depressione post parto dopo 8 mesi???

[maril76]

secondo voi è possibile che io, dopo 8 mesi dal parto, stia affrontando un qualche tipo di depressione post parto?
ogni giorno che passa non riesco a rassegnarmi all'idea di essere tornata al lavoro (5 mesi fa) e di non poter godere dei fantastici progressi di mia figlia, di non potermi occupare di lei, come vorrei, di non essere io a darle le pappe, nemmeno le prime, di non poter controllare appieno il suo stato di salute perchè devo fidarmi delle descrizioni che gli altri mi danno ad esempio delle sue popò. non so cos'è e ovviamente tutto questo influisce sulla tutta la mia sfera vitale, sui rapporti con mio marito, sull'andazzo delle mie giornate

[mariac]

Ciao Maril.
Non so se quello che descrivi sia compatibile con la depressione, ma sono certa che le tue sensazioni siano molto più comuni di quanto tu possa immaginare tra noi mamme lavoratrici.
Io sono tornata in ufficio quando la mia Vittoria aveva 4 mesi e pe me è stato un trauma orrendo.
So che la lascio in buone mani, la chiamo spesso e la sento allegra e serena, ma mi mancano i momenti con lei, come dici tu, le pappe, le sua prime conquiste, i suoi progressi.
Mi sento divisa a metà....
Da una parte vorrei godermi mia figlia a pieno, dall'altra so che sto lavorando anche e soprattutto per lei, per costruirci una casetta più comoda, per garantirle un futuro.

Insomma, è dura.

Ma io sono cresciuta con una mamma lavoratrice a tempo pieno, e in fondo non sono venuta su male! Sono cresciuta in fretta, questo sì, ma ne ho guadagnato in capacità organizzative e spirito di sopravvivenza. In fondo quello che per me e le mie sorelle era importante era che quel tempo che trascorrevamo con mamma fosse ben impiegato. Lei non ha mai perso "pezzi" della nostra vita, era sempre attenta ed interessata, non ci faceva mancare affetto quando stavamo insieme.
Ed io continuo a ripetermi che spero di riuscire a raggiungere lo stesso risultato di mia madre.

Sto cercando di vivere serenamente, lo devo a mia figlia.

[arianna72]

Cara Maril, non sono una psicologa nè un medico ma , da quel poco che ho letto sull'argomento, credo che la depressione post partum abbia delle caratteristiche un pò diverse da quelle che intravedo nella tua descrizione.
I primi mesi da mamma non sono solo gioia letizia e felicità, sono anche periodi molto difficili. E questo, credimi, vale per tutte. La ripresa del lavoro, poi, è durissima perchè, se nei mesi precedenti siamo state tutte proiettate prima sulla nascita e poi sull'accudire il nostro cucciolo tanto atteso, in quel momento si tocca con mano che non è possibile vivere solo in funzione loro, la vita riprende in modo brutale e quasi noncurante delle nostre difficoltà di neomamme. I bimbi hanno pochi mesi, avrebbero ancora molto bisogno della nostra presenza e noi della loro. Ma così non può essere e bisogna affrontare una realtà molto complessa.
Ti posso dire una cosa? certo anche io soffro molto all'idea di lasciare mio figlio al nido, anche perchè mi accorgo che cresce alla velocità della luce e vorrei gustarmi ogni attimo della sua primissima infanzia. Tutto sommato, però, lo vedo crescere sereno, comunicativo, non risente delle mie ore di assenza, e per me vedere che lui sta bene è la cosa più importante.
Non ti voglio dire che conta solo la qualità e non la quantità perchè non lo credo affatto, conta anche questa, e infatti appena passo il badge e sono fuori dall'ufficio per me esiste solo Daniele o quasi, insomma, cerco di dedicarmi anima e corpo a lui.
Però, se sai che tua figlia è in buone mani cerca di rasserenarti, lei sta bene e questa è la cosa che deve darti più tranquillità possibile.
Tua figlia ha bisogno di una mamma che la ami alla follia ma questo non necessariamente passa attraverso una tua presenza 24 ore su 24. Coraggio, lo so che è dura, ma so anche che adesso la vedi ancor più dura di quello che è...piano piano ti abituerai, e ruscirai a ottimizzare i tempi, a esserci nei momenti più importanti, a farle sentire la tua presenza anche quando non ci sarai.
Stringi i denti e fatti forte anche del fatto che è una condizione molto comune. Non mi è mai piaciuto dire "mal comune mezzo gaudio" ma qualche volta bisogna anche buttare un occhio attorno a noi per non ingigantire troppo i nostri problemi.
Un abbraccio.

