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Educare i figli, facile a dirsi....

La nascita, la crescita, grandi e piccole sfide della genitorialità.
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EvaGreen
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Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 8:29

...difficilissimo a farsi.
Ho lasciato decadere la discussione sugli sculaccioni perchè era degenerata e questo mi è dispiaciuto. Però volevo un pò farmi conoscere come mamma, per ricominciare da zero, un pò riprendere alcuni argomenti sull'educazione che si erano toccati al volo parlando di sculaccioni, anche perchè magari se vi parlo un pò di me capirete anche come mai sono così avversa allo sculaccione, che l'altra volta a scrivere una frase al volo senza ben spiegarmi ho fatto solo danni dando adito ad equivoci.
Quindi ci riprovo.
Prima che nascesse Viviana io ero convinta delle seguenti cose:
- che uno sculaccione quando ci vuole ci vuole
- che le punizioni fossero necessarie
- mi entusiasmava l'idea dell'angolo della riflessione (o sediolina pensierina, come volete chiamarla)
- che i figli dovessero star seduti a tavola composti e mangiare tutto
- che i figli dovessero dormire nel loro lettino
e altre chicche del genere.
Quando è nata Viviana ha sconvolto ogni mia certezza. Ho iniziato ad agire in base al mio puro istinto materno e basta, e quando alcuni miei capisaldi di prima della gravidanza mi si presentavano (punizione, il mangiare tutto ecc. ) io sentivo dentro di me una ripugnanza istintiva proprio, un campanello d'allarme, qualcosa che mi diceva che non facevano per me. Ma l'educazione tradizionale con tutti questi principi, era l'unica che conoscevo, anzi, io sono stata educata nel modo più autoritario del mondo.
Il mio istinto materno respingeva con tutte le forze certi concetti, e non avendo altro da cui imparare ho deciso di imparare da mia figlia. Ho capito che il mio compito non era crescere mia figlia, ma crescere CON mia figlia. Ho capito che dovevo instaurare una sorta di connessione emotiva con lei, per comprendere che bimba fosse, quali fossero le sue esigenze e i suoi bisogni, di che tipo di mamma avesse bisogno.

Poi ho scoperto che questo mio modo di agire corrispondeva esattamente ad una corrente di pensiero ed educativa, che è poi la cosiddetta "educazione non impositiva" (e cioè un'educazione che non contempla le imposizioni di alcun tipo coi figli senza ragionamenti, spiegazioni e ove possibile accordi).
Non è che io educhi mia figlia col libro in mano, come qualcuno mi aveva sarcasticamente detto nell'atra discussione.
Io la educo in base al mio istinto, ma rincuorata onestamente dal fatto che il mio istinto sia anche quello di molte altre mamme, dal fatto che vi siano studi e dimostrazioni (e sì lo so che di studi ce ne sono su ogni versione, ma sapere che ci son bimbi cresciuti "bene" e sereni anche senza metodi impositivi mi da la carica perchè so che è possibile).

mi chiedo sempre con Viviana due cose:
- cosa è importante per me? (o più importante?)
- è davvero così tragico?

situazione pratica:
mia figlia non mangia una sera le verdure, anzi spizzica e basta. Cosa è (più) importante per me?Che mangi tutto quella sera o che mantenga un rapporto sereno col cibo? La seconda.

Io cerco sempre di adattarmi a lei e di mettermi nei suoi panni, di parlarle e spiegarle, e non sono una mamma perfetta, anzi la cosa più lontana dalla mamma perfetta è la mamma che sa mettersi in discussione e che cerca sempre di migliorarsi no?
Io urlo ogni tanto, mi capita e non mi piace.
Ogni tanto sento che sono arrivata con la pazienza, ma sono consapevole che è perchè son io che sono stanca, e quindi l'errore è il mio, che mia figlia non ha colpe per la mia perdita di pazienza, così quando mi rendo conto che sto per sbottare cerco sempre uno spiraglio, o mi allontano un attimo se Viviana non è sola, oppure le dico di aspettare, calmarsi perchè io stavo per perdere la pazienza e non era il momento. Non sempre funziona, ma insomma, io ci provo a coinvolgerla.

