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Nuove professioni o abuso di professione medica?

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ishetta
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da ishetta » 15 lug 2009, 9:21

Io conosco donne che hanno partorito in casa con ostetrica, altre che hanno partorito in una casa per la maternità. Se proprio dovessi scegliere opeterei per quest'ultima opzione, ma io non vivo l'ospedale come un nemico bensì come un amico, per me l'ospedale è un posto dove sentirmi sicura se succede qualcosa e il mio parto è stato altamente medicalizzato e ringrazio Dio che lo sia stato xchè non so come ne saremmo uscite senza.

La doula normalmente frequenta dei corsi ma non è un'ostetrica, normalmente è molto attiva nel post parto ma in Italia non se ne fa uso.

Legalmente credo che non le si possa imputare niente xchè fa solo da cornice, visto che una doula per es. non può fare un'episiotomia, non può controllare il battito del bimbo ecc.
Perché la vuoi perché tu puoi riconquistare un sorriso e puoi giocare e puoi gridare perché ti han detto bugie ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia perché la gioia è con te

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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da ishetta » 15 lug 2009, 9:22

Io conosco donne che hanno partorito in casa con ostetrica, altre che hanno partorito in una casa per la maternità. Se proprio dovessi scegliere opeterei per quest'ultima opzione, ma io non vivo l'ospedale come un nemico bensì come un amico, per me l'ospedale è un posto dove sentirmi sicura se succede qualcosa e il mio parto è stato altamente medicalizzato e ringrazio Dio che lo sia stato xchè non so come ne saremmo uscite senza.

La doula normalmente frequenta dei corsi ma non è un'ostetrica, normalmente è molto attiva nel post parto ma in Italia non se ne fa uso.

Legalmente credo che non le si possa imputare niente xchè fa solo da cornice, visto che una doula per es. non può fare un'episiotomia, non può controllare il battito del bimbo ecc.
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da dolceviola » 15 lug 2009, 9:27

ishetta ha scritto:Io conosco donne che hanno partorito in casa con ostetrica, altre che hanno partorito in una casa per la maternità. Se proprio dovessi scegliere opeterei per quest'ultima opzione, ma io non vivo l'ospedale come un nemico bensì come un amico, per me l'ospedale è un posto dove sentirmi sicura se succede qualcosa e il mio parto è stato altamente medicalizzato e ringrazio Dio che lo sia stato xchè non so come ne saremmo uscite senza.

La doula normalmente frequenta dei corsi ma non è un'ostetrica, normalmente è molto attiva nel post parto ma in Italia non se ne fa uso.

Legalmente credo che non le si possa imputare niente xchè fa solo da cornice, visto che una doula per es. non può fare un'episiotomia, non può controllare il battito del bimbo ecc.
Nel mio caso, ad esempio, non mi avrebbe potuto aiutare. Il mio parto è stato complicatissimo, diciamo che poteva (doveva forse) essere un cesareo...
Io non partorirei mai in casa. Mi sentirei molto più sicura in ospedale.

Considerate che io ho beccato un'ostetrica molto brava, di quelle che cercano fino alla fine il parto naturale. Solo che nel mio caso ha "insistito" troppo :che_dici
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da ishetta » 15 lug 2009, 9:29

dolceviola ha scritto:
ishetta ha scritto:Io conosco donne che hanno partorito in casa con ostetrica, altre che hanno partorito in una casa per la maternità. Se proprio dovessi scegliere opeterei per quest'ultima opzione, ma io non vivo l'ospedale come un nemico bensì come un amico, per me l'ospedale è un posto dove sentirmi sicura se succede qualcosa e il mio parto è stato altamente medicalizzato e ringrazio Dio che lo sia stato xchè non so come ne saremmo uscite senza.

La doula normalmente frequenta dei corsi ma non è un'ostetrica, normalmente è molto attiva nel post parto ma in Italia non se ne fa uso.

