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Educare i figli, facile a dirsi....

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:17

cateri ha scritto:ma non sempre si può eliminare la causa che provoca una risposta sbagliata ( esempio: se la reazione nasce dall'aver negato qualcosa come puoi eliminare la cusa? non si può sempre dire si.) secondo me è meglio insegnare che non ci si comporta così perchè non è un comportamento accettabile e fa male, anche se si è stanchi/nervosi etc.
esattamente come un genitore non dovrebbe alzare la mani ma imparare a gestire la rabbia/nervosismo.
e questo è quello che vorrei fare io. Insegnarglielo. Con l'esempio e le spiegazioni perchè in questo caso più che mai è importante che non faccia queste cose perchè capisce e accetta che non si faccia del male ad altri e non perchè teme le mie punizioni, perchè se no appena può o pensa di esser fuori dalla mia portata lo rifa.
A volte non posso eliminare la causa, ma appunto per saperlo devo prima capire quale sia sta causa, se poi non la posso eliminare dovrei poter riuscire ad aiutarla ad incanalare la sua frustrazione diversamente.
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:21

helzbeth ha scritto:
EvaGreen ha scritto:
helzbeth ha scritto: quello che intendo dire è che se io le dico di fare una cosa che in quel momento E' DA FARE mi deve ascoltare, punto e basta. Non deve decidere se ascoltarmi o no.
Eravamo arrivate al punto che la nana mi ha detto "tu decidi per te e io decido per me"
No ciccia, io sono la mamma e tu la bambina: ci sono volte in cui ti lascio fare quel che vuoi, ma altre che si fa come dico io e basta, che ti piaccia o meno.
Io non devo avere la sua autorizzazione per farle fare qualcosa.
Genitori e figli non hanno le stesse facoltà decisionali, e gliel'ho spiegato (anche in virtù del fatto che loro, in quanto bambini, alcune cose non riescono a vederle, alcuni pericoli non li percepiscono, quindi si devono fidare delle scelte dei genitori)
Questo è proprio lontano annu luce da me.
Ma che male ti fa se un bimbo fa la cosa che dovrebbe però capendola e magari anche volendola fare?
Eva cara, sei quasi tenera, e, credimi, io capisco le tue buonissime intenzioni, proprio perchè io, finchè è stato possibile, ho fatto esattamente come te.
Solo che così facendo mia figlia è cresciuta facendo sempre le cose che voleva e/o aveva accettato.
I bambini, come ti è stato ripetutamente detto, crescono, e le cose cambiano.

Mia figlia era abituata a scegliere cosa voleva mangiare, per me non era un problema, le chiedevo "cosa vuoi mangiare?" e glielo facevo.
Quando poi questo meccanismo è diventato "io mangio solo ed esclusivamente quello che IO ho scelto di mangiare" allora non va più bene, perchè ha iniziato a mangiare cose meno "salutari" che ovviamente non può mangiare tutti i giorni, oppure una cosa non l'avevo in casa... oppure avevo altro pronto, ma lei aveva la pretesa di voler decidere.

Quando a nulla valgono le spiegazioni varie, allora tocca arrivare al "senti: tu puoi scegliere A VOLTE cosa mangiare, ma non decidi sempre tu, a volte decido io e si mangia quel che c'è"

e ancora non lo accetta.... si arriva al

"bene, allora tu non decidi più, decido SEMPRE IO"
qui ha accettato il fatto che a volte potrà scegliere lei.

QUANDO ti accorgi che PER OGNI COSA diventa una lotta, una discussione, perchè lei è abituata a scegliere, e quello che dici tu, come madre, non conta nulla, allora è ora di cambiare rotta.

A 3 anni, e te l'ho già detto, io me la spassavo come te, con la variante che non giocava con il cibo, nè rovesciava roba sul divano semplicemente perchè non mi sembra un bel gioco alla sua età.