Ad esempio, mia figlia avrà la paghetta, ma solo perchè mi piace l'idea che abbia dei soldi suoi che possa gestire come vuole così da capire se buttarli in piccole cavolate o in un gioco grosso che magari desiderava da un pò. Ma non mi piace affatto l'idea di darle una paghetta o un regalo solo in visione del fatto che ha fatto qualcosa di buono (tipo mettere a posto in casa o prendere un buon voto). Anche qui, cosa è più importante per me?Che impari che le cose non si fanno per un do ut des, ma che si fanno spontaneamente (dare una mano alla mamma non mi va, ma per lei lo faccio - e comunque si possono anche incitare a dare una mano ma da lì a prometterle un premio mi stona troppo), a quelli che pensano che un sistema del genere non faccia comprendere ai figli il valore dei soldi e delle cose, io rispondo che secondo me è proprio sbagliato il messaggio di far qualcosa per ottenerne un'altra e questo mi sembra invece deprezzare gesti e oggetti. Caso mai non si otterrebbe lo stesso risultato con l'esempio?Se a casa un figlio è abituato a vedere i genitori che sono attenti alle spese, se un figlio viene coinvolto nella scelta di quel che c'è da comprare, non passa lo stesso e in modo più sano il messaggio? (esempio, compriamo un giocattolo, quale pensi sia il caso di comprare?Di questo ne hai uno simile che si fa allora si compra l'altro?)
Ha fatto scandalo la mia frase nell'altra discussione secondo la quale mia figlia non deve dimostrarmi o guadagnarsi nulla. Ed è in questo senso che la dicevo, lei deve capire che le cose le fa per se stessa, e non per me, non è giusto che faccia qualcosa per me per rendermi soddisfatta o fiera di lei perchè io lo sono, in partenza, la amo così come è e non voglio davvero che faccia quel che dico io o diventi quel che dico io.
Ovviamente non sto dicendo che non sarei delusa se mia figlia diventasse una drogata ma principalmente sarei preoccupata ecco. Però rimane il fatto che non riesco ad immaginare cosa una bimba di 3 anni (o di 6 o di 10) debba dimostrarmi.

Un altro esempio che ha tanto lasciato perplesso qualcuno è quello dei denti da lavare, io ho detto semplicemente che se una sera non vuole lavare i denti pazienza, ovviamente glielo spiegherei mille volte, ma se non ci fosse verso pazienza. Mi è stato risposto che il bimbo viene così destabilizzato perchè la regola viene non rispettata una sera e quindi come può aver valore per le altre sere?
Ma se un figlio nonostante tutte le spiegazioni del mondo non volesse lavare i denti per una sera cosa faccio?Lo metto in punizione?Gli urlo?Gli do uno sculaccione?E qui torna anche il discorso del cosa è più importante, per me è molto più dannoso lo sculaccione, l'urlo o la punizione al non lavarei denti una sera, io confido molto nella capacità di mia figlia (dei figli in generale) nel capire che quella è un'eccezione, e che la mamma ti viene incontro perchè ti considera, ma che la regola rimane. Qualcuno mi ha risposto che allora dovevo mandarla alla Bocconi se capisce tutte queste cose, ma per me sì, capisce tutte queste cose, come tutti i bimbi. Tutti hanno questo potenziale. Siamo noi che purtroppo pensiamo che son piccoli e non capiscono, e invece comprendono e assimilano MOLTO più di quanto sia previsto dall'opinione comune (magari vi segnalo pure il libro di Jesper Juul "il bambino è competente" che lo spiega molto meglio di me), e più noi mostriamo di dar loro fiducia e nella loro capacità di comprensione più la stessa si svilupperà.

Un altro libro che spiega molto bene questo tipo di pensiero e istinto è Amarli senza se e senza ma di Alfie Kohn, vi riassumo al volo le sue "indicazioni"

1) siate riflessivi (non liquidate con razionalizzazioni i dubbi che vi sorgono sul vostro operato, i genitori migliori sono introspettivi e desiderosi di darsi del filo da torcere)
2)rivedete le vostre richieste (se un bambino non fa ciò che gli viene chiesto è più facile che il problema stia nella richiesta, che non in lui)
3)tenete sempre presenti gli obbiettivi a lungo termine (concentrarsi sul fatto che si hanno per i propri figli mete più ambiziose dell'obbedienza immediata, considerare che tutto ciò che viene regolarmente fatto ai figli deve essere giudicato alla luce del fine ultimo che ci si è prefissi)
4)mettete la relazione prima di tutto (non è importante averla vinta, aver ragione, imporsi, far vedere chi comanda... ogni volta che un genitore "vince" a discapito della qualità della relazione con il figlio, ha fallito)
5)cambiare modo di vedere, non solo modo di agire (assumere il suo punto di vista, "assunzione di prospettiva" a 3 livelli: immaginare come lui vede letteralmente il mondo, cosa pensa delle cose, cosa prova)
6) RISPETTO
7) siate autentici (non nascondersi dietro il ruolo di Madre o di Padre infallibili e sovraumani)
8) parlate di meno e chiedete di più
9)tenete presente l'età dei vostri figli
10) attribuite alle azioni dei vostri figli la migliore motivazioni compatibili con i fatti
11) non dite no anche quando non è necessario (per non dire sì dev'esserci un'ottima motivazione -ottima in funzione del bambino, non solo della comodità del genitore)
12) non siate rigidi
13)non abbiate fretta.

