Edf ha scritto:Ti aspettavo al varco!!grillina ha scritto:Ele è vero quello che rispondi a Patty solo che bisognerebbe "ribaltare" l'ottica con la quale si guarda alla scuola dell'Infanzia. Non più "io ti curo il figlio così tu lavori" ma "accogliamo i bambini per dare ulteriori spunti di crescita e di formazione".
Credo che la scuola debba essere un diritto di tutti e non solo di alcuni.
Marghy fa cose bellissime a scuola che forse potrebbe fare perchè, essendo anch'io insegnante gliele proporrei, ma gli altri? E poi diciamocelo..non sempre ho voglia di riempire casa di legnetti, mais, farina gialla!!!!!
A scola poi fanno teatro, imparano la condivisone di giochi e spazi, imparano l'autonomia...
E poi una mamma casalinga che volesse ributtarsi sul mercato del lavoro come fa se il figlio è a casa?
Hai ragione GRI, ma purtroppo conosci la realta' "pubblica" meglio di me. E se i posti sono limitati e' giusto che la priorita' vada ai figli di madri lavoratrici.
Poi il privato e' (o dovrebbe essere) un'altra storia.
D'altra parte la maggior parte delle donne che lavora a tempo pieno con figli piccoli non lo fa per hobby, ma per necessita'. Molte professioniste non possono congedarsi dal lavoro troppo a lungo per non perdere il treno.
Per cui chi ha la fortuna di stare a casa a crescere i figli piccoli deve prendersi anche il risvolto della medaglia.
Io non dico che sia giusto, per lo meno in un mondo ideale non lo sarebbe! Ma viviamo qui e quindi...




