sicuramente un'attività in proprio è molto + impegnativa di un impiego da dipendente, ma come dici tu stessa ogni tanto c'è qualche "pro", vedi ad esempio la possibilità di staccare per un giorno senza farti troppi problemi... ovviamente però se non sei nel periodo clou, e mi sa proprio che con questo tipo di attività i periodi clou sono parecchi
reinventarsi un lavoro ora la vedo dura, e difficile sicuramente
anch'io tutto sommato non sono granché soddisfatta, ma ho accettato il compromesso lasciando da parte le ambizioni anche perché questo lavoro a 6 ore mi consente di seguire i miei figli senza dover delegare
se tornassi indietro farei tutt'altro, chissà... ma sai che anche il mio grande sogno sarebbe stato insegnare? ma l'ho lentamente abbandonato via via che passava il tempo, anche perché ho frequentato l'università sempre lavorando (ed avendo quindi un'entrata fissa) e quindi dopo la laurea vedevo come un controsenso mettermi a fare inizialmente le supplenze e poi la precaria per anni, tanto + per un misero stipendio, anche se sono certa che avrei avuto ben + soddisfazioni...
mah, sarà per la prossima vita...

ma c'è gente che ha davvero coraggio, invece: leggevo giusto qualche giorno fa sul Corriere, ad esempio, di una tizia di 45 anni o già di lì che ha mollato un lavoro ventennale nel settore pubblicitario per iscriversi all'università al corso di laurea per infermiera (ora ci vuole la laurea), una svolta dettata da un episodio che l'ha portata ad avvicinarsi al mondo della sanità e che le ha fatto scoprire che avrebbe potuto essere utile in questo modo... ora fa già dei turni in ospedale (notte in ospedale e poi via diretta in università) e a breve otterrà la laurea, e dice di esser soddisfattissima
ma certo queste sono eccezioni...