ora si può essere d'accordo o in disaccordo, e so benissimo che questo tipo di pensiero è spesso confuso con il lassismo, con la mancanza di regole, di limiti, di frustrazioni, con il dire sempre sì, e invece non c'è niente di più lontano.

Si tratta sempre di un genitore partecipe al 100%, i no ci sono, ma spiegati, le regole ci sono, ma spiegate e magari attuate con metodi concordati, la connessione genitore-figlio viene sempre prima, nel senso che c'è la ferma convinzione che ci sia SEMPRE un'alternativa al metodo impositivo. Sempre. E se si esclude categoricamente un metodo ecco che le soluzioni si trovano, perchè appunto il metodo impositivo è come se non esistesse. Prima che qualcuno se l'abbia a male spiego che il termine impositivo vuole indicare tutte quelle azioni che prevedono in qualche modo appunto un'imposizione da parte del genitore.

Prendiamo la punizione come esempio, io non la applico e mai la applicherò. Per me dire "se non la smetti non ti porto al parco" è sbagliato perchè è una mia decisione arbitraria imposta quella di non portarti al parco. Posso dire "se continui a dar fastidio al tuo cuginetto non potremo più venire a trovarlo" comporta sempre una conseguenza, che è però appunto una conseguenza collegata non un ricatto. Io non posso portarti dal cugino perchè tu non sai stare con lui senza fargli male/dargli fastidio ecc.

Costringerti con soggezione fisica (ti prendo di peso e ti porto) o psicologica (ti intimo di andare) a mettersi sulla sediolina pensierina è un'imposizione (o castigo, o vai chiuso nella tua stanza ecc.), ci sono altri metodi che non prevedano cose simili.
Non sono sempre facili da trovare ma sono metodi che fanno capire ma non umiliano, le regole ci sono, le frustrazioni pure, i limiti pure, la mamma che si arrabbia pure, ma non ci sono umiliazioni, azioni di forza psicologica da parte di un genitore. Non so se riesco a spiegarmi.
Mi è rimasto impresso un episodio raccontato da una mia amica, con figlia di due anni che non voleva saperne di darle la mano per attraversare la strada, ebbene non è servito a nulla spiegarglielo o tentare di imporsi, ha funzionato invece un metodo che importantizzava l'opinione della figlia (e sì pure a due anni) la mamma le ha detto semplicemente che voleva che fosse la figlia ad aiutare la madre ad attraversare la strada, così se lei potesse darle la mano per accompagnarla e guardando a destra e a sinistra la mamma avrebbe potuto attraversare.
Così è sembrato che fosse la figlia ad avere una certa iniziativa di azione, e non che la cosa fosse imposta, e la mamma ha ottenuto lo stesso risultato senza pianti urla e imposizioni e insegnandole nel frattempo pure a guardare a destra e sinistra prima di attraversare, io lo trovo meraviglioso.
Scusate mi sono dilungata troppo, spero che ne possa nascere una bella discussione costruttiva e non polemica.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 8:37

Uh scusate ho dimenticato un punto, la domanca "è poi così tragico?"
è poi così tragico che mia figlia non mangi sempre a tavola?Per me no.
E' poi così tragico che si alzi da tavola al ristorante?Per me no.
E' poi così tragico che si sporchi tutta per giocare con la farina o che mi riduca la cucina in un caos?Per me no.

