a ottobre ho adottato un greyhound, un levriero inglese.
e' stato un ingresso prezioso nella nostra famiglia. ci ha insegnato la pazienza, il saper apprezzare ogni piccolissimo passo di questa splendida creatura impaurita, verso il nostro affetto.
ma, peggio dei grey, sono messi i galgo. i loro cugini spagnoli.
Sono conosciuti come “i figli del vento” per l’incredibile capacità di sfrecciare veloci sul terreno, ma anche come “i cani del nulla”, perché ogni anno nascono a centinaia e a centinaia vengono sterminati in silenzio, come se mai fossero esistiti.
In terra iberica sono allevati per servire l’uomo; sono cani segnati nel fisico e nell’anima, perché la loro esistenza è spietata: utilizzati per la caccia alla lepre, non sono considerati dei cani, ma strumenti da usare per divertimento. Lasciati sotto il sole d’estate e al freddo gelido d’inverno (non hanno ne' massa grassa ne' sottopelo , quindi soffrono il freddo esattamente come noi), legati alla catena, costretti in spazi angusti, non conoscono mai tenerezze o conforto e quando dimostrano poca indole alla caccia, vengono eliminati nei modi peggiori. Alla fine della stagione di caccia, in nome della tradizione, il cacciatore li elimina, escogitando anche il metodo, che deve essere il più crudo possibile: sono gettati vivi nei pozzi, impiccati agli alberi (le foto presenti nel web sono centinaia), trascinati dalle auto, abbandonati nelle campagne con le zampe rotte, sgozzati, decapitati, scuoiati, impalati; non sono leggende metropolitane, purtroppo è una terribile realtà. Guardando un galgo spagnolo si deve pensare ad un condannato a morte in attesa dell’applicazione della sua sentenza; è sempre solo questione di tempo.
Ma fortunatamente negli ultimi anni sono nate organizzazioni senza scopo di lucro, che ritirano questi cani e cercano per loro nuove famiglie, in grado di offrire a queste creature una nuova opportunità. Si perché, sorprendentemente, i galgo sono cani innamorati della vita, che hanno voglia di ricominciare a vivere, di amare e di essere amati in maniera totalitaria.
per questa ragione il mio compagno, il nostro amico veterinario, il nostro amico giornalista (che ha scritto il groso di questo topic e l'articolo che e' apparso su "l'eco di bergamo " il 6 maggio 2011) ed io abbiamo fondato l'associazione
“UN GALGO PER LA VITA”
quotidianamente ci impegnamo, il veterinario in testa al gruppo a far adottare queste creature speciali, perche' siamo convinti di poterle salvare da un destino segnato.
una volta ogni 40 giorni il mio compagno ed il veterinario partono per la spagna e vanno a prendere i galgos che hanno trovato famiglia in italia.
scrivo questo topic perche' spero che nella grande famiglia di gol, ci sia qualche utente che sta pensando di dare casa ad un figlio a quattro zampe.
se si, pensate anche ai nostri amati e sfortunati nasoni
ecco il link al nostro gruppo su facebook
http://www.facebook.com/home.php?sk=gro ... 5618735085" onclick="window.open(this.href);return false;
venite a trovarci. e fateci conoscere ai vostri amici.
il passaparola per noi e' fondamentale.
vi linko anche i filmati dei primi due ritiri che abbiamo fatto
http://youtu.be/Y94RYcqjzTo" onclick="window.open(this.href);return false;
e della nuova vita dei primi due in assoluto che sono arrivati nella nostra cerchia di amici. nevado, il nasone del vet, e isabel, la nasona della nostra amica che sta curando il sito.
http://youtu.be/76tA4Rt3z4o" onclick="window.open(this.href);return false;
insomma, al momento facciamo tutto "in casa"....
aiutateci a farci conoscere....per il bene dei nasoni
grazie golline


