Con tommaso sono partita applicando il metodo estivill, adattandolo alle ns esigenze famigliari e alle abitudini del bambino, ma probabilmente non ero abbastanza pronta per dare una linea continuativa al metodo adottato e alla fine ho fatto dei pasticci
Con niccolò sono stata una madre più degenere...gli davo da mangiare quando lo chiedeva, lo mettevo nella carrozzina/marsupio/sdraietta o quel che usava al momento e via...senza tante storie...nè per mangiare nè per dormire, ma lui era un bimbo ed è ancora così, senza pretese...si è sempre svegliato per mangiare di notte fino ai 4-5 mesi poi ha smesso.
Fino ai 9-10 mesi si addormentava sulle ginocchia di suo padre, mentre io facevo il bagnetto al fratello e poi dopo sempre da solo nel suo lettino con una favola o semplicemente con una carezza e un "nanna Nicco"
L'esperienza mi ha insegnato solo una cosa: ognuno deve seguire il proprio istinto di madre e capire in quel frangente cosa serve al proprio figlio...ogni metodo ha comunque dei limiti e non può andare bene per tutti. I miei figli non hanno mai pianto col metodo estivill, ma forse sono stata solo fortunata, ma non per questo è stato più efficace nell'aiutarmi a raggiungere il mio scopo di altri metodi.


