Colleghi...serpenti!

[elly2]

Allora cercherò di farla breve. Febbraio 2007 il mio capo mi chiama in ufficio dicendomi che non mi sto comportando tanto bene (secondo quello che gli hanno detto). Secondo lui non mi impegno molto e mi fa appunti sull'orario. Premetto che sono un dipendente pubblico. Il mio servizio è attivo dalle ore 07 del mattino fino alle ore 19 di sera e noi ci turniamo. Non abbiamo contatti con gli utenti esterni, facciamo manutenzione alle apparecchiature hardware dei reparti ed uffici. In realtà nel nostro gruppo regna l'anarchia. Ognuno fa quello che vuole, ma siccome io sono l'unica che sta sempre in ufficio (rispondo al telefono) sono anche l'unica che si può obbiettivamente controllare. Gli altri vanno e vengono e se hanno i loro cavoli da farsi se li fanno in santa pace (intendo telefonate personali e qualche puntatina al bar). Io sono ritornata dalla maternità quando mia figlia aveva 6 mesi e fino all'anno ho goduto dell'orario ridotto e questo dava fastidio al mio dirimpettaio che come me sta in ufficio e che non poteva dirmi niente in quanto era un mio diritto. Poi quando ho cominciato a fare l'orario intero ho avuto qualche difficoltà. Mio suocero era gravemente malato e mia suocera si appoggiava a me. Mi chiamava 3/4 volte al giorno per farmi prenotare visite o per chiedermi di passare a vedere mio suocero ogni volta che era ricoverato (lavoro in ospedale) Mettici 2 bambini da gestire, una casa in costruzione e un marito praticamente inesistente e vi rendete conto di quanto tempo avessi a disposizione. E' vero che ho mescolato le mie cose personali con il lavoro anche se presa com'ero non me ne ero neanche resa conto. Ma il punto non è questo. Io posso aver sbagliato ma quello che mi ha dato fastidio è che quella persona che è andata a lamentarsi con il capo avrebbe potuto parlare prima con me. Sono stata scavalcata, eppure non sono una bambina. Ho 36 anni e credo di essere sufficentemente ragionevole e obbiettiva da poter comprendere una critica. Fatto stà che ho passato 8 mesi a chiedermi CHI poteva essere la spia. Nel frattempo ho modificato il mio atteggiamente e ho apertamente detto ai miei colleghi di essere stata richiamata dal capo e il motivo. La maggior parte mi ha guardato con occhi sgranati. Di cose che non vanno ce ne sono parecchie e tutti si sono chiesti: e gli altri? E le altre cose che non vanno? Niente!! Io sono l'unica della quale il capo non avrà mai bisogno e quindi sono l'unica che può essere ripresa. Comunque alla fine me la sono messa via e ho fatto finta di niente. Diciamo che ho 'ingoiato il rospo'. La settimana scorsa poi viene fatta una riunione. Il mio collega nonchè dirimpettaio prima di entrare nel vivo delle problematiche tecniche del servizio fa un ampio preambolo dove attacca dicendo che se qualcuno ha problemi personali lo deve dire al gruppo in maniera che il gruppo lo possa aiutare e poi racconta di una persona che non si comportava tanto bene con i colleghi e che lui ha pensato molto sul da farsi (diciamo che non ha una c@@o da fare cià 40 anni e 0 figli e vive con mammà) e poi ha deciso di dirlo al capo (bravo pirla e ci hai pure pensato tanto a prendere stà decisione). Fatto stà che quello che mi sono chiesta io è ma che cavolo centrava con la riunione stà cosa(ripeto successa 8 mesi fa) e poi ma perchè per la seconda volta non hai avuto le palle di dirmelo in faccia ma lo hai fatto in un posto dove io non potevo controbbattere? Ora i miei rapporti con lui sono ho paura inesorabilmente compromessi. Io non riesco neanche a salutarlo alla mattina quando arriva. Avrei voluto affrontare con lui la discussione, ma credo che una persona che si comporta così è troppo convinta delle sue ragioni per mettersi in discussione. Ma voi come vi comportereste al mio posto?Grazie e .... scusate lo sfogo

[Gerbera]

Lo affronterei apertamente, convinto o meno delle sue ragioni! Anche perchè mi sembra di capire che tu non è che neghi tutto, dici che probabilmente non ti sei resa conto di aver mischiato privato e lavoro ma bastava che magari parlasse con te prima di andare dal capo. Ecco, si, io lo affronterei di sicuro con tanta educazione

[delfi]

io lo affronterei e discuterei sul fatto che sia stato così vile da dirlo al capo!!!

