GravidanzaOnLine: il Forum
Prima, durante e dopo la gravidanza
il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
- terryp76
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- Iscritto il: 15 ott 2007, 18:16
il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
il mio capo sta' cercando il modo di farmi fuori perchè secondo lui non avrei dovuto mettermi in gravidanza,non sò cosa fare consigliatemi. (la mia cucciola, prima figlia è morta il 31 agosto). Sono molto arrabbiata perchè non stà avendo un pò di rispetto nei miei confronti nonostante l'accaduto, aspetto con ansia di sapere cosa fareste al mio posto, ciao.
- Stellina86
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- Iscritto il: 21 set 2005, 17:50
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Terry,ciao!
Ho spostato qui il tuo messaggio..spero che tu possa ricevere tanti consigli utili.
Ho spostato qui il tuo messaggio..spero che tu possa ricevere tanti consigli utili.
Lorenzo,31Marzo 2006(Kg 3.695,cm 53)
- vale77
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- Iscritto il: 14 lug 2006, 20:26
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
scusa non capisco bene perchè vuole lasciarti a casa, cioè che motivo avrebbe x dire che non avresti dovuto?
in ogni caso NON PUO' licenziarti..
certo che la situazione è antipatica..hai provato a parlargli? che tipo è?
in ogni caso NON PUO' licenziarti..
certo che la situazione è antipatica..hai provato a parlargli? che tipo è?
LORENZO 15.07.09
Due stelline dic. 2011; nov.2014 e un futuro ancora da scrivere
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- chi069
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- Iscritto il: 18 ago 2007, 15:34
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
che gran pezzo di emme

ale -------------------
♥ ♥ il nostro amore 30/01/2007 ♥ ♥ **mamma degli anni '60**

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- Deb
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- Iscritto il: 11 ago 2005, 22:41
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
ciao terry,attenta a me hanno licenziato in maternitù
non dargliela vinta,resisti,e magari senti i sindacati
non dargliela vinta,resisti,e magari senti i sindacati
J
- Deb
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- Iscritto il: 11 ago 2005, 22:41
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Vale non è vero che non può
tutto può succedere
come mi dice sempr eil mio avvocato:neppure uccidire si potrebbe eppure accade
la verità è che lo fanno
come hanno fatto con me
sperando che,o sei stolta e non agisci
o tra agire e rinvii e processi e vertenze e tutto il resto passano cmq anni
tutto può succedere
come mi dice sempr eil mio avvocato:neppure uccidire si potrebbe eppure accade
la verità è che lo fanno
come hanno fatto con me
sperando che,o sei stolta e non agisci
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J
- eva76
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- Iscritto il: 13 feb 2006, 15:48
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
che schifo.... certa gente non ha rispetto.....
EVA mamma di SOFIA, nata il 10 Maggio 2006 alle 00.03, 3.300 gr per 49 cm e di LORENZO, nato il 5 Luglio 2008 alle 8.20, 3.150 per 50 cm... li amo più della mia vita...
- copley
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- Iscritto il: 18 nov 2005, 19:07
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Non ho parole ....
Se hai un contratto a tempo indeterminato come ti ha anche consigliato DEB fai bene a sentire i sindacati per te
Se hai un contratto a tempo indeterminato come ti ha anche consigliato DEB fai bene a sentire i sindacati per te
ALI
BENVENUTO PICCOLO PRINCIPE RYAN-NELLO 19 aprile 2006
BENVENUTO PICCOLO PRINCIPE RYAN-NELLO 19 aprile 2006
- Evvie
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:47
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Ma che vergogna! Veramente, mi indignano queste persone!
Senti i sindacati. E non ti arrendere.
Senti i sindacati. E non ti arrendere.