[maril76]

mariac, arianna72, grazie, grazie davvero di cuore
grazie della considerazione e devo ammettere che non posso che darvi ragione.
è vero le mamme che lavorano vivono divise a metà: il corpo è qui ma la mia testa è sempre da lei. da lei che al mattino lascio che ancora beve il latte dalla nonna, che poi fa il suo riposino e poi si mette a giocare sul tappeto. che poi fa la pappa. la ritrovo che gioca e spesso non pranzo per poter stare con lei, ma sono attimi, perchè arriva l'ora del pisolino e allora la metto a letto e la lascio che dorme. si addormenta al mio fianco ma non ci sono al risveglio. la rivedo solo la sera, già a casa con papà, e ascoltano assieme le canzoncine dello zecchino d'oro, ma sono già le 20 ed è l'ora del bagnetto poi del latte ed ecco che torno a metterla a letto. anche io i primi tre anni li ho passati con mia nonna eppure eccomi qui, a detta degli altri una ragazza in gamba, sveglia, che si è fatta da sola.

magari ci vorrà solo tempo e con qualche stimolo in più riuscirò ad accettare la situazione. a comprendere che il meglio per lei è ciò che conta di più. grazie ancora

[laura s]

Maril io per ora sono a casa con Annalisa a parte 6 ore a settimana e devo ammettere che il lavoro un pò mi manca... stare con lei è bellissimo, però a volte mi chiedo come è possibile che la mia vita sia così cambiata in così poco tempo... ora il top delle mie giornate è un giro con qualche amica al parco giochi o comprare un vestitino... prima non avevo neppure il tempo di respirare ma il mio lavoro mi piaceva...
Io ora sono in cerca di lavoro, anche se per fortuna qualche offerta sta arrivando, e a volte vorrei aver avuto un posto fisso a cui tornare, perchè ad accettare lavori ora mi sento pure in colpa...
Credo che tu abbia ragione: si vive divise a metà, e sarà così per sempre... ci vorrebbero due vite: una per fare la mamma, e una per lavorare senza pentirsi di non essere a casa coi figli... cioè per essere maschi... chissà se esiste la reincarnazione?

[mariac]

rieccoci qui...

stamattina la mia cucciola mi ha salutata, mi ha dato un bacio e mi ha fatto ciao con la manina. Poi appena ho chiuso la porta si è messa a frignare ripetendo "mammmmmaaaaaa"
Ecco, volevo sprofondare....
L'ho chiamata appena sono arrivata in ufficio e mia madre mi ha detto che si è calmata subito, ha giocato un pò col cane e ora dorme beata!
Insomma, di certo un pò le manco, ma riesce comunque a star bene con i miei!
E io oggi ero partita da casa col magone per dover affrontare una giornata di lavoro col suo pianto in testa... invece adesso sto sorridendo. So che sta bene, e lavorerò più serenamente. In fondo mi piace quello che faccio, e avere un lavoro qui da noi è già una soddisfazione. Con quello che guadagno sto mese le compro l'armadio (se, forse un'anta!!! ) per la casa nuova. Mi piace fare progetti, mi aiuta ad essere positiva.
Cresceremo insieme io e lei.
Impareremo ad accettare la nostra vita per quello che è, con le sue rinunce e le sue soddisfazioni.
E' dura, ma ca la faremo.