E' stata una domanda che mi ha aiutata molto.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da hamilton » 17 ago 2011, 8:39

Non ce la posso fare a leggere tutto, scusami :impiccata:
E io che pensavo di farmi troppe pippe mentali..... :congratulations: :congratulations: :hi hi hi hi
Comunque, per risponderti con una parola: alla demande :thank_you:
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 8:41

hamilton ha scritto:Non ce la posso fare a leggere tutto, scusami :impiccata:
E io che pensavo di farmi troppe pippe mentali..... :congratulations: :congratulations: :hi hi hi hi
Comunque, per risponderti con una parola: alla demande :thank_you:
eh porca miseria, immaginavo fosse troppo lungo....non ho capito la tua risposta (so de coccio scusa!)
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da hamilton » 17 ago 2011, 8:55

Eva, con il tempo ho imparato la leggerezza, (per quanto possa essere leggera io :hi hi hi hi ), ho imparato che ci sono tante e tali variabili che leggendo le tue rigidita' non posso far altro che trovarle cosi' imbarazzanti....
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 8:58

hamilton ha scritto:Eva, con il tempo ho imparato la leggerezza, (per quanto possa essere leggera io :hi hi hi hi ), ho imparato che ci sono tante e tali variabili che leggendo le tue rigidita' non posso far altro che trovarle cosi' imbarazzanti....
rigidità???
Ma se mi hanno dato della mollacciona nell'altra discussione :hi hi hi hi
io con mia figlia sono estremamente malleabile, poi magari il discorso è lungo impegnativo e pesante, non certo leggero, su questo hai ragione!
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ottyx » 17 ago 2011, 9:04

Eva, nel tuo lungo post manca - a mio parere - un particolare fondamentale: quanti anni ha tua figlia? Perchè ti assicuro che l'età dei figli (oltre che al loro numero, particolare che al momento non ti riguarda) cambia moooooooolte cose.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da alberto » 17 ago 2011, 9:06

Certamente apprezzabile la parte dell'amore senza se e senza ma.
Alcune parti sembrano a primo avviso invece abbastanza deboli:
-La catena di comando: in questa impostazione (senza imposizioni di alcun tipo) la catena di comando viene totalmente a mancare, si parte sin dal principio con un rapporto paritario. Per quanto questo sia bello ed anche doveroso in un rapporto personale adulto-adulto, a mio avviso non risponde adeguatamente sia alle esigenze di pronta reazione in caso di pericolo/emergenza in cui la catena di comando deve essere chiara, sia alla realtà dei "doveri" nella vita, improntati classicamente su relazioni di subalternità (maestra-studente,professore-studente, dirigente-dipendente)
-L'"educazione naturale": si suppone che il bambino abbia in sè naturalmente una via educativa che il genitore deve solo accompagnare. In realtà la nostra società ha modificato di molto (purtroppo o per fortuna) gli istinti educativi primordiali e la convivenza con altri individui, specie al di fuori del contesto familiare, si basa su principi e regole fortemente anti-intuitivi per un bambino (stai seduto, stai zitto, non correre, non picchiare....)

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 9:10

ottyx ha scritto:Eva, nel tuo lungo post manca - a mio parere - un particolare fondamentale: quanti anni ha tua figlia? Perchè ti assicuro che l'età dei figli (oltre che al loro numero, particolare che al momento non ti riguarda) cambia moooooooolte cose.
uh certo che le cambia. Mia figlia ha 3 anni.
Quando aveva un anno tutti mi dicevano "uhh vedrai quando ne avrà tre ti farà vedere i sorci verdi!" ed è vero che lei contesta, a volte non ascolta al primo colpo, a volte ti fa perdere la pazienza.
Quindi immagino che ogni età abbia la sua.
Solo che immagino anche che più si va avanti e più si possa comunicare ancor meglio, magari con difficoltà diverse o maggiori per alcuni versi ma la comunicazione non può che aumentare no?
E comunque se io non ritengo applicabili proprio per mio istinto (cioè nemmeno se volessi) certi metodi vorrà dire che questo blocco lo avrò pure quando mia figlia avrà dieci anni, e magari mi arrabbierò, urlerò più di quanto mi piaccia, poi aggiusterò il tiro, appunto non sono una mamma che sa tutto, imparo giorno per giorno, però con dei capisaldi (forse è per questo che hamilton mi definisce rigida :hi hi hi hi ).
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da australia08 » 17 ago 2011, 9:18

