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ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
- stefi78
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Quindi si possono comunque fare delle flebo per farla bere? Anche se le vene non tengono?
Cioè potrebbe farlo l'infermiera che verrà x l'assistenza domiciliare?
Cioè potrebbe farlo l'infermiera che verrà x l'assistenza domiciliare?
Ste + Angelica nata il 11/07/05 + Andrea nato il 02/11/08!!
- marinastella
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
ciao! ho letto solo l'inizio del topic e poco altro per cui mi scuso se mi ripeto. l'argomento mi ha attirato perchè sto vivendo una situazione in casa in parte simile.
mia madre (giovane, 55 anni) 8 mesi fa ha avuto la rottura di un aneurisma cerebrale improvvisamente e purtroppo in condizioni particolari (era sotto la doccia ed è stata ritrovata dopo molte ore, ustionata dall'acqua calda e dopo averne ingerito parecchia).
vi racconto la premessa per dire che quando l'abbiamo portata in ps e poi in rianimazione l'hanno classifica in coma a livello 3 e mi hanno dato scarsissime possibilità di sopravvivenza. man mano che passavano i giorni in rianimazione si dovevano prendere delle decisioni e io ho firmato perchè le facessero la tracheostomia e le mettessero la peg, per liberarla dal sondino e dal tubo in bocca. mio padre è morto anni fa di un brutto tumore, l'abbiamo tenuto a casa fino a due giorni prima della morte, con sforzo immane e molta paura. qualcuno mi ha detto che non sarebbe stato quello il volere di mia madre, ma tant'è, ragazze, io ho firmato perchè lei era lì, non in presenza di spirito forse, ma ancora viva, e io non mi son sentita di negarle una chance e anche quel minimo di comfort dato dal fatto di non avere tubi in faccia.
ve la faccio breve: è stata 2 mesi in h, 5 mesi in una casa di cura, prima in coma vegetativo, poi con segni di ripresa sempre più decisi, fino a svegliarsi e riprendersi più che egregiamente. intendiamoci: ha ancora la peg ed è in carrozzina, non è più lei per tante cose, un altro carattere, un altro modo di affrontare la vita, alti e bassi fisici e caratteriali tutti i giorni... ma comunque me la sono portata a casa e ora vive con me. mi chiedo tutti i giorni se è una scelta giusta, soprattutto per mio figlio. ma d'altra parte non so se riuscirei a vivere serena con lei in un istituto. viene l'infermiera a casa a medicare e fare manutenzione alla peg, le fanno i prelievi e le flebo, viene il fisioterapista a casa e due volte alla settimana il medico di base, e poi il neurologo, l'endocrinologo e chi più ne ha più ne metta. c'ho anche la badante, che bada tutti in famiglia ormai
insomma mi sono organizzata. quando sto per scoppiare mi ricordo quando sono arrivata al ps e ho chiesto notizie e l'unica cosa che mi hanno detto è: per il momento è ancora viva. e allora mi asciugo la lacrimuccia e mi dico che va bene lo stesso. e penso che mai farò il testamento biologico: quello che penso oggi potrebbe non essere quello che penserò quando qualcuno dovrà decidere per me, nel dubbio preferisco rimettermi alle valutazioni di chi mi vuol bene e alla valutazione dei medici. L'unica cosa su cui per me non bisogna transigere è l'eliminazione del dolore.
sugli istituti per anziani: io da più di 20 anni vado a trovare regolarmente alcuni anziani in un istituto come volontariato. una volta pensavo male di tutti questi posti e di chi ci molla i genitori anziani. poi sono cresciuta e mi rendo conto che non tutti se la sentono/possono/sono in grado di tenere a casa un malato grave. il mio consiglio è: ponderare bene le forze proprie e altrui (chi ti promette di andarci tutti i giorni a turno con te poi lo farà? io nel mio piccolo ti posso dire che se voglio uscire un'ora devo pagare una persona perchè tutti i parenti e amici che promettevano aiuto sono scomparsi), informarsi bene bene su cosa ti offre la tua città (RSA, Hospice) provare a fare un giro dove potresti portarla e vedere la struttura con i tuoi occhi e parlare coi parenti degli altri. poi decidere con serenità ciò che è meglio per te e per lei.
