so che questo titolo può sembrare strano parlando di un bambino di scarsi tre anni, eppure è così: socio e puffo trasmettono su due frequenze differenti, quando stanno insieme sembrano parlare lingue diverse e fanno una fatica immensa per cercare di capirsi.
xché a provare ci provano tutt'e due, eh! ma i risultati non sono esaltanti...
domenica ho riparlato per l'ennesima volta con entrambi: a giulio ho cercato di spiegare che non può pretendere che il papà sappia e faccia le stesse cose che fa mamma, ma che con lui deve trovare nuovi giochi e nuove complicità; al socio ho chiesto uno sforzo un po' più grande...

il guaio è che la linea educativa l'abbiamo tracciata insieme, in teoria lui è d'accordo con me su tutto... ma poi nella pratica non ce la fa.
un esempio? da quando giulio è nato lo abbiamo lasciato molto libero nell'esprimersi, in casa ci sono poche regole incrollabili, ma per il resto, tolte le situazioni di pericolo o di danno cospicuo, è libero di esplorare e conoscere.
il socio mi ha detto non so quante volte che è felicissimo di come sta venendo su giulio, della sua indipendenza, della sua fantasia, etc. etc. etc., dando il grosso del merito a me e al modo in cui abbiamo deciso di crescerlo.
salvo poi passare il poco tempo che stanno insieme a dire:"fermati! non toccare là, non colorare qua, non ti bagnare su, non correre giù..." una roba insopportabile, tanto che giulio poi reagisce con crisi di pianto, oggetti scaraventati, rotolate a terra... tutte cose che con me non fa!
che posso fare?
