Un travaglio, un cesareo e... SOFIA!!!!!

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Ed eccomi qui a raccontarvi il mio secondo parto …il mio secondo tentativo di parto naturale, fallito!!! Ma andiamo con ordine…
Insieme al gine avevamo deciso di tentare un parto naturale: la dpp era il 23 gennaio e il taglio cesareo, se niente si fosse mosso prima, era fissato per il 27 gennaio. Gli ultimo giorni sono stati giorni di tensione… di attesa… di speranze deluse… avrei tanto voluto che il travaglio partisse e invece… nulla! E così il 26 gennaio ho cominciato la preparazione per l’intervento…
Prima cosa: depilazione!!!!! Un disastro…. Con la crema, nulla…. I peli sono rimasti al loro posto… con la lametta, idem!!! Alla fine ho desistito e, vergognandomi come una biscia, ho pensato di chiedere aiuto alle infermiere il giorno dopo…
Nel pomeriggio del 26 è arrivata mia suocera : Manuel sarebbe rimasto con lei mentre io ero in ospedale con Tobia. Ho passato tutto il pome su gol, per scaricare la tensione e per non dare troppo retta alla suocera agitosa, mentre pensavo che la sera sarebbe stato difficile salutare il mio Manuel senza versare qualche lacrimuccia !!!! La sera ho cenato, per modo di dire, e dopo aver salutato Manuel (più serenamente di quanto avevo pensato), sistemato le ultime cose, ho messo la supposta di glicerina e verso le dieci e trenta me ne sono andata a nanna insieme al socio. A mezzanotte spalanco gli occhi : la supposta sta cominciando a fare effetto… cerco di stare a letto ancora un po’. Mi giro e mi rigiro e i crampetti aumentano… alla fine mi decido e mi alzo per andare in bagno. Faccio quello che devo, ma i dolori aumentano…. Ops, vuoi vedere che ho scatenato il travaglio? Me ne torno a letto e dopo due orette di dolori decido di svegliare il socio, che mi risponde: “Cerca di dormire che vedrai che ti passano… tanto domattina ti operano!” e si gira dall’altra parte!!!!!!

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Io, basita , provo a dormire, ma i dolori sono sempre più forti e ravvicinati… lo chiamo ancora due o tre volte e lui ha la stessa reazione della prima volta. Alle quattro e mezza, tutta dolorante, decido di vestirmi e di prepararmi per andare in ospedale: lo comunico anche al socio che mi risponde continuando a ronfare dopo avermi detto: “Tanto è il solito falso allarme!!!”. Alle cinque lo scaravento giù dal letto e gli comunico: “ADESSO ANDIAMO IN OSPEDALE!!!!!
Finalmente si decide e, imprecando , si alza e si veste. Avvertiamo la suocera che mi guarda come se fossi un marziano (“ma possibile che alle soglie del cesareo si faccia partire il travaglio? È proprio strana…”) e partiamo!
Usciamo di casa e………NEVICA di brutto!!!!! Alex continua con le sue litanie di imprecazioni e non fa che ripetere: “Ma proprio adesso? Non poteva aspettare ancora questo maledetto travaglio?” Per fortuna le strade sono pulite e raggiungiamo l’ospedale in un quarto d’ora. Mi accoglie l’ostetrica e mi fa un monitoraggio… neanche ricordo la prima visita, forse ero dilatata di un centimetro…mi propongono due alternative: o andare immediatamente in sala operatoria o tentare il parto naturale. Beh,per tutta la gravidanza ho sperato in un VBCA, ma, durante le contrazioni, un’unica risposta veniva spontanea: “VOGLIO UN RAPIDO CESAREOOOOOOOO!!!”. Ma poi…la ragione ha prevalso e, nonostante le occhiatacce di mio marito che non vedeva l’ora di spedirmi in sala operatoria, ho optato per il travaglio di prova. Dopo due ore mi avrebbero visitato e avrebbero deciso il da farsi. Due ore lunghissime… su è giù per il corridoio delle sale parto… guardando fuori dalle finestre vedevamo che la neve continuava a cadere… ad ogni contrazione mi lasciavo letteralmente andare tra le braccia del socio che si era specializzato nel prendermi al volo, altrimenti cascavo per terra!!! :ahah

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Il monitoraggio segnalava che le contrazioni non erano fortissime (!) ma io dicevo che erano intense e in effetti alla visita rilevano che la dilatazione sta procedendo piuttosto velocemente. OK, allora continuiamo, il parto naturale sembra potersi avverare…..
Nel frattempo cominciano ad arrivare sms di parenti ed amici che credono che Tobia sia già nato e vogliono sapere se Manuel ha avuto una sorellina o un fratellino. Tra una contrazione e l’altra riesco a inviare due o tre sms comunicando la mia curiosa situazione. Alex telefona a sua mamma per sentire come sta Manuel e lei chiede: “Ma chi è che urla?” e lui: “Cristina” e lei: “Come mai?”… non c’è fine all’incomprensione tra suocere e nuore!!
Il socio mi assiste come meglio può e mi sussurra frasi tenere come: “Amore, non sei felice? Tra poco sapremo se è maschio o femmina!!” e io: “NON ME NE FREGA UN *****!!!” urlo in mezzo al corridoio!!! :ahah Povero socio….non sapeva più come aiutarmi!!!!
L’ostetrica ci propone di usare lo sgabello olandese e lì riesco anche a dormicchiare un po’ tra una contrazione e l’altra, sostenuta dalle braccia del socio…che è distrutto!!
Alle dieci e mezzo di mattina, ulteriore visita e il ginecologo sentenzia così: “Il bambino è ancora alto e secondo l’ostetrica lei ha una conformazione del bacino particolare, che rende difficile un parto naturale… abbiamo due possibilità: aspettare ancora due ore e vedere se il bambino si incanala e la dilatazione procede oppure fare subito un taglio cesareo.” Io non ne potevo più, le contrazioni non mi davano respiro e il socio risponde per me: “Vogliamo un cesareo!” e il ginecologo: “Ce lo deve dire sua moglie, la decisione è solo sua”. Io a questo punto imploro il cesareo: dopo dieci ore di dolori assurdi e nessun risultato, ma, soprattutto, vista la remota possibilità di portare a termine il parto naturale decido di non aspettare oltre… sono distrutta!! Cominciano a prepararmi per la sala operatoria e io che chiedo scusa per essermi depilata malissimo… quando arrivano le contrazioni chiedo le mani di qualcuno, di una persona qualsiasi, per poterle stritolare e darmi la sensazione di controllare il dolore. Quindi stritolo, a rotazione : il socio, il ginecologo, l’ostetrica, la caposala, l’infermiera… l’anestesista invece, senza darmi la mano, mi risponde: “Stai tranquilla che prima o poi passa…” non per niente è un uomo….

