problemi che comporta, per l'Italia e' un fenomeno ancora recente e anche i problemi connessi (tra cui le discriminazioni) sono ancora recenti, ma si stanno inasprendo e non escludo che i fenomeni di cui parli riguardo alle scuole americane saranno comuni anche in quelle italiane in un futuro non molto lontano.

ESATTO, in Italia siamo solo indietro con i tempi.

[kitty75]

Qui hanno messo delle regole tremende per i permessi di soggiorno: a parte che costano una cifra altissima, per legge un nuovo arrivato, anche se europeo, deve farsi 300 ore di corso di norvegese + 150 ore di corso di "adeguamento sociale", anche questi con un prezzo esorbitante.

Cio' e' stato causato da determinati gruppi di immigrati che vivono qui da XX anni ma non sanno ancora la lingua.

A proposito di lingua, MAI pensare di poter sopravvivere in un altro stato senza parlare la lingua locale, altrimenti si viene tagliati fuori da tutto e non si sa mai cosa succede.

Piccolo esempio: a novembre abbiamo avuto un'emergenza in casa, mentre il mio uomo era al telefono con l'ospedale, aspettando l'ambulanza, il medico spiegava passo dopo passo cio' che fare.
E se il medico non avesse saputo l'inglese in quel caso ed a chiamare fosse stato uno che non sa il norvegese? E' gia' successo purtroppo, un paio di anni or sono, e c'e' scappato il morto.

questa e' una situazione estrema, ma uno deve sempre aspettarsi il peggio per poi apprezzare il meglio.

[ishetta]

Ecco, così x dire anche una cosa frivola, io non riesco ad abituarmi alle case.
Non sopporto l'idea francese e olandese del water nello Sgabuzzino solo soletto
Non sopporto in Svezia quei terribili ed enormi caloriferi a pannello.
E poi c'era n'altra cosa che ho rimosso

[yoga]

E poi c'era n'altra cosa che ho rimosso

Te la dico io: l'assenza del bidet

[ishetta]

E poi c'era n'altra cosa che ho rimosso

Te la dico io: l'assenza del bidet

Vabbè quello si può mettere.... Ma perchè uno deve andare a fare la cacca nello sgabuzzino? Perche?

[STEFI@VALERIO]

Qua è chiaro che una mamma con un figlio di tre anni farà una gran fatica a trovare un lavoro a tempo indeterminato, ma non è una questione di mentalità o di infinite possibilità, bensì di mera legislazione giuslavoristica, lo sappiamo benissimo.

Le infinite possibilita' le fornisce la legislazione, ma questo cosa c'entra? E poi non ho detto che in Italia non ci sono possibilita', ho detto che qui ce ne sono di piu'.
Per quanto riguarda la mentalita', sempre secondo la mia esperienza, in Italia uno che vuole cambiare carriera dopo 20-30-40 anni non viene giudicato granche' bene, ed e' difficile che venga chiamato anche a un colloquio per un lavoro completamente diverso da quello per cui e' qualificato.

Ecco un buon motivo per cambiarla prima possibile, questa legislazione .
Però, yoga, da te se uno ha fatto l'avvocato per una vita lo assumono come ingegnere magari a 50 ammi? mi sembra impossibile...
In realtà il problema è un'altro: da noi chi ha fatto un certo tipo di lavoro per un certo periodo trova dequalificante "abbassarsi" a fare cose diverse, magari lavori manuali. E questa mentalità la vedo purtroppo anche nelle persone giovani: o impiegato o disoccupato. Invece l'Egiziano di cui parlavo prima questi problemi non se li è mai posti.