Legalmente credo che non le si possa imputare niente xchè fa solo da cornice, visto che una doula per es. non può fare un'episiotomia, non può controllare il battito del bimbo ecc.
Nel mio caso, ad esempio, non mi avrebbe potuto aiutare. Il mio parto è stato complicatissimo, diciamo che poteva (doveva forse) essere un cesareo...
Io non partorirei mai in casa. Mi sentirei molto più sicura in ospedale.
io ho fatto induzione a 41+3 con prostaglandine per cui per forza in ospedale, seconda induzione con ossitocina, amniorexi, doppia manovra di kristeller, punti vari ed eventuali, flebo di domperine in vena, epidurale.
Ho vinto qualche cosa? :che_dici
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da 75andrea » 15 lug 2009, 9:29

Io so che a Bologna sono organizzati molto bene ( la moglie di un mio conoscente ha partotrito in casa 3 figli)
pero'...
a casa c'è l'asistenza professionale di 2 ostetriche
c'è sempre pronta un autoambulanza in zona nel caso il parto si dovesse complicare....

Lui , che ha assistito a tutti e 3 i parti, mi diceva che è un'esperienza fantastic

Ma dai suoi racconti mi sembrava tutto molto professionale , non certo una cosa improvvisata da non professionisti
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da tiziana72 » 15 lug 2009, 9:33

anche io ne ho sempre sentito dire così..a casa ma con assistenza medica..
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da floddi » 15 lug 2009, 9:38

si ragazze con assistenza medica ma........non sempre c'è il tempo per:
1. renbdersi conto che qualcosa non va
2. preparare la donna
3. farla slaire sull'ambulanza
4. portarla in H
5. renbdersi conto là, di cosa non va
6. far nascere il bambino.


ma vi rendete conto di quanto tempo può passare???
pensate che quando si decide di fare un ceraeo d'urgenza ci sia sempre tanto tempo a disposizione? Sbagliate, ve lo assicuro.
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da lalat » 15 lug 2009, 9:55

Per un secondo o terzo parto, si potrebbe pure fare ... per lo meno io adesso conoscendomi, avendo 2 parti facili e veloci alle spalle penso che mi sentirei più a mio agio in casa. Per il primo parto no, non sapevo a cosa andavo incontro, ... però gli ospedali sono ancora molto carenti. Non esiste una sala travaglio, ti lasciano fare il travaglio nella stanza dove ci sono altre ricoverate, magari col bimbo piccolo affianco oppure mentre arrivano i parenti in visita, poi arrivi in sala parto solo quando sei pronta per partorire ... questa è una mancanza degli ospedali ... fanno i corsi preparto, si parla del parto naturale, di ridurre i cesarei, di controllo del dolore ... aria fritta visto che le partorienti vengono lasciate ululare per il dolore mentre ci sono 10 parenti in visita al letto affianco ... come caxxo può controllare il dolore una poveretta? in quelle condizioni???
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da redapple » 15 lug 2009, 10:43

A quanto e so io la Doula dovrebbe dare solo un supporto emotivo - psicologico e non intervenire a livello pratico e questo sito pare comfermarlo http://www.doula.it/#" onclick="window.open(this.href);return false;

Per quanto riguarda il partorire in casa, vi racconto una cosa che ancora oggi mi fa venire i brividi...

dopo una gravidanza perfetta ed un travaglio senza particolari problemi, nella fase espulsiva del mio primo parto ci sono state difficoltà, dovute a due giri di cordone al collo.
Il bimbo ha sofferto ed è stato rianimato (aveva Apgar 2), al quinto minuto per fortuna l'Apgar era già salito a 9;
alla visita pre-dimissioni il primario, dopo aver visionato la cartella clinica, ci ha detto:
"Vanno tanto di moda i parti naturali....se tu avessi scelto di partorire in casa Francesco oggi non ci sarebbe...." :urka
....potete capire cosa ne penso del parto in casa...... :x:
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da Bianconiglio » 15 lug 2009, 11:15

Questo argomento mi interessa molto perchè nella mia tesi è previsto un capitolo proprio sulla medicalizzazione del parto, tipica della società contemporanea, e vorrei poi parlare anche di questa inversione di tendenza che vede un ritorno al passato. Per caso avete del materiale da indicarmi?
O chi ha usufruito di questo servizio ha voglia di raccontare la propria esperienza?
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da hamilton » 15 lug 2009, 11:27

