Sì esatto!Monsterina900 ha scritto:non saprei spiegarti il motivo di questa sensazione, è proprio una cosa fisica. Mi capita di guardare la mia pupina mentre gioca o mentre ce l'ho in braccio e sorprendermi nel 'ricordare' che l'ho generata io. Una piccola cellula del mio corpo e del corpo di suo padre, hanno creato questa meraviglia, che si è nutrita di me e con me ed ha visto la luce grazie a me.cianci ha scritto:ma dài..anche tu? io non ho mai pensato una cosa del genere..non a mente fredda almeno..Monsterina900 ha scritto:spero che tu possa raggiungere e superare e moltiplicare questi obiettivi.Pottini ha scritto:
Questo per quanto riguarda gli obiettivi "seri". In realtà il mio primo e vero obiettivo di vita era fare un figlio. Sono convinta che senza figli la vita non abbia senso. Ero terrorizzata dall'idea di non riuscirci mai, e invece l'ho fatto. Che cosa pazzesca, quando ci penso... l'abbiamo fatto dal nulla, fatto noi, è cresciuto dentro di me ed ora è una persona, un essere umano indipendente che avrà una sua vita... questo mi rende in qualche modo "divina" (non prendete male questa espressione) e penso che se ho fatto una cosa così formidabile posso farcela a fare tutto!(in realtà invece non riuscirò a fare quello che desidero proprio a causa del fatto che ho fatto lui...
ma non farei cambio per nulla al mondo
).
Detto tutto ciò: un obiettivo primario è anche perdere 5 kg prima dell'estate![]()
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La frase che ho evidenziato è pazzesca! E' la stessa cosa che provo anche io. Quando ci penso mi prende un senso di invincibilità incredibile![]()
è pazzesco come tutte pensiamo e proviamo cose forti ma diverse! anche in merito alla maternità.
Quando mi attraversano questi pensieri, sento proprio a livello fisico uno stato di grazia e beatitudine, di completezza e pienezza mai provate prima. E penso che potrei fare tutto, tutto quanto, qualsiasi cosa.
E penso anche che fatto questo posso anche "scomparire". Ho sempre temuto tanto la morte, e sia ben chiaro, la temo ancora. Ma in modo diverso... Ora non voglio morire per non lasciarlo senza mamma. Prima pensavo che avrei voluto fare, vivere, vedere, ora invece penso solo che lo lascerei solo. Però penso anche che fatto lui io non conto più, lui è l'emanazione di me che ora conta. Lui deve essere felice, deve ESSERE, e se lui è completo, felice e appagato lo sono per diretta conseguenza...
Mi trovo spesso a considerare colleghe che scrivono, fanno lavori interessanti e poi mi passa un lampo per la mente e mi dico "ma io ho fatto un figlio! Il mio corpo ha generato un altro essere umano" e tutte le loro pubblicazioni mi paiono inezie. Robe da nulla a confronto...
Poi certo, ci sono quelle che pubblicano, fanno carriera e magari di figli ne hanno 2.

