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Prima, durante e dopo la gravidanza
la famosa "educazione"
- crikorki
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Re: la famosa "educazione"
scusate ma sono l'unica che ogni tanto perde la pazienza e urla? io, quando esagera a volte urlo...è più forte di me...mi sento in colpa ma a volte mi fa uscire matta!!!
Nicola nato il 01/08/2008 e Filippo nato il 24/12/2011
I miei bimbi..la mia vita...la mia gioia...
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- clizia
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Re: la famosa "educazione"
Certo che ogni tanto è capitato, dal tono sostenuto, allo sbuffo allo strillo mio, al prenderlo di peso. Oppure al contrario sono riuscita a rimanere calma, sorridergli continuando a spiegare oppure trasformare il capriccio e la rabbia in pianto liberatorio tra le mie braccia. di tutto un pò. Non c'è mai unmodo solo. sono sicura di una cosa. mai usato le sberlette come metodo educativo. Non servono e passa il messaggio che vince chi picchia, davvero antieducativo al massimo. Ovvio che il bimbo si blocca, ma meglio che lo faccia dopo altre azioni nostre più soft rispetto alla sberlotta. voi quando litigate col marito vi pigliate a sberle o cercate solo di parlare, al massimo qualche strillo e tono alterato? Il tono alterato non è mancanza di rispetto verso l'altro. Poi ci si può allontanare un attimo, riprendere fiato e ricominciare a parlare e dire le proprie ragioni in modo più civile. La le pacche o altro sono mancanza di rispetto, specie nei confronti di uno più piccolo. nno hanno senso, insegnano solo a temere chi è più forte e attacca. E no ci sono rispnodenze con la realtà che chi le riceve capisca meglio e diventi meno isterico e meno capriccioso rispetto agli altri, anzi, casomai tutti gli esperti dicono il contrario. e preferisco discutere con mio figlio due volte in più, non basare il nostro rapporto su questi giochi di forza.Lin ha scritto:clizia ma non ti capita mai che lui chiuda la connessione? e che a te, di contro, saltino i nervi? uff... anche io vorrei ruscire a rimanere lì, con lui, a sussurrargli amorevolmente (come poi faccio quando si calma...) i perché del mio no o/e a chiedergli le sue ragioni. ma se ci provo nel pieno del casino lui strilla 10 volte tanto, mi prende a sberle e io... perdo la calma!!!
e siccome l'unica pacca che ha mai preso è arrivata proprio da questo mio errore, non ci voglio riprovare neanche per sbaglio!!!
devo migliorarmi tanto, lo so. ma tra 5 min di silenzio e 1 di follia omicida, preferisco i primi...![]()
. Può però capitare che parta la pacca in situazioni di grande nervosismo, un due/tre volte è capitato dopo situazioni di potenziale pericolo) ma quelel sono con evidenza azioni brutte che servono solo a scaricare il nervoso sui bambini. Raramente ma ammetto che un paio di volte è capitato.
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Re: la famosa "educazione"
a parte che un medico no detiene il sapere se no per la sua disciplina, io penso che, come dice Sashimi, ognuno deve trovare il suo modo MA RISPETTANDO IL BAMBINO. quindi va benissimo adattare il dialogo in momenti diversi come diceva sash ma in fondo non è un modo così diverson non è che lei parla con uno e picchia l'altra.toscamilla ha scritto:pensate che al pediatrico meyer di firenze fior fior di medici mi dissero: signora dai 18 mesi ai 3 anni è l'età dell'onnipotenza. pugno duro e avanti, se nn mettono in carreggiata ora, dopo è troppo tardi.
Toscamilla si è l'età dell'onnipotenza ma che significa pugno duro? Ovviamente i bimbi devono anche capire i propri limiti e per questo basta un :NO, non voglio che tu faccia così. Senza bisogno di sberlotti, pacche, urli eccessivi. Per educare basta questo. diciamo invece che i nervi saltano e si ricorre allo sberlotto ed alal risposta eccessivamente aggressiva da parte nostra, ma i bimbi si spaventerano un pò. proprio perchè è difficile riconoscere le ragioni dell'adulto in quanto egoriferiti. Inutile dunque incavolarsi troppo con loro. Basta rimanere fermi nelel regole(poche) per noi assolutamente necessarie, cercare compromessi, rifletterci un pò.