Peperita ha scritto:Ciao
di recente sono entrata in una associazione di mamme della mia città e ho scoperto un universo parallelo.
Molte mamme hanno scelto di partorire in casa, alcune senza assistenza medica o solo con l'aiuto di un'altra mamma.
Una "doula"... ossia una donna mamma che aiuta un'altra mamma.
Voi cosa ne pensate?
Io troverei meraviglioso partorire in casa... ma questa cosa mi lascia molto perplessa
non lo farei neanche morta, anzi, dico di piu', morirei al solo pensiero
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da hamilton » 15 lug 2009, 11:34

floddi ha scritto:peta che ci penso.

partorire in casa mia. Coi vicini che ascoltano con l'orecchio al muro per sentire a che punto di dilatazione sono, con un bel telo di plastica sul letto o la vasca disinfettata (per cosa poi, visto che durante il parto in acqua si urina e si defeca) e una bella ambulanza fuori casa con su personale medico incazzato perchè, nel 2009, con gli H attrezzati anche per un bel parto naturale con in centri nascita, una pazza scatenata deve rischisare la vita sua e quello del bambino che ha in pancia, e tenerli occupati magari per ore invece di esser a disposizione di emergenze serie......
:ahah :ahah
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da cinzia1974 » 15 lug 2009, 11:37

non ci penso nemmeno!!!!!! per carità
/=\ Matteo 05.12.06 Alessia 04.01.10 /=\
... e ho visto grandi orologi su gente di poco polso ...

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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da tiziana72 » 15 lug 2009, 11:38

floddi ha scritto:si ragazze con assistenza medica ma........non sempre c'è il tempo per:
1. renbdersi conto che qualcosa non va
2. preparare la donna
3. farla slaire sull'ambulanza
4. portarla in H
5. renbdersi conto là, di cosa non va
6. far nascere il bambino.


ma vi rendete conto di quanto tempo può passare???
pensate che quando si decide di fare un ceraeo d'urgenza ci sia sempre tanto tempo a disposizione? Sbagliate, ve lo assicuro.
appunto..se lo chiamano "cesareo d'urgenza" è perchè non si ha così tanto tempo..
Non ho neppure preso in considerazione l'idea del parto a casa..tutte le cose che scrivi qui mI sono ben passatI davanti..
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da tiziana72 » 15 lug 2009, 11:40

hamilton ha scritto:
floddi ha scritto:peta che ci penso.

partorire in casa mia. Coi vicini che ascoltano con l'orecchio al muro per sentire a che punto di dilatazione sono, con un bel telo di plastica sul letto o la vasca disinfettata (per cosa poi, visto che durante il parto in acqua si urina e si defeca) e una bella ambulanza fuori casa con su personale medico incazzato perchè, nel 2009, con gli H attrezzati anche per un bel parto naturale con in centri nascita, una pazza scatenata deve rischisare la vita sua e quello del bambino che ha in pancia, e tenerli occupati magari per ore invece di esser a disposizione di emergenze serie......
:ahah :ahah
:-D
è tragicamente vero però...che senso ha tenere impegnata un'ambulanza sotto casa..non credo che la sanità italiana abbia così tanti denari da buttare..e tanto personale da tenere impegnato..pensate se tutte partorissero a casa.. :urka
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da chiarasole » 15 lug 2009, 11:43

Bianconiglio ha scritto:Questo argomento mi interessa molto perchè nella mia tesi è previsto un capitolo proprio sulla medicalizzazione del parto, tipica della società contemporanea, e vorrei poi parlare anche di questa inversione di tendenza che vede un ritorno al passato. Per caso avete del materiale da indicarmi?
O chi ha usufruito di questo servizio ha voglia di raccontare la propria esperienza?
Ti posso raccontare la mia esperienza di 2 parti poco medicalizzati, in ospedale, assistita da un'ostetrica + un'infermiera neonatale per il bambino
Premessa: vivo in Olanda, e il parto in casa e' una realta' molto piu' comune di quanto lo sia in Italia
Per partorire in casa, sono necessarie determinate condizioni: gravidanza fisiologica senza complicazioni (se hai avuto minacce di aborto te lo scordi, tanto per dire), peso stimato del nascituro non troppo elevato, soprattutto in rapporto al bacino della madre... Inoltre anche la casa deve avere determinati requisiti, deve esserci acqua corrente al piano (se hai il bagno al piano terreno e la camera da letto al primo piano non si puo'), se abiti in un appartamento deve esserci l'ascensore o se non c'e' devi abitare al massimo al primo piano, e l'ospedale deve essere ad una certa distanza, in modo da poterci arrivare in tempo in caso qualcosa non vada per il verso giusto
Se partorisci in casa, quando iniziano le contrazioni chiami l'ostetrica, che po iti segue nel travaglio, e viene allertata una infermiera che poi arriva per i controlli al bambino e alla madre dopo il parto
se partorisci a casa, devi procurarti speciali rialzi per il letto, inoltre dall'ospedale ti danno un pacco con dentro teli da mettere sotto il lenzuolo, e cose del genere