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vi racconto la premessa per dire che quando l'abbiamo portata in ps e poi in rianimazione l'hanno classifica in coma a livello 3 e mi hanno dato scarsissime possibilità di sopravvivenza. man mano che passavano i giorni in rianimazione si dovevano prendere delle decisioni e io ho firmato perchè le facessero la tracheostomia e le mettessero la peg, per liberarla dal sondino e dal tubo in bocca. mio padre è morto anni fa di un brutto tumore, l'abbiamo tenuto a casa fino a due giorni prima della morte, con sforzo immane e molta paura. qualcuno mi ha detto che non sarebbe stato quello il volere di mia madre, ma tant'è, ragazze, io ho firmato perchè lei era lì, non in presenza di spirito forse, ma ancora viva, e io non mi son sentita di negarle una chance e anche quel minimo di comfort dato dal fatto di non avere tubi in faccia.
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Mamma di Marco 08/06/2006
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
mi sono venuti i brividi a leggertimarinastella ha scritto:ciao! ho letto solo l'inizio del topic e poco altro per cui mi scuso se mi ripeto. l'argomento mi ha attirato perchè sto vivendo una situazione in casa in parte simile.
mia madre (giovane, 55 anni) 8 mesi fa ha avuto la rottura di un aneurisma cerebrale improvvisamente e purtroppo in condizioni particolari (era sotto la doccia ed è stata ritrovata dopo molte ore, ustionata dall'acqua calda e dopo averne ingerito parecchia).
vi racconto la premessa per dire che quando l'abbiamo portata in ps e poi in rianimazione l'hanno classifica in coma a livello 3 e mi hanno dato scarsissime possibilità di sopravvivenza. man mano che passavano i giorni in rianimazione si dovevano prendere delle decisioni e io ho firmato perchè le facessero la tracheostomia e le mettessero la peg, per liberarla dal sondino e dal tubo in bocca. mio padre è morto anni fa di un brutto tumore, l'abbiamo tenuto a casa fino a due giorni prima della morte, con sforzo immane e molta paura. qualcuno mi ha detto che non sarebbe stato quello il volere di mia madre, ma tant'è, ragazze, io ho firmato perchè lei era lì, non in presenza di spirito forse, ma ancora viva, e io non mi son sentita di negarle una chance e anche quel minimo di comfort dato dal fatto di non avere tubi in faccia.
ve la faccio breve: è stata 2 mesi in h, 5 mesi in una casa di cura, prima in coma vegetativo, poi con segni di ripresa sempre più decisi, fino a svegliarsi e riprendersi più che egregiamente. intendiamoci: ha ancora la peg ed è in carrozzina, non è più lei per tante cose, un altro carattere, un altro modo di affrontare la vita, alti e bassi fisici e caratteriali tutti i giorni... ma comunque me la sono portata a casa e ora vive con me. mi chiedo tutti i giorni se è una scelta giusta, soprattutto per mio figlio. ma d'altra parte non so se riuscirei a vivere serena con lei in un istituto. viene l'infermiera a casa a medicare e fare manutenzione alla peg, le fanno i prelievi e le flebo, viene il fisioterapista a casa e due volte alla settimana il medico di base, e poi il neurologo, l'endocrinologo e chi più ne ha più ne metta. c'ho anche la badante, che bada tutti in famiglia ormaiinsomma mi sono organizzata. quando sto per scoppiare mi ricordo quando sono arrivata al ps e ho chiesto notizie e l'unica cosa che mi hanno detto è: per il momento è ancora viva. e allora mi asciugo la lacrimuccia e mi dico che va bene lo stesso. e penso che mai farò il testamento biologico: quello che penso oggi potrebbe non essere quello che penserò quando qualcuno dovrà decidere per me, nel dubbio preferisco rimettermi alle valutazioni di chi mi vuol bene e alla valutazione dei medici. L'unica cosa su cui per me non bisogna transigere è l'eliminazione del dolore.
sugli istituti per anziani: io da più di 20 anni vado a trovare regolarmente alcuni anziani in un istituto come volontariato. una volta pensavo male di tutti questi posti e di chi ci molla i genitori anziani. poi sono cresciuta e mi rendo conto che non tutti se la sentono/possono/sono in grado di tenere a casa un malato grave. il mio consiglio è: ponderare bene le forze proprie e altrui (chi ti promette di andarci tutti i giorni a turno con te poi lo farà? io nel mio piccolo ti posso dire che se voglio uscire un'ora devo pagare una persona perchè tutti i parenti e amici che promettevano aiuto sono scomparsi), informarsi bene bene su cosa ti offre la tua città (RSA, Hospice) provare a fare un giro dove potresti portarla e vedere la struttura con i tuoi occhi e parlare coi parenti degli altri. poi decidere con serenità ciò che è meglio per te e per lei.

