Sei arrivato l’unico mese in cui io e papà, dopo mesi di tentativi e un piccolino che ci ha lasciati, non ti abbiamo cercato seriamente ….
In gravidanza non ce ne siamo fatta mancare una …. tutti i virus influenzali e infezioni ce li siamo presi: candida, tamponi positivi, gastroenterite, tosse secca, influenza, raffreddore …. Etc …. In più non ti sei fatto mancare anche una placenta previa, raccorciamento del collo dell’utero alla 26 settimana con contrazioni, pressione alta con inizio di gestosi, cordone con nodo vero e placenta invecchiata (come il tuo fratellino): ma sembrava che ogni problema che si presentava si risolvesse poi “magicamente”…..
Ma quanta ansia per mamma e papà!!!
Dovevi nascere il 20 giugno 2008 ma all’ultima visita, il 31 maggio,il ginecologo decide di farti nascere in anticipo dato che la pressione era quasi sempre altina e tu eri piccolino e crescevi poco: così mi fissa il ricovero per il sabato seguente, prenotandomi una bella induzione ….. con tutte le storie “tragiche” di induzione che avevo sentito e letto mi era venuta una gran fifa!!

Il 3 giugno, martedì, vado in clinica (dove già era nato il tuo fratellone) per tutti gli esami preparto e per il colloquio con l’anestesista, dato che mi ero prenotata per l’epidurale. In quei giorni tutto taceva, ogni tanto qualche dolorino mestruale ma niente contrazioni: pensare che ero a 37 + 4 e il tuo fratellino nacque proprio a 37 + 5……ma avevo già tante contrazioni …. invece per te le contrazioni si erano bloccate da circa un mesetto, nonostante dall’ultima visita stessi facendo tutti i lavori più pesanti per cercare di evitarmi l’induzione!!! Il 4 giugno, di pomeriggio, dopo aver fatto 30 volte le scale, riordinato etc, etc, etc, mi partono delle contrazioncine dolorose, persino regolari … ogni 6/7 minuti …. dato che la clinica dista da casa una 50 di Km chiamo subito il papà: avevo paura di partorire per strada dato che per il tuo fratellone mi sono dilatata completamente in sole 4 ore. Preparo Matteo, lo saluto con un grosso nodo in gola e appena in macchina scoppio in lacrime al pensiero che quella sarebbe stata la nostra prima vera separazione dopo la sua nascita