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Re: la famosa "educazione"
Lin anch'io non potevo vederlo ed intervenivo un pò, nno l'ho lasciato da sol oa sbollire. Magari in certi momenti lo guardavo ma ero li, dopo un attimo cercavo di riavvicinarmi. A due anni poi l'ho trovato più gestibile che non dopo i tre , dove le impuntature si fanno più serie.
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Re: la famosa "educazione"
sono certa che non sei l'unica!!! anzi io mi aggiungo al gruppo... è vero che metto in atto le "strategie" dell'altro post, ma è altrettanto vero che non è che funzionino sempre sempre eh!?! qulache bell'urlaccio ce lo metto anch'io a volte...crikorki ha scritto:scusate ma sono l'unica che ogni tanto perde la pazienza e urla? io, quando esagera a volte urlo...è più forte di me...mi sento in colpa ma a volte mi fa uscire matta!!!
La paura bussò alla porta... il coraggio andò ad aprire: non c'era nessuno.
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Re: la famosa "educazione"
Dunque quando aveva l'età del tuo.... la mettevo in castigo. Cioè la facevo sedere per qualche momento, finchè le dicevo io che poteva venire e allora io le parlavo. Ovviamente era piccola e questa "tecnica" serviva solo ad allontanarla...Lin ha scritto:ishetta vogliamo confrontarci sul concetto di "lasciarli stare"? cosa fai, fisicamente, x aspettare che si calmi? io nei casi "gravi" lo metto sul tappeto dei giochi e gli dico che io sto di là in cucina, quando si calma può venire. e lui così fa: si sfoga e poi viene da me in cerca di coccole. in quelli "gestibili" lo tengo in braccio o vicino, xò mi irrigidisco... cioè, se non mi estraneo non mi controllo! ecco xché da fuori c'è l'effetto iceberg... ostento indifferenza, ma in realtà è l'unico modo che ho trovato di non seguire giulio nei suoi isterismi!
se ne trovassi un altro, serei più felice...
ora è più grande... e strano a dirsi è estremamente più facile.
Esempio decide che vuole una determinata cosa che non può avere, le dico che non posso dargliela, scatta il capriccio. Calma, mi avvicino e le dico che quando sarà calma ne riparleremo e me ne vado (non che abiti nella reggia di Caserta eh). Sento che si incavola e borbotta in Emmesco e poi torna. A questo punto le spiego che non ha potuto avere la tal cosa per il tal motivo.
Però ammetto di avere una figlia facilmente gestibile... nel senso che per me è stata più difficile quando era più piccola che non adesso.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te
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Re: la famosa "educazione"
Io non sono d'accordissimo su questo punto. A volte il capriccio è una sfida, un modo per vedere fino a dove possono arrivare, fino a dove (brutto termine) possono metterti i piedi in testa. Sono d'accordo sul fatto che sia un momento indispensabile della crescita perchè serve al bambino e serve a noi genitori per uscire dal momento del neonato, del siamo tutt'uno al momento del tu sei una persona e io sono un'altra, ma IO sono il genitore e TU sei il figlio, con tutto il gioco di ruoli che questo comporta.BarbyLondra ha scritto:
Per quello non sono d'accordo con questo "effetto iceberg". Io divento un iceberg con una persona che mi fa un dispetto o torto. I bambini di due anni non fanno i capricci apposta, ma lo fanno perche' sono inc****ti neri, perche' non riescono ad esprimersi e la loro mamma non li capisce, perche' non sanno che bisogna andare a letto ad una certa ora, che non si possono mangiare due gelati uno dopo l'altro, nopn sanno niente della vita e sono frustrati.