Francesca 24 febbraio 2006
- marinastella
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
e scusami per il modo brusco di esporre le cose... volevo risponderti perchè capisco l'angoscia, ma son qui piegata in due dal virus intestinale che mi ha passato il nano e sono un po' in difficoltà.
Mamma di Marco 08/06/2006
- crucchina79
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Purtroppo ogni storia, ogni famiglia, ogni malato sono diversi.
Indipendentemente da quello che dicono gli altri, quello che hanno fatto per i loro cari... decidete quello che è meglio per voi.
Sia per la peg, sia per l'eventualità di tenerla in casa o in un istituto. Se valutate l'istituto potete valutare bene, a differenza di un tempo ci sono vari tipi di strutture più o meno indicate ad ogni patologia (qui, per la nostra zona, ho una discreta esperienza).
Io non racconterò qui nei dettagli cosa ci ha portato a prendere una determinata decisione, perchè non mi va di sentire commenti da altre persone. Sarò cattiva, ma visto che è stato un percorso di grande sofferenza non voglio che chi non sa niente possa dire qualcosa che mi faccia stare ancora male, pur dicendolo senza cattive intenzioni.
Solo per dirti che la decisione finale spetta a voi e basta, indipendentemente da quello che è successo agli altri.
Sulla peg sono d'accordo al 100% con laura s, per cui non mi ripeto.
Quando ci prenderemo un caffè da qualche parte ne parleremo meglio
Indipendentemente da quello che dicono gli altri, quello che hanno fatto per i loro cari... decidete quello che è meglio per voi.
Sia per la peg, sia per l'eventualità di tenerla in casa o in un istituto. Se valutate l'istituto potete valutare bene, a differenza di un tempo ci sono vari tipi di strutture più o meno indicate ad ogni patologia (qui, per la nostra zona, ho una discreta esperienza).
Io non racconterò qui nei dettagli cosa ci ha portato a prendere una determinata decisione, perchè non mi va di sentire commenti da altre persone. Sarò cattiva, ma visto che è stato un percorso di grande sofferenza non voglio che chi non sa niente possa dire qualcosa che mi faccia stare ancora male, pur dicendolo senza cattive intenzioni.
Solo per dirti che la decisione finale spetta a voi e basta, indipendentemente da quello che è successo agli altri.
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Amate le persone, non le cose. Usate le cose, non le persone. (Spencer W. Kimball)
mamma di T. 29/05/2011 e V. 21/07/2014
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- mariangelac
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Ti quoto sono i miei stessi pensieri...marinastella ha scritto:ciao! ho letto solo l'inizio del topic e poco altro per cui mi scuso se mi ripeto. l'argomento mi ha attirato perchè sto vivendo una situazione in casa in parte simile.
mia madre (giovane, 55 anni) 8 mesi fa ha avuto la rottura di un aneurisma cerebrale improvvisamente e purtroppo in condizioni particolari (era sotto la doccia ed è stata ritrovata dopo molte ore, ustionata dall'acqua calda e dopo averne ingerito parecchia).
vi racconto la premessa per dire che quando l'abbiamo portata in ps e poi in rianimazione l'hanno classifica in coma a livello 3 e mi hanno dato scarsissime possibilità di sopravvivenza. man mano che passavano i giorni in rianimazione si dovevano prendere delle decisioni e io ho firmato perchè le facessero la tracheostomia e le mettessero la peg, per liberarla dal sondino e dal tubo in bocca. mio padre è morto anni fa di un brutto tumore, l'abbiamo tenuto a casa fino a due giorni prima della morte, con sforzo immane e molta paura. qualcuno mi ha detto che non sarebbe stato quello il volere di mia madre, ma tant'è, ragazze, io ho firmato perchè lei era lì, non in presenza di spirito forse, ma ancora viva, e io non mi son sentita di negarle una chance e anche quel minimo di comfort dato dal fatto di non avere tubi in faccia.
