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Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Salve a tutte!
Vorrei sapere se esistono agevolazioni e/o sgravi fiscali e contributivi per i datori di lavoro di persone disabili.
So che ne sono previste in caso di assunzione di una persona disabile, (e che tali agevolazioni sono previste anche a favore dei datori di lavoro che, pur non essendo soggetti agli obblighi della l.68/99, procedono all'assunzione di disabili) ma vorrei sapere se questi benefici sono previsti anche per il datore di lavoro di una persona che è stata riconosciuta disabile successivamente all'assunzione, ovvero che stava già lavorando e che non viene assunta ex novo.
Grazie!
Vorrei sapere se esistono agevolazioni e/o sgravi fiscali e contributivi per i datori di lavoro di persone disabili.
So che ne sono previste in caso di assunzione di una persona disabile, (e che tali agevolazioni sono previste anche a favore dei datori di lavoro che, pur non essendo soggetti agli obblighi della l.68/99, procedono all'assunzione di disabili) ma vorrei sapere se questi benefici sono previsti anche per il datore di lavoro di una persona che è stata riconosciuta disabile successivamente all'assunzione, ovvero che stava già lavorando e che non viene assunta ex novo.
Grazie!
Sara mamma di ♥ Lorenzo 24/03/09 ♥ Alessandro 02/06/12
Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
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- nemo
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 16:38
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Nel mio caso erano previsti dei permessi mensili che pagava l'INPS, altro non ricordo.....però rivolgiti ad un patronato, é meglio.
Amo i miei due figli!!!
- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Ti ringrazio Nemo! Credo che tu ti riferisca alla legge 104 che riconosce il diritto ad usufruire di tali permessi solo nel caso sia stata riconosciuta la condizione di handicap in situazione di gravità ...non è il mio caso!
Sara mamma di ♥ Lorenzo 24/03/09 ♥ Alessandro 02/06/12
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- nemo
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 16:38
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Per questa occorre un'autorizzazione in ogni caso..
Le agevolazioni fiscali se non ricordo male no......la persona del patronato mi parlo' di liste speciali alle quali fare domanda per essere assunte....
Le agevolazioni fiscali se non ricordo male no......la persona del patronato mi parlo' di liste speciali alle quali fare domanda per essere assunte....
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- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Ti riferisci alle liste speciali per il collocamento mirato; io invece volevo sapere se ci sono sgravi fiscale per la ditta che ha già nell'organico un lavoratore disabile ...ma da quello che capisco, anche leggendo in internet, la risposta è NO!
Il mio problema principale è questo forum/viewtopic.php?f=46&t=48124" onclick="window.open(this.href);return false;
e volevo cercare di capire se a fronte della mia richiesta potessi contrapporre il fatto di farli beneficiare di qualche vantaggio...
Il mio problema principale è questo forum/viewtopic.php?f=46&t=48124" onclick="window.open(this.href);return false;
e volevo cercare di capire se a fronte della mia richiesta potessi contrapporre il fatto di farli beneficiare di qualche vantaggio...
Sara mamma di ♥ Lorenzo 24/03/09 ♥ Alessandro 02/06/12
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- crucchina79
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- Iscritto il: 19 nov 2010, 12:24
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Sai che penso che ci sia un buco legislativo a questo proposito? Forse si potrebbe ovviare con licenziamento e riassunzione?
Ma non c'è modo di arrivare ad un accordo? Non mi sembra che tu stia chiedendo chissà cosa con una riduzione di 5 ore, specialmente vista la situazione... comunque se fossi in te sentirei il sindacato, loro dovrebbero sapere qualcosa in più...
Ma non c'è modo di arrivare ad un accordo? Non mi sembra che tu stia chiedendo chissà cosa con una riduzione di 5 ore, specialmente vista la situazione... comunque se fossi in te sentirei il sindacato, loro dovrebbero sapere qualcosa in più...
Amate le persone, non le cose. Usate le cose, non le persone. (Spencer W. Kimball)
mamma di T. 29/05/2011 e V. 21/07/2014
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- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Il presidente si è incaponito su una presa di posizione e voleva concedermi un part time a 20 ore sett, il Direttore ha proposto le 25 …io ne vorrei 30!
Sono tornata a parlare col direttore a "piangere" e supplicare perchè mi concedano se non un'ora almeno mezz'ora in più al giorno. La posizione del direttore è quella di Ponzio Pilato! Potrebbe essere l'ago della bilancia, per sua ammissione per lui sono indifferenti 5 o 6 ore, e invece se ne lava le mani! Ho anche contattato personalmente il vicepresidente (sindacalista) per cercare il suo appoggio e far rappresentare da lui le mie richieste....
Aspetto ancora....
La cosa che non mi va giù è che con l'invalidità civile del 75% e una norma che a fronte di tale riconoscimento configura il part time come DIRITTO debbano farmi tante storie...
E' un punto preso il loro, è un punto preso il mio!