Se loro vogliono essere lasciati soli e' un conto pero' a me non piacerebbe irrigidirmi "per non seguire mio figlio nei suoi isterismi".
Poi il capriccio a volte è frustrazione perchè non si capisce e non si riesce a esprimersi ma non solo questo.
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Re: la famosa "educazione"
Credo sia una questione caratteriale. Io non urlo mai con nessuno, a parte quando qualcuno mi taglia la strada. Sono una persona estremamente solare, è difficilissimo farmi arrabbiare. Certo quando succede... non è il caso di starmi vicinocrikorki ha scritto:scusate ma sono l'unica che ogni tanto perde la pazienza e urla? io, quando esagera a volte urlo...è più forte di me...mi sento in colpa ma a volte mi fa uscire matta!!!
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Re: la famosa "educazione"
pugno duro io l'ho inteso come fermezza nel no, se è no è no e basta, pochi compromessi e regole, poche ma buone. se mi avesse detto sculaccioni pacche o simili di certo nn avrei seguito i consiglio ma avrei anche avuto da dirgli qualcosina....ma non penso che un medico possa dire che usare le mani sia un buon metodo per educare...clizia ha scritto:a parte che un medico no detiene il sapere se no per la sua disciplina, io penso che, come dice Sashimi, ognuno deve trovare il suo modo MA RISPETTANDO IL BAMBINO. quindi va benissimo adattare il dialogo in momenti diversi come diceva sash ma in fondo non è un modo così diverson non è che lei parla con uno e picchia l'altra.toscamilla ha scritto:pensate che al pediatrico meyer di firenze fior fior di medici mi dissero: signora dai 18 mesi ai 3 anni è l'età dell'onnipotenza. pugno duro e avanti, se nn mettono in carreggiata ora, dopo è troppo tardi.![]()
Toscamilla si è l'età dell'onnipotenza ma che significa pugno duro? Ovviamente i bimbi devono anche capire i propri limiti e per questo basta un :NO, non voglio che tu faccia così. Senza bisogno di sberlotti, pacche, urli eccessivi. Per educare basta questo. diciamo invece che i nervi saltano e si ricorre allo sberlotto ed alal risposta eccessivamente aggressiva da parte nostra, ma i bimbi si spaventerano un pò. proprio perchè è difficile riconoscere le ragioni dell'adulto in quanto egoriferiti. Inutile dunque incavolarsi troppo con loro. Basta rimanere fermi nelel regole(poche) per noi assolutamente necessarie, cercare compromessi, rifletterci un pò.
LORENZO 05-01-2008
Se pesassero il mio cuore al chilo scoprirebbero che pesa esattamente quanto te.(jovanotti)
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Re: la famosa "educazione"
conosco uno psicologo che tiene dei corsi anche per aiutare i futuri o neo babbi alla paternità....
questo sostiene che il bambino a due anni sa usare la bizza o il capriccio per metterci alla prova, per vedere fino a che punto può spingersi per ottenere qual cosa(attenzione, giochi ovvero sia cose materiali che non) e non è bene per il figlio avere sempre una immediata risposta ad ogni richiamo ad ogni bisogno, prima di tutto per la sua autonomia secondo perchè i genitori non possono sempre interrompere ciò che stanno facendo e loro devono essere educati a questo.
l'effetto iceberg non è sbagliato....è sbagliato se avviene sempre, ma ci sono momenti in cui può far bene.
questo sostiene che il bambino a due anni sa usare la bizza o il capriccio per metterci alla prova, per vedere fino a che punto può spingersi per ottenere qual cosa(attenzione, giochi ovvero sia cose materiali che non) e non è bene per il figlio avere sempre una immediata risposta ad ogni richiamo ad ogni bisogno, prima di tutto per la sua autonomia secondo perchè i genitori non possono sempre interrompere ciò che stanno facendo e loro devono essere educati a questo.
l'effetto iceberg non è sbagliato....è sbagliato se avviene sempre, ma ci sono momenti in cui può far bene.