[lena69]

questo elemento è ben inserito nel gruppo o tende a isolarsi?

[deddola23]

lo affronterei di petto e senza tante remore...personaggi di quel tipo vanno affrontati e non lasciati perdere. Fatti rispettare e vedrai come cambia atteggiamento....

[GRACE71]

io, in genere affronto di petto le situazioni che potrebbero minare il mio posto di lavoro o la mia professionalità.

affrontalo. con garbo, ma afforntalo.

[Evvie]

Non so se lo farei perché io sono una che tende a ingoiare il rospo e tenersi tutto dentro, però la cosa giusta da fare sarebbe parlare con questa persona a viso aperto, cioè fare quello che non ha fatto (e che avrebbe dovuto fare) lui. Non tanto per dargli della spia: credo che la faccenda non sia così banale. Molto più semplicemente dovresti chiedergli quello che in effetti hai detto: chiedergli perché non ne ha parlato prima con te. Non mi metterei in atteggiamento di attacco, visto che mi pare di capire che tu stessa ammetti di avere sbagliato, ma sarei molto chiara e molto diretta, giusto per dare al soggetto in questione una lezione di dignità.

[melissa75]

sono d'accordo questa persona va affrontata ci lavori nello stesso ufficio giorno dopo giorno meglio mettere in chiaro subito le cose, non puoi sempre ingoiare il rospo

[luce26]

Ti capisco perfettamente, a me è successa una situazione molto simile ed anch'io sono dipendente pubblica. Purtroppo tornata dalla maternità, il mio dirimpettaio(come dici tu) aveva gli stessi problemi del tuo....ce l'aveva (e nn solo lui aimè) perchè ero stata a casa in maternità...così mentre ero d'accordo con il capo di fare per un mese mezza giornata usando le ferie residue,i tipi hanno parlato con il capo e niente ferie....così dopo un anno a casa il mio bambino di punto in bianco si è visto che la mamma era via dalla mattina alla sera....Insomma tutti ce l'avevano con me. Così incavolata nera ho preso da parte uno ad uno i miei colleghi, direttore compreso e a quatt'occhi li ho affrontati.....Ogni loro motivazione davanti a me è caduta, era tutta invidia....così sono riuscita ad avere il part-time fino a dicembre di quest'anno (mio figlio avrà 2 anni emezzo)....però le cose non sono facili perchè tutt'ora quell'invidia di fondo è rimasta e mi sono resa conto che tutto derivava dal mio collega dirimpettaio che ha 35 anni, vive con mamma e non ha uno straccio di ragazza....
Io fossi in te prenderei a quattr'occhi il tipo in questione e gli chiedi perchè si è comportato in quel modo,che la prossima volta se ha qualcosa da dire deve avere il coraggio di dirtelo in faccia e non con quei mezzucci....che cmq nn credi che lui si sia sempre comportato bene e abbia sempre lavorato perennemente senza interruzioni....chiedili come mai guarda solo te e nn gli altri..cmq è da affrontare

[terryp76]

Ciao, secondo me dovresti affrontare l'argomento e non ingoiare, per lo meno gli devi far capire che la prossima volta che avrà qualcosa nei tuoi confronti è più giusto prima che ne parli con te arrivando ad un pacifico accordo anche perchè mi sembri propensa a prenderti le tue responsabilità, sai sono rientrata da poco al lavoro dopo una gravidanza disastrosa e un parto conclusosi peggio comunque una mia collega mi ha attaccata personalmente perchè non avevo accettato una proposta fattami dal mio capo, qui ho capito che alle mie spalle si stava parlando un pò troppo quando mi sono resa conto di ciò prima ho beccato lei e poi lui. Dalle mie parti si dice se ti fai pecora il lupo ti mangia, con garbo ma decisa fagli capire che ha sbagliato in bocca al lupo