mia figlia ha 9 mesi, quindi il cammino è appena iniziato.
io credo fermamente che per crescere bene abbia bisogno di genitori pazienti ed amorevoli e di regole chiare ed inconfutabili (regole che si adattino flessibilmente alla sua età).
la punizione serve quando tutti gli altri metodi falliscono e deve essere commisurata al gesto del bambino.
non sono favorevole allo sculaccione, ma so che capiterà, perchè prima o poi io e suo padre torneremo a casa una sera stanchi e stressati e lei combinerà qualcosa e perderemo la pazienza. siamo umani...ma usarlo come metodo, ecco, credo che non porti i frutti sperati.
siamo genitori, siamo guide, siamo punti di riferimento saldi e sicuri.
è una responsabilità grande, enorme.
ma noi sappiamo, in quanto genitori, cosa è giusto e cosa è sbagliato. sappiamo che il mondo non si adatterà ai nostri figli, ma saranno loro a doversi adattare.
in quest'ottica il "No" serve proprio a questo....ecco, detto questo, è ovvio che ogni genitore cerca solo di fare del suo meglio....e che le strade per raggiungere un obiettivo, sono tante (per fortuna!).
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 9:18

alberto ha scritto:Certamente apprezzabile la parte dell'amore senza se e senza ma.
Alcune parti sembrano a primo avviso invece abbastanza deboli:
-La catena di comando: in questa impostazione (senza imposizioni di alcun tipo) la catena di comando viene totalmente a mancare, si parte sin dal principio con un rapporto paritario. Per quanto questo sia bello ed anche doveroso in un rapporto personale adulto-adulto, a mio avviso non risponde adeguatamente sia alle esigenze di pronta reazione in caso di pericolo/emergenza in cui la catena di comando deve essere chiara, sia alla realtà dei "doveri" nella vita, improntati classicamente su relazioni di subalternità (maestra-studente,professore-studente, dirigente-dipendente)
-L'"educazione naturale": si suppone che il bambino abbia in sè naturalmente una via educativa che il genitore deve solo accompagnare. In realtà la nostra società ha modificato di molto (purtroppo o per fortuna) gli istinti educativi primordiali e la convivenza con altri individui, specie al di fuori del contesto familiare, si basa su principi e regole fortemente anti-intuitivi per un bambino (stai seduto, stai zitto, non correre, non picchiare....)
Mi piacciono TANTISSIMO questi spunti.
Provo a spiegarti come la vedo io, per me è assolutamente corretto che si sia in un rapporto equo, non mi interessa che mia figlia percepisca che son io che "comando" e non perchè debba comandare lei, ma perchè A MIO PARERE non serve che vi sia un comando, ma solo collaborazione, connessione, considerazione reciproca. Ovvio che io come mamma sono il punto di riferimento, ho delle responsabilità, attuo delle regole, metto in chiaro i limiti e le impedisco ad esempio di farsi prendere sotto dalla macchina che passa. Io dico no, e pure con determinazione, però non penso di comandare, penso di avere il compito di indirizzare e spiegare e far comprendere, assimilare (nel senso che è molto meglio assimilare un concetto, e agire perchè lo si è compreso che agire in un certo modo perchè lo dice la mamma/il papà che comanda).
Per quanto riguarda il discorso "doveri" nella vita, tipo il rapporto maestra-studente, dipendente-dirigente, son rapporti che DOVREBBERO essere improntati su collaborazione confronto e rispetto reciproci no?Questo vorrei insegnare a mia figlia, non che esiste chi comanda senza confronto alcuno, senza rispetto. Non credo serva necessariamente l'accettazione passiva del fatto che la maestra comanda per portarle rispetto no?Io sono molto attenta a che lei rispetti le persone e le cose ma non impongo mai le altre figure come una sorta di "comandanti", ma come persone che con lei si comportano bene (vedi la maestra) e pertanto meritano rispetto anche per questo da lei, non lascio passare una sua rispostaccia, non le permetto di dar fastidio ad un altro bimbo al parco, di rompere un gioco altrui, di saltare su un divano altrui, insomma anche da noi ci sono regole serie sul rispetto, ma semplicemente credo che se non son io la prima a rispettare la libertà di espressione, l'instinto, la persona di mia figlia non potrò ottenere un rispetto sano e profondamente compreso per gli altri no?
Questo risponde un pò anche alla tua seconda osservazione, con tutto che difficilmente io dico a mia figlia (ad esempio) stai ferma stai zitta non correre (certamente dipende dalle situazioni e comunque se devo dirlo accompagno sempre con spiegazione).
Oh è dura.
E' dura, a volte mi verrebbe da dirle basta stai ferma!E punto, senza dir altro, ricorrendo solo al tono di volce alto e irritato (posto che serva), ma capita guarda caso quando son io che non tollero per mia esaurita pazienza comportamenti per lo più innocenti.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da hamilton » 17 ago 2011, 9:22