Incredibilmente mi danno la stessa stanza e stesso letto di quando è nato il tuo fratellone!! Mando a casa il papà, volevo che Matteo sentisse il meno possibile la lontananza da mamma, tanto (mi assicurano le ostetriche) non mi avrebbero fatto nulla fino al mattino seguente. Mi strafogo con il cibo dell’ospedale (Bleahhhhhhh) e poi l’ostetrica che fece nascere Matteo (fortuna che ha finito il turno prima del tuo arrivo!!) mi mette sotto monitoraggio …. cuore perfetto, contrazioni zero. Poi mi visita: tutto uguale a prima. Chiama il ginecologo che dice di tentare con l’olio di ricino …. Sigh …. così mi “prescrive” una boccettina di olio di ricino da 25 gr ….. alle 22.00 mi faccio forza e la butto giù tutta, poi mi stendo nel letto e inizio a leggere un libro. Dopo circa un’ora inizia il mal di pancia, così corro in bagno e resto seduta sull’amico water per circa un’altra ora, finché non mi rendo conto che la qualità del dolore è cambiata: sono dolori mestruali!!! Male alla pancia e male alla schiena … e non devo più fare “cacca”!!!!
Ecco, ci siamo!!! Mi stendo di nuovo e comunico le novità al papà al telefono, poi mi rimetto a leggere. Non riesco a dormire, il dolore è continuo (non ho contrazioni, o almeno io non le avverto), è sopportabilissimo ma comunque non mi lascia dormire … e pian piano aumenta. Circa verso l’una ripassa l’ostetrica e mi chiede come va …. le dico del dolore e lei mi rimette sotto tracciato: ora c’è qualche contrazione ma io non l’avverto, comunque dice che non sono in travaglio, poi mi visita, tutto uguale, a parte il collo raccorciato ancora di più. Lavora un po’ “là dentro” dicendomi che mi ha aiutato un po’… mah … io non ho sentito dolore, chissà che ha combinato!!! comunque il dolore si intensifica, sempre più che sopportabile, sempre non sento contrazioni, dopo un’ora altro tracciato, che segnala contrazioni più alte. L’ostetrica continua a dire che non sono in travaglio, poi mi visita e trova una dilatazione di 4 cm …. Così chiamo papà, ho bisogno del suo conforto e soprattutto ho paura che tutto si velocizzi come per la nascita del tuo fratellone e non voglio che si perda (e che perda anche tu) un momento così importante per la nostra famiglia. Deve aver volato perché dopo poco è lì. Non so a che ora mi fanno un altro tracciato, ma tutto rimane fermo (sempre più dispettoso tu!!) verso l’alba finalmente riesco a dormire stesa nel letto fra le braccia di papà, il dolore si stava placando …. poi, purtroppo dopo un’oretta, l’ostetrica passa a svegliarmi e mi porta a fare un tracciato e una visita: contrazioni uguali a prima ma dilatazione di 5/6 cm!!
Faccio colazione e aspetto il cambio turno e l’arrivo del mio ginecologo e dell’anestesista per partire con induzione ed epidurale. Alle 9.00 arriva il ginecologo che visitandomi fa “mamma mia!!” . Ora io non so a quanti cm di dilatazione corrispondano queste parole, però si decide di fare subito l’epidurale … io continuavo a non sentire contrazioni, solo questo dolore mestruale forte (soprattutto alla schiena) ma sempre più che sopportabile (in quei momenti mi era tornato in mente il dolore delle vere contrazioni)!!!
Vado in sala travaglio, indosso la camicia da notte che ha visto nascere tuo fratello, la nuova ostetrica (la bravissima Tiziana, che ti ha fatto nascere!!) mi visita e sono a 6/7 cm di dilatazione, arriva l’anestesista e iniziano a prepararmi per l’inserimento del cateterino. Io intanto rido e scherzo con tutti. Al terzo tentativo il cateterino è in posizione perfetta e io sono pronta per l’induzione. L’anestesista mi chiede quanto male sentissi, in una scala da 1 a 10….io dico 2/3….lui dice “ok … fino a quando non sei a 8 non ti faccio niente perché qui la politica è di non toglierti totalmente il dolore ma solo alleviarlo perché devi sentire le spinte, quindi se hai male 10 io te lo farò arrivare a 5”. Ok, sono pronta, mi mettono il cardiotocografo (per l’induzione è obbligatorio) e aspetto di iniziare a sentire l’effetto della famigerata ossitocina ……
Dopo qualche tempo inizio “finalmente” a sentire le contrazioni ma il dolore non si intensifica più di tanto … insomma, sempre sopportabile rispetto ai miei ricordi delle contrazioni per tuo fratello. Passa l’anestesista ma io rifiuto ancora l’anestesia ….. poi improvvisamente sento un peso su vescica e retto e chiedo di far pipì: mi mettono la padella … in quel momento sento un forte “stoc!!!” dentro la pancia e sento scorrere un fluido caldo in mezzo alle gambe!!!! Ecco, qui inizia il dolore: sono le 11.40 del mattino!!! Chiamo Tiziana dicendo che ho rotto le acque, lei corre e io chiedo se sono limpide: tutto ok, dice però che deve visitarmi. Questo sarà il momento più doloroso mai provato in vita mia ….. appena arriva la contrazione inizia a visitarmi … un dolore allucinante, perché nel rompersi del sacco avevi girato la testina e non eri più in posizione ideale … quindi ti ha girato a mano!!!! Papà ha dovuto tenere ferme le mie mani perché se no cercavo di togliere le “manacce” dell’ostetrica. In più urlavo :” ti prego, ti prego, bastaaaaaaaaaa!!”. Finita la visita sentenzia che sono a 8 cm, ricorda che ho il tampone positivo e quindi toglie l’ossitocina (ormai le contrazioni erano partite) e mette l’antibiotico … a quel punto, con il pochino di voce che mi rimane dico: “adesso la voglio la droga ….”!!!!! Così arriva l’anestesista e mi inietta il primo “bolo”…. ma il dolore praticamente non diminuisce …
Tiziana (l’ostetrica) mi dice di dirle quando sento il bisogno di spingere …. e io dico … “si, adesso!!”, così corre e vede la tua testina spuntare (la vede anche il papà) così dice di non spingere, mi stacca l’antibiotico e via, di corsa in sala parto.
Faccio fatica a salire sul mega-lettino-spaziale della sala parto, ti sentivo proprio lì …. l’anestesista mi chiede se ancora provo molto dolore e io faccio talmente fatica a rispondere che lui inietta subito un altro bolo. Finalmente il dolore si calma un po’ e qui inizia la meraviglia della tua nascita …. Perché grazie a quell’anestesista posso “sentirti” nascere e aiutarti in questo magico passaggio …. Per Matteo il dolore delle contrazioni e della manovra di Kristeller era talmente forte che non l’ho sentito passare….
Così alla prima contrazione Tiziana mi mette un dito nel punto in cui avrei dovuto spingere, per aiutarmi … e io spingo, spingo, per 2/3 volte … ma tu torni indietro …. alla seconda contrazione spingo una volta, niente … alla seconda spinta il ginecologo (che era al mio fianco) non resiste e si butta sulla mia pancia come in una mischia, ma questa volta non sento il dolore della manovra: sento solo il dolore, BELLISSIMO, di te che vieni alla vita ….. una sensazione che non dimenticherò mai mai mai più

Ti adagiano subito sulla mia pancia e appena ti saluto smetti di piangere e mi guardi …. sei proprio bellissimo amore mio ….. Papà ti sta facendo il primo servizio fotografico e, quando il cordone smette di pulsare gli danno un paio di forbici con cui, con mano tremante, taglierà quel filo che per 9 mesi ci ha unito ….
La placenta esce subito da sola, come per Matteo è brutta e invecchiata e il cordone presenta un nodo vero ….. stesso commento fatto anche per il tuo fratellone: dovevi proprio nascere!! Inizia il rammendo … solo qualche punto, per una lacerazione superficiale … intanto io ti canto la stessa ninna nanna che cantai a Matteo e, come per Matteo, anche il ginecologo la canta con me … e tu mi ascolti …. sicuramente la ricordi …. te la cantavo sempre quando eri nel pancione!!!
Nonostante tutte le traversie della nostra gravidanza sapevo che ti avrei stretto fra le braccia perché in sogno, all’inizio dei nove mesi, una persona speciale (la tua bisnonna) mi aveva assicurato che era al mio fianco e che sarebbe andato tutto bene. Tu sai bene che la tua mamma non crede tanto a queste cose …. ma il sogno era così vivido e così “reale” che non posso davvero fare a meno di pensare che lei fosse venuta per darmi conforto ….. così, uscendo in carrozzella dalla sala parto, l’ho salutata mentalmente e, insieme al tuo papà, ti sono venuta incontro al nido, pregustando il magico momento in cui, arrivato anche il tuo fratellone, vi avrei stretto tra le braccia vedendo così realizzato nuovamente il sogno, mio e del papà, di rendere immortale il nostro amore …