ve la faccio breve: è stata 2 mesi in h, 5 mesi in una casa di cura, prima in coma vegetativo, poi con segni di ripresa sempre più decisi, fino a svegliarsi e riprendersi più che egregiamente. intendiamoci: ha ancora la peg ed è in carrozzina, non è più lei per tante cose, un altro carattere, un altro modo di affrontare la vita, alti e bassi fisici e caratteriali tutti i giorni... ma comunque me la sono portata a casa e ora vive con me. mi chiedo tutti i giorni se è una scelta giusta, soprattutto per mio figlio. ma d'altra parte non so se riuscirei a vivere serena con lei in un istituto. viene l'infermiera a casa a medicare e fare manutenzione alla peg, le fanno i prelievi e le flebo, viene il fisioterapista a casa e due volte alla settimana il medico di base, e poi il neurologo, l'endocrinologo e chi più ne ha più ne metta. c'ho anche la badante, che bada tutti in famiglia ormaiinsomma mi sono organizzata. quando sto per scoppiare mi ricordo quando sono arrivata al ps e ho chiesto notizie e l'unica cosa che mi hanno detto è: per il momento è ancora viva. e allora mi asciugo la lacrimuccia e mi dico che va bene lo stesso. e penso che mai farò il testamento biologico: quello che penso oggi potrebbe non essere quello che penserò quando qualcuno dovrà decidere per me, nel dubbio preferisco rimettermi alle valutazioni di chi mi vuol bene e alla valutazione dei medici. L'unica cosa su cui per me non bisogna transigere è l'eliminazione del dolore.
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Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)
- mariangelac
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Scusate l'ignoranza ma è assolutamente impossibile per chi ha il sondino andare a casa? perche?
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
No,non è impossibile,ma chiariamo una cosa:il sondino nasogastrico e la PEG sono due cose diverse. Nel primo caso viene inserito un tubicino dal naso direttamente nello stomaco e qui viene ancorato da un palloncino. La PEG invece è un dispositivo che viene inserito tramite intervento chirurgico direttamente dalle parete addominale nello stomaco. In genere la PEG funziona con una pompa che regola i flusso di liquidi che entra nello stomaco,il SNG può anche funzionare a "caduta" cioè come una flebo..mariangelac ha scritto:Scusate l'ignoranza ma è assolutamente impossibile per chi ha il sondino andare a casa? perche?
Gestire questi dispositivi a domicilio non è impossibile,ma richiede attenzione e capacità gestionali che devono essere apprese.
Micetta se le vene non tengono l'infusione di liquidi tramite flebo è davvero difficile,alla fine le vene si rompono tutte,si fa dei fuorivena pazzeschi (che non sono proprio divertenti) e la quantità di liquidi assunti nelle 24h è difficilmente congrua.
Certo,c'è anche la perfusione sottocute,però stiamo parlando veramente di terminali terminali...
Poi puoi decidere di portarla a casa e tentare con le vene residue (gambe,piedi,etc) però dovresti essere assistita da un infermiere con i contocavoli...
Alternative ce ne sono,tutto dipende dalle condizioni cliniche di tua nonna..
Solo una cosa,anche in un ricovero si può morire con dignità.
Il folle,l'amante,il poeta solo d'immaginazion son fatti...
- mariangelac
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Ma la persona di cui parliamo deve fare la PEG o il sondino? Scusate mi sa che devo andare a rileggere la prima paginafisio ha scritto:No,non è impossibile,ma chiariamo una cosa:il sondino nasogastrico e la PEG sono due cose diverse. Nel primo caso viene inserito un tubicino dal naso direttamente nello stomaco e qui viene ancorato da un palloncino. La PEG invece è un dispositivo che viene inserito tramite intervento chirurgico direttamente dalle parete addominale nello stomaco. In genere la PEG funziona con una pompa che regola i flusso di liquidi che entra nello stomaco,il SNG può anche funzionare a "caduta" cioè come una flebo..mariangelac ha scritto:Scusate l'ignoranza ma è assolutamente impossibile per chi ha il sondino andare a casa? perche?