No, non per questo.
Ognuna di noi ha dei capisaldi, dei valori in cui crede e che spera di poter trasmettere al proprio bambino, aggiustando o migliorando il tiro quando necessita.
Cio' che mi fa propendere per una tua rigidita' molto spiccata :fischia e' questa tua continua ricerca di certezze che si manifesta con questi lenzuoli pieni di credevo poi ho scoperto che mai e poi mai..., che davvero non ho la forza di leggere.
Leggendo le tue parole si ha come l'impressione che queste certezze siano il paravento di una fragilita' enorme.
E con questo chiudo perche' sinceramente l'argomento cosi' impostato non mi interessa.
:ciaociao
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da australia08 » 17 ago 2011, 9:23

alberto ha scritto:Certamente apprezzabile la parte dell'amore senza se e senza ma.
Alcune parti sembrano a primo avviso invece abbastanza deboli:
-La catena di comando: in questa impostazione (senza imposizioni di alcun tipo) la catena di comando viene totalmente a mancare, si parte sin dal principio con un rapporto paritario. Per quanto questo sia bello ed anche doveroso in un rapporto personale adulto-adulto, a mio avviso non risponde adeguatamente sia alle esigenze di pronta reazione in caso di pericolo/emergenza in cui la catena di comando deve essere chiara, sia alla realtà dei "doveri" nella vita, improntati classicamente su relazioni di subalternità (maestra-studente,professore-studente, dirigente-dipendente)
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esattamente ciò che penso io...un pò per istinto, un pò per essermi adeguatamente documentata in modo trasversale e abbastanza approfondito. insomma...se dico "No" mia figlia "deve sapere" che lo dico per il suo bene e non perchè sono incline al sadismo. e deve obbedire perchè io sono la sua guida e lei la mia protetta. non deve obbedire per timore o per abitudine, ma per fiducia.
io non imparo da lei le regole è lei che le impara da me.
io imparo da lei a stupirmi di quanto sia meraviglioso questo nostro mondo, in cui anche una formica è una scoperta eccezionale....e un fiore è una sorpresa senza fine!
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da ema1 » 17 ago 2011, 9:30

Eva, guarda nell'altra discussione io ti ho datto ragione... pero adesso non lo so.

Prima di tutto, io non riesco, per come sono fatta io, stabilire una lista con punti per quanto riguarda l'educazione perche ci sono talmente tante situazioni e sfumature che non riesco, anche volendo stabilire i punti cosi.

Io non mi faccio nemmeno tutti questi problemi, non li ho fatti prima di avere figli ( o dio, ma davvero voi pensavate alla educazione prima di diventare madri? A me l'idea non sfiorava in testa nemmeno lontanamente :fischia ) non li faccio nemmeno adesso. Non che non tengo alla educazione di mia figlia, e modestamente ho una bimba ben educata, pero tutto viene da se, giorno dopo giorno, a volte essendo piu dura a volte piu flessibile. Sara' che ora dico una banalita', ma io credo che la miglior educazione ( e su questo io sono fermamente convinta) sia il buon esempio.
"In questa notte di preghiera, io guardo la luna, e con le mani giunte, faccio parlare il mio cuore"

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 9:30

hamilton ha scritto:No, non per questo.
Ognuna di noi ha dei capisaldi, dei valori in cui crede e che spera di poter trasmettere al proprio bambino, aggiustando o migliorando il tiro quando necessita.
Cio' che mi fa propendere per una tua rigidita' molto spiccata :fischia e' questa tua continua ricerca di certezze che si manifesta con questi lenzuoli pieni di credevo poi ho scoperto che mai e poi mai..., che davvero non ho la forza di leggere.
Leggendo le tue parole si ha come l'impressione che queste certezze siano il paravento di una fragilita' enorme.
E con questo chiudo perche' sinceramente l'argomento cosi' impostato non mi interessa.
:ciaociao
Hamilton onestamente non capisco questo tuo punto di vista, non ci arrivo proprio io.
Io non sono la persona più sicura del mondo, come tutti ho i miei dubbi, semplicemente però se c'è qualcosa che mi rinforza giorno per giorno è proprio questo rapportarmi a mia figlia e saper cambiare idea, se prima della sua nascita credevo determinate cose, ho saputo guardare dentro me stessa e capire che non erano adatte nè a me nè a mia figlia, cercare di valorizzare la capacità di ascolto mi ha aiutata molto ad essere invece una mamma abbastanza serena.
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 9:33

