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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

Simone...sono nato pigro ma con gli occhi spalancati!

Comunque sia andata si tratta di un momento che non dimenticherai mai, hai voglia di raccontarlo?
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michy1976
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Simone...sono nato pigro ma con gli occhi spalancati!

Messaggio da michy1976 » 21 ago 2007, 17:13

Mamma mia quante volte ho sognato di scrivere questo racconto….e soprattutto quante volte, prima, mi sono detta che non ce l’avrei mai fatta a sopportare il dolore…e invece ho stupito tutti, me in primo luogo. Devo ammettere che sono stata una grande, e lo dico perché me l’hanno detto…me l’ha detto mia suocera e mio padre mentre, tormentata dalle ultimi contrazioni ( quelle che mi avrebbero portato a una dilatazione di 10 cm quando mi avevano già fissato il cesareo di lì a poco), alternavo le respirazioni fatte appoggiando la testa contro la spalla di mio marito a delle normali chiacchiere con i miei e la suocera appunto!
Ma andiamo con ordine…
LUNEDI 30 OTTOBRE: 39+6 secondo i miei calcoli, 39+5 secondo i calcoli dell’ospedale di Faenza. Ore 8.30 primo tracciato. Manco a dirlo, piatto. Anzi, vengo invitata caldamente a svegliare Simone che se la dorme alla grande. Visita: collo dell’utero leggermente appianato, ma niente di che. Rimandata a lunedì 6 novembre. E te pareva….
Torno a casa stanca morta. Lo immaginavo che a ottobre non nasceva uffi.
Primo segnale di incoraggiamento: nel pomeriggio perdo il tappo. Poca cosa, direi, ma sempre qualcosa.
La sera andiamo a cena dalla suocera, ci sono là cognata e nipotine, si mangia leggero perché tanto per cambiare sono tutte a dieta. Stiamo per andare a casa, siamo già con i giubbotti addosso, quando sento del liquido colarmi tra i pantaloni. Oh, oh, ho rotto le acque. No panic, sguardo da ordine perentorio al marito, mentre dico “ andiamo a casa, ora.” Glielo dico in ascensore. Mi propone di partire subito per Faenza tanto abbiamo la borsa in macchina, ma io non voglio. Voglio andare a casa, fare una doccia, controllare che i gatti abbiano da mangiare e da bere magari x qualche giorno, scrivere su gol che sto andando via ( ebbe si, ho fatto anche quello), e poi partire. Usciamo di casa alle 22, e ovviamente scena da manuale, abbiamo tutto tranne le mie carte della gravidanza.
Va beh, 22.50 sono all’accettazione del pronto soccorso, prima di una lunga serie di visite: collo leggermente accorciato, ma nulla di nuovo rispetto al mattino. Con le acque rotte si aspettano 48 ore prima di indurre….uff…la vedo già dura. Mi portano in camera, dove trovo una ragazza che ha appena partorito. Mando a casa mio marito, tanto di lì al mattino impossibile che succeda qualcosa. E tento di dormire. Ovviamente impossibile, il bimbo appena nato strilla, la neo mamma non ha forza e il papà rimasto lì a dormire fa del suo meglio.
E passa cosi la prima notte insonne. Addirittura alle 4 sono lì che mangio biscotti, vista la cena dietetica della cena prima!
MARTEDI 31 OTTOBRE.
Il giorno successivo passa, tra alti e bassi, tra tracciati, camminate, visite, chiacchierate con suocera, cognata e marito che non mi lascia mai sola. E mi preparo alla seconda notte insonne, stavolta con contrazioni abbastanza ravvicinate ma non ancora buone, e tutte rigorosamente di schiena. Passo la nottata in corridoio, per non dar fastidio alla mia compagna di camera,….e a mio marito che se la dorme sulla sedia! D’altra parte non riuscivo a stare distesa, tanto valeva camminare no?
MERCOLEDI 1 NOVEMBRE
Alle 3 di notte l’ostetrica di turno ( carinissima) mi convince a fare una doccia, mio marito mi aiuta e cosi almeno mezz’ora passa, io mi sento un po’ più in forze e pronta ad andare avanti.
Alle 5.30 la frase magica: potete entrare in sala travaglio, andate a prendere vestiti bimbo, cd, acqua, tutto quello che vi può servire, macchina fotografica e via! La vera avventura sta per iniziare.
E da lì il tempo non esiste più, le ore volano, tra sms ( ebbene si, anche quelli mandavo), cd di Eros che andavano uno dietro l’altro, marito che mi dava ogni 15 minuti pastiglie omeopatiche per aiutare la dilatazione, futuri nonni che attendevano fuori dalla porta, e soprattutto…donne che partorivano in mezz’ora nella sala a fianco, mentre io ero ancora li.
Passano le ore, ma la dilatazione, arrivata in fretta a 8 cm, si ferma. Il tracciato è ok, ma le contrazioni sono rallentate. Ostetrica e ginecologo non sono concordi su come procedere, lei vorrebbe darmi dell’ossitocina, lui no. E intanto hanno 4 altri parti a cui assistere. Io aspetto. Sopporto le contrazioni come nessuno, me compresa, avrebbe mai immaginato sapessi fare, mentre mio marito comincia a dare segni di insofferenza e di preoccupazione. E le ore passano.