Gestire questi dispositivi a domicilio non è impossibile,ma richiede attenzione e capacità gestionali che devono essere apprese.
Micetta se le vene non tengono l'infusione di liquidi tramite flebo è davvero difficile,alla fine le vene si rompono tutte,si fa dei fuorivena pazzeschi (che non sono proprio divertenti) e la quantità di liquidi assunti nelle 24h è difficilmente congrua.
Certo,c'è anche la perfusione sottocute,però stiamo parlando veramente di terminali terminali...
Poi puoi decidere di portarla a casa e tentare con le vene residue (gambe,piedi,etc) però dovresti essere assistita da un infermiere con i contocavoli...
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Micetta parla di sondino ma poi specifica che devono fargli un intervento per inserirlo. Non mi è chiaro se si riferisca alla PEG o al sondino nasogastrico,ma se necessita di un intervento è sicuramente la PEG,per il sondino nasogastrico non si effettua un intervento chirurgico.
Ora mi hai messo il dubbio anche a me..
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- stefi78
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Da come mi ha spiegato mia mamma ieri sera e da quello che dite voi è una PEG perchè mi ha detto che le fanno un piccolo intervento durante una gastroscopia, ma non so se ho capito bene. Comunque mi hanno detto che le fanno un foro nella pancia x far entrare il sondino, poi dalla gola lo tirano su fino a non so dove (penso fino allo stomaco). Ci hanno detto anche che sarà parecchio doloroso. Chiederò meglio.
Comunque pensiamo di farglielo. Mia mamma non se la sente di portarla a casa, quindi penso che sia l'unica cosa da fare.
Qui la scelta della casa di riposo non penso che sia nostra, da quello che ho capito la mettono nel primo ricovero in cui si libera un posto. Ad esempio conosco persone del mio paese che hanno avuto un loro caro ricoverato a 40 km di distanza
Comunque pensiamo di farglielo. Mia mamma non se la sente di portarla a casa, quindi penso che sia l'unica cosa da fare.
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- dolceviola
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
marinastella, le nostre esperienze sono parecchio simili, malattia a parte. E mi sono ritrovata nelle tue parole, specialmente nella parte finale. Mia madre, dalla PEG in poi (ma sono coincisi tanti altri fattori), è stata assistita presso una casa di cura perchè aveva bisogno di personale medico/paramedico qualificato e mio padre aveva subito già 3 operazioni di ernia per lo sforzo immane nel sollevarla e muoverla.
Non è stata neanche quella una decisione semplice: è stata sofferta e patita nonostante la casa di cura fosse nel nostro stesso condominio e conoscessimo più che bene la direzione.
Concordo inoltre col discorso legato alla disponibilità dei parenti: in casi come questo non possono esserci promesse non mantenute o mantenute a metà. Piuttosto è meglio che questi pazienti vengano assistiti da persone esperte.
Non è stata neanche quella una decisione semplice: è stata sofferta e patita nonostante la casa di cura fosse nel nostro stesso condominio e conoscessimo più che bene la direzione.
Concordo inoltre col discorso legato alla disponibilità dei parenti: in casi come questo non possono esserci promesse non mantenute o mantenute a metà. Piuttosto è meglio che questi pazienti vengano assistiti da persone esperte.
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"A clean house is the sign of a broken computer."
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Si Dolceviola hai ragione, in questi casi quando si presenta il "problema" tutti si dichiarano disposti ad aiutarti, poi la realtà è ben diversa.
Penso comunque che il fatto che tua mamma fosse ricoverata in una struttura così vicino alla vostra casa sia stato senza dubbio un bene, soprattutto a livello psicologico. Non era poi così lontana da voi e potevate andare in ogni momento. Forse questo vi ha concesso di prendere la decisione in modo un po' meno doloroso. Per lo meno me lo auguro, perchè noi siamo dilaniati dai sensi di colpa, malgrado tutto.
Penso comunque che il fatto che tua mamma fosse ricoverata in una struttura così vicino alla vostra casa sia stato senza dubbio un bene, soprattutto a livello psicologico. Non era poi così lontana da voi e potevate andare in ogni momento. Forse questo vi ha concesso di prendere la decisione in modo un po' meno doloroso. Per lo meno me lo auguro, perchè noi siamo dilaniati dai sensi di colpa, malgrado tutto.