[debora81]

A parte affrontarlo apertamente, lo "spierei" e al primo passo falso lo "disumanerei" (da noi si dice così) ufficialmente dal capo. Anzi lo metteri proprio nelle condizioni di fare un passo falso pur di potermi vendicare quanto prima.
Forse esagero ma fra esseri umani tante volte è meglio parlarsi prima. Questo qua probabilmente non aveva niente di meglio a cui pensare... compatiscilo per questo... E' proprio all'ultima spiaggia

[elly2]

Grazie delle risposte. Purtroppo l'essere in questione è perfetto (diciamo dal suo punto di vista). Cioè non beve caffè, non fa telefonate personali (una ricarica gli dura più di 1 anno ) Quando lavora al pc io non so che cacchio fa perchè i nostri monitor sono opposti. Ma lui è capace di lavorare un giorno intero per mettere il logo dell'azienda su un documento, o fare schemi su schemi perche ovviamente fa lui i turni e le ferie. Quindi quando sto a casa lo devo pure dire a lui
IL suo impegno + grande ora è riuscire a fare il presepe per Natale assieme alla sua fidanzata. Poi lo fotografa e passa il resto dell'anno con l'impegno di archiviare le foto del presepe e delle ferie estive. Parcheggia l'auto a 1 km di distanza per paura che qualcuno gliela strisci, se deve comprare una stampante fa ricerche su internet, stampa tutto e poi costruisce il grafico con marche, pregi, difetti e costi, costi cartucce e poi gira tutti i negozi in cerca del posto dove il prezzo è più basso
Insomma ha una vita così stressante e frenetica che gli avanza un sacco di tempo per guardare cosa faccio io. Io che mi alzo alle 6 di mattina, vesto i miei figli, preparo le colazioni, li carico in macchina e ne porto uno da mia mamma e uno alla fermata dell'autobus. Poi li recupero, faccio la spesa, pago le bollette, porto la macchina dal meccanico, faccio i compiti con il + grande finchè gioco con la + piccola e nei ritagli cucino pure... Senza contare l'andare avanti e indietro per 'onorare' gli impegni extra scolastici del + grande. Uno che all'epoca dell'asilo del mio + grande in un periodo in cui si ammalava spesso e arrivavo in ritardo (con la carta del pediatra) un giorno mi fece richiamare dal capo (eh si cià il vizietto ) e poi mi disse che anche un altro mio collega maschio aveva un figlio e non arrivava in ritardo , peccato che il pargolo in questione avesse 5 mesi e la moglie fosse ancora in maternità.... Cosa gli vuoi dire a uno così????????? Temo sia fiato sprecato. In ogni caso mi fa schifo solo guardarlo, figurarsi parlargli.... e poi ora che ci penso quando rimasi incinta la seconda volta fui costretta a rimanere a casa in maternità anticipata perchè non sopportava che arrivassi in ritardo (avevo forti nausee e vomiti mattutini) e che ogni tanto mi facevo un giretto (sempre per le nausee che non mi mollavano). In oltre quando c'era da cambiare carta alle stampanti (pacchi da 10kg) mandava me Mi sa che è un caso disperato!!!!

[zorba]

Mah, non so se ti convenga affrontare direttamente con lui la questione. Mi sa che è uno di quelli che cercano di portarti all'esasperazione e aspettano di vederti scoppiare per poi riferire al capo che sei una pazza isterica. Forse l'arma vincente è fargli tanti bei sorrisi e fargli capire che tu non badi a quel che pensa la feccia. E la prossima volta che il capo parla ricordagli velatamente che c'è una tutela del lavoro nonchè della maternità... insomma o ti riporta dei fatti oggettivi o se ne sta zitto. Il tuo collega potrebbe aver riportato una situazione reale o aver calcato la mano sulle tue mancanze, comunque la sua opinione non è sicuramente la bibbia, no?
La mia capa pretendeva che col bambino ammalato io andassi a lavorare perchè "tanto hai tua mamma disponibile", io le ho risposto che i giorni da contratto li ho e non ho le ho lasciato spazio di discussione.
E' logico che quando sto a casa il mio lavoro ricade sugli altri, ma allora dovrei sacrificare mio figlio?