Sono tornata a parlare col direttore a "piangere" e supplicare perchè mi concedano se non un'ora almeno mezz'ora in più al giorno. La posizione del direttore è quella di Ponzio Pilato! Potrebbe essere l'ago della bilancia, per sua ammissione per lui sono indifferenti 5 o 6 ore, e invece se ne lava le mani! Ho anche contattato personalmente il vicepresidente (sindacalista) per cercare il suo appoggio e far rappresentare da lui le mie richieste....
Aspetto ancora....
La cosa che non mi va giù è che con l'invalidità civile del 75% e una norma che a fronte di tale riconoscimento configura il part time come DIRITTO debbano farmi tante storie...
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Sara mamma di ♥ Lorenzo 24/03/09 ♥ Alessandro 02/06/12
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- leda71
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- Iscritto il: 22 nov 2005, 23:31
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Dida, ma se la tua azienda è grande (come mi pare di capire da tutte le cariche che ha
) avrà, come tutte le grandi aziende, il problema delle assunzioni obbligatorie di categorie protette.
Una volta era necessario dimettersi/farsi riassumere dopo essersi iscritti alle liste del collocamento obbligatorio per potere essere computabile, ma ora per quel che ne so non lo è più.
Facendo così e perchè l'azienda abbia il massimo del beneficio (contandoti come 1 unità intera) il dipendente DEVE avere un part-time SUPERIORE al 50% (fosse anche solo di 1 ora alla settimana).
La convenienza a farti lavorare un po' di più ,quindi, sarebbe reciproca.
Una volta era necessario dimettersi/farsi riassumere dopo essersi iscritti alle liste del collocamento obbligatorio per potere essere computabile, ma ora per quel che ne so non lo è più.
Facendo così e perchè l'azienda abbia il massimo del beneficio (contandoti come 1 unità intera) il dipendente DEVE avere un part-time SUPERIORE al 50% (fosse anche solo di 1 ora alla settimana).
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There must be some kind of way out of here ...
- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Leda, il posto dove lavoro è un ente privato paritetico ovvero amministrato da rappresentanti delle associazioni di categoria e rappresentanti dei lavoratori (sindacati) ecco perchè tante cariche!
Siamo solo 10 dipendenti (c'è in vista l'assunzione di una persona a sostituzione di un pensionamento) e pertanto non ha l'obbligo di assunzione di categorie protette.
I benefici previsti in casi di assunzione di categorie protette sono estesi anche ai datori di lavoro, che pur non essendo in dovere di assumere categorie protette, lo fanno cmq godendo degli stessi vantaggi di chi è obbligato per legge.
Mi spieghi meglio questa tua frase
I benefici previsti in casi di assunzione di categorie protette sono estesi anche ai datori di lavoro, che pur non essendo in dovere di assumere categorie protette, lo fanno cmq godendo degli stessi vantaggi di chi è obbligato per legge.
Mi spieghi meglio questa tua frase
...è proprio quello che sto cercando di capire! perchè così la convenienza a farmi lavorare un po' di più sarebbe reciproca!leda71 ha scritto: Una volta era necessario dimettersi/farsi riassumere dopo essersi iscritti alle liste del collocamento obbligatorio per potere essere computabile, ma ora per quel che ne so non lo è più.
Sara mamma di ♥ Lorenzo 24/03/09 ♥ Alessandro 02/06/12
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- leda71
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Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
fammi chiedere alla mia assistente che è lei che segue 'ste cose da noi e tra 2 minuti ti dico
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- leda71
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Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
lei mi dice che le avevano detto che non è più necessario dimettersi/riassumere purchè la persona passi al collocamento per confermare che ha le credenziali per iscriversi alle liste obbligatorie.
magari l'ufficio di collocamento può darti una mano
magari l'ufficio di collocamento può darti una mano
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- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Grazie mille Leda! Chiamerò il centro per l'impiego e sento cosa mi dicono... Speriamo che tu mi abbia aperto un'altra strada
Grazie!
Senti, se posso approfittare, visto che sei "del mestiere" sapresti darmi una risposta sull'altra questione forum/viewtopic.php?f=46&t=48124" onclick="window.open(this.href);return false;

Grazie!
Senti, se posso approfittare, visto che sei "del mestiere" sapresti darmi una risposta sull'altra questione forum/viewtopic.php?f=46&t=48124" onclick="window.open(this.href);return false;
Sara mamma di ♥ Lorenzo 24/03/09 ♥ Alessandro 02/06/12
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- leda71
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- Iscritto il: 22 nov 2005, 23:31
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Dida è lunghissimo
... fammi il sunto in 2 righe, pleassssse
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- Dida77
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- Iscritto il: 6 giu 2008, 10:21
Re: Agevolazioni ai datori di lavoro di persone disabili
Ho fatto richiesta di part time, chiedendo una riduzione di lavoro da 40 a 30 ore sett.
Ho il riconoscimento del 75% di invalidità civile.
Sono una malata oncologica.
Ho fatto la mia richiesta sulla base dall’art. 46 del D. Lgs. 276/2003 che consente ai lavoratori affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, accertata da una commissione medica istituita presso l'azienda unità sanitaria locale territorialmente competente, che siano in grado di lavorare, ma che preferiscano ridurre l'orario di lavoro, il diritto di chiedere e ottenere dal datore di lavoro la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.
