Diventano nuovamente ziette con il tris di kibond le Agostine07!

[Lulan]

quando dici matteo ha giocato con la bambina bionda, che tu lo ammetta o meno, non dai alla connotazione un significato di razza ma lo dici come potresti dire matteo ha giocato con la bambina con la palla viola
se tu dici matteo ha giocato con la bambina mulatta invece il discorso sulla razza c'è.
solo che, appunto, è un discorso abbastanza sottile. diciamo che è un cripto-razzismo di cui finiamo per non essere consapevoli

non sono d'accordo... per me dire mulatta è esattamente come dire biondo... non sento per niente la differenza con anche una chissà quale connotazione razzista... allora dire 'la tizia grassa' o l'uomo pelato' è ugualmente razzista? Oppure con questo si vuole insultare qualcuno perchè è un concetto che la società reputa negativo? Bah per me sono solo aggettivi per qualificare qualcuno..... il resto è ipocrisia

[CALIBAN]

quando dici matteo ha giocato con la bambina bionda, che tu lo ammetta o meno, non dai alla connotazione un significato di razza ma lo dici come potresti dire matteo ha giocato con la bambina con la palla viola
se tu dici matteo ha giocato con la bambina mulatta invece il discorso sulla razza c'è.
solo che, appunto, è un discorso abbastanza sottile. diciamo che è un cripto-razzismo di cui finiamo per non essere consapevoli

ma scusa, le razze esistono....... e che male c'è? noi siamo di razza caucasica, una vale l'altra
matteo ha avuto l'anno scorso una compagna americana. e dicevamo la bimba americana. secondo te ha connotazioni negative??
è la stessa cosa
e non dico gioca con la bimba bianca solo perchè ce ne sono tante
penso che se abitassi in cina, direi "gioca con la bimba bianca" se ce ne fosse una

Ki sono daccordo con te!!!!!!

[kiaretta77]

Non cè connotazione negativa nel dire mulatta, è vero.
Ma si passa il concetto che il colore della pelle è una variabile utilizzabile per distinguere una persona da un'altra
è un paradosso, perchè in un mondo di bianchi un nero si distingue.
Ma visto che sappiamo che non è giusto conviene, almeno nei bambini che sono vergini, non considerare la pelle come un connotato evidente.

secondo me questo è solo un comportamento di chi mette la testa sotto la sabbia e che non insegna niente ai bambini
i bambini non sono ciechi
se capiscono che non si deve parlare della razza di una persona, nella loro testa secondo me diventerà solo un tabù, una cosa che nasconde significati diversi
per la l'importnaza del colore della pelle e uguale a quella del colore dei capelli o degli occhi, cioè nullo.

[kiaretta77]

quando dici matteo ha giocato con la bambina bionda, che tu lo ammetta o meno, non dai alla connotazione un significato di razza ma lo dici come potresti dire matteo ha giocato con la bambina con la palla viola
se tu dici matteo ha giocato con la bambina mulatta invece il discorso sulla razza c'è.
solo che, appunto, è un discorso abbastanza sottile. diciamo che è un cripto-razzismo di cui finiamo per non essere consapevoli

non sono d'accordo... per me dire mulatta è esattamente come dire biondo... non sento per niente la differenza con anche una chissà quale connotazione razzista... allora dire 'la tizia grassa' o l'uomo pelato' è ugualmente razzista? Oppure con questo si vuole insultare qualcuno perchè è un concetto che la società reputa negativo? Bah per me sono solo aggettivi per qualificare qualcuno..... il resto è ipocrisia

quoto

[robby]

Non cè connotazione negativa nel dire mulatta, è vero.
Ma si passa il concetto che il colore della pelle è una variabile utilizzabile per distinguere una persona da un'altra
è un paradosso, perchè in un mondo di bianchi un nero si distingue.
Ma visto che sappiamo che non è giusto conviene, almeno nei bambini che sono vergini, non considerare la pelle come un connotato evidente.

quoto

[kiaretta77]

e con questo mi eclisso
a dopo

[paopao]

non considerare la pelle come un connotato evidente.

quando ero a scuola i neri non c'erano
per i nostri figli dire iil tuo compagno nero non caratterizza una sola persona
meglio fargli passare il concetto che l pelle è un dettaglio su cui poter sorvolare.
Ma questo solo perchè noi sappiamo che il razzismo esiste
se fossero ghettizzati i rossi di capelli dovremmo fare attenzione a sorvolare sul colore dei capelli, si intende.

[CALIBAN]

Non cè connotazione negativa nel dire mulatta, è vero.
Ma si passa il concetto che il colore della pelle è una variabile utilizzabile per distinguere una persona da un'altra
è un paradosso, perchè in un mondo di bianchi un nero si distingue.
Ma visto che sappiamo che non è giusto conviene, almeno nei bambini che sono vergini, non considerare la pelle come un connotato evidente.

Non si distingue la persona in quanto persona ma la razza.
E secondo te i bimbi non notano il colore differente.....il gabri me l'ha già chiesto e io non ho fatto altro che spiegargli che al mondo ci sono più razze.......ogniuna con le proprie origini, le proprie caratteristiche e il proprio patrimonio....

[Lulan]

Ma la pelle, così come i capelli o gli occhi SONO connotazioni evidenti.... perchè nasconderlo... semmai imputare ad una di queste cose un valore negativo.. questo è sbagliato.. ma nel dire lui è nero , io bianca lui giallo... che male c'è?

