E' giunto il momento di fare il punto della situazione...
Sono sposata da due anni, cerchiamo un bimbo da 15 mesi. Abbiamo scoperto dopo i primi sei mesi di ricerche vane che non avevamo abbastanza "soldatini", e il mio gine ci ha indirizzati al centro pma dove attualmente siamo in cura. Il periodo delle analisi è stato snervante, lungo e difficile, soprattutto perchè continuavamo a ricevere cattive notizie. Già dal primo colloquio, però, la gine del centro mi aveva suggerito una Icsi, ed in cuor mio sapevo che era l'unica soluzione possibile. Completato l'iter diagnostico, il responso non è cambiato. Abbiamo aspettato che finisse l'estate, che qui da noi è parecchio pesante, sapendo di iniziare a Settembre un protocollo lungo per Icsi. Il mio rapporto col socio non si è mai incrinato, ma se penso ai giorni d'inferno trascorsi insieme mi rendo conto che siamo stati fortunati a restare uniti. Continuavamo a ripeterci che ci avremmo provato fino a quando le forze sarebbero bastate, ma se questo cucciolo non sarebbe mai arrivato, avremmo imparato ad accettare la nostra condizione di "coppia infertile". Che paroloni....quasi come se ci si dovesse vergognare di avere una malattia (dato che di questo si tratta)! Alla fine di Settembre inizio la mia avventura, tra aghi, farmaci, ecografie, ecc...e finalmente ariva il giorno del pick up. Mio marito ha vinto le sue paure e si è infilato con me in sala operatoria, per tenermi la mano durante i venti minuti più dolorosi della mia esistenza. Tredici ovociti prelevati. Il gine chiede alla biologa se può fermarsi, riceve una conferma, e smette di bucherellarmi. Mi dice "signora, tra quelli che abbiamo già preso ce ne sono "buoni", quindi non la torturo più!" E mi lascia qualche ovetto lì dov'è, andrà via da solo. Dopo mezz'ora la biologa viene a cercarmi in camera e io temo che qualcosa sia andato storto...invece mi spiega di dover praticare una tecnica ai nostri embrioncini, l'Assisted Hatching, che consiste nell'assottigliare la zona pellucida per facilitare l'attecchimento. E vada per l'A. H.! Il giorno del trasferimento mi dicono che i miei tre pidocchietti sono di secondo grado, e un pò mi scoraagio, penso che magari non avranno la forza di attaccarsi a me (che sc**a!). Non riesco a vederli al monitor mentre il gine li posiziona, non sento nulla...ad un certo punto mio marito sussulta sulla sedia accanto a me. Eccoli, sono arrivati....una meravigliosa pallina luccicante, una sfera magica li custodisce e sono dentro di me! Ho trascorso la prima settimana a letto, poi sono tornata al lavoro in ufficio. Venerdì 09/11 sono andata a fare le beta, col cuore tanto angosciato e sicura che per me la vita non avesse sorprese. Mi sbagliavo, amiche mie! Le beta sono 166. Credo che almeno uno dei miei tesori abbia deciso di provare a venire al mondo. Ed io e il suo papà shoccati e felici, siamo pronti ad accoglierlo! A volte i miracoli accadono....