Forse ti sfugge che a 3 anni è grandina.
E lo capiva.
No ma che a tre anni capisca che a te non sembra un bel gioco wuello di buttare cibo sul divano è sicuro, solo che la differenza è che a me non da alcun fastidio, quindi non è che lei faccia quel le pare, in barba ai miei richiami e alle mie regole, è che non abbiamo questa regola, per noi va bene quindi non viene meno a nulla.

Per il resto del discorso ho appena appena fatto un esempio pratico ad Ari in un mio commento sopra, puoi leggerlo anche tu per favore?Perchè oggi sono rincoglionita persa e se lo riscrivo da capo intaso il forum e sicuramente mi spiego peggio di quanto già non stia facendo.
Ti avrei risposto proprio in maniera simile.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:23

helzbet era un mio commento in cui parlavo del cibo a casa nostra.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ottyx » 19 ago 2011, 10:32

EvaGreen ha scritto:
ottyx ha scritto:Agosto 2023

"Amore hai fatto i compiti?"
"No"
"Ma è importante per il tuo sviluppo e la crescita personale""
"Sono stanca"
"Ah, allora ti comprendo, amore"

Da qui in poi come la gestiresti?
uh guarda quella dei compiti sicuramente sarà una cosa che mi metterà in crisi e per decidere il comportamento da attuare ci saranno lunghe riflessioni in famiglia. Io i compiti li facevo senza battere ciglio, mio marito era una tragedia, speriamo che Viviana abbia ripreso da me :hi hi hi hi

comunque, presumo, così parlando da fuori, che mi accorderei con lei su quanto è stanca e se dopo un riposino di un'ora potesse poi fare i compiti. Probabilmente mi direbbe di sì (perchè ha ottenuto che la cosa sia stata rimandata :hi hi hi hi ) e può essere che dopo un'ora si rassegni e li faccia, perchè abbiamo fatto un accordo, e può essere anche che invece si impunti di nuovo e non voglia farli, allora non lo so, proverei con altre strade, tipo parlarle della brutta figuraccia che può fare con la maestra se l'indomani la trova senza compiti fatti, e ad alcuni bimbi la figuraccia fa da deterrente.
Oppure possiamo parlare del fatto che non può farli la sera perchè sarà ancora più stanca dopo aver giocato e che quindi non può giocare prima. Il che sarebbe un pò una conseguenza della sua azione più che una punizione arbitraria ma prima diciamo che mi son smazzata tutte le possibili spiegazioni e accordi.
Una fatica.
Può darsi che trovi sempre una scusa ed una giustificazione per non fare il suo dovere, perchè è questo che negli ultimi 14 anni le è stato insegnato.

Agosto 2025
"Amore, è arrivata questa multa per aver scritto su un muro di un palazzo storico..."
"Mamma, ma io stavo sperimentando la mia creatività"
"Ah, amore, allora scusa... è colpa dei signori cattivi che non rispettano le nostre regole"
"E senti, amore, sono stata dai professori. La prof. di fisica mi ha detto che le hai riposto ancora male"
"Mamma, ero stanca ed innervosita"
"Ah, amore, allora hai ragione domani ti cambio scuola"
2005 & 2007- Mammukka in pensione - Reading in progress IL GIARDINO SEGRETO
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da helzbeth » 19 ago 2011, 10:37

sì, fai quello che fanno/facciamo in tante, niente di che

nelle situazioni tipo "gelato/carne" io rispondo "sì, quando hai mangiato la carne mangi anche il gelato"

che, attenzione, non è "se" mangi la carne, bensì "dopo che l'hai mangiata" e la cosa cambia.

Io adesso le dico le cose che si possono fare, e lei sceglie, e va bene.
Quello che secondo me non va bene, è che abbiano la percezione che comunque tutto deva essere da loro accettato.
A te semprerà strano, ma è anche giusto che capiscano che le scelte della mamma siano in funzione del loro bene, esattamente come le ho spiegato che le voglio bene anche quando sono arrabbiata con lei, e che la sgrido proprio perchè vorrei che crescesse come una bella persona, quindi capita se continua a fare cose che non sono da persone educate (ad esempio).

