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scoraggiare avances di collega...
- hamilton
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Re: scoraggiare avances di collega...
Tranquilla Ema, si riferisce a me, che credi??
Fisio, tu puoi allargare le braccia finche' vuoi, ma qui stiamo parlando di NOSTRE personali esperienze, per quanto limitate possano essere.
E di come ognuna vivrebbe in coscienza la questione.
E siccome io non ho paura della droga, no, ne ho letteralmente il terrore, perche' qualcosa ho visto anche se non troppo, e perche' come giustamente tu dici sarebbe devastante venire a impattare con una realta' del genere, ti dico anche che siccome ormai non si droga piu' il ragazzo fatto e maturo di 18 anni, bensi' il ragazzino di 12, 13 anni ecco alla luce di questo ti dico che non solo e' mia responsabilita' legale fare in modo che non cio' non accada, ma che userei pure i mezzi piu' socialmente deprecabili.
Ora allarga pure le braccia, ma questo e' il mio vissuto, e reagisco cosi', non ergendomi a risolutrice di nulla, ma conoscendomi ti dico come mi comporterei io.
Questo non vuol dire che non senta umana pieta' per chi ha vissuto un dramma del genere, ma forse, ti dico di piu', reagirei in questo modo perche' di umana pieta' ne sento troppa.
Fisio, tu puoi allargare le braccia finche' vuoi, ma qui stiamo parlando di NOSTRE personali esperienze, per quanto limitate possano essere.
E di come ognuna vivrebbe in coscienza la questione.
E siccome io non ho paura della droga, no, ne ho letteralmente il terrore, perche' qualcosa ho visto anche se non troppo, e perche' come giustamente tu dici sarebbe devastante venire a impattare con una realta' del genere, ti dico anche che siccome ormai non si droga piu' il ragazzo fatto e maturo di 18 anni, bensi' il ragazzino di 12, 13 anni ecco alla luce di questo ti dico che non solo e' mia responsabilita' legale fare in modo che non cio' non accada, ma che userei pure i mezzi piu' socialmente deprecabili.
Ora allarga pure le braccia, ma questo e' il mio vissuto, e reagisco cosi', non ergendomi a risolutrice di nulla, ma conoscendomi ti dico come mi comporterei io.
Questo non vuol dire che non senta umana pieta' per chi ha vissuto un dramma del genere, ma forse, ti dico di piu', reagirei in questo modo perche' di umana pieta' ne sento troppa.
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- hamilton
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Re: scoraggiare avances di collega...
Ah, un'altra cosa che o gia' scritto ma in maniera poco incisisva.
Se mio figlio a 13 anni si fa le canne, gli acidi, l'ero, la coca, tutto quello che vuoi, LA COLPA E' MIA. SOLTANTO MIA.
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- fisio
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Re: scoraggiare avances di collega...
Tranquilla,non sei sola.
E credimi,non me la sento di rispondere,troppa nausea.
Io non giudico nè il tuo pensiero nè il tuo comportamento,personalissimo.
Ma tu sai bene per cosa allargo le braccia. E sono le sentenze.
Rinnovo il mio augurio,sincero,perchè quell'inferno non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico,figurati ad una mamma.
E credimi,non me la sento di rispondere,troppa nausea.
Io non giudico nè il tuo pensiero nè il tuo comportamento,personalissimo.
Ma tu sai bene per cosa allargo le braccia. E sono le sentenze.
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Il folle,l'amante,il poeta solo d'immaginazion son fatti...
- fisio
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Re: scoraggiare avances di collega...
hamilton ha scritto:Ah, un'altra cosa che o gia' scritto ma in maniera poco incisisva.
Se mio figlio a 13 anni si fa le canne, gli acidi, l'ero, la coca, tutto quello che vuoi, LA COLPA E' MIA. SOLTANTO MIA.

Hami,credimi,le manie di protagonismo,da quando sei madre,dovresti lasciarle perdere. Lo dico senza astio,con affetto anzi,tuo figlio è un individuo,non ti appartiene,non ti appartengono le sue scelte e i suoi sbagli. Tu puoi solo dare il meglio di te e sperare,ma di fronte alle sue scelte non puoi nulla,anche la madre migliore può venire delusa dal figlio,senza dolo.
Ritenersi aprioristicamente colpevole dei suoi sbagli e segno di arroganza e possesso. Tuo figlio è solo suo.
E certe sentenze,credimi,fanno male a chi le legge e a te quando,e succederà,tuo figlio si distaccherà anche minimamente dal percorso che tu hai pensato per lui.