Evvie
- Primavera
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- Iscritto il: 3 ott 2005, 13:25
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
io non ho parole che gra pezzo di m...a 
- helzbeth
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:18
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
15/10
ciò che mi permette d' andare avanti è la voglia di riprovarci appena sarà possibile vi saluto tutte, ciao
17/10
secondo lui non avrei dovuto mettermi in gravidanza,non sò cosa fare consigliatemi

ciò che mi permette d' andare avanti è la voglia di riprovarci appena sarà possibile vi saluto tutte, ciao
17/10
secondo lui non avrei dovuto mettermi in gravidanza,non sò cosa fare consigliatemi
figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
- Haruko
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- Iscritto il: 15 apr 2005, 9:47
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Lei intende dire che il capo non la vuole più per via della scorsa gravidanza, quella andata male.helzbeth ha scritto:15/10
ciò che mi permette d' andare avanti è la voglia di riprovarci appena sarà possibile vi saluto tutte, ciao
17/10
secondo lui non avrei dovuto mettermi in gravidanza,non sò cosa fare consigliatemi
ELISA -NATHAN(07/12/03) E AMANDA (26/02/07)
- Igdrasil
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- Iscritto il: 16 mag 2006, 11:21
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Dopo il settimo mese anche se succede qualcosa al bimbo puoi metterti in maternità ed usufruire dei mesi di obbligatoria per ritirarti su.helzbeth ha scritto:15/10
ciò che mi permette d' andare avanti è la voglia di riprovarci appena sarà possibile vi saluto tutte, ciao
17/10
secondo lui non avrei dovuto mettermi in gravidanza,non sò cosa fare consigliatemi
Probabilmente lei aveva bisogno di prendersi del tempo ed ha usufruito di questa possibilità, il suo capo invece crede che visto che non c'è un bimbo da accudire lei non avrebbe dovuto usufruirne e quindi tornare al lavoro...
Ho capito giusto??
Gaia 29/08/2006, Zoe 18/01/2008, Noemi 20/04/2010
-
TULIPANO
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 8:49
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Ciao cara, il comportamento del tuo datore di lavoro è inammissibile....
Se ho capito bene tu adesso sei in astensione obbligatoria.....
La legge prevede che se l'interruzione della gravidanza sia avvenuta dopo il 180° giorno di gestazione sia da considerare a tutti gli effetti un parto e la dipendente deve essere collocata in astensione obbligatoria ”post partum” per tre mesi dal giorno successivo a quello dell’aborto.
Se ho capito bene tu adesso sei in astensione obbligatoria.....
La legge prevede che se l'interruzione della gravidanza sia avvenuta dopo il 180° giorno di gestazione sia da considerare a tutti gli effetti un parto e la dipendente deve essere collocata in astensione obbligatoria ”post partum” per tre mesi dal giorno successivo a quello dell’aborto.
I miei amori: Davide nato il 27/06/06 e Chiara nata il 04/04/2009
- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
TULIPANO ha scritto:Ciao cara, il comportamento del tuo datore di lavoro è inammissibile....
Se ho capito bene tu adesso sei in astensione obbligatoria.....
La legge prevede che se l'interruzione della gravidanza sia avvenuta dopo il 180° giorno di gestazione sia da considerare a tutti gli effetti un parto e la dipendente deve essere collocata in astensione obbligatoria ”post partum” per tre mesi dal giorno successivo a quello dell’aborto.
Anche io sapevo d questa possibilità. E' ovvio che una donna abbia bisogno di riprendersi da una batosta così grande!
Per il tuo capo, cara Terry, non ci sono davvero parole
O forse ci sono, ma è meglio che non le utilizzi in un forum pubblico
Penso che dovresti cercarti un altro lavoro ma, se nel frattempo dovesse licenziarti (come è successo a me, ma per altri motivi) prendi i lati positivi: indennità di disoccupazione, iscrizione alle liste di mobilità... Insomma, credo che riuscirai a trovare un lavoro migliore (e con il capo che ti ritrovi non credo ci voglia molto
In bocca al lupo per tutto!
- kriss76
- Expert~GolGirl®

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Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Quello che ti è capitato è una cosa terribile...io ho trovato questo ma se sono pax 180 gg non so come ci si deve comportare
Aborto
Si definisce aborto l’interruzione della gravidanza, spontanea o terapeutica, entro il 180° giorno dall’inizio della gestazione, considerando come data di inizio della gestazione il 300° giorno antecedente la data presunta del parto indicata nel certificato medico.
L’aborto è equiparato alla malattia e come tale consente alla lavoratrice di astenersi dal lavoro solo il tempo necessario − coperto da regolare certificazione − per il recupero delle condizioni fisiche per la ripresa dell’attività lavorativa. In tale caso compete l’indennità di malattia e non quella di maternità.