[paopao]

ma Kiaretta. non so.
Io non ho mai sentito parlare emilio di besa, la sua compagna di scuola nera, come nera, per farmi capire chi fosse.
Come dire che forse nel suo immaginario non associa a quella bambina il colore della pelle, ma ad, esempio, il fatto che mangia tanto.
Il giorno che mi dirà, il bambino nero, non starò certo a correggerlo o a rimproverarlo.

[paopao]

io confesso di aver cambiato idea in proposito
prima l apensavo come KI, cali e lulan.
Ma ho capito quelo che dice Robby.
Qui non siamo in un mondo ideale, i razzisti esistono.
per questo io che non lo sono, sono costretta a fare attenzione a come parlo.

[robby]

ragazze, il discorso può funzionare nel migliore dei mondi possibili, in cui non esiste il razzismo e dire una persona è nera è una frase neutra
è così poco vero che in società multirazziali ormai da tempo bisogna garantire quote di ammissioni per razza alle università o, dico un'altra banalità sotto gli occhi di tutti, in qualsiasi telefilm americano deve essere garantita la rappresentanza di qualsiasi razza: il poliziotto wasp, l'irlandese, il nero, l'ispanico... se la cosa fosse indifferente, quattro poliziotti bianchi o cinesi non farebbero differenza. ma così non è

[paopao]

Ma la pelle, così come i capelli o gli occhi SONO connotazioni evidenti.

per me questo non è scontanto.
Per un bambino puro di cuore e di mente potranno esserci cose diverse dale nostre.
Di sicuro, per dire, un bambino non saprebbe dirti come era vestito il suo amico di scuola o se la maestra aveva gli occhi truccati o meno, per fare un esempio sciocco e forse anche poco calzante.
Cosa che per un'adulta, inquadrata nel sistema, diventa automatica.

[CALIBAN]

io confesso di aver cambiato idea in proposito
prima l apensavo come KI, cali e lulan.
Ma ho capito quelo che dice Robby.
Qui non siamo in un mondo ideale, i razzisti esistono.
per questo io che non lo sono, sono costretta a fare attenzione a come parlo.

Certo esistono e esisteranno sempre ma non capisco perchè dovrei stare attenta a come parlo???
Non sarà certo perchè io dico che quella bambina è mulatta o nera che il Gabri mi diventerà razzista......non ne vedo il nesso......

[leda71]

ho suscitato un polverone
io mi metto a metà strada tra i 2 schieramenti...
nel senso che secondo me i nostri figli vedono e capiscono tutto, ovvio, ma come mi darebbe assolutamente fastidio che Giulio parlasse in termini di "bambino ciccione" o "bambino con gli occhiali" altrettanto mi infastidirebbe sentirlo disciminare per colore della pelle.
Infatti lui la bimba l'ha chiamata con il suo nome.
E dato che lui non lo fa mi sembra improponibile che lo faccia suo padre che, poi, la pensa come Ki e Lulan e non è affatto razzista.

[paopao]

non so, ma credo che Emilio che in classe, andando in una scuola non privata (Cali, il tuo gabri non fà testo ) dove ci sono 2 peruviani, 2 armeni, 1 nera, una belga..
il colore della pella diventa evidente come il colore delle scarpe (per niente quindi)

[leda71]

le parole hanno il loro peso ed esistono modi migliori per identificare i propri compagni di giochi.

[paopao]

E dato che lui non lo fa mi sembra improponibile che lo faccia suo padre che

esatto, quello che dicevo di emilio dal quale la parola nero, non è mai uscita; proprio perchè non l'ha mai sentita..finora..

[CALIBAN]

ho suscitato un polverone
io mi metto a metà strada tra i 2 schieramenti...
nel senso che secondo me i nostri figli vedono e capiscono tutto, ovvio, ma come mi darebbe assolutamente fastidio che Giulio parlasse in termini di "bambino ciccione" o "bambino con gli occhiali" altrettanto mi infastidirebbe sentirlo disciminare per colore della pelle.
Infatti lui la bimba l'ha chiamata con il suo nome.
E dato che lui non lo fa mi sembra improponibile che lo faccia suo padre che, poi, la pensa come Ki e Lulan e non è affatto razzista.

Ma perchè si parla di discriminare scusa???
Sono daccordo sul bambino ciccione o gli occhiali perchè comunque sono prese in giro o comunque evidenziare dei difetti....ma l'essere bianco nero, mulatto giallo non è mica un difetto..........

[Lulan]

Vi faccio un esempio divertente che mi è sempre rimasto in mente: io da bambina avevo un bambolotto nero ripieno di polistirolo a palline che faceva un certo fruscio a maneggiarlo. All'epoca non c'erano tanti bimbi neri in circolazione... e io per chiamare il bambolotto dicevo 'pisiso' per via del rumore... ma non lo chiamavo bambolotto nero per differenziarlo dagli altri....

ebbene... io poi chiamavo i bimbi neri che mi capitava di vedere in giro o in TV 'pisisi'.... nome derivato dal rumore del bambolotto e non dal colore...... però inconsciamente le differenze si fanno..... anche se non per via della pelle

Comunque capisco anche il discorso che fate voi...pao robby