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
grandissima verità!!!!micettapr ha scritto:Si Dolceviola hai ragione, in questi casi quando si presenta il "problema" tutti si dichiarano disposti ad aiutarti, poi la realtà è ben diversa.
Penso comunque che il fatto che tua mamma fosse ricoverata in una struttura così vicino alla vostra casa sia stato senza dubbio un bene, soprattutto a livello psicologico. Non era poi così lontana da voi e potevate andare in ogni momento. Forse questo vi ha concesso di prendere la decisione in modo un po' meno doloroso. Per lo meno me lo auguro, perchè noi siamo dilaniati dai sensi di colpa, malgrado tutto.
Ho letto che eventualmente la metteranno nel primo posto libero.... spero il più vicino possibile ed in un posto dove possa essere curata bene. Mia nonna aveva l'alzheimer, per cui era in una struttura apposta per questa malattia (comunque, per fortuna, vicino a casa). Una mia cugina, bravissima, lavora in un centro qui a Parma, nel caso, quando saprai dove, se dovesse andare lì te la faccio conoscere

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mamma di T. 29/05/2011 e V. 21/07/2014
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- leda71
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
secondo me vi conviene consultare un avvocato
mi spiace per la tua prozia... anche io ne ho una così (zia di mio padre) che per me è una super-nonna.

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There must be some kind of way out of here ...
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Fisio ma tutte queste cose le sai perche sei nel settore? Mi viene un'altra domanda da porre: perche si decide per la PEG e nn per il sondino? (fatta eccezione per il fatto che una PEG porta al reparto un rimborso di 40.000 euro.... almeno così mi avevano detto)fisio ha scritto:Micetta parla di sondino ma poi specifica che devono fargli un intervento per inserirlo. Non mi è chiaro se si riferisca alla PEG o al sondino nasogastrico,ma se necessita di un intervento è sicuramente la PEG,per il sondino nasogastrico non si effettua un intervento chirurgico.
Ora mi hai messo il dubbio anche a me..
A questo punto magari si potrebbe consultare un medico nn "interessato" per sapere se è davvero l'unica decisione da prendere

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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Marinastella nel tuo caso avrei deciso anche io allo stesso modo ... ma c'è una bella differenza tra una persona giovane di 55 anni che ha avuto un'incidente (chiam così scusami) e una persona affetta da una malattia o più malattie degenerative che peggiorano giorno dopo giorno. Per farti un esempio .. quando mio suocero ha smesso di parlare gli abbiamo comprato un apparecchio per tradurre in voce i suoi desideri ... non ha fatto in tempo ad arrivare a casa che già aveva un braccio paralizzato e non riusciva ad usare l'apparecchio. Nel caso di micetta volevo direle che anche se si ha perso la capacità di deglutizione si può essere nutriti; con cibo omogeneizzato, imboccati e c'è l'acqua apposita ... informati perché ti assicuro che mio suocero mangia così ... e vive in casa sua. Ora un medico è venuto a dirci che mangiano come mangia lui lìalimentazione non è propri perfetta dal punto di vista nutrizionale
perché mangia tanti budini
.. io penso che certi medici ragionano per compartimenti stagni ... perché chi vede mio suocero... l'ultima cosa che gli viene in mente è che gli salga la glicemia per i troppi budini 



Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Si,sono del settore.mariangelac ha scritto:Fisio ma tutte queste cose le sai perche sei nel settore? Mi viene un'altra domanda da porre: perche si decide per la PEG e nn per il sondino? (fatta eccezione per il fatto che una PEG porta al reparto un rimborso di 40.000 euro.... almeno così mi avevano detto)
A questo punto magari si potrebbe consultare un medico nn "interessato" per sapere se è davvero l'unica decisione da prendere
La discriminante tra la PEG e il SNG è la patologia (cronica o acuta) e il grado di severità della disfagia. La PEG è diciamo "permanente" ossia diventa da lì in poi l'unico mezzo di alimentazione del paziente,il SNG invece permette la doppia alimentazione,per bocca e per sacca e può essere utile in caso di affezzione acuta,stato di incoscienza temporaneo o riabilitazione della disfagia.