Per il discorso divano che ti devo dire, sono concezioni di educazione diversi, per assurdo è come dire che a casa mia vige il rutto libero perchè a me non dà fastidio.
Invece sono convinta che le cose che si imparano da piccoli ti restano, diventano naturali.

Mia figlia arrotola gli spaghetti da quando aveva 2 anni, la guardavano tutti basiti.
Non tiene i gomiti sul tavolo, e quando capita a noi ci riprende subito.
Una nostra vicina di casa ha detto "imparerà, adesso non le rompo le scatole"
La bambina ha ormai 8 anni e mangia come Terence Hill in Trinità...

Io non inorridisco, resto dispiaciuta a vederla in tutto il suo comportamento (anche come sta seuta etc etc) perchè so che non farà poi mai parte di lei tenere un atteggiamento più "femminile" (passami il termine).
Lo dico a ragion veduta, io faccio una fatica ENORME a stare dritta, composta.... a mia figlia invece viene naturalissimo.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:43

ottyx ha scritto: Può darsi che trovi sempre una scusa ed una giustificazione per non fare il suo dovere, perchè è questo che negli ultimi 14 anni le è stato insegnato.

Agosto 2025
"Amore, è arrivata questa multa per aver scritto su un muro di un palazzo storico..."
"Mamma, ma io stavo sperimentando la mia creatività"
"Ah, amore, allora scusa... è colpa dei signori cattivi che non rispettano le nostre regole"
"E senti, amore, sono stata dai professori. La prof. di fisica mi ha detto che le hai riposto ancora male"
"Mamma, ero stanca ed innervosita"
"Ah, amore, allora hai ragione domani ti cambio scuola"
Da chi le sarebbe stato insegnato?Perchè allora continuiamo a non capirci.
Comprendere il suo stato d'animo, dire "ti capisco perchè ti senti stanca, capisco che reagisci così anzichè cosà" non vuol dire lasciar fare cose che non si dovrebbero o viceversa.

E gli esempi che hai portato non mi vedrebbero mai reagire in quel modo che hai descritto.
Si presume che da adolescente mia figlia abbia imparato il rispetto per le cose e le persone e pertanto che sappia benissimo perchè non può scrivere sui muri, perciò posso capire la sua creatività e posso anche dirglielo, ma sicuramente la multa se la pagherebbe lei. Poi possiamo anche discutere del mandarla in una scuola d'arte se c'ha tanto l'istinto, ma sul ribadire in maniera categorica con l'ennesima spiegazione che non si possono danneggiare cose o persone non ci piove, e la multa la paga lei perchè a quell'età è abbastanza responsabile delle proprie azioni e può affrontare certe conseguenze (minimo ti scalo la paghetta se la hai, o tolgo sondi da un fondo che era per altre cose sue ecc.).

La seconda ipotesi è più complessa ma di sicuro non basterebbe un diverbio con un professore per farle cambiare scuole, intanto vorrei sapere esattamente le due versioni della cosa, mi incacchierei se veramente c'è stata una risposta offensiva da parte di mia figlia, perchè sempre essendo adolescente lei dovrebbe aver imparato che si rispetta il prossimo e che quindi una contestazione può esser certamente suo diritto farla ma con modi e maniere che non siano offensive.

Perchè pensi che mi stia scervellando tanto ora che ha 3 anni per farle capire che le sue frustrazioni è giusto che le esprima ma NON danneggiando gli altri?
Perchè spero che arrivi a quell'età CAPENDO E CONDIVIDENDO il concetto, no che, avendo avuto una madre che si è solo preoccupata di metterla in punizione appena cresce fa come vuole perchè nessuno si è mai preoccupato di farglielo assimilare come concetto suo proprio (parlo di un estremo).
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:48

helzbeth ha scritto:sì, fai quello che fanno/facciamo in tante, niente di che

nelle situazioni tipo "gelato/carne" io rispondo "sì, quando hai mangiato la carne mangi anche il gelato"

che, attenzione, non è "se" mangi la carne, bensì "dopo che l'hai mangiata" e la cosa cambia.

