60g sono un'inezia, si tolgono facilmente e da come l'hai scritto ho più l'impressione che sia stato più un tuo andare in panico che non quello della bimba. Poteva essere agitata anche per altro.daniliuc1976 ha scritto:buona domenica a tutte......sono tristissima perchè ieri sera ho dovuto cedere e dare l'aggiunta alla mia sarah.....dopo averle offerto tuti due i seni lei era sempre affamata.....prendeva il seno e dopo un pò si agitava .....allora ho ceduto e le ho dato 60 ml e l'ha preso tutto.....ma perchè mi succede questo?io non voglio dare LA ma mi sono trovata obligata ....aiutooooo......ishetta....
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Fammi capire come è andata. Tu l'hai attaccata al primo seno, lei ha poppato, si è staccata da sola, l'hai attaccata all'altro e si è staccata da sola?
In questo caso potevi riattaccarla al primo e così via. Il seno non deve essere pieno per nutrire.
Ti metto questo testo che potrebbe chiarirti alcune cose (preso da http://www.lllitalia.org" onclick="window.open(this.href);return false;):
Capire come funziona la produzione di latte può aiutare una madre ad essere sicura che il suo bambino stia assumendo al seno una quantità adeguata di latte. Per esempio, talvolta le madri sentono che i loro bambini hanno completamente
svuotato il loro seno e che non c'è più latte disponibile, anche se il bambino vuole poppare. Sapere che nuovo
latte viene costantemente prodotto negli alveoli darà alla madre la fiducia di cui necessita per attaccare il suo bambino al seno, anche quando esso appare "vuoto". Uno studio dichiara che i bambini rimuovono una media di solo il
76% del latte disponibile dai seni, in un periodo di 24 ore (Hartmann et al. 1993).
Svuotare i seni è ciò che aiuta la produzione di latte ad andare avanti. La suzione del bambino invia messaggi al cervello,che poi rilascia l'ormone ossitocina. L'ossitocina fa sì che le cellule muscolari intorno agli alveoli si contraggano, spingendo il latte giù attraverso i dotti fino al capezzolo. Questo movimento del latte lungo i dotti è chiamato riflesso di emissione del latte. Le madri possono sperimentarlo come una sensazione di formicolio o un senso di liberazione (rilascio, allentamento) nel seno; che è il motivo per cui è anche chiamato calata. La calata svuota gli alveoli e rende il latte disponibile al bambino in prossimità del capezzolo.
Quando gli alveoli sono vuoti, essi rispondono producendo più in fretta il latte. Recenti ricerche sostengono che una speciale proteina nel latte umano, chiamata Feedback di Inibizione della Lattazione (FIL), regola la produzione di latte (Wilde 1995). Quando c'è molto latte nel seno, la FIL inibisce, o ostacola, gli alveoli dal produrne di più. Quando il latte viene rimosso dal seno e la FIL non è là a fermare la produzione di latte gli alveoli si danno da fare e producono più latte. Questo è il motivo per cui è importante offrire il seno spesso e incoraggiare il bambino a svuotare il seno il più possibile ai fini di un'ottimale produzione di latte.
Un'altra considerazione relativa alla produzione di latte è la capacità di stoccaggio del seno. Talvolta donne con il seno piccolo si preoccupano di non poter essere capaci di produrre latte sufficiente per i loro bambini, ma il processo di produzione di latte si adatta alla misura del seno. Seni molto piccoli possono non essere capaci di immagazzinare tanto latte tra le poppate quanto seni più grandi, ma se vengono svuotati spesso e molto, nell'arco di una giornata essi produrranno tanto latte quanto ne serve al bambino. Le donne con seni più grandi e una capacità di stoccaggio maggiore possono essere capaci di prolungare il tempo tra le poppate senza interferire con la loro produzione. In altre parole, le donne con seni più piccoli possono aver bisogno di offrire il seno più frequentemente, poiché i loro seni si riempiono più velocemente e la produzione di latte diminuisce quando gli alveoli diventano pieni. Allattare a brevi intervalli non è solo un bene per la produzione, ma è anche un'abitudine salutare che aiuta le madri ad evitare dotti ostruiti e infezioni al seno.