detto questo: esiste anche il parto in ospedale non medicalizzato, si chiama parto policlinico, ed e' quello che io ho fatto per entrambi i miei figli.
Le condizioni sono le stesse del parto in casa, ma si partorisce in ospedale, in una sala parto.... Quando iniziano le contrazioni chiami l'ostetrica che viene a casa e ti visita, valuta quando e' il momento di andare in ospedale e poi sta con te fino alla fine del parto. PErche' ho scelto questo parto? Perche' era sereno, tranquillo (avevo cmq avuto due gravidanza da manuale) ma alla prima avvisaglia di problemi il ginecologo e la sala operatoria, e la ti, erano a pchi metri.
Io ho partorito in una sala parto "Normale", adesso pero' per i parti policlinici stanno costruendo delle "suite nascita", con stanze piu' grandi, letto a due piazze anche se rialzato, bagno con doccia e vasca e cosi' via...

Se invece in gravidanza ci sono stati problemi, o il parto si presenta difficle, si partorisce in ospedale con parto clinico, medicalizzato

Mi dicevano pero' che negli ultimi anni solo il 30% delle primipare opta r riesce a portare a termine un parto in casa, di solito consigliano il parto policlinico perche' pur essendo non medicalizzato ha maggiore garanzie, dato che sei in ospedale
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da milly73 » 15 lug 2009, 11:44

per come sono andate le cose nel mio caso e in quello di mia sorella...

direi mille volte meglio l'ospedale :sorrisoo

il discorso è che se si trattasse solo del mia vita, potrei anche rischiare..ma se come nel mio caso anche il bambino avesse grossi poblemi, partorire a casa non sarebbe l'ideale.
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da hamilton » 15 lug 2009, 11:45

si, ho quotato male, mi immaginavo la scena dei vicini di casa con l'orecchio al muro...
Io che l'altro ieri ho urlato che mi buttavo dalla finestra per il mal di gola, non oso immaginare cosa potrebbe uscire dalla mia bocca durante il parto.
...e non lo voglio sapere......
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da ishetta » 15 lug 2009, 11:47

tiziana72 ha scritto:
hamilton ha scritto:
floddi ha scritto:peta che ci penso.

partorire in casa mia. Coi vicini che ascoltano con l'orecchio al muro per sentire a che punto di dilatazione sono, con un bel telo di plastica sul letto o la vasca disinfettata (per cosa poi, visto che durante il parto in acqua si urina e si defeca) e una bella ambulanza fuori casa con su personale medico incazzato perchè, nel 2009, con gli H attrezzati anche per un bel parto naturale con in centri nascita, una pazza scatenata deve rischisare la vita sua e quello del bambino che ha in pancia, e tenerli occupati magari per ore invece di esser a disposizione di emergenze serie......
:ahah :ahah
:-D

beh in Olanda tantissime donne partoriscono in casa. E per quanto io sia contraria non credo che il problema più grave sia l'uso dell'ambulanza (che fra l'altro in questo caso è pagata dalla partoriente).

è tragicamente vero però...che senso ha tenere impegnata un'ambulanza sotto casa..non credo che la sanità italiana abbia così tanti denari da buttare..e tanto personale da tenere impegnato..pensate se tutte partorissero a casa.. :urka
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Re: Nuove professioni o abuso di professione medica?

Messaggio da floddi » 15 lug 2009, 11:52

ishetta io infatti non parlavo di prezzi, anche se non ero a conoscenza del fatto che il costo fosse della partorienta, ma del tenere occupata una ambulanza.
10 donne decidono di partorire in casa nello stesso giorno? 10 ambulanze occupate.
Non esiste.
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