Le Poesie dell'Amore e del Dolore

[ema1]

R2 Grazie!!! Sono bellissime, la seconda l'avevo gia letta, pero hai ragione, e una poesia da rileggere periodicamente. La prima invece e stupenda. Ho conosciuto Montale grazie a questo topic e mi e' entrato dentro da subito.

Ho letto anche una poesia, della mia poetessa del cuore, tradotta proprio da Montale, beh e stupenda, ci ha messo quel piccolo tocco personale...

[ema1]

ah dimenticavo ( non lo faro' piu )

[R2D2]

Montale è il mio preferito, forse perché mi legge dentro. Con il loro senso di solitudine ed il mal di vivere trasmettono un pathos molto forte.

[R2D2]

R2 Grazie!!! Sono bellissime, la seconda l'avevo gia letta, pero hai ragione, e una poesia da rileggere periodicamente. La prima invece e stupenda. Ho conosciuto Montale grazie a questo topic e mi e' entrato dentro da subito.

Ho letto anche una poesia, della mia poetessa del cuore, tradotta proprio da Montale, beh e stupenda, ci ha messo quel piccolo tocco personale...

se la trovi la posti qui?

[ema1]

R2, anche io amo molto i poeti che trasmettono quella fortissima sensazione di solutidine e di mal vivere.

Ecco la poesia. ( l'ho salvata tra le mie preferite)

La tempesta

Con un suono di corno
il vento arrivo', scosse l'erba;
un verde brivido diaccio
cosi' sinistro passo' nel caldo
che sbarrammo le porte e le finestre
quasi entrasse uno spettro di smeraldo:
e fu certo l'elettrico
segnale del Giudizio.
Una bizzarra turba di ansimanti
alberi, siepi alla deriva
e case in fuga nei fiumi
e' cio' che videro i vivi.
Tocchi del campanile desolato
mulinavano le ultime nuove.
Quanto puo' giungere,
quanto puo' andarsene,
in un mondo che non si muove.

poesia di Emily Dickinson tradotta da Eugenio Montale

[R2D2]

bellissima

Mi piace soprattutto questo passo:

"Quanto può giungere,
quanto può andarsene,
in un mondo che non si muove".

[ema1]

R2, a me questa poesia fa un effetto stranissimo, e come se vedessi il paesaggio con i miei stessi occhi.

La parte che mi piace di piu e questa:

"Una bizzarra turba di ansimanti
alberi, siepi alla deriva
e case in fuga nei fiumi
e' cio' che videro i vivi."

[SiAMa]

ciao ragazze!!
io ero in vacanza senza connessione ora leggo le poesie in arretrato
e ve ne lascio una


Tu ricorda, io dico, ricorda
tu ricorda, ti dico e piango:
ogni cosa scompare e muta
e la stessa speranza uccide.

Non v’è oceano che torni nel fiume,
né fiume che risalga alle fonti,
né a chi il tempo sia misericorde –

ma ti amo, ti amo come
se tutto questo fosse stato e sia.
Ol’ga Sedakova

[SiAMa]

bellissime ,toccanti,quella di Yeats in particolare,mi piace molto come poeta e infatti mi sono fatta anche tatuare un pezzo di una sua poesia sulla nuca (sono un po' tamarra dentro )

Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni. Alda Merini

[SweetLikeHoney]

Yeats mi piace molto da sempre..in Università gli esami di Letteratura erano abbastanza complessi ma anche interessanti..

[SiAMa]

ehi ciao sweet!! è da tanto che non leggo gol,se posso dopo passo nelle tue pp per un saluto:sorrisoo

[ema1]

SiAma, bentornata!!!!!

Mi piace molto la poesia di Sedakova.

pero, sono curiosa, quali versi di Yeats hai tatuato?

Sweet, benvenuta!

[SiAMa]

ma grazie Ema!
la poesia di Yeats è una delle più conosciute,i versi sono quelli in neretto e per me hanno un grande significato perchè mi legano al ricordo di mio papà che purtroppo da tanti anni non c'è più

HAD I the heavens' embroidered cloths,
Enwrought with golden and silver light,
The blue and the dim and the dark cloths
Of night and light and the half-light,
I would spread the cloths under your feet:
But I, being poor, have only my dreams;
I have spread my dreams under your feet,
Tread softly because you tread on my dreams

[ema1]

Complimenti SiAma, la poesia e' bellissima!! E anche i versi.

[ema1]

Buonasera ragazze!! Quanto tempo che non scriviamo qui.

Oggi vorrei postarvi due poesie nell'atmosfera di Halloween, sempre di Dickinson.

Non bisogna essere una camera - per essere Infestati -
Non bisogna essere una Casa -
Il Cervello - ha Corridoi che vanno al di là
Di un Luogo Materiale -
Assai più sicuro a Mezzanotte - incontrare
Un Fantasma Esterno -
Che con uno Interiore - confrontare -
Quel più freddo - Ospite -

Assai più sicuro, attraverso un'Abbazia - galoppare -
Da Pietre inseguiti -
Che senza luna - nel proprio Io imbattersi -
In un luogo solitario -

Il nostro Io - dietro di Noi - Celato -
Ci dovrebbe spaventare - al massimo grado -
L'Assassino - nascosto nel Nostro Appartamento -
Degli Orrori essere il minore -

Il Prudente - ha con sé una Rivoltella -
Spranga la Porta -
E non vede uno Spettro Superiore -
Più vicino -

[ema1]

L'unico Fantasma che ho mai visto
Era abbigliato in Mechlin - proprio così -
Non aveva sandali ai piedi -
E camminava come fiocchi di neve -
Il suo Passo - era silenzioso, come un Uccello -
Ma rapido - come il Capriolo -
I modi, antiquati, a Mosaico -
O magari, Vischio -

La conversazione - scarsa -
Il riso, come la Brezza
Che si spegne in Crespe
Fra gli Alberi pensosi-

Il nostro colloquio - fu effimero -
Di me, era timoroso -
E Dio non voglia che mi guardi indietro -
Da quel Giorno spaventoso!

[SiAMa]

buonasera!!!
che belle le poesie Ema,la prima soprattutto,inquietante.

anche se l'autunno è ormai inoltrato e questa non è proprio una poesia,mi piaceva

In autunno tutto ci ricorda il crepuscolo - e tuttavia, mi sembra la stagione più bella; volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci fosse qualcuno che mi ami come io ho amato l'autunno. SOREN KIERKEGAARD

[hamilton]

Siama, sono anni che non entro qui.
Lo faccio per dirti che adoro il filosofo che hai citato, e che la frase che hai postato, a me sconosciuta, e' quanto di piu' bello io abbia letto in queste pagine.
Grazie

[SiAMa]

Siama, sono anni che non entro qui.
Lo faccio per dirti che adoro il filosofo che hai citato, e che la frase che hai postato, a me sconosciuta, e' quanto di piu' bello io abbia letto in queste pagine.
Grazie

davvero Hamilton? ne sono felice
un buon motivo per passare più spesso da qui

[SiAMa]

ma non passa più nessuno?

Eppure l'amore che volevi io l'avevo da darti,
l'amore che volevo -me l'hanno detto i tuoi occhi
stanchi e ambigui- tu l'avevi da darmi.
I nostri corpi si avvertirono e si cercarono,
il sangue e la pelle intuirono.
Ma noi, turbati, ci eclissammo.

Costantino Kavafis

ciao