Ho fatto il test dopo tre giorni di ritardo, ma sapevo già che sarebbe stato positivo e non per un sesto senso, era proprio il mio corpo a farmelo capire.
Ho aspettato a dirlo a mio marito, perchè dopo due giorni aveva un importante colloquio di lavoro e volevo dargli la notizia subito dopo... e in più volevo godermi quella sensazione di assoluta felicità tutta da sola, si egoisticamente da sola!
Ma dopo un paio di giorni piccole perdite rosse preannuncievano la triste fine di tutto e mi sono ritrovata negli slip quello che sarebbe dovuto diventare il mio bambino. L'ho preso, l'ho guardato lungamente e l'ho salutato
A mio marito non l'ho più detto, anche perchè il colloquio di lavoro lo aveva deluso moltissimo e non volevo abbatterlo ulteriormente.
Ogni volta che ho provato a parlarne con lui, o con le mie sorelle o con mia madre le parole mi rimanevano incastrate in gola... forse non ho voluto fare uscire quelle parole per non ascoltarle, perchè avrebbero reso tutto più concreto, più reale. Lo so, sono una stupida..
I mesi sono passati e ho superato abbastanza bene la cosa, anche grazie alla lettura di questo forum e delle vostre esperienze. Ed è per questo che ne parlo ora, con voi.









