La nostra storia inizia nel 2008, quando iniziamo ad avere voglia di un cucciolino, e passa attraverso una diagnosi piuttosto impietosa di infertilità accompagnata da una traslocazione genetica: insomma un disastro.
In quel periodo inizio a frequentare GOL e in particolare il gruppo delle SOSSINE, inizia come una richiesta di informazioni "pratiche" e diventa per me un riferimento importante dove trovo delle amiche che mi ascoltano, mi capiscono e mi sostengono in tutto il mio viaggio!
Nell'estate 2009 la macchina della PMA si mette in moto, dopo un tempo di caccia relativamente breve (relativamente perchè a me con il cuore è sembrato lunghissimo, anche se la mia testa sa che un anno e mezzo è praticamente nulla): iniziano i mille esami, più o meno invasivi, la spola tra Milano e Bologna (dove siamo seguiti), la speranza, la paura, l'entusiasmo, lo sconforto, una miriade di emozioni così diverse e così profonde da rendere tutto più complicato, da mettere alla prova in modo impensabile!
A ottobre inizio il protocollo, a novembre mi prelevano gli ovociti ma vado in iperstimolo, bloccano tutto, congelano gli ovociti e mi dicono che se ne parlerà a dicembre, il 30 novembre scongelano "le mie uova", solo 2 piccolissimi, minuscoli ovetti sono utilizzabili, ma questo non me lo dicono, per fortuna, lo vengo a sapere il giorno dopo quando mi chiamano per il transfert, mi ricordo perfettamente quella telefonata "signora, abbiamo scongelato 10 ovociti, solo 2 erano utilizzabili, li abbiamo fecondati e si sono fertilizzati entrambi, venga domani alle 13.30 per il tranfert".
Il 2 dicembre io e mio marito entriamo nella sala operatoria, io guardo sul monitor quei 2 puntini e li considero già i miei bambini, capisco quello che mi dicevano le mie amiche sossine, ti trovi ad amare quelle celluline come non è nemmeno razionale fare, eppure le ami, alla follia. Piango quando me li trasferiscono, faccio piangere anche la biologa che mi dice che è bellissimo vedere questa commozione, non sento nemmeno un pochino di dolore, solo una gioia immensa...questo, per me, è stato il primo parto, la prima nascita dei miei figli.
Esco dalla sala operatoria e mando un sms alle mie amiche sossine "sono ufficialmente in cova di 2 valorosi combattenti! Che il cielo li protegga!".
Devo apettare 14 giorni per fare le beta...ma non ce la faccio! L'11 dicembre mi sveglio e decido di fare un test, che so che sarebbe stato comunque negativo, troppo troppo presto, però sto dando di matto e ho bisogno di fare qualcosa, anche inutile come fare un test troppo precoce. Mio marito ha una trasferta di lavoro quindi mi alzo alle 5 per poterlo fare quando c'è lui, quando esce la scritta "incinta 1-2" io e lui non capiamo più niente, non so nemmeno cosa sento, non sento quell'esplosione di felicità che pensavo di sentire, non sento paura....sono stordita, incredula, lo guardo e penso "ecco quello che non credevo avrei visto mai!", e piango!
Il 30 dicembre fisso la prima ecografia, privatamente perchè non ho la pazienza di aspettare metà gennaio per quella "canonica", mi dico che tanto non si sentirà il cuoricino, ma almeno voglio vedere che ci sia, che non sia solo un sogno, e dentro di me c'è uan vocina che dice "e secondo me sono due!"...l'ecografista chiede "quanti embrioni hanno impiantato?" "due" "e infatti sono due!".
Quanta gioia, quante paure per i successivi 8 mesi, 8 mesi di gravidanza pressochè perfetta nonostante le mie mille paranoie: qualche perditina (che poi si rivelerà un innocuo ectropion), un bel po' di tamponi positivi, ma mai una contrazione, mai un dolore, mai una perdita seria!
Faccio anche la villocentesi, scelta obbligata per la mia traslocazione,e anche quella non mi da nessun problema, qualche giorno a riposo per precauzione, e poi si riprende con la vita di sempre.
Essendo due, sin da subito mi viene caldamente consigliato il TC, io sono un po' titubante, vorrei tentare un naturale, ma la natura decide per me, la bimba, che sta "più vicina all'uscita" si mette podalica a 14 settimane e da lì non si schioda più....e che TC sia!
Faccio tutte le analisi del caso, tutte perfette (mi danno solo un punto di rischio per il mio sovrappeso, cattiiiiiiiiiivi

La mia splendida ginecologa, che è una di famiglia, si informa su chi sarà l'operatore, lo conosce bene, dice che è molto bravo, mi rassicura.
Arrivo all'accettazione alle 7 del mattino, c'è un'altra ragazza, Silvia, anche lei incinta di 2 gemelli, anche i suoi maschio e femmina, con cui passerò molto tempo sia prima dell'intervento che dopo, mi fanno la cartella e il monitoraggio....irrazionalmente ho paura che mi dicano che è finito tutto, nonostante senta perfettamente le loro mazzate nella pancia (sono 2 torelli irrequieti!

