Ciao a tutte,
sto cercando informazioni in IT, ed ho pensato anche a Voi golline.
Ormai sembra chiaro che dovrò procedere con Fivet, e la mia paura più grande è perdere il lavoro per la mia voglia di maternità...
Tante di voi inventano scuse, balle di ogni sorta ecc. e pesno che dovrò farlo anche io per i monitoraggi, che farò vicino a casa, ma per il pick-up e transfer dovrò andare a Udine e dovrò prendermi dei giorni. Dato che difficilmente nella mia azienda concedono ferie fuori dai peridi da loro stabiliti, se le chiedo dovrò spiegare il perchè...
E se non lo spiego, ed uso i certificati medici, sul certificato viene scritto dove ero (il perchè non dovrebbero metterlo per la privacy...però, certi timbri parlano da soli...)
Insomma, volevo capire se ci sono delle leggi, dei casi, dei sistemi col sindacato, per poter inseguire la cicogna ed essere tutelate per questo.
E' utopia? qualcuna mi sa dire qualcosa?
Grazie
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Prima, durante e dopo la gravidanza
PMA E GARANZIE SINDACALI
- lauraars
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PMA E GARANZIE SINDACALI
A caccia da Giu '10. Diagnosi: tuba sx chiusa, 5 mm sellatura, Tiroidite. 3 IUI negative; 1 ICSI+Crio+IMSI neg; 5 ovetti in frezeer. Sonoistero per crio lava utero e tuba dx... 23/12 sorpresa oltre ogni limite...fagiolino a bordo!
- lauraars
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Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
Ho trovato queste info, ma sono del 2005...
Coordinamento Generale Medico Legale dell’Inps, ai fini della valutazione della malattia indennizzabile dall’Istituto (msg 7412 de 03.03.2005): "La richiesta di astensione dal lavoro motivata da "fecondazione assistita come cura della sterilità", pur non potendosi considerare "malattia" in senso classico, deve essere ad essa assimilata. Infatti, il periodo di riposo di solito prescritto è finalizzato ad un adeguato impianto dell’embrione in utero. Le giornate di ricovero e quelle successive alla dimissione, prescritte dallo specialista e necessarie per un sicuro impianto dell’embrione: mediamente, sono considerate congrue due settimane dopo il trasferimento dell’embrione nell'utero. Per quello che riguarda i controlli ecografici ed ematici quotidiani, si dovrà fare ricorso ad altri istituti contrattuali (permessi orari), ad eccezione di fattispecie particolari che possano integrare la necessità medico legale di un riposo anche antecedente la fecondazione assistita, valutabile nel caso concreto e, approssimativamente, in una settimana.
Ove vengano effettuate tecniche di procreazione assistita che richiedono il prelievo degli spermatozoi dall’epididimo o dal testicolo, un congruo periodo di malattia, valutabile nell’ordine dei dieci giorni, è riconoscibile anche al lavoratore (dipendente).
Particolare attenzione va posta nel caso di lavoratori che ricorrono a tecniche di procreazione assistita presso strutture ospedaliere di Paesi Esteri: in tali casi, l’esame della documentazione medica deve essere effettuato con maggiore cura al fine di verificare che le tecniche di procreazione assistita siano effettuate in conformità alle previsioni della normativa italiana, perché solo in questa ipotesi, può essere riconosciuta l’indennizzabilità per malattia del periodo di astensione dal lavoro”.
Coordinamento Generale Medico Legale dell’Inps, ai fini della valutazione della malattia indennizzabile dall’Istituto (msg 7412 de 03.03.2005): "La richiesta di astensione dal lavoro motivata da "fecondazione assistita come cura della sterilità", pur non potendosi considerare "malattia" in senso classico, deve essere ad essa assimilata. Infatti, il periodo di riposo di solito prescritto è finalizzato ad un adeguato impianto dell’embrione in utero. Le giornate di ricovero e quelle successive alla dimissione, prescritte dallo specialista e necessarie per un sicuro impianto dell’embrione: mediamente, sono considerate congrue due settimane dopo il trasferimento dell’embrione nell'utero. Per quello che riguarda i controlli ecografici ed ematici quotidiani, si dovrà fare ricorso ad altri istituti contrattuali (permessi orari), ad eccezione di fattispecie particolari che possano integrare la necessità medico legale di un riposo anche antecedente la fecondazione assistita, valutabile nel caso concreto e, approssimativamente, in una settimana.