Pensaci ok?
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- mipa
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Re: scoraggiare avances di collega...
e allora sono io???
Boh non credo significhi essere insensibili o sputasentenze nel fare un'analisi di una problematica così devastante con razionalita' e pragmaticita' come era nel mio intento. Ho detto che non si parla di colpe (e l'ho ribadito due volte) per cui non ritengo di accoltellare moralmente nessuno.
Quello che noto e' che come uno apre bocca...inevitabilmente si diventa o supermamme o sputasentenze!


Boh non credo significhi essere insensibili o sputasentenze nel fare un'analisi di una problematica così devastante con razionalita' e pragmaticita' come era nel mio intento. Ho detto che non si parla di colpe (e l'ho ribadito due volte) per cui non ritengo di accoltellare moralmente nessuno.
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Francesca 24 febbraio 2006
- hamilton
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- Iscritto il: 25 gen 2009, 16:58
Re: scoraggiare avances di collega...
SI, Fisio io ci penso e so che devo lavovarci tanto.
Ma credo che in fondo in fondo al tuo cuore anche tu pensi che se succede qualcosa di sbagliato nel percorso di un ragazzino adolescente, PARTE di responsabilita' e' anche genitoriale.
Perche' a quell'eta' un figlio ha bisogno di un sostegno sicuro e SEVERO, molto severo se necessario.
Inoltre non voglio che tu faccia passare il messaggio che quello che io ho scritto sia stato un atto d'accusa verso qualcun' altro.
Ma credo che in fondo in fondo al tuo cuore anche tu pensi che se succede qualcosa di sbagliato nel percorso di un ragazzino adolescente, PARTE di responsabilita' e' anche genitoriale.
Perche' a quell'eta' un figlio ha bisogno di un sostegno sicuro e SEVERO, molto severo se necessario.
Inoltre non voglio che tu faccia passare il messaggio che quello che io ho scritto sia stato un atto d'accusa verso qualcun' altro.
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- witch
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Re: scoraggiare avances di collega...
ci sono!!!Ari ha scritto:in tutto questo a me piacerebbe sapere se witch ha avuto altri "incontri ravvicinati di terzo tipo" indesiderati.
wiiiiiiitch!!! dove seiiiiii????
vi leggo con attenzione, ma al momento nessuna novità grazie al cielo!!!!
oggi mi ha incrociata in azienda, ciao ciao veloce come ringo e sono passata oltre

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Re: scoraggiare avances di collega...
Per me, questa è una scrosanta verità! E' da qualhe pagina che sto pensando esattamente la stessa cosa. Non possiamo permetterci la presunzione di poter "inventare" un figlio perfetto. Ci sono troppe variabili indipendenti (da noi), la cui principale è appunto il figlio.fisio ha scritto:hamilton ha scritto:Ah, un'altra cosa che o gia' scritto ma in maniera poco incisisva.
Se mio figlio a 13 anni si fa le canne, gli acidi, l'ero, la coca, tutto quello che vuoi, LA COLPA E' MIA. SOLTANTO MIA.Appunto.
Hami,credimi,le manie di protagonismo,da quando sei madre,dovresti lasciarle perdere. Lo dico senza astio,con affetto anzi,tuo figlio è un individuo,non ti appartiene,non ti appartengono le sue scelte e i suoi sbagli. Tu puoi solo dare il meglio di te e sperare,ma di fronte alle sue scelte non puoi nulla,anche la madre migliore può venire delusa dal figlio,senza dolo.
Ritenersi aprioristicamente colpevole dei suoi sbagli e segno di arroganza e possesso. Tuo figlio è solo suo.
Mica male se ci fossero figli programmabili... Brevetto subito!
- fisio
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Re: scoraggiare avances di collega...
Io nn faccio passare messaggi,io li commento.hamilton ha scritto:SI, Fisio io ci penso e so che devo lavovarci tanto.
Ma credo che in fondo in fondo al tuo cuore anche tu pensi che se succede qualcosa di sbagliato nel percorso di un ragazzino adolescente, PARTE di responsabilita' e' anche genitoriale.
Perche' a quell'eta' un figlio ha bisogno di un sostegno sicuro e SEVERO, molto severo se necessario.
Inoltre non voglio che tu faccia passare il messaggio che quello che io ho scritto sia stato un atto d'accusa verso qualcun' altro.
E si,un sostegno sicuro e severo spesso è utile e sufficiente a evitare guai.
