
Sono stati giorni convulsi, durante i quali Gio si e' preso la varicella, ormai in via di guarigione, un dentino sta crescendo, lasciando intravedere la sua piccola puntina bianca come la neve, e la sua mamma ha partorito l'idea

Per fortuna ho un paio d'amiche indecise come me, quindi ci siamo passate i pomeriggi al telefono valutanto ogni pro, ogni contro, ogni minimo dettaglio, in modo che la bilancia pendesse da una o dall'altra parte.
Uno stress, insomma, che mi ha lasciato una punta di ansia, spiacevole sensazione che non avevo mai provato cosi' intensamente.
Tant'e'.....
A differenza di quanto letto nel post di Euridice, la scelta della scuola privata e' stata definitivamente accantonata nel momento in cui una mamma illuminata mi ha fatto l'enorme favore di esprimersi senza vergogna sulle idee razziste del marito, per il quale la scuola cattolica e privata in cui avrebbe iscritto il figlio, e dove io ventilavo l'ipotesi di iscrivere il mio, lo metteva al riparto da attacchi alieni extracomunitari.
No, grazie, non ne faccio un problema di coscienza, ne faccio un idea di cosa sia meglio per mio figlio.
E reputo migliore per lui un'educazione alla sensibilita', che lo porti a valutare i suoi compagni di scuola non per il colore della pelle, ma per la serieta', i buoni principi, i lati positivi delle culture diverse che man mano incontrera' sulla sua strada.
Voglio che condivida il suo tempo con bambini portatori di handicap, per imparare il valore della solidarieta', la tenerezza verso chi e' piu' sfortunato, l'accettazione e la difesa del piu' debole.
Sono rimasta allibita dai discorsi di questa mamma, che stava parlando di una scuola privata, ma soprattutto CATTOLICA, che dovrebbe essere fondata sui principi della tolleranza e della condivisione, sottolineandone soltanto il grande vantaggio di non avere tra i piedi extracomunitari.
Immagino con quali valori, con quali sentimenti, con quale apertura mentale cresceranno questi bambini, che in casa sentono discorsi di questo tipo e a scuola non gli forniscono i mezzi e gli strumenti per riconsiderare criticamente le affermazioni dei genitori.
Dopo aver definitivamente scartato TP e scuola privata, la scelta si e' concentrata su due scuole pubbliche, tutte e due molto buone a detta di chi le ha frequentate, con caratteristiche simili, ma un pochino diverse nella gestione dei moduli.
Per Giorgio ho scelto le 27 ore.
Nella prima scuola i tre giorni di non rientro sono gestiti da una cooperativa che s'incarica di far studiare i bambini.
Nella seconda non e' previsto nessuno che gestisca il doposcuola ma con un fitto passa-parola sono venuta a conoscenza di un post-scuola privato OTTIMO.
E da qui la scelta!!!
Diciamo che ho scelto la scuola, non in base alla scuola stessa, ma in base al dopo-scuola che mi veniva offerto.

Non posso nascondere di esserne entusiasta!!!!!

Insegnanti professionali, vanno a prendere Gio direttamente a scuola, lo portano in questa struttura insieme ad altri bambini della stessa scuola, e lo fanno mangiare.
La cibo viene cucinato dalla cuoca ed e' espresso, e questo limiterebbe il cibo della mensa a soltanto due giorni la settimana.
Poi si prevedono due ore di compiti, in cui i bambini vengono abituati a studiare, a ripetere, a confrontarsi tra di loro, con la mediazione di una figura molto preparata, che interagisce anche con la struttura pubblica.
Se alle 4 hanno finito i compiti bene, si gioca, si fanno lezioni di tennis, di calcio, di danza per le femmine, inglese, se non hanno finito ci si rimette sui libri fino a quando non si e' appreso tutto alla perfezione.
Organizzano gite d'estate, uscite ai musei, a Palazzo dei Diamanti, fanno un saggio di fine anno al Teatro Comunale della citta'.
Insomma, sono rimasta talmente colpita dalla professionalita' di questo dopo scuola, che ho deciso di scegliere la scuola che ne aderiva alle iniziative.
Orami e' fatta, spero di avere fatto la scelta giusta.
Sono stata indecisa per cosi' tanto tempo, che finalemente mi sento piu' leggera, un grosso peso che mi sono tolta.
L'unico piccolo dubbio che ancora mi tormenta e' che sia un pochino rigido, che le insegnanti del dopo scuola siano un po' troppo severe, ma spero che diano a Giorgio un'impostazione che gli tornera' utile da grande, quando dovra' studiare da solo.
Uff................... che fatica, questa scelta mi ha davvero tormentata!!!