Aborto
Si definisce aborto l’interruzione della gravidanza, spontanea o terapeutica, entro il 180° giorno dall’inizio della gestazione, considerando come data di inizio della gestazione il 300° giorno antecedente la data presunta del parto indicata nel certificato medico.
L’aborto è equiparato alla malattia e come tale consente alla lavoratrice di astenersi dal lavoro solo il tempo necessario − coperto da regolare certificazione − per il recupero delle condizioni fisiche per la ripresa dell’attività lavorativa. In tale caso compete l’indennità di malattia e non quella di maternità.
MAMMA DI FEDERICA nata a 38+2 il 01/09/06 h.11,20 Kg.3420 L.50,1
MAMMA DI CRISTIAN nato alla 40+5 il 05/10/10 h.15,36 Kg.4 L.50,9
*Settembrina 2006*
MAMMA DI CRISTIAN nato alla 40+5 il 05/10/10 h.15,36 Kg.4 L.50,9
*Settembrina 2006*
- helzbeth
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:18
..non mi è molto chiara in effetti la situazione.
Comunque, lasciando da parte la questione emotiva ed umana, credo che si debba verificare se è prevista la possibilità di stare a casa in maternità anche dopo un fatto del genere.
Qui non c'entra nulla il datore strunz o meno, è una questione puramente tecnica, ovvero lo puoi fare o non lo puoi fare.
Che il datore di lavore possa umanamente capire... non lo si può pretendere.
Comunque, lasciando da parte la questione emotiva ed umana, credo che si debba verificare se è prevista la possibilità di stare a casa in maternità anche dopo un fatto del genere.
Qui non c'entra nulla il datore strunz o meno, è una questione puramente tecnica, ovvero lo puoi fare o non lo puoi fare.
Che il datore di lavore possa umanamente capire... non lo si può pretendere.
figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
- helzbeth
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:18
Ho trovato questo:
Decesso del bambino
Nel caso di morte del bambino/a durante il parto o nei tre mesi successivi, la lavoratrice non può essere licenziata fino al termine del periodo di congedo di maternità e continua a godere della relativa indennità
Quindi puoi stare a casa in congedo fino al termine dello stesso.
Decesso del bambino
Nel caso di morte del bambino/a durante il parto o nei tre mesi successivi, la lavoratrice non può essere licenziata fino al termine del periodo di congedo di maternità e continua a godere della relativa indennità
Quindi puoi stare a casa in congedo fino al termine dello stesso.
figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
- kriss76
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- Iscritto il: 4 apr 2006, 13:37
Re: il capo non mi vuole piu' per via della gravidanza
Ma è capitato prima o dopo i 180 gg??!!
Scusa la franchezza...
Scusa la franchezza...
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*Settembrina 2006*
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- antonella74
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- Iscritto il: 29 giu 2006, 12:50
Re:
Se ha presentato dei documenti al datore di lavoro, significa che questi sono stati visionati dagli enti preposti (credo l'inps? ma potrei sbagliare). Ciò significa che se è stata in maternità è perchè questi enti hanno riscontrato gli estremi per tale condizione. Credo che terry abbia presentato dei documenti, non credo che l'inps dia altrimenti la possibilità di stare a casa in maternità.helzbeth ha scritto:..non mi è molto chiara in effetti la situazione.
Comunque, lasciando da parte la questione emotiva ed umana, credo che si debba verificare se è prevista la possibilità di stare a casa in maternità anche dopo un fatto del genere.
Qui non c'entra nulla il datore strunz o meno, è una questione puramente tecnica, ovvero lo puoi fare o non lo puoi fare.
Che il datore di lavore possa umanamente capire... non lo si può pretendere.
Detto ciò, io credo che se anche non si deve pretendere che il datore di lavoro capisca umanamente la situazione (anche se secondo me un pò di umanità non guasti mai, che si tratti di lavoro oppure no), si deve pretendere che il datore di lavoro rispetti le leggi. Se esiste una legge che tutela una madre, non vedo il motivo per cui un datore di lavoro debba infierire nei confronti della dipendente. Insomma, umanamente non vuoi esserle vicino, ma lavorativamente parlando devi comportarti in modo corretto ed accettare che ci siano delle leggi che devi rispettare. Io la penso così, magari sbaglio...