LORENZO 05-01-2008
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Re: la famosa "educazione"
idem...in spm poiishetta ha scritto:Credo sia una questione caratteriale. Io non urlo mai con nessuno, a parte quando qualcuno mi taglia la strada. Sono una persona estremamente solare, è difficilissimo farmi arrabbiare. Certo quando succede... non è il caso di starmi vicinocrikorki ha scritto:scusate ma sono l'unica che ogni tanto perde la pazienza e urla? io, quando esagera a volte urlo...è più forte di me...mi sento in colpa ma a volte mi fa uscire matta!!!
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BarbyLondra
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Re: la famosa "educazione"
Kik, mi riallaccio a cio' che hai detto. Secondo me, il "naughty step" puo' essere un metodo educativo in particolari situazioni. Personalmente, l'ho usato due volte da quando sono iniziati i terrible twos. Alla base di tutto c'e' che bisogna utilizzarlo per comportamenti inaccettabili e per me l'unico comportamento inaccetabile e' quando ROberto picchia, scalcia e spinge "con gusto" (permettimi questo termine). L'ho usato due volte: quando ha dato due manate a Matteo nella culla anche se gli avevo gia' detto di non farlo e due calci in viso alla nonna seduta sul divano mentre lui era in piedi e gli avevo gia' detto di non darle calci.kik ha scritto:ma tu credi veramente che un bambino di 2 anni abbia la capacità di fare riflessioni e/o esami di coscienza in solitario addirittura chiuso in camera o confinato in un angolo??Lin ha scritto: allora... mesi fa era cominciato il periodo delle crisi isteriche, felicemente e rapidamente concluso con la tecnica del "finché gridi mamma non ti ascolta". ok.
poi è partito quello degli schiaffi e dei pugni, concluso con altrettanta rapidità con le "riflessioni solitarie" in camera sua.
per finire, le sceneggiate al mare x la presenza di altri bimbi, anche quelle ormai risolte con gli stessi sistemi di sopra e tanti discorsi su quanto è bello giocare insieme.
Sai cosa imparano? Niente
Imparano ad avere paura della punizione. Imparano che se fanno "così" mamma li chiude in una stanza da soli. Azione --> reazione. Ecco cosa imparano.
Io non credo che compito di un educatore, quale tu sei in veste si genitore, sia esattamente questo...
Senza dimenticare che loro stanno sprimentando anche delle normali fasi di crescita e vivendo normali emozioni. Collera e rabbia sono emozioni che dovranno imparare, un po' alla volta, a controllare e incanalare e sono così forti a volte da esserne spaventati loro stessi in primis.
Devi lasciare a loro la possibilità di manifestare la loro rabbia, spesso violenta, senza però reprimerla. Tu puoi anche allontanarti se sei certa che lasciandolo lì non si farà del male.
Non mostra soltanto che ha oltrepassato un limite e fatto una cosa davvero inaccetabile, ma serve anche per farlo calmare e tenerlo lontano dallo stimolo che l'ha fatto comportare male.
Prima di metterlo li, logicamente gli ho gia' detto varie volte che non si deve fare.
Io sono contraria a mandare i bambini in camera loro. Prima di tutto perche' sembra davvero un castigo (e non un metodo educativo) e poi perche' da alla loro camera un significato negativo, un posto dove si va per punizione. (Inoltre in camera di mio figlio ci sono i giocattoli e che senso avrebbe???).
Da precisare che da me il naughty step e' lo scalino delle scale, quindi al centro della casa, dove lo vedo e lui vede me. E inoltre lo tengo al max 2 minuti.