Ma non sempre è così,come non sempre chi vive in una realtà svantaggiata diventa un criminale,un deviato,un tossicodipendente. Sennò sarebbe facile,no? Qual'è la variabile che manca? L'individualità. Il figlio di drogati che non fumerà mai una sigaretta e il figlio di genitori presenti,affettuosi,severi e scrupolosi che parlano col figlio e lo "vanno a riprendere a calci nel sedere" che nonostate ciò si rovina.
Ed è così. Tuo padre è stato un ottimo padre,ma in fondo non c'erano in te i presupposti,le fragilità,l'inclinazione a cadere in una dipendenza (borse a parte

Non è la famiglia,non è la società,non sono le cattive compagnie. Sennò tutti quelli che vivono in quartieri malfamati si drogherebbero,tutti i figli di sbandati sarebbero sbandati,tutti i figli di "brave" persone sarebbero brave persone.(per le amanti della statistica posso citare casi famosi,perchè dell'amico di mio zio mi rendo conto ci sia poca credibilità

Un genitore può tanto,certo,ma non tutto.
Quindi,per rispondere alla tua domanda,no,non penso che necessariamente se succede qualcosa nella vita di un adolescente sia di certa responsabilità genitoriale,come non penso che un figlio modello sia merito del genitore.
Penso che si possano dare possibilità e strumenti. Gettare basi solide,valori,ascoltare e vigilare.
Se va bene si è fatto un buon lavoro,ma il merito è in primis del figlio.
Se va male si deve lavorare al contenimento del danno,e sperare di aiutare il proprio figlio che,se finisce in strade sbagliate lo fa principalmente per una sua fragilità e per crudeli coincidenze....Addossarsi colpe è già di per sè un atteggiamento poco costruttivo e utile.
La cosa che mi ha urtato in questa tematica è stata la ricorrenza della parola fallimento accostata al genitore di un figlio drogato.E' una parola forte,aggressiva e non pertinente in un dramma.
Il fallimento è sociale e dell'individuo che spende i suoi anni migliori a distruggersi e fare vuoto intorno a sè.
La parola fallimento,accostata ad una mamma,è allucinante e sgradevole,perchè credo ci siano poche madri che non darebbero la vita per il proprio figlio.
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- lemming
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 15:37
Re: scoraggiare avances di collega...
Stavo per scrivere esattamente queste parole, per cui non mi rimane che quotarle.fisio ha scritto: Io nn faccio passare messaggi,io li commento.
E si,un sostegno sicuro e severo spesso è utile e sufficiente a evitare guai.
Ma non sempre è così,come non sempre chi vive in una realtà svantaggiata diventa un criminale,un deviato,un tossicodipendente. Sennò sarebbe facile,no? Qual'è la variabile che manca? L'individualità. Il figlio di drogati che non fumerà mai una sigaretta e il figlio di genitori presenti,affettuosi,severi e scrupolosi che parlano col figlio e lo "vanno a riprendere a calci nel sedere" che nonostate ciò si rovina.
Ed è così. Tuo padre è stato un ottimo padre,ma in fondo non c'erano in te i presupposti,le fragilità,l'inclinazione a cadere in una dipendenza (borse a parte). In un soggetto "predisposto",nonostante la situazione familiare più favorevole può accadere che succeda.
Non è la famiglia,non è la società,non sono le cattive compagnie. Sennò tutti quelli che vivono in quartieri malfamati si drogherebbero,tutti i figli di sbandati sarebbero sbandati,tutti i figli di "brave" persone sarebbero brave persone.(per le amanti della statistica posso citare casi famosi,perchè dell'amico di mio zio mi rendo conto ci sia poca credibilità).
Un genitore può tanto,certo,ma non tutto.
Quindi,per rispondere alla tua domanda,no,non penso che necessariamente se succede qualcosa nella vita di un adolescente sia di certa responsabilità genitoriale,come non penso che un figlio modello sia merito del genitore.
Penso che si possano dare possibilità e strumenti. Gettare basi solide,valori,ascoltare e vigilare.
Se va bene si è fatto un buon lavoro,ma il merito è in primis del figlio.
Se va male si deve lavorare al contenimento del danno,e sperare di aiutare il proprio figlio che,se finisce in strade sbagliate lo fa principalmente per una sua fragilità e per crudeli coincidenze....Addossarsi colpe è già di per sè un atteggiamento poco costruttivo e utile.