Io adesso le dico le cose che si possono fare, e lei sceglie, e va bene.
Quello che secondo me non va bene, è che abbiano la percezione che comunque tutto deva essere da loro accettato.
A te semprerà strano, ma è anche giusto che capiscano che le scelte della mamma siano in funzione del loro bene, esattamente come le ho spiegato che le voglio bene anche quando sono arrabbiata con lei, e che la sgrido proprio perchè vorrei che crescesse come una bella persona, quindi capita se continua a fare cose che non sono da persone educate (ad esempio).

Per il discorso divano che ti devo dire, sono concezioni di educazione diversi, per assurdo è come dire che a casa mia vige il rutto libero perchè a me non dà fastidio.
Invece sono convinta che le cose che si imparano da piccoli ti restano, diventano naturali.

Mia figlia arrotola gli spaghetti da quando aveva 2 anni, la guardavano tutti basiti.
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Una nostra vicina di casa ha detto "imparerà, adesso non le rompo le scatole"
La bambina ha ormai 8 anni e mangia come Terence Hill in Trinità...

Io non inorridisco, resto dispiaciuta a vederla in tutto il suo comportamento (anche come sta seuta etc etc) perchè so che non farà poi mai parte di lei tenere un atteggiamento più "femminile" (passami il termine).
Lo dico a ragion veduta, io faccio una fatica ENORME a stare dritta, composta.... a mia figlia invece viene naturalissimo.
Ma dal momento che noto che Viviana fuori non fa nulla del genere (niente cibo sul divano) perchè devo limitarla anche a casa?Avrebbe senso se riscontrassi che a causa di questa specifica liberalità disturbasse fuori e ne risentissero i suoi rapporti con gli altri, ma non è così, per ora e quindi credo che, anche grazie al nido, abbia assimilato che dentro casa è una cosa e fuori un'altra, mi piace anche molto pensare che sappia che dentro casa può stare più rilassata e più pienamente se stessa che fuori (posto sempre che le regole rimangono e che non deve far danno nè a se stessa nè ad altri).

Anche io dico "dopo che hai mangiato la carne ti do il gelato" ma lo stesso posso concordare che il gelato te lo do anche prima se poi mangi anche la carne, cosa che a casa nostra per ora viene rispettata.

E certo che è importante che i figli sappiano che la mamma fa le cose per il loro bene, ma credo che questo concetto venga rafforzato proprio dal fatto che non sia un'imposizione a scatola chiusa e che io ti spieghi perchè la singola cosa fa il tuo bene.
Se la capisci e condividi meglio.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da helzbeth » 19 ago 2011, 10:53

ahò, ma sei de coccio: qui tutte cercano di dare spiegazioni, chi più chi meno.

La questione si pone quando la spiegazione comunque non viene accettata: io se la cosa è da fare... gliela faccio fare lo stesso, tu invece lasci sempre e comunque scegliere a lei.

Se poi a te va bene pensare che tu le spieghi tutto, e lei capisce tutto e accetta la tua spiegazione mentre le altre lavorano alle SS .... va bene così
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:55

helzbeth ha scritto:ahò, ma sei de coccio: qui tutte cercano di dare spiegazioni, chi più chi meno.

La questione si pone quando la spiegazione comunque non viene accettata: io se la cosa è da fare... gliela faccio fare lo stesso, tu invece lasci sempre e comunque scegliere a lei.