Nella mia richiesta ho anche precisato, per mezzo delle disposizioni della Circolare n° 40/05 del 22.12.2005 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, quanto segue:
CIRCOLARE N. 40 / 05 del 22.12.05 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
………..segue
Il diritto del lavoratore o della lavoratrice a richiedere la trasformazione del contratto è un diritto soggettivo che mira a tutelarne, unitamente alla salute, la professionalità e la partecipazione al lavoro come importante strumento di integrazione sociale e di permanenza nella vita attiva. Per tali ragioni, nonché in considerazione del rango primario dell'interesse alla tutela della salute cui è principalmente finalizzata la norma, il legislatore lo configura come una potestà che non può essere negata sulla base di contrastanti esigenze aziendali. A tali esigenze, e all'accordo tra le parti, è invece rimessa la quantificazione dell'orario ridotto nonché la scelta tra modalità orizzontali oppure verticali di organizzazione dello stesso. In considerazione della ratio dell'istituto, nonché del carattere soggettivo del diritto, l'organizzazione del tempo di lavoro dovrà in ogni caso essere pianificata tenendo prioritariamente in considerazione le esigenze individuali specifiche del lavoratore o della lavoratrice.
Alla mia richiesta hanno risposto che, per motivi organizzativi hanno individuato in 25 ore settimanali (part time al 62.5%) la soluzione più idonea per venire incontro alla mia richiesta. Io ne voglio 30 per ragioni economiche!
Mi domando come sia possibile che il parere del Presidente dell’Azienda presso cui lavoro abbia maggior peso delle disposizioni di legge e della Circolare del Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali?
Mi domando come le mie specifiche condizioni che mi rendono soggetto fruitore delle disposizioni dell’art. 46 del D.Lgs 276/03 possano non prevalere sulle disposizioni del Comitato di Presidenza Aziendale.
Inoltre né il CCNL, né il Contratto Provinciale di Lavoro, contengono alcuna disposizione circa la quantificazione della percentuale di riduzione dell’orario lavorativo per i contratti part time che pertanto non risulta stabilita a priori.
Mi chiedo: possono davvero barricarsi dietro questa posizione oppure la legge e la giurisprudenza sono dalla mia parte e non possono non concedermi quello che chiedo?
Se mi rivolgessi alla Consigliera di Parità della mia provincia potrei davvero ottenere qualcosa… ?????
Ho il riconoscimento del 75% di invalidità civile.
Sono una malata oncologica.
Ho fatto la mia richiesta sulla base dall’art. 46 del D. Lgs. 276/2003 che consente ai lavoratori affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, accertata da una commissione medica istituita presso l'azienda unità sanitaria locale territorialmente competente, che siano in grado di lavorare, ma che preferiscano ridurre l'orario di lavoro, il diritto di chiedere e ottenere dal datore di lavoro la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.
Nella mia richiesta ho anche precisato, per mezzo delle disposizioni della Circolare n° 40/05 del 22.12.2005 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, quanto segue:
CIRCOLARE N. 40 / 05 del 22.12.05 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
………..segue
Il diritto del lavoratore o della lavoratrice a richiedere la trasformazione del contratto è un diritto soggettivo che mira a tutelarne, unitamente alla salute, la professionalità e la partecipazione al lavoro come importante strumento di integrazione sociale e di permanenza nella vita attiva. Per tali ragioni, nonché in considerazione del rango primario dell'interesse alla tutela della salute cui è principalmente finalizzata la norma, il legislatore lo configura come una potestà che non può essere negata sulla base di contrastanti esigenze aziendali. A tali esigenze, e all'accordo tra le parti, è invece rimessa la quantificazione dell'orario ridotto nonché la scelta tra modalità orizzontali oppure verticali di organizzazione dello stesso. In considerazione della ratio dell'istituto, nonché del carattere soggettivo del diritto, l'organizzazione del tempo di lavoro dovrà in ogni caso essere pianificata tenendo prioritariamente in considerazione le esigenze individuali specifiche del lavoratore o della lavoratrice.
Alla mia richiesta hanno risposto che, per motivi organizzativi hanno individuato in 25 ore settimanali (part time al 62.5%) la soluzione più idonea per venire incontro alla mia richiesta. Io ne voglio 30 per ragioni economiche!
Mi domando come sia possibile che il parere del Presidente dell’Azienda presso cui lavoro abbia maggior peso delle disposizioni di legge e della Circolare del Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali?
Mi domando come le mie specifiche condizioni che mi rendono soggetto fruitore delle disposizioni dell’art. 46 del D.Lgs 276/03 possano non prevalere sulle disposizioni del Comitato di Presidenza Aziendale.
Inoltre né il CCNL, né il Contratto Provinciale di Lavoro, contengono alcuna disposizione circa la quantificazione della percentuale di riduzione dell’orario lavorativo per i contratti part time che pertanto non risulta stabilita a priori.
Mi chiedo: possono davvero barricarsi dietro questa posizione oppure la legge e la giurisprudenza sono dalla mia parte e non possono non concedermi quello che chiedo?
Se mi rivolgessi alla Consigliera di Parità della mia provincia potrei davvero ottenere qualcosa… ?????
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