Forza, Maril, saremo buone mamme, vedrai!

[maril76]

sapete forse parte del mio disagio è dovuto al fatto che, beh come accade a molte qui al sud, mi son dovuta accontentare del lavoro che faccio. io sono una ragioniera (a detta del diploma) e per tanti anni ho lavorato come impiegata nelle assicurazioni. il mio destino lavorativo ha però seguito quelle delle agenzie per cui lavoravo e dopo 11 anni mi sono ritrovata a spasso. per 9 mesi ho fatto la mantenuta in casa dei miei ma una ragazza abituata a lavorare dall'età di 14 anni, pur andando ancora a scuola, non è capace di stare senza lavoro, per cui mi sono messa a cercare. il meglio che mi è venuto sotto mano è stato un lavoro da commessa in un negozio di intimo, una nota marca tra l'altro, quindi vi lascio pure immaginare: io nuova del mestiere che faccio un periodo di prova sotto natale. non ci crederete ma mi piaceva, era faticosissimo ma mi divertivo. dopo 4 mesi però lascio per un ritorno alle assicurazioni e sembrava essersi tutto sistemato. era di certo meno faticoso e poi soprattutto gli orari molto più piacevoli. dopo 4 anni ennesima ricaduta ennesimo ritorno alla disoccupazione, ed ecco che approdo qui. negozio di telefonia fissa e mobile, con orari da sfruttamento 8:30 - 13:30 / 16:00 - 20:00 e udite udite solo una settimana di ferie in tutto l'anno e a cavallo di ferragosto per giunta. una bustapaga di 1000 euro ma uno stipendio reale di 600. spero adesso capiate un pò meglio il magone che accompagna TUTTE le mie giornate, ancor più da quando c'è Lei

[arianna72]

Maril, con il chiarimento che hai appena dato sono sempre più convinta che la depressione post partum c'entri poco con te
Hai dei ritmi lavorativi sicuramente pesanti e gratificazioni proporzionalmente non eccezionali. Mettici la stanchezza, la naturale voglia/necessità di una mamma di voler passare dei tempi ragionevoli con la sua bimba ancora piccolissima....avere del malessere, anche forte, mi sembra il minimo...
Eppure anche in tutto questo devi cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno: vivi in una realtà dove la disoccupazione è alta ma un lavoro ce l'hai; hai una bella famiglia, una bambina che cresce bene e, a quanto ho capito, una rete familiare che ti è di supporto nel crescerla.
Non è tutto rose e fiori, certo, ma hai dei motivi per cui sorridere.
Io faccio un lavoro che detesto, che non c'entra niente con la mia formazione, sono sottoinquadrata in un ambiente in cui speravo di poter crescere ma non sto crescendo.
La mia unica fortuna è quella di avere un orario sicuramente migliore del tuo, per cui quando stacco cerco di godere del mio tempo libero (comunque non ore e ore, eh?!) nel modo migliore possibile.
Ti auguro di riuscire a trovare, nel tempo, un lavoro che ti gratifichi di più, o che almeno ti lasci un pò più di tempo per la tua vita personale. Però, mi raccomando, su col morale, come tu hai bisogno dei sorrisi di tua figlia anche lei ha bisogno dei tuoi, capito?
Un abbraccio forte

[isolablu]

MARIL per rispondere alla tua domanda nuda e cruda:si, sarebbe possibile perchè la depressione post partum si manifesta entro i primi 12 mesi dal parto.
Concordo però con Arianna, credo che tu stia vivendo una situazione particolarmente frustrante e il distacco dalla tua piccola peggiora le cose.
Se credi di aver bisogno di aiuto, cercalo, non avere timore di parlare del tuo disagio, non sottovalutarlo.
Ti assicuro che pur avendo un lavoro che ti gratifica, il distacco dal proprio figlio è mooolto pesante.