La cosa che mi ha urtato in questa tematica è stata la ricorrenza della parola fallimento accostata al genitore di un figlio drogato.E' una parola forte,aggressiva e non pertinente in un dramma.
Il fallimento è sociale e dell'individuo che spende i suoi anni migliori a distruggersi e fare vuoto intorno a sè.
La parola fallimento,accostata ad una mamma,è allucinante e sgradevole,perchè credo ci siano poche madri che non darebbero la vita per il proprio figlio.
Davide (3-3-2005) Arianna (3-12-2007)
Io non perdo mai. O vinco, o imparo.
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Re: scoraggiare avances di collega...
fisio sta parlando dei miei interventi
SI é un fallimento lo ripeto, un figlio che si butta nella droga o in un altro dramma é un fallimento, si per ME lo é, per me significa che un qualche tassello del percorso si é perduto un qualcosa é andato storto, non per forza é colpa dei genitori , nessun genitore fa di proposito si spera degli errori , forse l'ambiente circostante influenza il ragazzo e la famiglia non sa come fronteggiare la cosa e correre in tempo ai ripari, una debolezza del carattere del ragazzo che per mille motivi non é stata colta in tempo o non é stata capita se non troppo tardi, in conclusione un tassello va storto
qui si parla di droga, ma si potrebbe parlare allo stesso modo di anoressia, purtroppo un problema molto diffuso, anche li gli esperti nelle terapie risalgono sempre al vissuto del ragazzo/a scoprendo spesso problematiche familiari interne nascoste, carenze affettive mai sospettate.....si potrebbe parlare di aggressività e bullismo nei giovanissimi ecc ecc
parlo degli adolescenti che ancora sono minorenni parlo di colori che sono sotto tutela dei genitori che stanno ancora formando il loro carattere che stanno ancora conoscendo il mondo e che spesso sono influenzabili, per quello come avete detto voi la vigilanza e la vicinanza dei genitori é importantissima
la variabile che l'adolescente sceglie da sé , fa da solo le sue scelte, é indipendente....ma che vuol dire? un tredicenne che tipo di scelte puo fare? quale indirizzo fare al liceo?quale sport fare?scelte di lavoro?non so, non mi capacito, secondo voi un tredicenne di quale situazione di vita puo portarlo a scegliere la droga?all'uscita della scuola?
nessuno ha sputato sentenze
io personalmente ho detto la mia opinione, cioé che i genitori sono in una parte piccola o molta (dipende dai casi) responsabili del figlio della sua crescita, vuoi per non aver vigilato sufficientemente vuoi per essersi accorti troppo tardi vuoi per aver preso sottogamba certe avvisaglie ecc ecc
quando in un topic si parlava di bambini bulletti, tutte ad adossare la colpa ah se il ragazzetto é aggressivo manesco e fa il bullo a scuola é perché sicuramente a casa vive un clima di aggressività che ha pessimi esempi intorno a lui ecc ecc, beh stavate accusando quelle famiglie allo stesso modo , le ritenevate responsabili in una certa misura della problematica del figlio
cmq sia ognuno é libero di pensare come la vuole, nessuno ha certezze fisio ma la responsabilità é tanta e nessuno puo convicenrmi del contrario, vero viviamo in un mondo di lupi che possono mangiarti vivo senza che tu te ne accorga ma se si semina il meglio possibile puo essere che raccogli bene
cmq l'individualità il carattere di ognuno si forma da che nasci fino ad un certo punto della vita, il bimbo assorbe, si plasma a cio che ha intorno e quella é la base del suo carattere, che naturalmente ha un che di suo intrinseco
non ho mai avuto esperienze dirette con nessuna problematica (droga o anoressia o bullismo) ma vedo in giro e sento dire che per molti (non per tutti) chi vive quel tipo di drammi, chi ha scelto di vivere quel dramma é perché aveva alle spalle un vissuto tutt(altro che roseo
e cmq farei un distinguo perché io parlo di responsabilità e o fallimento quando si parla di ragazzetti adolescenti...non é lo stesso discorso per dire di un 35 enne che fa una vita diciamo normale e si butta nella droga cosi tanto per provare o del 30enne che lascia il posto in fabbrica per diventare spacciatore (senza drogarsi) e guadagnare soldi facili (letto ieri nel giornale di cronaca locale), ecco li si che si parla di individualità
cmq spero non aver offeso la sensibilità di nessuno, credo non aver usato nessun termine offensivo o sputato sentenza credo che ognuno debba vedere le cose secondo la sua prospettiva