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I minuti che passano dalla mia decisione del cesareo all’anestesia spinale, sono i più lunghi della mia vita. Non riesco a reggere il dolore perché so che è un dolore inutile, che non mi porterà a niente.. Finalmente l’anestesia comincia a fare il suo effetto e io stanca morta sussurro: “mai più, nella mia vita non voglio mai più sentire il dolore di una contrazione….” In sala operatoria sono tutti gentilissimi ed il mio gine comincia a trafficare sopra di me. Sono così stanca che riesco solo a dire: “Ditemi se è maschio o femmina… io non lo so”. Velocissimamente il mio piccolo nasce (mi ero aspettata dolori e fatiche come per il cesareo di Manuel) e l’anestesista urla: “Sembra una femmina!” e io: “Sembra? Allora è un maschio!” “No, no,è femmina!!!”… non sento nemmeno il suo primo pianto o forse sì, ma non lo ricordo, so che me l’hanno fatta vedere subito, ma non ricordo quegli istanti… cado in un sonno sereno, felice… so che al mio risveglio una doppia felicità c’è ad aspettarmi: Manuel e Sofia!!!
Durante l’intervento riposo un po’ (spero di non aver russato! ) e subito dopo mi lasciano nel corridoio della sala operatoria: peccato che dal reparto si siano dimenticati di me e non arriva nessuno a prendermi… e io non vedo l’ora di abbracciare Ale, di vedere la sua faccia, di sentire cosa dice della sua piccola bimba. Finalmente vengono a prendermi e mi portano in camera… Alex ha il viso stravolto dalla felicità e io non faccio che ripetere: “Sono felice…sono felice…. Sono troppo felice…” subito dopo mi portano la piccola Sofia e me la appoggiano addosso e lì penso che è come se fosse nata naturalmente, come se fosse appena uscita da me e me l’avessero messa in braccio all’istante. Lo strappo è ricucito ed è come se io e lei non fossimo mai state separate! La attacco al seno e la felicità mi travolge… al quadretto manca il mio piccolo tesoro Manuel e poi la mia gioia è completa! Ma per adesso siamo io e Sofia e non riesco a smettere di guardarla, di coccolarmela tutta….

No, il mio sogno di un parto naturale non si è avverato. Ma la mia gioia non potrebbe essere più grande: ho due figli, un maschietto e una femminuccia e non vedo l’ora di iniziare la nostra meravigliosa vita a quattro. Sarà una bella avventura…e non è detto che non ci riprovi… magari il terzo sarà un parto naturale, no?

[Enrica73]

Titti, sei proprio una roccia!!!!!!! Magari il terzo?
Come sempre una splendida storia di una famiglia eccezionale (forse con qualche riserva sulla suocera... )

[kerubi]

Vai Tittiiiiiiiii!!!!!Vogliamo anche noi il terzooooooooo!!!!Magari i gemelli!Ti mancano!

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Vai Tittiiiiiiiii!!!!!Vogliamo anche noi il terzooooooooo!!!!Magari i gemelli!Ti mancano!

lascio a te l'onore... ti auguro che sia una doppia pagnottella, come desideri

[tittiale]

E Manuel è nato così
viewtopic.php?f=8&t=12771&st=0&sk=t&sd=a&hilit=topolo+parto

[desdemona2]

[Piorellino]

CHE DONNA TUTTA D'UN PEZZO...IL DOLORE NON TI PIEGA
chebello pero' e che emozione eh???
anche la sorpresa di vedere che era una principessa

BRAVISSIMA
Dai che dcol terzo il naturale ti riesce

[molly73]

Mi sono commossa... soprattutto quando ho letto delle frasi di tua suocera e delle trovate del tuo caro maritino... Forse però non erano lacrime di commozione...
Scherzi a parte... per una volta nella vita io sono stata più furba di te: anche per me cesareo ma io ho fatto in modo di evitare i dolori del travaglio prima... il risultato è stato lo stesso...
Brava, sister... in becco alla cika per il terzo... (ma lasciami almeno fare il secondo prima... così nel frattempo il povero Manuel topolo supera lo sconvolgimento della nascita del cuginetto... )

[minnie07]

[dolcekaty]

complimenti tittialle per il lungo e dettagliato racconto mi sono anche spamparanzata dalle risate

[diana3]

Un bell racconto