Proverbi, modi di dire, espressioni dialettali, usanze

[cleo]

devo fare un corso accelerato di milaneeeees perchè non posso scrivere in questo topic altrimenti.

ma tu sei milanese di nascita o di adozione?

[ishetta]

devo fare un corso accelerato di milaneeeees perchè non posso scrivere in questo topic altrimenti.

ma tu sei milanese di nascita o di adozione?

Nata a Milano da padre di Cremona e madre di Catanzaro. In casa non si è mai parlato in dialetto per ovvi motivi. L'unico che ogni tanto parla in dialetto è mio suocero ma fa un mix fra il lodigiano e il milanese.

[frangela]

Quando capita di sentire in televisione parlare qualcuno che ha il mio stesso accento io resto così e penso: marò, ma io parlo così???

Anche a me fa lo stesso effetto, è spaventoso, penso sempre: "Ma io parlo cosi????"

[mafalda2005]

A parla de cu e de m***a, l'anima la se conserva (fonetica: la u si legge u chiusa e la o si legge u)

[frangela]

allora
qui a Lucca, saltare la scuola si dice salare, per esempio a Pistoia già è diverso, si dice fare forca.
Poi se dici a un fiorentino, "Come sei togo" lo prende come un complimento, se lo dici qui, rischi il nocchino
Che tira più un pel di topa che una coppia di buoi si dice anche qui
e poi si dice
mézzo per bagnato
cuva, per vasca dei panni
ridocciare
brillocchi
...
e non me ne vengono in mente altre, per ora
tampì e pappiè sono francesismi, invece

[cleo]

Da noi per dire che qualcosa è insipido, si dice che è "fatto" e poi in dialetto il sale diventa femminile, la saal.

[frangela]

Da noi qualcosa di "fatto", per es un frutto vuol dire che è troppo maturo, anche se non ancora marcio.
Poi, per qualche misteriosa ragione, in vernacolo, la terza persona plurale del presente indicativo del verbo essere, non è SONO, ma ENNO

[STEFI@VALERIO]

Beh, visto che il milanese latita ci metto qualcosa io...

Va a ciapà i ratt (va a quel paese, non mi far perdere tempo)

Quand la m***a la munta a scragn o la spussa o la fa dann (verissimo!)

E ora gran finale pecoreccio:

Nà lavada, nà sugada, la par n'anca duperada (indovinate voi cosa )

[STEFI@VALERIO]

Ecco, mi hanno censurata...che vergogna!

[Friky75]

Da noi per dire che qualcosa è insipido, si dice che è "fatto" e poi in dialetto il sale diventa femminile, la saal.

Anche in Piemontese sale è femminile
Qui per dire che un ragazzo e una ragazza "flirtano" si dice che baccagliano (che però significa anche litigare).
Muumi è vero, avevo dimenticato "tagliare" la scuola.

[Ermione]

Ad esempio ho un'amica bergamasca che per dire "di fianco" dice "in parte". All'inizio non capivo...

Ossignur mi sa che "in parte" lo diciamo solo a Brescia e a Bergamo
Qualche altro termine:

Pota= è un intercalare, come dire "ehhh che ti devo dire"

Ta ma fet vegner el lat ai segnec= letteralmente: mi fai venire il latte alle ginocchia= mi stai stufando!

Va fat ciaà= fanchiulo

Torno domani

[Friky75]

Questa c'è anche qui:
A tira pì an pluc ad dona che na cubia ad bò.
Traina più un pelo di donna che una coppia di buoi.

[frangela]

è un freddo che si pipa
questa ha anche il doppio significato
Stefi, metti la traduzione dell'ultima ché un ci 'apisco una bella sega

[Friky75]

è un freddo che si pipa
questa ha anche il doppio significato
Stefi, metti la traduzione dell'ultima ché un ci 'apisco una bella sega

Penso vohglia dire:
Una lavata, un'asciugata, non pare neanche adoperata.

[frangela]

è un freddo che si pipa
questa ha anche il doppio significato
Stefi, metti la traduzione dell'ultima ché un ci 'apisco una bella sega

Penso vohglia dire:
Una lavata, un'asciugata, non pare neanche adoperata.

Questa mi fa venire in mente quello che diceva mio nonno alle donnette che vedeva andare alla prima messa ad ore antelucane
Quando la potta è frusta, l'anima s'aggiusta!

[mafalda2005]

Da noi per dire che qualcosa è insipido, si dice che è "fatto" e poi in dialetto il sale diventa femminile, la saal.

Mia madre diceva la sale in italiano, mi veniva un nervoso!

[Woland]

Nà lavada, nà sugada, la par n'anca duperada (indovinate voi cosa )

Bellissima!

Da noi marinare la scuola si dice far salina e vale anche qui che "... tira più d'una coppia di bovi della Chiana"
Inoltre il genitore chiama la prole " ' l fiolo, la fiola", anche ad età oggettivamente improponibili e se il suddetto fiolo esce di casa discinto la solerte mamma dice: " 'n gi' in giro 'ngirigiola, che se te 'ncimurri, te ce fo la giunta" ovvero se ti raffreddi ti porgo al malessere un'aggiunta, di solito sotto forma di uno sventolone o leccamuffo, che indovinate voi che saranno . La mi' mamma l'anatema del "te ce fo' la giunta" me lo lanciava spesso

[frangela]

Woland, non ho capito di dove sei

[Woland]

frangela, a volte me lo chiedo anch'io.
Centro Italia, comunque.

[frangela]

frangela, a volte me lo chiedo anch'io.
Centro Italia, comunque.

quello si capiva, ma mi chiedevo se abitiamo nella stessa regione