Ove vengano effettuate tecniche di procreazione assistita che richiedono il prelievo degli spermatozoi dall’epididimo o dal testicolo, un congruo periodo di malattia, valutabile nell’ordine dei dieci giorni, è riconoscibile anche al lavoratore (dipendente).
Particolare attenzione va posta nel caso di lavoratori che ricorrono a tecniche di procreazione assistita presso strutture ospedaliere di Paesi Esteri: in tali casi, l’esame della documentazione medica deve essere effettuato con maggiore cura al fine di verificare che le tecniche di procreazione assistita siano effettuate in conformità alle previsioni della normativa italiana, perché solo in questa ipotesi, può essere riconosciuta l’indennizzabilità per malattia del periodo di astensione dal lavoro”.
A caccia da Giu '10. Diagnosi: tuba sx chiusa, 5 mm sellatura, Tiroidite. 3 IUI negative; 1 ICSI+Crio+IMSI neg; 5 ovetti in frezeer. Sonoistero per crio lava utero e tuba dx... 23/12 sorpresa oltre ogni limite...fagiolino a bordo!
- ely66
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Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
da quello che so, due settimane sono a disposizione dell'azienda. e due settimane le decide il dipendente come e quando farle, come ferie.
al limite possono rognare sui permessi, ma le ferie no. decidi tu.
al limite possono rognare sui permessi, ma le ferie no. decidi tu.
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
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- lauraars
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Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
EH, MAGARI...
all'assunzione ci hanno fatto firmare un accordo in cui è esplicito che le ferie sono definite dall'azienda in 3 settimana ad agosto ed 1 a natale/befana. i restanti giorni di ferie che potrebbero avanzare al dipendente, devono essere autorizzati....
da denuncia...? ma poi non avrei più vita...
all'assunzione ci hanno fatto firmare un accordo in cui è esplicito che le ferie sono definite dall'azienda in 3 settimana ad agosto ed 1 a natale/befana. i restanti giorni di ferie che potrebbero avanzare al dipendente, devono essere autorizzati....
da denuncia...? ma poi non avrei più vita...
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- DAKOTA
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Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
io sapevo due settimane di malattia dopo il transfer
Quando stai per mollare fermati un attimo e pensa al motivo per il quale hai resistito fino ad ora pensa alla meta non a quanto sia lungo il tragitto
- leda71
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- Iscritto il: 22 nov 2005, 23:31
Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
le ferie devono essere sempre concordate, non decide il dipendente unilateralmente, mai.
non vorrei sbagliare, ma in ogni caso, con la certificazione telematica della malattia, è il tuo medico curante quello che deve farti i certificati, alla luce di quello che i colleghi del centro PMA ti prescrivono. questo dovrebbe togliere di mezzo ceritficati cartacei con timbri vari.
per la caccia

non vorrei sbagliare, ma in ogni caso, con la certificazione telematica della malattia, è il tuo medico curante quello che deve farti i certificati, alla luce di quello che i colleghi del centro PMA ti prescrivono. questo dovrebbe togliere di mezzo ceritficati cartacei con timbri vari.
per la caccia




There must be some kind of way out of here ...
- lauraars
- Basic~GolGirl®
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- Iscritto il: 24 nov 2010, 10:04
Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
Ho appena parlato con un dipendente INPS che ha sfacchinato parecchio per trovare circolari ecc.
Dal 2005 poco è cambiato: la fase dei tentativi viene gestita come la malattia, quindi si prevedono max 2 settimane dal day hospital, senza specifiche se per il pick-up o il transfer. Se per le procedure si è fuori casa, si deve comunicare all'Inps il domicilio, che può essere la clinica, o addirittura l'albergo, specificando, se possibile, i giorni ed orari in clinica e quali in albergo. Ad ogni modo, se fanno un controllo e non ci sei, hai 2 gg. di tempo dalla segnalazione per presentare le pezze giustificative, per cui è sempre meglio farsi rilasciare un certificato dalla clinica.