SI é un fallimento lo ripeto, un figlio che si butta nella droga o in un altro dramma é un fallimento, si per ME lo é, per me significa che un qualche tassello del percorso si é perduto un qualcosa é andato storto, non per forza é colpa dei genitori , nessun genitore fa di proposito si spera degli errori , forse l'ambiente circostante influenza il ragazzo e la famiglia non sa come fronteggiare la cosa e correre in tempo ai ripari, una debolezza del carattere del ragazzo che per mille motivi non é stata colta in tempo o non é stata capita se non troppo tardi, in conclusione un tassello va storto
qui si parla di droga, ma si potrebbe parlare allo stesso modo di anoressia, purtroppo un problema molto diffuso, anche li gli esperti nelle terapie risalgono sempre al vissuto del ragazzo/a scoprendo spesso problematiche familiari interne nascoste, carenze affettive mai sospettate.....si potrebbe parlare di aggressività e bullismo nei giovanissimi ecc ecc
parlo degli adolescenti che ancora sono minorenni parlo di colori che sono sotto tutela dei genitori che stanno ancora formando il loro carattere che stanno ancora conoscendo il mondo e che spesso sono influenzabili, per quello come avete detto voi la vigilanza e la vicinanza dei genitori é importantissima
la variabile che l'adolescente sceglie da sé , fa da solo le sue scelte, é indipendente....ma che vuol dire? un tredicenne che tipo di scelte puo fare? quale indirizzo fare al liceo?quale sport fare?scelte di lavoro?non so, non mi capacito, secondo voi un tredicenne di quale situazione di vita puo portarlo a scegliere la droga?all'uscita della scuola?
nessuno ha sputato sentenze
io personalmente ho detto la mia opinione, cioé che i genitori sono in una parte piccola o molta (dipende dai casi) responsabili del figlio della sua crescita, vuoi per non aver vigilato sufficientemente vuoi per essersi accorti troppo tardi vuoi per aver preso sottogamba certe avvisaglie ecc ecc
quando in un topic si parlava di bambini bulletti, tutte ad adossare la colpa ah se il ragazzetto é aggressivo manesco e fa il bullo a scuola é perché sicuramente a casa vive un clima di aggressività che ha pessimi esempi intorno a lui ecc ecc, beh stavate accusando quelle famiglie allo stesso modo , le ritenevate responsabili in una certa misura della problematica del figlio
cmq sia ognuno é libero di pensare come la vuole, nessuno ha certezze fisio ma la responsabilità é tanta e nessuno puo convicenrmi del contrario, vero viviamo in un mondo di lupi che possono mangiarti vivo senza che tu te ne accorga ma se si semina il meglio possibile puo essere che raccogli bene
cmq l'individualità il carattere di ognuno si forma da che nasci fino ad un certo punto della vita, il bimbo assorbe, si plasma a cio che ha intorno e quella é la base del suo carattere, che naturalmente ha un che di suo intrinseco
non ho mai avuto esperienze dirette con nessuna problematica (droga o anoressia o bullismo) ma vedo in giro e sento dire che per molti (non per tutti) chi vive quel tipo di drammi, chi ha scelto di vivere quel dramma é perché aveva alle spalle un vissuto tutt(altro che roseo
e cmq farei un distinguo perché io parlo di responsabilità e o fallimento quando si parla di ragazzetti adolescenti...non é lo stesso discorso per dire di un 35 enne che fa una vita diciamo normale e si butta nella droga cosi tanto per provare o del 30enne che lascia il posto in fabbrica per diventare spacciatore (senza drogarsi) e guadagnare soldi facili (letto ieri nel giornale di cronaca locale), ecco li si che si parla di individualità
cmq spero non aver offeso la sensibilità di nessuno, credo non aver usato nessun termine offensivo o sputato sentenza credo che ognuno debba vedere le cose secondo la sua prospettiva
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- fisio
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Re: scoraggiare avances di collega...
No blackina,nessuno dei tuoi interventi l'ho ritenuto fastidioso o poco congruo.blackina ha scritto:fisio sta parlando dei miei interventi
non ho mai avuto esperienze dirette con nessuna problematica (droga o anoressia o bullismo) ma vedo in giro e sento dire che per molti (non per tutti) chi vive quel tipo di drammi, chi ha scelto di vivere quel dramma é perché aveva alle spalle un vissuto tutt(altro che roseoe cmq farei un distinguo perché io parlo di responsabilità e o fallimento quando si parla di ragazzetti adolescenti...
credo che ognuno debba vedere le cose secondo la sua prospettiva
Però:
-nessuno "sceglie" di vivere quel dramma,ci si trova dentro,con dinamiche complicate da riassumere in due righe,ma quando arriva la consapevolezza è già tardi.