Se poi a te va bene pensare che tu le spieghi tutto, e lei capisce tutto e accetta la tua spiegazione mentre le altre lavorano alle SS .... va bene così
no, la differenza sta nel fatto che ci son cose che io non ritengo così importanti da meritare un'imposizione, cose che invece la maggioranza vede come importanti e imprescindibili.
Io ho meno cose imprescindibili di molti. Tutto qui.
Ho capito che anche voi spiegate e rispiegate, però molte non pensano nemmeno che i bimbi possano comprendere poi tutto, quindi si preume che vi siano meno spiegazioni, ed è vero che io lascio scegliere a lei, ma solo fin dove si può.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da helzbeth » 19 ago 2011, 10:57

EvaGreen ha scritto:
helzbeth ha scritto:sì, fai quello che fanno/facciamo in tante, niente di che

nelle situazioni tipo "gelato/carne" io rispondo "sì, quando hai mangiato la carne mangi anche il gelato"

che, attenzione, non è "se" mangi la carne, bensì "dopo che l'hai mangiata" e la cosa cambia.

Io adesso le dico le cose che si possono fare, e lei sceglie, e va bene.
Quello che secondo me non va bene, è che abbiano la percezione che comunque tutto deva essere da loro accettato.
A te semprerà strano, ma è anche giusto che capiscano che le scelte della mamma siano in funzione del loro bene, esattamente come le ho spiegato che le voglio bene anche quando sono arrabbiata con lei, e che la sgrido proprio perchè vorrei che crescesse come una bella persona, quindi capita se continua a fare cose che non sono da persone educate (ad esempio).

Per il discorso divano che ti devo dire, sono concezioni di educazione diversi, per assurdo è come dire che a casa mia vige il rutto libero perchè a me non dà fastidio.
Invece sono convinta che le cose che si imparano da piccoli ti restano, diventano naturali.

Mia figlia arrotola gli spaghetti da quando aveva 2 anni, la guardavano tutti basiti.
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Una nostra vicina di casa ha detto "imparerà, adesso non le rompo le scatole"
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Io non inorridisco, resto dispiaciuta a vederla in tutto il suo comportamento (anche come sta seuta etc etc) perchè so che non farà poi mai parte di lei tenere un atteggiamento più "femminile" (passami il termine).
Lo dico a ragion veduta, io faccio una fatica ENORME a stare dritta, composta.... a mia figlia invece viene naturalissimo.
Ma dal momento che noto che Viviana fuori non fa nulla del genere (niente cibo sul divano) perchè devo limitarla anche a casa?Avrebbe senso se riscontrassi che a causa di questa specifica liberalità disturbasse fuori e ne risentissero i suoi rapporti con gli altri, ma non è così, per ora e quindi credo che, anche grazie al nido, abbia assimilato che dentro casa è una cosa e fuori un'altra, mi piace anche molto pensare che sappia che dentro casa può stare più rilassata e più pienamente se stessa che fuori (posto sempre che le regole rimangono e che non deve far danno nè a se stessa nè ad altri).

Anche io dico "dopo che hai mangiato la carne ti do il gelato" ma lo stesso posso concordare che il gelato te lo do anche prima se poi mangi anche la carne, cosa che a casa nostra per ora viene rispettata.

E certo che è importante che i figli sappiano che la mamma fa le cose per il loro bene, ma credo che questo concetto venga rafforzato proprio dal fatto che non sia un'imposizione a scatola chiusa e che io ti spieghi perchè la singola cosa fa il tuo bene.
Se la capisci e condividi meglio.
io trovo triste che tua figlia possa essere pienamente se stessa solo a casa, e/o con voi.

Le nostre "regole" sono regole semplici di buona educazione, e valgono in casa come fuori, e mia figlia è libera di essere se stessa sempre.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 10:57

e sì comunque un po de coccio lo sono :hi hi hi hi
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da sammyohsammy » 19 ago 2011, 10:59

Eva, ho letto dei tuoi principi e ti invidio per la pazienza e la costanza che dimostri nell'applicarli. Ho una coppia di amici che la pensa come te. Il loro bimbo ormai ha 5 anni.
Voglio portarti la mia esperienza di come interagisce la mia famiglia con il suo bimbo, senza ovviamente supporre che gli atteggiamenti del bambino dipendano esclusivamente dal tipo di educazione, c'è sicuramente anche una componente caratteriale da non sottovalutare. Alcuni comportamenti però li noto anche nel loro figlio minore. Cerco di schematizzare per non essere prolissa.