Alla fine dei minuti lui chiede scusa al bambino colpito (o alla nonna con l'acchio nero
R: 10/6/2008 a 41+1 & M: 23/2/2010 a 39+5 «Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.» Dante Alighieri
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BarbyLondra
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Re: la famosa "educazione"
Si, hai ragione. Anche i bambini di 2 anni lo possono fare apposta per testare i limiti.ishetta ha scritto:Io non sono d'accordissimo su questo punto. A volte il capriccio è una sfida, un modo per vedere fino a dove possono arrivare, fino a dove (brutto termine) possono metterti i piedi in testa. Sono d'accordo sul fatto che sia un momento indispensabile della crescita perchè serve al bambino e serve a noi genitori per uscire dal momento del neonato, del siamo tutt'uno al momento del tu sei una persona e io sono un'altra, ma IO sono il genitore e TU sei il figlio, con tutto il gioco di ruoli che questo comporta.BarbyLondra ha scritto:
Per quello non sono d'accordo con questo "effetto iceberg". Io divento un iceberg con una persona che mi fa un dispetto o torto. I bambini di due anni non fanno i capricci apposta, ma lo fanno perche' sono inc****ti neri, perche' non riescono ad esprimersi e la loro mamma non li capisce, perche' non sanno che bisogna andare a letto ad una certa ora, che non si possono mangiare due gelati uno dopo l'altro, nopn sanno niente della vita e sono frustrati.
Se loro vogliono essere lasciati soli e' un conto pero' a me non piacerebbe irrigidirmi "per non seguire mio figlio nei suoi isterismi".
Poi il capriccio a volte è frustrazione perchè non si capisce e non si riesce a esprimersi ma non solo questo.
La cosa che un po' non mi piace (ma sicuramente voi potete dire lo stesso del mio approccio) e' questo"ghiaccio" da parte della mamma. Se il bambino vuole stare da solo, ok. Ma se e' la mamma che diventa un iceberg perche' e' come troppo arrabbiata o offesa col comportamento del bambino, be a me un po non piace. La pazienza aiuta ma non ne abbiamo mai abbastanza. Io sono la prima, eh!!!!!
R: 10/6/2008 a 41+1 & M: 23/2/2010 a 39+5 «Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.» Dante Alighieri
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sashimi
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Re: la famosa "educazione"
Lin ha scritto:io... non voglio un bambino "educato", voglio un figlio sensato, consapevole, equilibrato. non voglio che mi tema, ma che mi rispetti x "ammirazione". che capisca i perché dei miei rimproveri e dei miei interventi, ma che non li segua passivamente.
mi ripeto: A 2 ANNI???
Lui si comporta esattamente come tutti i bambini di due anni e a stupirmi non sono i suoi comportamenti ma il modo in cui ne parli tu.
Beh, ma io questo l'ho interpretato come un obiettivo per il futuro, non come un risultato immediato.
E anche per gli obiettivi futuri è necessario lavorare fin da subito.
"I bambini sono persone basse"
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sashimi
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Re: la famosa "educazione"
scusate ma sono l'unica che ogni tanto perde la pazienza e urla? io, quando esagera a volte urlo...è più forte di me...mi sento in colpa ma a volte mi fa uscire matta!!!
Non ti preoccupare, capita a tutti.
A me succede, soprattutto quando si mettono a fare i pazzi in due e non ascoltano più, ma lo so benissimo che non è un "metodo educativo". E' solo per farmi sentire e per sfogarmi un po'.
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Re: la famosa "educazione"
beh ma il ghiaccio x me è un'altra cosa e dipende molto dal bambino. Ad esempio se con Emma mi metto giu a spiegarle le cose mentre fa le bizze non ottengo nulla se non che si incavola di più. Quindi la lascio sfogare e poi le parlo.BarbyLondra ha scritto:Si, hai ragione. Anche i bambini di 2 anni lo possono fare apposta per testare i limiti.ishetta ha scritto:Io non sono d'accordissimo su questo punto. A volte il capriccio è una sfida, un modo per vedere fino a dove possono arrivare, fino a dove (brutto termine) possono metterti i piedi in testa. Sono d'accordo sul fatto che sia un momento indispensabile della crescita perchè serve al bambino e serve a noi genitori per uscire dal momento del neonato, del siamo tutt'uno al momento del tu sei una persona e io sono un'altra, ma IO sono il genitore e TU sei il figlio, con tutto il gioco di ruoli che questo comporta.BarbyLondra ha scritto:
Per quello non sono d'accordo con questo "effetto iceberg". Io divento un iceberg con una persona che mi fa un dispetto o torto. I bambini di due anni non fanno i capricci apposta, ma lo fanno perche' sono inc****ti neri, perche' non riescono ad esprimersi e la loro mamma non li capisce, perche' non sanno che bisogna andare a letto ad una certa ora, che non si possono mangiare due gelati uno dopo l'altro, nopn sanno niente della vita e sono frustrati.
