avevo postato 3 pagine di un libro al riguardo tempo fa...in pratica il libro di Bettelheim, "un genitore quasi perfetto" mi è stato molto utile, in quanto diciamo che mi ha insegnato a prevenire e neutralizzare i conflitti, e quando capitano li gestisco molto a monte per cui è tutto un modo di gestire i rapporti coi figli, più che delle regole in sè.sissi1978 ha scritto:Il metodo giapponese....sono pronta a tutto... Garden comè???
Ad ogni modo, quando voglio che Aida faccia qualcosa, le spiego il perchè dopo di che mi metto lì e aspetto che si senta pronta per farlo, cerco di farle capire che ho fiducia in lei e nelle sue capacità di fare la cosa giusta. Non mi innervosisco, non urlo, non perdo la pazienza, ma nessuna di noi due di muoverà di lì finchè non sarà fatto ciò che va fatto. Posso attendere tranquillamente anche 2 o 3 ore, non importa, il messaggio che deve comprendere è che su certe regole non esistono deroghe o alternative. Così alla fine capitola, allora le faccio una gran festa, mi complimento con lei per il suo buon comportamento, magari vado a dire al papà quanto sia stata brava, a volte le do pure qualche ricompensa. Così capisce che nella collaborazione vinciamo tutti, nel conflitto perdiamo solo tempo entrambi, sottratto ad attività più piacevoli. Appreso questo meccanismo di base, i tempi via via si riducono, fino ad ottenere riscontri immediati su regole assimilate. Naturalmente cerco di capire sempre il perchè dei conflitti, spesso sono originati dalla stanchezza e allora cerco di farla dormire di più, se invece ce l'ha con me per qualche motivo cerco di capire perchè etc.
Se a casa è più semplice, fuori è più complesso perchè non posso sedermi e aspettare 1 ora al supermercato, per esempio, e allora se riconosco che non è pronta non la porto. Poter uscire con me deve essere un privilegio, un riconoscimento delle sue capacità sociali, se la porto da un'amica e fa capricci, resterà a casa allora la prossima volta, e capirà che sono molto delusa ed amareggiata dal suo comportamento, e siccome mi vuole molto bene la cosa la addolora e quindi lei stessa cerca di meritare il mio affetto e le mie lodi.
Insomma, ingranato diventa un circolo virtuoso, in cui però è importante non eccedere con le pretese e non sentirsi sempre dalla parte della ragione, ma mettersi sempre in discussione come genitore, cercando di capire i punti di vista dell'altro, se un certo comportamento non nasconda un problema, un disagio, un errore da parte nostra come genitori.
Direi che è un pò come una partita a scacchi, in cui la logica e la pazienza sono le migliori alleate.
Il libro di Bettelheim fondamentalmente ti insegna le regole del gioco, poi però te la devi giocare tu sperando di essere all'altezza perchè non sempre è facile.