1. Il bimbo ha un lessico forbito e una buona dialettica. Ogni volta DEVE spiegare a tutti il gioco che si sta per fare e DEVE rispiegare le regole, anche se si tratta di nascondino. Se qualcuno degli amichetti non lo ascolta si arrabbia e batte i piedi o piange.
2. Se mentre giocano qualcuno non rispetta una regola, ferma il gioco, redarguisce il trasgressore e ripete la spiegazione.
3. Cerca sempre un appoggio da un adulto (preferibilmente uno dei suoi genitori) ad un suo gioco o un suo ragionamento o un suo litigio.
4. Preferisce parlare e giocare con gli adulti, ed anche con loro ha un atteggiamento che 'stanca' (non so come spiegarlo meglio)
5. quando aveva tre anni, alle feste litigava con tutti, arrivando a volte a esprimersi con pugni e calci, e i genitori lo portavano sempre via perchè 'dava fastidio'.

Mio figlio non vuole mai giocare con lui, perchè a suo dire 'NON SA' giocare.
Ripeto non credo sia tutta colpa dell'educazione che ha avuto, ma a volte credo che si debba usare il metodo 'si fa così perchè lo dico io' soprattutto da piccoli.
Anche io gli faccio scegliere cosa vuole mangiare tra carote e spinaci per renderlo partecipe, ma non cosa vuole mangiare in assoluto, altrimenti avrebbe sempre pasta al forno :risatina:
***SETTEMBRINA 2006 - 2009***
****A. 10/06******G. 09/09****

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 11:00

helzbeth ha scritto:
EvaGreen ha scritto:
helzbeth ha scritto:sì, fai quello che fanno/facciamo in tante, niente di che

nelle situazioni tipo "gelato/carne" io rispondo "sì, quando hai mangiato la carne mangi anche il gelato"

che, attenzione, non è "se" mangi la carne, bensì "dopo che l'hai mangiata" e la cosa cambia.

Io adesso le dico le cose che si possono fare, e lei sceglie, e va bene.
Quello che secondo me non va bene, è che abbiano la percezione che comunque tutto deva essere da loro accettato.
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Per il discorso divano che ti devo dire, sono concezioni di educazione diversi, per assurdo è come dire che a casa mia vige il rutto libero perchè a me non dà fastidio.
Invece sono convinta che le cose che si imparano da piccoli ti restano, diventano naturali.

Mia figlia arrotola gli spaghetti da quando aveva 2 anni, la guardavano tutti basiti.
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Io non inorridisco, resto dispiaciuta a vederla in tutto il suo comportamento (anche come sta seuta etc etc) perchè so che non farà poi mai parte di lei tenere un atteggiamento più "femminile" (passami il termine).
Lo dico a ragion veduta, io faccio una fatica ENORME a stare dritta, composta.... a mia figlia invece viene naturalissimo.
Ma dal momento che noto che Viviana fuori non fa nulla del genere (niente cibo sul divano) perchè devo limitarla anche a casa?Avrebbe senso se riscontrassi che a causa di questa specifica liberalità disturbasse fuori e ne risentissero i suoi rapporti con gli altri, ma non è così, per ora e quindi credo che, anche grazie al nido, abbia assimilato che dentro casa è una cosa e fuori un'altra, mi piace anche molto pensare che sappia che dentro casa può stare più rilassata e più pienamente se stessa che fuori (posto sempre che le regole rimangono e che non deve far danno nè a se stessa nè ad altri).

Anche io dico "dopo che hai mangiato la carne ti do il gelato" ma lo stesso posso concordare che il gelato te lo do anche prima se poi mangi anche la carne, cosa che a casa nostra per ora viene rispettata.

E certo che è importante che i figli sappiano che la mamma fa le cose per il loro bene, ma credo che questo concetto venga rafforzato proprio dal fatto che non sia un'imposizione a scatola chiusa e che io ti spieghi perchè la singola cosa fa il tuo bene.
Se la capisci e condividi meglio.
io trovo triste che tua figlia possa essere pienamente se stessa solo a casa, e/o con voi.