australia08 ha scritto: esattamente ciò che penso io...un pò per istinto, un pò per essermi adeguatamente documentata in modo trasversale e abbastanza approfondito. insomma...se dico "No" mia figlia "deve sapere" che lo dico per il suo bene e non perchè sono incline al sadismo. e deve obbedire perchè io sono la sua guida e lei la mia protetta. non deve obbedire per timore o per abitudine, ma per fiducia.
io non imparo da lei le regole è lei che le impara da me.
io imparo da lei a stupirmi di quanto sia meraviglioso questo nostro mondo, in cui anche una formica è una scoperta eccezionale....e un fiore è una sorpresa senza fine!
su questo sono d'accordo, certo che i figli non devono far quello che diciamo per paura, certo che devono essere rassicurati da noi, ma io da mia figlia imparo anche a capire quali sono i suoi bisogni, i suoi sentimenti riguardo ad un mio comportamento, le sue contestazioni, come lei vede me e il mondo. Altrimenti la connessione "salta".
E comunque il no per essere compreso nella maniera giusta (e cioè per sapere che un genitore te lo dice per il tuo bene) andrebbe appunto spiegato.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 9:34

ema1 ha scritto:Eva, guarda nell'altra discussione io ti ho datto ragione... pero adesso non lo so.

Prima di tutto, io non riesco, per come sono fatta io, stabilire una lista con punti per quanto riguarda l'educazione perche ci sono talmente tante situazioni e sfumature che non riesco, anche volendo stabilire i punti cosi.

Io non mi faccio nemmeno tutti questi problemi, non li ho fatti prima di avere figli ( o dio, ma davvero voi pensavate alla educazione prima di diventare madri? A me l'idea non sfiorava in testa nemmeno lontanamente :fischia ) non li faccio nemmeno adesso. Non che non tengo alla educazione di mia figlia, e modestamente ho una bimba ben educata, pero tutto viene da se, giorno dopo giorno, a volte essendo piu dura a volte piu flessibile. Sara' che ora dico una banalita', ma io credo che la miglior educazione ( e su questo io sono fermamente convinta) sia il buon esempio.
ema quei punti non sono miei, sono il riassunto del libro che ho citato, ti pare che io possa fare un elenco a punti....su me stessa!
Anzi tutto il resto del discorso temo sia stato piuttosto confusionario.
Sono molto d'accordo col tuo valorizzare l'esempio, che per me vale molto più di ogni punizione o imposizione.
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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da Ari » 17 ago 2011, 9:41

EvaGreen ha scritto:
hamilton ha scritto:Eva, con il tempo ho imparato la leggerezza, (per quanto possa essere leggera io :hi hi hi hi ), ho imparato che ci sono tante e tali variabili che leggendo le tue rigidita' non posso far altro che trovarle cosi' imbarazzanti....
rigidità???
Ma se mi hanno dato della mollacciona nell'altra discussione :hi hi hi hi
io con mia figlia sono estremamente malleabile, poi magari il discorso è lungo impegnativo e pesante, non certo leggero, su questo hai ragione!
tu sei estremamente malleabile con tua figlia ed estremamente rigida nei confronti di tutto il resto.
hai deciso qual è la tua linea educativa e continui ad aprire discussioni dicendo che vorresti un confronto, ma non è così!
non sei aperta al confronto perché sei sicura che stai facendo la cosa migliore che potresti fare.
appena si controbatte a ciò che dici ti arrocchi sulla tua posizione e non ti smuovi di un millimetro.
c'è anche una sola risposta contraria a ciò che tu hai scritto che ti ha fatto riflettere e mettere in dubbio il lavoro che stai facendo?
se la risposta è "no", mi dici dov'è il confronto in questo?


oltretutto, ma questo forse dovrebbero dirtelo i moderatori, ci pensi che casino sarebbe questo posto se ognuna di noi aprisse discussioni a raffica del tipo "io sono xx è questo è il mio manuale d'istruzioni per l'uso. io educo così e cosà."

qui per la maggior parte scrivono mamme con dubbi che chiedono consigli, non mamme che hanno già la loro formuletta perfetta e la propinano alle altre.
credo che tu abbia frainteso il senso di questo forum.
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ho raccolto questi fiori per te per dimostrare a tutti quanto ti voglio bene

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da alberto » 17 ago 2011, 9:46

Sembra che la teoria iniziale, per rispondere ai vari rilievi, si stia un attimo annacquando in un classico rapporto impositivo ma ad alta empatia.
Onestamente Eva, stando alle risposte che hai dato, non esistendo una linea di confine ed una impostazione precisa nella teoria che esponi, questa è semplicemente non discutibile. Non ti offendere, ma da un punto di vista logico-razionale appare come "aria fritta", ovvero un punto di vista senza confini precisi che sfugge ai rilievi perchè ogni volta vi si adatta.
Non mi pare abbia molto senso discutere di questo tipo di esposizioni teoriche.