Ennesima visita del gine: dolorosissima. Qualcosa non va, lo si vede dalla sua faccia, mi dice che vuole farmi un’ecografia. Mentre aspetto di farla, io non ce la faccio più, sono stanca. Chiedo qualcosa da bere, magari un caffè ( lo so, sono pazza, ma in qualche modo dovevo recuperare forze) e il gine dice di no, deve stare a digiuno, dice. E io capisco tutto: mi faranno il cesareo. Mio marito cerca di convincermi che non è cosi certo, ma io ormai ho capito. E un po’ mi rassegno. Vado a fare l’eco ed ecco svelato il tutto: Simone si presenta di viso, e non di nuca come dovrebbe. Sembra anche che abbia dei giri di cordone.
Cesareo. Inevitabile. Di lì a un’ora circa entrerò in sala operatoria mi dice il gine. Ammetto che in quel momento ho pensato a due cose, alla lenta ripresa che la mia amica Ba mi aveva detto di aver avuto dopo il cesareo, e alla delusione di mio marito, che aveva “faticato” tanto con me fino a quel momento e che non avrebbe visto nascere suo figlio. Ma tutto ciò non l’ho detto, ho solo pensato a mandare un sms alle amiche che aspettavano dalla mattina e che stavano vivendo per via telematica con me il travaglio.
Ma non era ancora finita. Per un fraintendimento, mi sono ritrovata in sala d’aspetto con i miei genitori e mia suocera. Peccato che in quel momento le contrazioni sono riprese, fortissime e ravvicinate,. Mia suocera preoccupata va a chiamare il gine. Ero giunta a dilatazione completa. Cesareo immediato.
Sotto gli occhi esterrefatti, preoccupati, nervosissimi di mio marito mi viene messo il catetere, mi viene depilata la patatina, e in un battibaleno si scende in sala operatoria. Sono quelli i momenti peggiori che ricordo: contrazioni fortissime, dolorosissime, in attesa della spinale.
Ma dall’attimo successivo alla spinale, tutto diventa un film: un’infermiera che mi dice “dai tra poco sarai mamma” poi ci pensa e aggiunge” anche se lo sei già da 9 mesi in realtà”, qualcuno che smuove la mia pancia, Simone che esce, io che piango chiedendo quanto pesa e mi viene risposto che tanto lo vedo che sta bene e che me frega di quanto pesa, lui che viene messo con il suo faccino contro il mio viso, senza che io possa toccarlo, le infermiere che mi dicono che ha degli occhi stupendi….e poi l’attesa di tornare su, da mio marito che mi aspetta, dai miei, da mia suocera.
Arrivo, tutta tremante alle braccia per l’anestesia, senza sentire le gambe, attaccata alla flebo, ma li vedo tutti sorridenti ( e mio marito già provato a dir la verità) con il mio bimbo in braccio. Ammetto che non ricordo bene come ho fatto a mandare l’sms più atteso della mia vita a tutti, a rispondere alle telefonate, a parlare, a ricevere le visite più attese di questi nove mesi….
So solo che non potevo tenerlo in braccio, tremavo troppo, avevo paura.
So solo che vedevo negli occhi di mio marito il dolore di non averlo potuto veder uscire, ma il dolore era misto alla serenità di vedere che tutto era andato bene.
Da allora è storia, storia di tutti i giorni, storia di una vita diversa ma che sembra sia sempre stata cosi, come se Simone ci fosse sempre stato. Ogni giorno è una novità, ogni giorno la conquista di un gradito di felicità più alto.
Volevo farlo nascere sulle note di “grazie di esistere”, dedicato a lui e a mio marito. Ha voluto nascere senza sforzo, facendosi aiutare da un medico. È ‘ nato pigro, dico io, ma con la benedizione di tutti i santi, nessuno escluso.
Ma comunque sia andata, benvenuto in questa vita, figlio mio.
Mamma di Simone(Faenza 1/11/06-3.335grx51cm)e di Rebecca(Faenza 6/2/09-3.190grx49cm)
Bolognese (d'adozione) e Bibliofilina®

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tixy75
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Re: Simone...sono nato pigro ma con gli occhi spalancati!

Messaggio da tixy75 » 14 set 2009, 15:54

Ciao! che bella storia! anche il mio bimbo di 2 mesi si chiama SIMONE...mi sa che la pigrizia fa propio parte del nome :sorrisoo
SIMONE 26\06\2009 ALESSANDRO 20\09\2014 Amori di Mamma

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Re: Simone...sono nato pigro ma con gli occhi spalancati!

Messaggio da elettra » 14 set 2009, 18:00

mi sono commossa!!! :emozionee
Tanti auguri di buona vita!!! :yeee
Antonella mamma di R. (21/09/06) G. (13/03/09) e H. (11/10/00)
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Re: Simone...sono nato pigro ma con gli occhi spalancati!

Messaggio da kyky » 18 set 2009, 16:08

anche io mi sono commossa, è un bellissimo racconto :cuore
Edo è nato il 27/02/2008 a 40+4
Francesco è nato il 26/11/2009 a 35+0

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