Se loro vogliono essere lasciati soli e' un conto pero' a me non piacerebbe irrigidirmi "per non seguire mio figlio nei suoi isterismi".
Poi il capriccio a volte è frustrazione perchè non si capisce e non si riesce a esprimersi ma non solo questo.
La cosa che un po' non mi piace (ma sicuramente voi potete dire lo stesso del mio approccio) e' questo"ghiaccio" da parte della mamma.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te
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- Iscritto il: 1 set 2008, 11:55
Re: la famosa "educazione"
Io uso un mix di tutte le tecniche che avete detto fin'ora, a parte il "castigo" in camera perchè ho provato solo una volta ma non è stato utile..
A volte alzo la voce e do qualche sculacciata..non sarà il massimo el metodo educativo, però ha la sua utilità perchè lo fa zittire..detto così è brutto non so se riesco a spiegarmi..diciamo che uso il momento di "stupore" seguente la sculacciata per attaccarmi con la "spiegazione" del perchè non si può fare una data cosa..sicuramente spiegare i motivi dell'aver negato qualcosa è fondamentale..i bambini devono imparare a comprendere che non tutto è permesso quando ne hanno voglia loro..però non so se già a due anni sono in grado..quindi forse qualcosa va anche imposto e pi lo comprenderanno più avanti (tipo se vuole fiondarsi im mezzo alla strada per conto suo, io lo prendo di peso e lo "obbligo" a darmi la mano, poi gli spiego che rischia di farsi spiaccicare..)
Poi dipende anche in che stato d'animo sono io, se magari sono un pò più nervosa tendo ad alzare la voce, ho poca pazienza, se invece sono più rilassata lascio che si sfoghi, che magari alla fine non ricorda nemmeno più i motivo del capriccio!!
A volte alzo la voce e do qualche sculacciata..non sarà il massimo el metodo educativo, però ha la sua utilità perchè lo fa zittire..detto così è brutto non so se riesco a spiegarmi..diciamo che uso il momento di "stupore" seguente la sculacciata per attaccarmi con la "spiegazione" del perchè non si può fare una data cosa..sicuramente spiegare i motivi dell'aver negato qualcosa è fondamentale..i bambini devono imparare a comprendere che non tutto è permesso quando ne hanno voglia loro..però non so se già a due anni sono in grado..quindi forse qualcosa va anche imposto e pi lo comprenderanno più avanti (tipo se vuole fiondarsi im mezzo alla strada per conto suo, io lo prendo di peso e lo "obbligo" a darmi la mano, poi gli spiego che rischia di farsi spiaccicare..)
Poi dipende anche in che stato d'animo sono io, se magari sono un pò più nervosa tendo ad alzare la voce, ho poca pazienza, se invece sono più rilassata lascio che si sfoghi, che magari alla fine non ricorda nemmeno più i motivo del capriccio!!
Raffaele, il moretto 14/7/2008 3640grx52cm ♂ Riccardo, il biondino 24/7/2011 3420grx51cm
mamma non ci baciare perché io&Richi siamo allergiCHI
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Re: la famosa "educazione"
per favore consigliate anche me!
la mia alice ha 18 mesi e da pochi giorni ha scoperto la parola "no"
dice no a tutto e per tutto, io mi trovo un po' spiazzata, soprattutto quando rifiuta il cibo. non sono veri e propri capricci ma sento che mi mette alla prova.
io cerco di prendere sul serio i suoi no, se le chiedo se vuol fare il bagnetto e lei dice no, lo faccio in un altro momento, e così via.