[lena69]

uno così, con buona probabilità non è ben visto neanche dai colleghi.
e il capo, cosa pensa di lui?

e se tu provassi ad usare la sua stessa tecnica?
Se il capo di fa presente che qualcuno ha detto di te così e cosà, magari fai
notare che deve essere qualcuno con taaaaaaaaaaanto tempo a disposizione
per notare certe cose.

l'alternativa è coinvolgerlo. prova a offrirgli un caffè. riufiuterà la prima, la seconda,
la milionesima volta. ma prima o poi cederà.
forse, uno dei suoi problemi è il sentirsi isolato. se si sente coinvolto pian piano la
smette di rompere.

[skyblue]

Grazie delle risposte. Purtroppo l'essere in questione è perfetto (diciamo dal suo punto di vista). Cioè non beve caffè, non fa telefonate personali (una ricarica gli dura più di 1 anno ) Quando lavora al pc io non so che cacchio fa perchè i nostri monitor sono opposti. Ma lui è capace di lavorare un giorno intero per mettere il logo dell'azienda su un documento, o fare schemi su schemi perche ovviamente fa lui i turni e le ferie. Quindi quando sto a casa lo devo pure dire a lui
IL suo impegno + grande ora è riuscire a fare il presepe per Natale assieme alla sua fidanzata. Poi lo fotografa e passa il resto dell'anno con l'impegno di archiviare le foto del presepe e delle ferie estive. Parcheggia l'auto a 1 km di distanza per paura che qualcuno gliela strisci, se deve comprare una stampante fa ricerche su internet, stampa tutto e poi costruisce il grafico con marche, pregi, difetti e costi, costi cartucce e poi gira tutti i negozi in cerca del posto dove il prezzo è più basso
Insomma ha una vita così stressante e frenetica che gli avanza un sacco di tempo per guardare cosa faccio io. Io che mi alzo alle 6 di mattina, vesto i miei figli, preparo le colazioni, li carico in macchina e ne porto uno da mia mamma e uno alla fermata dell'autobus. Poi li recupero, faccio la spesa, pago le bollette, porto la macchina dal meccanico, faccio i compiti con il + grande finchè gioco con la + piccola e nei ritagli cucino pure... Senza contare l'andare avanti e indietro per 'onorare' gli impegni extra scolastici del + grande. Uno che all'epoca dell'asilo del mio + grande in un periodo in cui si ammalava spesso e arrivavo in ritardo (con la carta del pediatra) un giorno mi fece richiamare dal capo (eh si cià il vizietto ) e poi mi disse che anche un altro mio collega maschio aveva un figlio e non arrivava in ritardo , peccato che il pargolo in questione avesse 5 mesi e la moglie fosse ancora in maternità.... Cosa gli vuoi dire a uno così????????? Temo sia fiato sprecato. In ogni caso mi fa schifo solo guardarlo, figurarsi parlargli.... e poi ora che ci penso quando rimasi incinta la seconda volta fui costretta a rimanere a casa in maternità anticipata perchè non sopportava che arrivassi in ritardo (avevo forti nausee e vomiti mattutini) e che ogni tanto mi facevo un giretto (sempre per le nausee che non mi mollavano). In oltre quando c'era da cambiare carta alle stampanti (pacchi da 10kg) mandava me Mi sa che è un caso disperato!!!!

rigagli la macchina !! E' proprio uno str.onzo.

[elly2]

Barbara ti dirò che l'idea mi è passata in testa . Veramente pensavo di piazzargli 2 rivetti vicino alle ruote anteriori e 2 dietro così sia che vada avanti, sia che faccia retromarcia ne buca 2 ...
Per chi mi ha consigliato di offrirgli il caffè non funzionerebbe. LUI si porta da casa una bottiglietta piccola di acqua, e se si dimentica di riempirla mi dice:' ho dimenticato di mettere l'acqua nella bottiglia' e io : 'l'acqua del bagno è potabile' e lui:' no!!! devo resistere e farmi bastare questa.... corso di sopravvivenza... .
Comunque non è che sia tanto stimato qua in giro .... diciamo fra le persone normali