Infatti l'ostetrica mi da delle direttive per cambiarmi, io non capisco e battibecchiamo un po' (mi devo sempre far riconoscere

Ora devo salutare anche mio marito, che non può entrare in sala operatoria, lì mi sento davvero persa, sola e inizio ad avere paura, per fortuna c'è sempre Silvia nel lettino accanto al mio, ricaccio indietro le lacrime e iniziamo a chiacchierare. Arrivano le ostetriche, controllano la perfetta depilazione fatta dal maritino


Le cose però cambiano in fretta, ci sono dei problemi con un'altra paziente, quindi si decide di cambiare l'ordine, si entra in sala, subito! Sono le 9! Saluto Silvia, che invece deve continuare ad aspettare e mi portano via.
La sala è fredda, ma piena di persone gentili che mi sorridono, chiacchierano, mi chiedono dei bimbi, mi riscaldo un po'. L'anestesista è fantastica, mi fa mettera in una posizione buffissima per l'epidurale ("abbraccia il cuscino come se fosse tuo marito, anzi di più" :ahah ), fa l'anestesia e io non sento nemmeno l'ago entrare, non sento bruciare, non sento assolutamente nessun dolore, sento solo le gambe che diventano di pietra. Un'allieva cerca di mettermi il catetere, ci prova 3 volte (

Mi mettono il telino davanti alla faccia, e capisco che ci siamo; chiedo di poter tenere gli occhiali perchè voglio vedere i miei figli, me li tolgono, me li rimettono...ma solo io chiedo tutte ste cose strane?

Arriva il chirurgo e mi dice che nella sala accanto c'è un'urgenza piuttosto importante, quindi ci sarà un po' di casino, di non preoccuparmi, chiama a raccolta gli altri operatori e da il via alle danze. Pochissimi minuti dopo sento "tirare", non saprei descrivere questa sensazione, è proprio l'idea che qualcosa venga strappato via da me, qualche sencondo dopo sento un miagolio vigoroso, mi avvicinano un fagottino tutto sporco e urlante...mio Dio, è Laura, è mia figlia, non ci posso credere! La portano via per valutarla, mi dicono che è la prassi e che poi me la riportano. Sono le 9 e 21! Un minuto dopo, un altro strappo, questa volta più che un miagolio è un mezzo ruggito, è arrivato Filippo! Tutti dicono "o mamma ma come è biondo!" e do un bacino anche a lui, prima che lo portino a "fare il tagliando"...continuo a chiedere se stanno bene, se sono a posto, me li riportano al volo entrambi, vicini vicini nello stello telino verde, e mi dicono che hanno ottenuto un Apgar brillantissimo!
Poi ho un vuoto, non sento più niente, mi sento stordita, mi chiedono se voglio altro ansiolitico e io mi chiedo perchè, visto che sono tranquilla, ora i bimbi ci sono, sono sani, ce l'ho fatta.
Scopro dopo che ho avuto una bruttissima emorragia, che per un attimo i miei reni hanno smesso di funzionare bene, credo che mi abbiano sedata per quel motivo, comunque il chirurgo è molto in gamba, va tutto bene, è tutto fatto!
Mi portano poi di nuovo nella saletta, e la mia ginecologa è lì, mi dice dei bimbi, che sono perfetti, bellissimi, che stanno bene, che Laura è più piccolina ma forte forte, che Filippo ha un vocione niente male e che ha fatto la cacca in mano all'ostetrica che lo lavava, :ahah amore di mamma! Io ho un sonno incredibile e riposo un po'.
Poi mi portano fuori, c'è un casino pazzesco, non c'è posto nella saletta post-parto, pare abbiano partorito in tantissime tra la nottata e la prima mattina e io resto in corridoio, dopo pochi minuti arriva mio marito con in braccio Laura, me la mette addosso e va a prendere Filippo...li guardo, attaccati a me, 2 persone nuove, 2 volti sconosciuti ma già familiari: siamo noi, siamo quello che non sarebbe dovuto essere, e invece ci siamo, siamo qui, siamo noi 4!
Laura e Filippo, vestiti con le tutine che avevo scelto per loro ("sono piccino ma carino" e "sono piccina ma carina"), 2 tutine che stanno enormi anche se per essere 2 gemellini sono grandi, mi dicono, con le calzine che scappano dai piedini piccolini! Dovranno stare un pochino in culletta termica, perchè Lauretta ha la glicemia un po' bassa e Filippo le deve fare compagnia (alla fine ci staranno 2 giorni), ma stanno benissimo, Filippo è l'assoluta fotocopia di mio marito, Laura somiglia un po' a me e un po' a lui, è incredibile, guardarli e rendermi conto che sono una parte di me, che sono me, che non esiste niente di più grande e più perfetto al mondo!
Poi mi trasferiscono in puerperio, e lì inizia l'incubo, ma è un incubo di cui non voglio aprlare, non qui, qui voglio che ci sia solo spazio per l'immensia felicità di quel giorno!