-se vai in una qualunque comunità scopri che la maggior parte delle persone aveva un vissuto "troppo" perfetto. Perchè quelli con un vissuto poco roseo scappano,difficilmente ci si invischiano ancora di più. Oh,non lo dico io è? Parlo di statistiche,parlo di riabilitatori che vivono la loro vita per aiutare i ragazzi in comunità.
-Credo che il fallimento,lo ribadisco,sia individuale e sociale,ma non genitoriale in senso stretto. E si,un 13enne,oggi poi,sceglie,sceglie eccome,se avere rapporti sessuali,bere e drogarsi. E reputarlo un essere non senziente è il primo grosso sbaglio.
Ma ripeto,blackina,non sono i tuoi interventi ad avermi turbata,perchè si può avere tante visuali e tante prospettive,ma se vengono espresse in modo intelligente possono essere comprese,pur non condividendole.
Ora basta,perchè non sono la persona più indicata ad affrontare certe discussioni

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- blackina
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Re: scoraggiare avances di collega...
rispondo brevemente fisio perché qui si fortissimamente ot
pero se come tu dici la statistica rivela che la magg parte dei tossicodipendenti ha alle spalle un vissuto fin troppo perfetto, tra virgolette, appunto non perfetto in un qualchesa lacunoso per chissa quale motivo per cui alla fin fine ha un vissuto no buono
il fallimento come dici é si sociale sicuamente ma io personalmente lo sentirei anche sulla mia persona perché come madre se mi dovesse capitare non potrei non negarmi un come dire esame di coscienza e qualche dubbio qualche quesito me lo porrei fra me e me, mi chiederei forse non ho viglialto abb forse sono stata assente laddove ce n'era bisogno forse ho preso sottogamba qualcosa e via discorrendo, io personalmente non riuscirei a non pormi qualche quesito a non riflettere....non potrei dirmi semplicemente 'non sono responsabile io' i responsabili sono la società la fuori e mio figlio lui solo, io mi porrei dei quesiti e valuterei in altra prospettiva il mio vissuto con lui , non so,
pero se come tu dici la statistica rivela che la magg parte dei tossicodipendenti ha alle spalle un vissuto fin troppo perfetto, tra virgolette, appunto non perfetto in un qualchesa lacunoso per chissa quale motivo per cui alla fin fine ha un vissuto no buono
il fallimento come dici é si sociale sicuamente ma io personalmente lo sentirei anche sulla mia persona perché come madre se mi dovesse capitare non potrei non negarmi un come dire esame di coscienza e qualche dubbio qualche quesito me lo porrei fra me e me, mi chiederei forse non ho viglialto abb forse sono stata assente laddove ce n'era bisogno forse ho preso sottogamba qualcosa e via discorrendo, io personalmente non riuscirei a non pormi qualche quesito a non riflettere....non potrei dirmi semplicemente 'non sono responsabile io' i responsabili sono la società la fuori e mio figlio lui solo, io mi porrei dei quesiti e valuterei in altra prospettiva il mio vissuto con lui , non so,
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Re: scoraggiare avances di collega...
Questo intendevo.blackina ha scritto:per quelli che si drogano , beh se si drogano un motivo ce l'hanno, possono essere mille motivi e tutti negativi....e credo si che se un figlio si droga in un certo senso significa in parte o in molta parte sia come dire un fallimento dei genitori e gli educatori attorno a lui....é vero possiamo come genitori dare il massimo e poi capita ma credo sia un fallimento generale di tutte quelle persone attorno a lui...ma qui stiamo andando ot
Il termine "fallimento dei genitori non lo condivido,l'ho detto.
Però hai almeno contemplato la possibilità che "si può dare il massimo e poi capita" che è diverso da dire chi si droga ha una famiglia che non ascolta e se ne frega. Che non ti viene a prendere o ti sgancia soldi per tenerti buono.
Poi tu pensi secondo il tuo vissuto,ed è giusto così. Ma il fallimento è appunto generale,della società,di tutte le persone,anche di quelle che per paura scappano,invece di tendere una mano. Posizione comprensibile e rispettabile,ma che dà poche opportunità a chi vuole rifarsi una vita,riprendersi da uno sbaglio. E che di certo non aiuta genitori che si spaccano la schiena per aiutare un ragazzo che ha sbagliato.
