Da qualche mese , (lo so, è l'età) ha cominciato a venire fuori il suo carattere... è cocciuta e testarda e quando vuole una cosa deve ottenerla altrimenti si arrabbia e fa delle scene che mi fanno salire l'embolo.
Ma non è questo il punto. Io vorrei capire come devo affrontare questi capricci.

IO sarei per il muso duro.Ti ho detto no? E' no, puoi piangere per un ora, rotolarti in terra, ma devi capire che quando è no è no.
Indovinate un pò? MIO MARITO è quello che , per farla smettere, le concede. Non dico che le dia tutto...anzi a volte lo ammiro perchè riesce a mediare ... tipo: vuole i cartoni animati a cena ma io dico no perche abbiamo stabilito che può vederli solo tot giorni (per me sarebbe stato no sempre, ma lui ha mediato concedendo in parte quello che voleva). Iniziano le lagne, inizia a insistere a fare storie... e allora lui le concede di vedere la fine del cartone e poi spegnere.
Questo approccio è giusto? E' giusto che se c'è una regola, si possa infrangere anche se in parte? Io ho paura che questo possa essere non educativo...che si abitui che il no non è mai no ...e infatti secondo me lei fa cosi perche sa che alla fine ottiene.
Questo comportamento di mio marito è il più giusto ? Lui dice che io dico sempre no, troppi no... infatti è una lotta continua.... (ma lui tiene le bimbe meno di me , bisogna dirlo....e SECONDO LUI quando le tiene lui sono buonissime.... e mi fa sentire una cacca.

E' vero che io sono molto "quadrata"...per me le regole sono regole.. non si possono infrangere sempre, per quieto vivere, perchè è una bambina, perchè sono piccolezze... e guardate che io mi sono sforzata molto di addolcirmi (vedi i cartoni a cena tot volte invece che mai)...ma stamattina ennesima scenata ed ennesimo incolpare me perchè secondo lui la bambina quando è con me non può fare niente.
(Per la cronaca....7:15 del mattino, buio, lei vuole il buio in cucina perche si è appena alzata, io prima dico no e accendo la luce....poi mi freno e le concedo la luce accesa nella stanza accanto che dà quel pò di luce tenue che non le dà fastidio agli occhi.... niente, non le va bene. Iniziano gli strilli, non vuole mangiare. viene tardi, io mi innervosisco e comincio a urlare, lei mi urla in faccia e li mi sale l'mebolo e comincio a strattonarla e a dirle che non deve permettersi di rivolgersi a me in quel modo... ecc.ecc... e mio marito? Di là che mi brontola.....

Non ce la faccio più. E penso che sto sbagliando, che allora da adolescente come farò.... penso che arriverà ad odiarmi, ma non è questa la mia paura (tra l'altro è più attaccata a me che al padre)...io voglio fare il meglio per lei, per educarla.
Un consiglio, per favore.
Grazie