vi scrivo per una cosa che mi fa stare male da tempo e adesso ancora di più, ho bisogno di capire se quello che sto facendo è giusto o se sto sbagliando...
ho già scritto in diverse occasioni che mia figlia, che farà tre anni a gennaio, ha dei notevoli(ssimi) problemi nel linguaggio.
in effetti, per quanto con un suo modo peculiare riesca comunque a farsi capire per le esigenze quotidiane, a furia di "tatto" "tatti" "totto", e via dicendo, oltre che a gesti e servendosi da sola pressocchè di tutto, non si riesce a fare un discorso anche un minimo astratto (tipo: ti sei sivertita all'asilo? si - hai mangiato la pastina? si - hai giocato con i bimbi? si - all'asilo c'erano le fate? si

e quindi ora, il pediatra che fino ad ora aveva detto di lasciar fare al tempo, mi ha suggerito una valutazione logopedistica.
ieri ho chiamato e la dottoressa alla quale mi sono rivolta mi ha suggerito di effettuare anche una valutazione neuropsichiatrica. io le ho risposto che per il momento preferirei iniziare dalla sola logopedia, ma poi mi sono posta il dubbio che sto sbagliando... e forse per le mie paure e il rifiuto di accettare il problema di mia figlia, che sembra essere forse qualcosa di più di un semplice problema di fonazione, del quale potrei anche non preoccuparmi più di tanto, rischio di peggiorare le sue condizioni...
mi sento così confusa e preoccupata...
il fatto è che, per l'appunto, mi sembra che ci siano altri segnali se non di allarme, di certo da tenere sotto controllo, come una vivacità davvero eccessiva, in certi casi, il fatto che non sia facile convincerla a fare qualcosa che non vuole o dissuaderla dalla sua idea, il fatto che inizia mille cose assieme e poi non ne continua nessuna...
il ped. dice che è solo vivace e col tempo si calmerà.... ma quando?
se è per quasto diceva che il nido l'avrebbe fatta sbloccare col linguaggio

però il fatto è che temo di entrare in quello che il mio ped definisce il vortice delle valutazioni neuropsichiatriche, col rischio magari che, a causa della scarsa collaboratività della bambina con le figure sanitarie in genere, possano darci una valutazione che ci allarmi sempre di più e magari senza motivo...
non so più che fare...
a ciò si aggiunge pure il fatto che mio marito - convinto che evidentemente il logopedista avesse una bacchetta magica per risolvere in quattro e quattr'otto il problema di mia figlia

questa cosa m turba molto perchè mi riporta alla mente bruttissimi momenti... come ho scritto in altre occasioni, alla 29 settimana di grav era stato riscontrata una dilatazione ventricolare nel cervello...
che dopo la nascita sembrava quasi del tutto riassorbita, e mi hanno detto di non pensarci più...
ma ovviamente a me il tarlo è sempre rimasto, ho vissuto molto male sia gli ultimi mesi di gravidanza che i primi mesi della nascita della bambina, nei quali l'ho fatta visitare per accertarmi che fosse tutto ok... e tutti a dirmi tranquilla, non c'è nulla di cui preoccuparsi... ed ora invece... tutti questi anni spesi a ricacciare dentro ogni preoccupazione ripetendomi che non c'era nulla di cui preoccuparsi...
mi sembra di essere tornata indietro nel tempo.
voglio fare il meglio per mia figia, e non so più come aiutarla.
ci hanno fissato una valutazione a marzo, perchè prima non c'è posto, e mi chiedo se c'è qualcosa che posso fare, nel frattempo, per cercare di stimolarla o se l'insistenza "senza metodo" possa essere addirittura controproducente...
la valutazione audiometrica è già stata fatta, e su quel fronte, nessun problema.
ringrazio chiunque di voi vorrà darmi un consiglio, anche sul fatto che magari posso sbagliare a fare alcune cose piuttosto che altre, ma a questo punto il "lascia stare, vedari che presto parlerà" non mi sembra più una soluzione accettabile...
scusate se non sono del tutto chiara, ma non è facile tirare fuori questi pensieri e metterli per iscritto, quando fino ad ora il mio scopo è stato sempre quello di cercare, più che altro, rassicurazioni...