E' più chiaro il mio pensiero? Volevo chiarire con te,perchè stimo i tuoi interventi,anche quelli che non condivido,e preferisco argomentare che lasciare dei sospesi.
Poi non ho pretese di dire la verità,ma una prospettiva argomentata si.
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Re: scoraggiare avances di collega...
wow, siamo passati dal tizio che vuole offrire un caffè con rimorchio a droga, anoressia, drammi famigliari.. c'aggiungo il sesso vah.
blackina uso te perchè sei qui, non mi va di cercare.
blackina uso te perchè sei qui, non mi va di cercare.
scelte indipendenti, si. a 13 anni anche se sono ancora bambini, ragionano da 18enni minimo. cioè, vogliono la mamma se stanno male, ma per il resto, vestiti, amicizie, uscite decidono autonomamente. come con il sesso. sentita con le mie orecchie una mamma vantarsi della purezza (ma di che ti vanti poi) della figlia. peccato che la figlia alle medie fosse conosciuta come la migliore pizzoccheraia della zona.. il resto la madre l'ha scoperto quando la ragazza a 16 anni le ha detto "sai mamma, il ginecologo sospetta clamidia" è svenuta la tipa... si i ragazzi fanno le loro scelte. compito di un genitore è aiutarlo a comprendere al meglio, non dire "mio figlio è un genio" vantandosene e poi non parlando con il figlio, che diventa magari un santo o magari un flagello di dio.blackina ha scritto: la variabile che l'adolescente sceglie da sé , fa da solo le sue scelte, é indipendente....ma che vuol dire? un tredicenne che tipo di scelte puo fare? quale indirizzo fare al liceo?quale sport fare?scelte di lavoro?non so, non mi capacito, secondo voi un tredicenne di quale situazione di vita puo portarlo a scegliere la droga?all'uscita della scuola?
e cosa pensi che ne facesse di quei soldi facili? tra l'altro di 35 fatti ce ne sono tanti, davvero. e non tra disadattati o barboni, ma magari tra laureati o rappresentanti. e li riconosci, o se li riconosci i rappresentanti fatti.......e cmq farei un distinguo perché io parlo di responsabilità e o fallimento quando si parla di ragazzetti adolescenti...non é lo stesso discorso per dire di un 35 enne che fa una vita diciamo normale e si butta nella droga cosi tanto per provare o del 30enne che lascia il posto in fabbrica per diventare spacciatore (senza drogarsi) e guadagnare soldi facili (letto ieri nel giornale di cronaca locale), ecco li si che si parla di individualità
cmq spero non aver offeso la sensibilità di nessuno, credo non aver usato nessun termine offensivo o sputato sentenza credo che ognuno debba vedere le cose secondo la sua prospettiva
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
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Re: scoraggiare avances di collega...
Oh si,e questi quesiti te li poni anche troppo,e te ne fai una condanna a vita,che basta e avanza senza le condanne altrui.blackina ha scritto:rispondo brevemente fisio perché qui si fortissimamente ot
pero se come tu dici la statistica rivela che la magg parte dei tossicodipendenti ha alle spalle un vissuto fin troppo perfetto, tra virgolette, appunto non perfetto in un qualchesa lacunoso per chissa quale motivo per cui alla fin fine ha un vissuto no buono
il fallimento come dici é si sociale sicuamente ma io personalmente lo sentirei anche sulla mia persona perché come madre se mi dovesse capitare non potrei non negarmi un come dire esame di coscienza e qualche dubbio qualche quesito me lo porrei fra me e me, mi chiederei forse non ho viglialto abb forse sono stata assente laddove ce n'era bisogno forse ho preso sottogamba qualcosa e via discorrendo, io personalmente non riuscirei a non pormi qualche quesito a non riflettere....non potrei dirmi semplicemente 'non sono responsabile io' i responsabili sono la società la fuori e mio figlio lui solo, io mi porrei dei quesiti e valuterei in altra prospettiva il mio vissuto con lui , non so,
Certo,non hai saputo vedere,capire,prevenire,parlare. Certo.
Ma non per colpa,non per volontà,non per disinteresse.
E chi ci è passato,credimi,di colpe se ne da fin troppe. Sono gli altri che non dovrebbero dargliele,per non caricare una croce già tanto pesante senza le dovute informazioni.
