Lunedì 13 nel primo pomeriggio avverto qualche contrazione fastidiosa. Niente di importante ma sufficiente per prestarvi la dovuta attenzione. Riposo e la giornata finisce tranquilla con sporadiche contrazioni. Alle 3 mi sveglio e mi sembrano più importanti e abbastanza ravvicinate, tanto da decidere per l’ospedale. Questa volta volevo fare l’epidurale, e poichè con Greta sono arrivata di 7 cm tranquilla volevo essere certa di arrivare per tempo… sono arrivata così per tempo che alla visita ero di soli 2 cm di dilatazione con contrazioni pari a 0: “Signora torni pure a casa c’è tempo”. Forse son stata un po’ precipitosa. Esattamente come accadde per Greta però (anche con lei al primo giro venni rispedita a casa) appena messo piede in strada aumentano i dolori…ovvio che il mio pensiero è stato…ok nel giro di 12 ore partorisco, allora avevo ragione io! Camminando malamente (una elefante cui han mozzato un piede avrebbe camminato con più eleganza) porto Greta a scuola con papà che decide di stare con noi tutto il giorno. Torniamo a casa e non c’è verso di dormire….eppure i dolori piano piano vanno diminuendo… ma come?? Io “devo” partorire oggi! Il caso vuole che la ginecologa che ci ha seguite nei 9 mesi mi manda un messaggio per sapere come va. Le spiego la situazione e mi invita a fare un giretto in studio per dare un’occhiata. Non me lo faccio dire due volte. L’occhiata è stata un visita che sentenzia “dilatazione a 4 cm vai in H e vedrai che ti danno un aiuto”…ma il primo aiuto è stato il suo…che male mi ha fatto! Eseguo alla lettera, non vedevo l’ora di conoscerti e ormai mi ero messa in testa che saresti dovuta nascere. In H trovo la gentilissima (



Sei nata nella stessa sala in cui è nata Greta, e per brutta che sia mi accompagna spesso l’immagine di quel luogo magico che Voi avete animato per Noi.