Le nostre "regole" sono regole semplici di buona educazione, e valgono in casa come fuori, e mia figlia è libera di essere se stessa sempre.
Ma chi ha detto che lei possa essere se stessa SOLO a casa o SOLO con noi???
Non capisco sta deduzione.
Lei può essere MAGGIORMENTE se stessa e maggiormente rilassata a casa perchè non ha vincoli legati alle regole altrui.
A casa d'altri non può versare il latte sul divano per gioco perchè a qualcuno da fastidio sta cosa, quindi se d'istinto le piacerebbe farlo deve reprimere questo istinto.
Perciò è se stessa ma con qualche limite che a casa non ha.
Anche a casa ha dei limiti, ma non quello, e comunque ne ha meno che fuori.
Quindi è meno limitata nell'espressione della propria persona.

E' ben diverso dal dire che non sia se stessa fuori, questo non lo ho mai detto e non capisco da cosa ti derivi.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da cateri » 19 ago 2011, 11:04

ma posso dirti che credo che il concetto per la maggior parte di noi è diverso alla base :
non rovesci il latte sul divano perchè non si fà, è spreco del cibo, e a tre anni hai altri modi di giocare.
non perchè dà fastidio o meno lavare la fodera

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 11:04

sammyohsammy ha scritto:Eva, ho letto dei tuoi principi e ti invidio per la pazienza e la costanza che dimostri nell'applicarli. Ho una coppia di amici che la pensa come te. Il loro bimbo ormai ha 5 anni.
Voglio portarti la mia esperienza di come interagisce la mia famiglia con il suo bimbo, senza ovviamente supporre che gli atteggiamenti del bambino dipendano esclusivamente dal tipo di educazione, c'è sicuramente anche una componente caratteriale da non sottovalutare. Alcuni comportamenti però li noto anche nel loro figlio minore. Cerco di schematizzare per non essere prolissa.

1. Il bimbo ha un lessico forbito e una buona dialettica. Ogni volta DEVE spiegare a tutti il gioco che si sta per fare e DEVE rispiegare le regole, anche se si tratta di nascondino. Se qualcuno degli amichetti non lo ascolta si arrabbia e batte i piedi o piange.
2. Se mentre giocano qualcuno non rispetta una regola, ferma il gioco, redarguisce il trasgressore e ripete la spiegazione.
3. Cerca sempre un appoggio da un adulto (preferibilmente uno dei suoi genitori) ad un suo gioco o un suo ragionamento o un suo litigio.
4. Preferisce parlare e giocare con gli adulti, ed anche con loro ha un atteggiamento che 'stanca' (non so come spiegarlo meglio)
5. quando aveva tre anni, alle feste litigava con tutti, arrivando a volte a esprimersi con pugni e calci, e i genitori lo portavano sempre via perchè 'dava fastidio'.

Mio figlio non vuole mai giocare con lui, perchè a suo dire 'NON SA' giocare.
Ripeto non credo sia tutta colpa dell'educazione che ha avuto, ma a volte credo che si debba usare il metodo 'si fa così perchè lo dico io' soprattutto da piccoli.
Anche io gli faccio scegliere cosa vuole mangiare tra carote e spinaci per renderlo partecipe, ma non cosa vuole mangiare in assoluto, altrimenti avrebbe sempre pasta al forno :risatina:
Lo sai la prima cosa che ho pensato leggendoti? (che poi non conosco questa famiglia quindi potrei dire una grossa boiata)
non che lui sia così perchè riceva "troppe" spiegazioni.
Mi sembra un bimbo che vuole avere tutto sotto controllo e che vuole avere attenzione, come se non lo si considerasse abbastanza.
Ecco perchè si arrabbia perchè non lo ascoltano o non fanno come dice lui.