Nessuno è immune da sbagli,nessuno è immune da fallimenti,la sua parte la fà,ma non è il genitore a fare il figlio perfetto o il figlio degenere. E' la persona che fa il proprio percorso. Con strumenti,tempismo e cul@ si possono schivare tanti danni,ma il dolo nelle disgrazie di un figlio raramente c'è. E la vita è fatta di tanti pisodi e tanti momenti.
E credere di essere genitori premurosi,severi e in ascolto non ci esime dal rischio,OK?
Il folle,l'amante,il poeta solo d'immaginazion son fatti...
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Re: scoraggiare avances di collega...
e scusa witch,per aver intasato il tuo topic..
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Re: scoraggiare avances di collega...
ely66 ha scritto:wow, siamo passati dal tizio che vuole offrire un caffè con rimorchio a droga, anoressia, drammi famigliari.. c'aggiungo il sesso vah.
blackina uso te perchè sei qui, non mi va di cercare.scelte indipendenti, si. a 13 anni anche se sono ancora bambini, ragionano da 18enni minimo. cioè, vogliono la mamma se stanno male, ma per il resto, vestiti, amicizie, uscite decidono autonomamente. come con il sesso. sentita con le mie orecchie una mamma vantarsi della purezza (ma di che ti vanti poi) della figlia. peccato che la figlia alle medie fosse conosciuta come la migliore pizzoccheraia della zona.. il resto la madre l'ha scoperto quando la ragazza a 16 anni le ha detto "sai mamma, il ginecologo sospetta clamidia" è svenuta la tipa... si i ragazzi fanno le loro scelte. compito di un genitore è aiutarlo a comprendere al meglio, non dire "mio figlio è un genio" vantandosene e poi non parlando con il figlio, che diventa magari un santo o magari un flagello di dio.blackina ha scritto: la variabile che l'adolescente sceglie da sé , fa da solo le sue scelte, é indipendente....ma che vuol dire? un tredicenne che tipo di scelte puo fare? quale indirizzo fare al liceo?quale sport fare?scelte di lavoro?non so, non mi capacito, secondo voi un tredicenne di quale situazione di vita puo portarlo a scegliere la droga?all'uscita della scuola?
e cosa pensi che ne facesse di quei soldi facili? tra l'altro di 35 fatti ce ne sono tanti, davvero. e non tra disadattati o barboni, ma magari tra laureati o rappresentanti. e li riconosci, o se li riconosci i rappresentanti fatti.......e cmq farei un distinguo perché io parlo di responsabilità e o fallimento quando si parla di ragazzetti adolescenti...non é lo stesso discorso per dire di un 35 enne che fa una vita diciamo normale e si butta nella droga cosi tanto per provare o del 30enne che lascia il posto in fabbrica per diventare spacciatore (senza drogarsi) e guadagnare soldi facili (letto ieri nel giornale di cronaca locale), ecco li si che si parla di individualità
cmq spero non aver offeso la sensibilità di nessuno, credo non aver usato nessun termine offensivo o sputato sentenza credo che ognuno debba vedere le cose secondo la sua prospettiva
ely, guarda tocchi un tasto mio dolente....non ho riferimenti non ho conoscenze dirette o indirette con altre famiglie che abbiano adolescenti....a volte mi sembra di vivere in un mondo tutto mio....a tredici anni pensare di fare sesso, lo sento alla tv ma mai visto o sentito di persona qua nel mio piccolo mondo....
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Re: scoraggiare avances di collega...
tranquilla. sono rimasta mezza chokkata anch'io. sbiancata e con le mani sudate.. anche perchè conosco sia la madre che la figlia, l'intera famiglia. e la figlia pare angelica, niente parolacce, niente comportamenti strani. a casa e con i genitori. fuori, il delirio.
e ho deciso che fino alla terza media a scuola ce la porto io e se è il caso la vado pure a riprendere. e in ricreazione sarà meglio che i prof vigilino bene.... non so se rendo l'idea di com'ero messa
e ho deciso che fino alla terza media a scuola ce la porto io e se è il caso la vado pure a riprendere. e in ricreazione sarà meglio che i prof vigilino bene.... non so se rendo l'idea di com'ero messa
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
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Re: scoraggiare avances di collega...
su su ragazze, che ho saputo recentemente che le basi per evitare la psico-apaticicità nei figli durante la loro adolescenza si gettano entro i primi 3 anni di vita del bambino: poi i giochi sono fatti. Quando sono tornata a casa ho aperto l'armadietto e mi sono imbottita di valeriana per riuscire a dormire :ahah
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non mi resta che ridere
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"People who get offended by the internet are the same people who take mini-golf seriously"