karamel ha scritto:torno indietro un attimo alla discussione sul giustizialismo. Io credo che in linea generale deve essere concessa alle persone che hanno commesso un errore di ravvedersi, espiare e ricominciare una nuova vita, pulita e diversa. Ma per chi si macchia di crimini orrendi, neppure nominabili la pena deve essere commisurata al reato commesso. Anche Gesù Cristo, che ricordiamoci è allo stesso tempo infinita giustizia e infinita misericordia è stato decisamente duro: "chiunque scandalizza uno dei miei piccoli sarebbe stato meglio per lui che non fosse mai nato" .... non mi pare che lasci spazio a perdono, crisi mistiche e un paio d'anni con la condizionale....
Detto questo, legge umana e legge divina viaggiano su binari separati. Dio può anche perdonare, dato che legge il cuore dell'uomo e può valutare un suo eventuale pentimento, ma non ci può essere umana pietà per chi compie delitti efferati, soprattutto sui bambini. Gesù ha canonizzato il primo santo (il ladrone alla sua destra) mentre stava sulla croce "oggi sarai con me in Paradiso" ma non lo ha sceso da quella croce che rappresentava l'umana punizione per i reati commessi (giusta, non giusta??? Era comunque la pena prevista dalla legge per chi commetteva certi tipi di delitti).
Io non sono favorevole alla pena di morte come vendetta/punizione, ma mi sembra che di fronte a certi crimini la possibilità di ravvedimento del reo sia davvero improbabile..... magari il problema è vedere chi dovrebbe assumersi la responsabilità di sopprimere un altro essere umano. E qui si entra in un ginepraio in cui è difficile districarsi.
mi sto arretreizzando spot.
SABINA mi hai illuminato. grazie