Mattia a luglio ha cominciato a frequentare il nido che avevamo scelto per lui. L'idea era di farlo cominciare a settembre, poco prima dei suoi due anni, poi a luglio ho visto che facevano il programma estivo (gioco, gioco, gioco) e ho pensato di approfittare del fatto che in quel periodo c'erano meno bimbi per fare l'inserimento (due settimane, da subito è rimato anche a pranzo, poi siamo partiti per le vacanze). Il tutto si è svolto senza problemi, qualche pianto ogni tanto quando lo lasciavo, ma neanche tutti i giorni, poi tornava sempre contento e ho notato che faceva grandi progressi nell'esprimersi e in tante altre cose.
L'asilo in questione è vicinissimo a casa, è piccolo (due classi, una di materna e una di nido) ed è gestito da marito e moglie più un'educatrice che si occupa dei piccoli. Li abbiamo incontrati più volte, ci sono piaciuti molto, lei mi ha consigliato di portare Mattia qualche volta nei mesi precedenti (ho bloccato il posto verso marzo mi sembra) e di stare lì un'oretta con lui in modo che prendesse familiarità col posto e con le persone, mi hanno invitata ad un paio di riunioni di genitori per vedere come funzionavano, insomma, ci hanno fatto una gran bella impressione. Tanto che ho caldamente consigliato a mia cognata di mandare lì anche il cuginetto, di qualche mese più piccino.
A settembre entrambi i bimbi cominciano la nuova avventura e tutto sembra filare liscio, Mattia è contento di andare, a casa mi "racconta" a modo suo cosa fanno e si vede che gli piace. Finora non è mai tornato a casa con particolari "ferite", solo un bernoccolo una volta curato da loro con l'arnica (mi pare) e qualche leggerissimo graffietto, insomma per me normale routine.
Anche il cuginetto sembra che si trovi a suo agio. Quindi tutto perfetto fino a stamattina.
Tornando a casa dopo averlo lasciato incrocio una mia vicina di condominio che ha pure un bimbo dell'età del mio, facciamo due chiacchiere e io le chiedo dove lo manda all'asilo, lei mi risponde e poi chiede a me la stessa cosa. Quando sente che lo mando lì, mi racconta che lei ha tolto il suo bimbi proprio da quell'asilo dopo quatto mesi perché c'erano tante cose che non andavano, tipo tirate d'orecchio, cucina sporca, grandi e piccini che giocano insieme senza un'attenta supervisione degli adulti, quindi il suo bimbo tornava a casa sempre pieno di lividi, una volta addirittura con un taglio in testa di cui lei si è accorta solo a casa (quando era ndata a prenderlo dice che l'aveva trovato con gli occhi gonfi per il tanto piangere ma che loro avevano detto che era perché voleva il ciuccio) e quando ha chiesto spiegazioni le hanno detto che era perché aveva fatto lo scivolo grande di testa...
Poi lei ha avuto occasione di parlare con una ragazza che aveva lavorato lì che le raccontava che al momento del pranzo davano il primo e la frutta ma che la frutta consiste in una rondella di banana a testa, che li lavano sempre e solo con acqua fredda, che l'inverno non accendo il riscaldamento per cui suo figlio s'è fatto la stagione con la laringotracheite tanto da finire in ospedale, ha parlato con una signora che abita sopra l'asilo (che sta al piano di terra di una palazzina) che le ha detto che anche lei, pur lavorando e avendolo là sotto, ha tolto i suoi bimbi e li porta in macchina da un'altra parte perché vedeva tante cose che non le piacevano. Dulcis in fundo, quando ha deciso di ritirare il suo lo ha fatto dall'oggi al domani, è andata lì, ha chiesto le cose del bimbo e se n'è andata. Arrivando a casa si accorge che il biberon dell'acqua che il bimbo usava all'asilo (chiedono di lasciare lì un biberon o bicchierino che viene poi restituito alla fine) aveva uno strato di muffa enorme
Chiaramente anche se al momento non mi ritrovo in nulla di quello che lei mi ha raccontato questi discorsi mi lasciano profondamente combattuta, l'argomento l'ho preso io quindi non ho motivo di dubitare della spontaneità del suo racconto, per le cose riportate da terzi non so, ma le cose che le son successe personalmente penso siano vere, boh?
Non penso di togliere Mattia da lì, lo vedo felice, ma certo da oggi non ce lo lascio più con l'animo leggero e mi verrà di tenere sempre gli occhi aperti, di cercare la cosa che non va, già ho deciso di farmi ridare il bicchierino e controllarlo e fare così ogni giorno, però non è bello.
Secondo voi dovrei parlarne con loro? Dovrei tenere tutto per me e vedere come va? Dovrei avvisare mia cognata (siamo in confidenza e in ottimi rapporti)? che devo fare, sono proprio giù.