se tante volte fa qualcosa che non deve io cerco di guardarla negli occhi, fare la voce seria e spiegarle, ma il più delle volte mi ride in faccia e continua. allora ignoro il suo comportamento finchè non smette.
ho provato una sola volta a darle un paio di pacche per farla smettere ma mi pareva di fare solo peggio (e anche allora mi rideva in faccia) quindi non l'ho più fatto.
sento che è ancora piccola per capire le spiegazioni, e tante volte non so come fare: ad esempio come farle capire che non deve arrampicarsi sulla sedia perchè si può far male? non so più quante volte gliel'ho detto! e inoltre lei certe volte mi guarda, dice "no, no" facendo il segno di no col dito (come faccio io quando la sgrido) e poi fa lo stesso quello che vuole
con il fatto di prendere sul serio i suoi "no" e di cercare di usare la calma per spiegarle le cose mi pare di star ottenendo poco, e di avere "POCO POLSO"... che devo fare? è ancora troppo piccola per pretendere che capisca?
la mia alice ha 18 mesi e da pochi giorni ha scoperto la parola "no"
dice no a tutto e per tutto, io mi trovo un po' spiazzata, soprattutto quando rifiuta il cibo. non sono veri e propri capricci ma sento che mi mette alla prova.
io cerco di prendere sul serio i suoi no, se le chiedo se vuol fare il bagnetto e lei dice no, lo faccio in un altro momento, e così via.
se tante volte fa qualcosa che non deve io cerco di guardarla negli occhi, fare la voce seria e spiegarle, ma il più delle volte mi ride in faccia e continua. allora ignoro il suo comportamento finchè non smette.
ho provato una sola volta a darle un paio di pacche per farla smettere ma mi pareva di fare solo peggio (e anche allora mi rideva in faccia) quindi non l'ho più fatto.
sento che è ancora piccola per capire le spiegazioni, e tante volte non so come fare: ad esempio come farle capire che non deve arrampicarsi sulla sedia perchè si può far male? non so più quante volte gliel'ho detto! e inoltre lei certe volte mi guarda, dice "no, no" facendo il segno di no col dito (come faccio io quando la sgrido) e poi fa lo stesso quello che vuole
con il fatto di prendere sul serio i suoi "no" e di cercare di usare la calma per spiegarle le cose mi pare di star ottenendo poco, e di avere "POCO POLSO"... che devo fare? è ancora troppo piccola per pretendere che capisca?
A 2009 we walk in fields of gold
A 2012 looking for the summer
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Re: la famosa "educazione"
[quote="ishetta]
A volte il capriccio è una sfida, un modo per vedere fino a dove possono arrivare, fino a dove (brutto termine) possono metterti i piedi in testa. Sono d'accordo sul fatto che sia un momento indispensabile della crescita perchè serve al bambino e serve a noi genitori per uscire dal momento del neonato, del siamo tutt'uno al momento del tu sei una persona e io sono un'altra, ma IO sono il genitore e TU sei il figlio, con tutto il gioco di ruoli che questo comporta.
Poi il capriccio a volte è frustrazione perchè non si capisce e non si riesce a esprimersi ma non solo questo.[/quote]
anche per me vale questo discorso...al di là di quando sono stanca e quindi la mia pazienza ha davvero dei limiti, il "capriccio" io ho imparato a valutarlo come elemento positivo della crescita e fondamentale per il discorso che fa ishetta: si misurano e vogliono anche capire cosa sono rispetto a noi, sperimentano comportamenti osservati e si mettono LORO alla prova
a volte non capisco alcune reazioni di noi mamme, me compresa, che ogni volta che uno dei miei bimbi si ribella la prendo come cosa personale...se poi mi fermo e li osservo penso anche che loro sono personcine fatte e che hanno anche solo voglia di dire la loro...e così chiudo un orecchio e cerco di dare importanza solo alle cose che servono in quel dato momento per passare allo step positivo....il resto lo lascio scorrere e se sono stanca e li riprendo..poi spiego che capita anche a me...e che cmq va bene che siano i miei bambini ribelli
A volte il capriccio è una sfida, un modo per vedere fino a dove possono arrivare, fino a dove (brutto termine) possono metterti i piedi in testa. Sono d'accordo sul fatto che sia un momento indispensabile della crescita perchè serve al bambino e serve a noi genitori per uscire dal momento del neonato, del siamo tutt'uno al momento del tu sei una persona e io sono un'altra, ma IO sono il genitore e TU sei il figlio, con tutto il gioco di ruoli che questo comporta.