Ad esempio un anziano che si fa una polmonite ab-ingestis e temporaneamente non è in grado di alimentarsi può essere sondinato per il tempo necessario e poi "svezzato" dal sondino per riprendere un'alimentazione autonoma.
Oppure un paziente critico,che non sarebbe in grado di sopportare l'intervento per inserire la PEG,viene sondinato per alimentarlo in modo adeguato senza lo stress dell'intervento.
Ma la PEG ha indubbi vantaggi,intanto il sondino può sfilarsi,essere strappato da un paziente non cosciente ad esempio nelle demenze spesso è difficile non fargli strappare la flebo,figurati un tubicino che gli esce dal naso) può decubiare e creare lesioni,può tapparsi se non adeguatamente pulito. La PEG una volta inserita non dà fastidio,richiede solo accuratezza nella pulizia e avendo un calibro maggiore permette un'alimentazione più "naturale",perchè ha un flusso più veloce di un sondino.
Però è permanente nella maggioranza dei casi. Il sondino lo metti e lo togli in 5 minuti. Però va cambiato ogni tot giorni ed è abbastanza fastidioso da inserire.
Insomma vantaggi e svantaggi da ambo le parti.
Però,senza esprimermi troppo sul caso in questione,di cui non so nulla,credo che data l'età e lo stato mentale la PEG sia la scelta più giusta.
Fidarsi del medico è fondamentale,e se hanno scelto questo strumento è perchè hanno valutato il caso in modo approfondito,la PEG non è una scelta che si fa a cuor leggero (e i rimborsi sono l'ultimo pensiero) però può migliorare la qualità della vita in questo caso,dato che la signora non può alimentarsi per bocca. Certo,poi dipende da quanto è grave e quanto la malattia stia incidendo,però alimentarla per flebo sarebbe un'impresa,non impossibile ma sicuramente impegnativa (e in un ricovero senza vene e senza supporti esterni per l'alimentazione,SNG o PEG giustamente non la prendono,perchè sarebbe impensabile gestirla se non con un infermiere 24h su 24).
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
Lalat da quello che dice micetta la disfagia di suo zia è di grado severo,addensanti e cibi per disfagici nel suo caso non servono,perchè probabilmente ha una disfagia sia per i solidi che per i liquidi. Questa patologia non è uguale in ogni persona,ci sono tanti livelli a cui si può presentare ed è diversa in un paziente con ictus da un paziente con demenza senile o altro.lalat ha scritto:Marinastella nel tuo caso avrei deciso anche io allo stesso modo ... ma c'è una bella differenza tra una persona giovane di 55 anni che ha avuto un'incidente (chiam così scusami) e una persona affetta da una malattia o più malattie degenerative che peggiorano giorno dopo giorno. Per farti un esempio .. quando mio suocero ha smesso di parlare gli abbiamo comprato un apparecchio per tradurre in voce i suoi desideri ... non ha fatto in tempo ad arrivare a casa che già aveva un braccio paralizzato e non riusciva ad usare l'apparecchio. Nel caso di micetta volevo direle che anche se si ha perso la capacità di deglutizione si può essere nutriti; con cibo omogeneizzato, imboccati e c'è l'acqua apposita ... informati perché ti assicuro che mio suocero mangia così ... e vive in casa sua. Ora un medico è venuto a dirci che mangiano come mangia lui lìalimentazione non è propri perfetta dal punto di vista nutrizionaleperché mangia tanti budini
.. io penso che certi medici ragionano per compartimenti stagni ... perché chi vede mio suocero... l'ultima cosa che gli viene in mente è che gli salga la glicemia per i troppi budini
E comunque il medico non ha detto una fregnaccia,spesso l'alimentazione semi-solida o semi-liquida,soprattutto se gestita a casa,può scarseggiare di certi elementi nutrizionali ed essere sovrabbondante di altri. Cmq se la glicemia è a posto vuol dire che sta andando bene.
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Re: ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE - HO BISOGNO DI UN VOSTRO PARERE
fisio, grazie per l'esauriente spiegazione, la mia diffidenza naturalmente nasce dal nostro caso personale, auspico che ci sia gente onesta che fa valutazioni serie, e prende le decisioni piu giuste per il paziente. 

Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)