E poi forse questi genitori si aspettano dal figlio un comportamento adulto?Perchè anche qui non ci vedo alcun collegamento col dare spiegazioni, è come se i genitori gli avessero tranciato spontaneità e gioia dell'essere un bimbo della sua età.

Mi ricorda tanto mio padre in piccolo.
Eppure lui ha ricevuto un'educazione rigida e da caserma che prevedeva pure le cinghiate.Altro che spiegazioni.
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da helzbeth » 19 ago 2011, 11:06

ad essere sincera io francamente non capisco la necessità, a 3 anni, di rovesciare il latte per gioco sul divano, non ci arrivo, va al di là della mia comprensione

Che poi tu lo definista un istinto è ancora più strano

"a qualcuno dà fastidio"....

sembri il vecchietto contromano in autostrada che dice "cavoli, tutti contromano oggi...."

ps: saper stare alle regole "civili" più o meno condivise da tutti non è "limitarla" ma insegnarle a stare nella società
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 11:06

cateri ha scritto:ma posso dirti che credo che il concetto per la maggior parte di noi è diverso alla base :
non rovesci il latte sul divano perchè non si fà, è spreco del cibo, e a tre anni hai altri modi di giocare.
non perchè dà fastidio o meno lavare la fodera
ma perchè "non si fa"?
Io non capisco perchè non si debba fare, come posso poi imporlo a mia figlia e tanto meno spiegarglielo se nemmeno io so perchè?
A tre anni ci sono certo altri modi di giocare ma IO non vedo perchè debba decidere come deve o non deve giocare lei posto che non fa male a se stessa o ad altri.
Se non mi importa di lavare il divano (di pelle ci metto 3 minuti) e se non mi importa che sprechi quel latte, perchè non si fa?
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da helzbeth » 19 ago 2011, 11:09

perchè non si buttano gli spaghetti al sugo sul pavimento per gioco?

perchè non si fa la cacca sul tappeto persiano?

a me mica dà fastidio, che problema c'è
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 19 ago 2011, 11:11

helzbeth ha scritto:ad essere sincera io francamente non capisco la necessità, a 3 anni, di rovesciare il latte per gioco sul divano, non ci arrivo, va al di là della mia comprensione

Che poi tu lo definista un istinto è ancora più strano

"a qualcuno dà fastidio"....

sembri il vecchietto contromano in autostrada che dice "cavoli, tutti contromano oggi...."

ps: saper stare alle regole "civili" più o meno condivise da tutti non è "limitarla" ma insegnarle a stare nella società
ma infatti anche io le insegno a stare con gli altri e a rispettare le regole del vivere civile, è un limite, ma è necessario ed è per il suo bene.
Infatti fuori non fa nulla del genere. Dentro casa sì. Non le ho comunque insegnato perchè non si fa fuori?
Fuori lei sa che non si fa perchè non siamo a casa e le persone che poi devono pulire non siamo noi (e magari manco il latte è il nostro).
E si devono rispettare le regole altrui nel momento in cui si è varcata la soglia della loro casa e quel che a loro da fastidio oppure no.

A casa è diverso perchè sa che le regole sono diverse e fastidio non ce n'è.
Oppure dovrei dirle "a casa non si fa perchè non si fa fuori?"
dal momento che io non ho motivi personali per impedirglielo applicare un principio dentro casa che deve valere solo fuori non lo capisco.

Diverso sarebbe se, come nel tuo caso, avessi motivi miei per essere contraria.
O se facendo così dentro casa poi facesse altrettanto anche fuori.
Ma se così non è dove è il problema?

Io lo trovo naturale istinto di gioco come quello di far volare la macchinina e colorare.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da hamilton » 19 ago 2011, 11:14

EvaGreen ha scritto:Mi sembra un bimbo che vuole avere tutto sotto controllo e che vuole avere attenzione, come se non lo si considerasse abbastanza.
Ecco perchè si arrabbia perchè non lo ascoltano o non fanno come dice lui.
:risatina:
Ringrazio sempre il cielo e la chitarra

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