Poi il capriccio a volte è frustrazione perchè non si capisce e non si riesce a esprimersi ma non solo questo.[/quote]
anche per me vale questo discorso...al di là di quando sono stanca e quindi la mia pazienza ha davvero dei limiti, il "capriccio" io ho imparato a valutarlo come elemento positivo della crescita e fondamentale per il discorso che fa ishetta: si misurano e vogliono anche capire cosa sono rispetto a noi, sperimentano comportamenti osservati e si mettono LORO alla prova
a volte non capisco alcune reazioni di noi mamme, me compresa, che ogni volta che uno dei miei bimbi si ribella la prendo come cosa personale...se poi mi fermo e li osservo penso anche che loro sono personcine fatte e che hanno anche solo voglia di dire la loro...e così chiudo un orecchio e cerco di dare importanza solo alle cose che servono in quel dato momento per passare allo step positivo....il resto lo lascio scorrere e se sono stanca e li riprendo..poi spiego che capita anche a me...e che cmq va bene che siano i miei bambini ribelli
ALESSANDRA, PIETRO 05/07/05 ed ELEONORA 13/12/07
- VickyVal
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Re: la famosa "educazione"
anche noi abbiamo passato un fase NO ... piena di bizze, piedi impuntati, capricci e no basta...
ma sono bambini ... io capisco che si vuole un figlio tranquillo, educato... che ascolti ect.. ma sono bambini ... e il tempo x riflettere, capire, ascoltare, dialogare verrà ....
io sono fortunata cmqvittoria è vivace ma tranquilla, serena, prudente nei giochi ... va al largo ma torna da me prima di ogni cosa da fare, come x dirmi "mamma posso vado eh ... ma tu ci sei?"
quando fa le bizze all'inizio anche io mi incazzavo, sono nervosa x natura... e ottenevo il contrrio .. piangeva di + ... ect...
poi ho capito che dovevo assecondarla.. ovvio non nel capriccio ma nel suo modo di manifestare il disagio, quindi non la sgridavo ma le parlavo con calma e fermezza... x farle capire che c'ero la volevo ascoltare...
adesso se capita che dice no x qlc... tipo "vicky adesso è ora di andare a a casa i giochi chiudono" lei capita che dice "no basta, io resto qui"! allora le ripeto la cosa una due tre volte anche... e le spiego che domani ci torniamo ma adesso è l'ora della nanna x i giochi .. lei capisce... e viene, a volt non capisce e allora la prendo in braccio si dimena 5 sec.. poi smette... rssegnata
c'è da dire che non sempre noi mamma, lavoratrici o no abbiamo tempo, voglia di dare spiegazioni ci sta che a volte ci saltino i nervi e partano le pacche sul sedere... sono pro ...
non credo faccia male una pacca sul sedere, vic le riceve a volte.. e capisce il xè e non ripete l'azione, non è picchiare, non portiamo cose all'estremo quando non lo sono, tutti una pacca l'abbiamo presa, mi auguro, xè servono anche quelle... piuttosto io sono contro gli schiaffi al viso MAI dati e mai li darò .. ma la pacca sul sederotto si .. ci sta a volte.. siamo UMANI... sono umani sti bimbi stanno imparando ...
cmq si si si si al dialogo pacifico ma fermo devono arrivare a capire con il tempo che non comandono loro, ma si collabora... o no?
Vittoria 22/01/2008
Ginevra 08/05/2012 il nostro angelo che ci proteggerà sempre ...
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