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Re: Educare i figli, facile a dirsi....

Messaggio da EvaGreen » 17 ago 2011, 9:50

Ari ha scritto:
EvaGreen ha scritto:
hamilton ha scritto:Eva, con il tempo ho imparato la leggerezza, (per quanto possa essere leggera io :hi hi hi hi ), ho imparato che ci sono tante e tali variabili che leggendo le tue rigidita' non posso far altro che trovarle cosi' imbarazzanti....
rigidità???
Ma se mi hanno dato della mollacciona nell'altra discussione :hi hi hi hi
io con mia figlia sono estremamente malleabile, poi magari il discorso è lungo impegnativo e pesante, non certo leggero, su questo hai ragione!
tu sei estremamente malleabile con tua figlia ed estremamente rigida nei confronti di tutto il resto.
hai deciso qual è la tua linea educativa e continui ad aprire discussioni dicendo che vorresti un confronto, ma non è così!
non sei aperta al confronto perché sei sicura che stai facendo la cosa migliore che potresti fare.
appena si controbatte a ciò che dici ti arrocchi sulla tua posizione e non ti smuovi di un millimetro.
c'è anche una sola risposta contraria a ciò che tu hai scritto che ti ha fatto riflettere e mettere in dubbio il lavoro che stai facendo?
se la risposta è "no", mi dici dov'è il confronto in questo?


oltretutto, ma questo forse dovrebbero dirtelo i moderatori, ci pensi che casino sarebbe questo posto se ognuna di noi aprisse discussioni a raffica del tipo "io sono xx è questo è il mio manuale d'istruzioni per l'uso. io educo così e cosà."

qui per la maggior parte scrivono mamme con dubbi che chiedono consigli, non mamme che hanno già la loro formuletta perfetta e la propinano alle altre.
credo che tu abbia frainteso il senso di questo forum.
Ma io non sono perfetta e non propino formulette. Ho solo voluto raccontare un pò me stessa, come sono cambiata come mamma, come cambio giorno per giorno, e perchè no potrei ulteriormente cambiare e migliorarmi.
Crescendo Viviana a volte ha dei comportamenti che mi spiazzano, nuovi, sui quali devo ragionare, non ho nessun manuale di istruzioni, perciò penso che il percorso fatto insieme ad altre mamme possa essere più ricco e d'aiuto.
Ho bisogno di consigli anche io, che ti credi. Col tempo anche io avrò da fare delle domande e chiedere chiarimenti, ma sono arrivata da poco e la prima cosa che ho pensato di fare dopo il casino della discussione sullo sculaccione è spiegare un pò il mio modo di sentire, lungi da me dire che dovesse essere perfetto, ma parlare di me non vuol dire necessariamente dovermi mettere in discussione su tutto, anche perchè le mie idee sono frutto di lungo tempo di lavoro su me stessa e con mia figlia, è normale che non siano facilmente messe in dubbio da me, sono idee in cui credo e per questo le porto avanti. Tu non hai idee in cui credi fortemente?Sostenerle equivale a non ascoltare gli altri o a credersi perfetti?Per me no.

Ad esempio le osservazioni di alberto per me sono state interessantissime, ci ho riflettuto pure sopra, ma erano domande alle quali ho saputo dare una risposta congrua con le mie idee, non escludo affatto che arrivando un'osservazione alla quale non so dare risposte dentro di me possa essere motivo di ulteriore lavoro su me stessa.
Non di meno anche essendo alcune osservazioni non sufficienti a farmi cambiare idea non vedo perchè non dovrebbero essere interessanti e lo stesso pensavo che in un forum anche semplicemente ESPORRE i propri metodi educativi magari confrontandoli con quelli degli altri potesse dar adito ad un confronto interessante, anche se nessuno alla fine cambia idea si sono messe su piatto le proprie idee, e per me è qualcosa di meravigliosamente costruttivo. Mi spiace ma ho già detto che non c'era alcun intento polemico, anzi, volevo solo aprirmi con voi, perciò ti prego di non vederla in malafede.
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