Ha confermato che sulla parte del certificato che va alla ditta non c'è scritto il tipo della malattia, per cui si può stare tranquille.
Una volta ottenute le beta positive, si passa in regime standard di tutela della gravidanza e della maternità.
Unico neo, che sappiamo già tutte: se i tentativi si fanno numerosi, è sempre meglio dare una spiegazione coerente all'azienda, che comunque non può rifiutarsi di darti i permessi, es. x i monitoraggi, specie se li accompagni da una carta del medico di base che certifica che devi fare delle cure.
Per le motivazioni sul certificato di malattia, il medico di base può decidere, di non scrivere "cura e trattamento per l'infertilità", ma è tutto a sua responsabilità.
E allora facciamoci coraggio...
Dal 2005 poco è cambiato: la fase dei tentativi viene gestita come la malattia, quindi si prevedono max 2 settimane dal day hospital, senza specifiche se per il pick-up o il transfer. Se per le procedure si è fuori casa, si deve comunicare all'Inps il domicilio, che può essere la clinica, o addirittura l'albergo, specificando, se possibile, i giorni ed orari in clinica e quali in albergo. Ad ogni modo, se fanno un controllo e non ci sei, hai 2 gg. di tempo dalla segnalazione per presentare le pezze giustificative, per cui è sempre meglio farsi rilasciare un certificato dalla clinica.
Ha confermato che sulla parte del certificato che va alla ditta non c'è scritto il tipo della malattia, per cui si può stare tranquille.
Una volta ottenute le beta positive, si passa in regime standard di tutela della gravidanza e della maternità.
Unico neo, che sappiamo già tutte: se i tentativi si fanno numerosi, è sempre meglio dare una spiegazione coerente all'azienda, che comunque non può rifiutarsi di darti i permessi, es. x i monitoraggi, specie se li accompagni da una carta del medico di base che certifica che devi fare delle cure.
Per le motivazioni sul certificato di malattia, il medico di base può decidere, di non scrivere "cura e trattamento per l'infertilità", ma è tutto a sua responsabilità.
E allora facciamoci coraggio...
A caccia da Giu '10. Diagnosi: tuba sx chiusa, 5 mm sellatura, Tiroidite. 3 IUI negative; 1 ICSI+Crio+IMSI neg; 5 ovetti in frezeer. Sonoistero per crio lava utero e tuba dx... 23/12 sorpresa oltre ogni limite...fagiolino a bordo!
- teacher
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Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
Io ho avuto 15 giorni post pick up e sul certificato, c'era scritto solo:malattia.Per la privacy il medico non deve scrivere cosa.
Per il resto come prelievi ed eco prendevo permessi orari che poi recuperavo subito
Per il resto come prelievi ed eco prendevo permessi orari che poi recuperavo subito

Endina,7/7/2010 un buco nero nel cuore.
Giacomo (20/10/2011) e Valentina (3/3/2013)
Giacomo (20/10/2011) e Valentina (3/3/2013)
- ely68
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 15:00
Re: PMA E GARANZIE SINDACALI
sul certificato telematico rilasciato dal medico di famiglia non c'è la diagnosi, quindi non si può assolutamente risalire al perchè per questioni di privacy
per quanto riguarda i monitoraggi, le prime due volte ho inventato dei controlli pre-operatori, prendendo permesso per visita medica e portando i giustificativi dell'ospedale, motivando poi l'assenza dopo il pickup come un'assenza post-operatoria (in effetti nn è poi così sbagliato)
poi le due successive fivet ho fatto i monitoraggi privatamente alla sera per non fare ulteriori assenze
per quanto riguarda i monitoraggi, le prime due volte ho inventato dei controlli pre-operatori, prendendo permesso per visita medica e portando i giustificativi dell'ospedale, motivando poi l'assenza dopo il pickup come un'assenza post-operatoria (in effetti nn è poi così sbagliato)
poi le due successive fivet ho fatto i monitoraggi privatamente alla sera per non fare ulteriori assenze
Francesco c'è dal 05/12/2011...e non mi sembra ancora vero!
"All I've ever wanted, all I've ever needed, it's here in my arms"
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