Michele: (5 maggio 2006)
Michele proprio non voleva arrivare, un po’ per la mia ovulazione ballerina, un po’ per la troppa ansia che caricava la sua attesa; abbiamo deciso di lasciare tutto al caso e Michele è arrivato. La gravidanza è stata tranquilla; niente nausee, perdite o disturbi; poi al 5° mese (molto presto) Michele si è seduto … e così è rimasto fino alla fine: il gine ha deciso quindi di fissare il cesareo a compimento della 38° settimana.
4 maggio 2006: sono stata ricoverata nel pomeriggio. La struttura che ho scelto, tra le varie iniziative che segue come “ospedale amico del bambino”, ha il rooming-in 24h; dovendo effettuare un cesareo e volendoci godere nostro figlio quanto più possibile, io e mio marito abbiamo richiesto – a pagamento – la stanza singola, dove mio marito sarebbe potuto rimanere per tutto il tempo della mia degenza. La stanza era molto accogliente (un po’ come tutta la struttura) ed io ero molto serena. In serata, colloquio con l’anestesista, evasione procedure burocratiche per raccolta dei consensi informati e …. simpatiche procedure di bellezza

5 maggio: la giornata inizia presto. L’infermiera di turno mi ha avvisata che sarei stata la prima e che non essendoci travagli in corso, non si prevedevano emergenze dell’ultimo momento; infatti, alle 7.30 ha fatto capolino il mio ginecologo (che mi avrebbe fatto il cesareo) chiedendomi se ero pronta per la liposuzione all’addome

Ho fatto appena in tempo a salutare la mia mamma appena arrivata che alle 8.30 una gentilissima ostetrica mi è venuta a chiamare per accompagnarmi in sala operatoria; un bacio veloce a mamma e marito e via!! a conoscere il mio piccolino. Entrata nel blocco operatorio ho cominciato ad avere una certa ansia, quando un signore anzianotto con la faccia da furbetto si è avvicinato: E tu che ci fai qui?? Tonsille?? Ho percepito la sua simpatia e soprattutto la naturalezza che spesso arriva dall’esperienza e l’ansia è scomparsa. Infatti, l’anestesia è subito riuscita e soprattutto è stata del tutto indolore. Subito dopo è arrivato il mio ginecologo, un suo collega ad assisterlo, neonatologo, infermiere ecc.. e si è dato inizio alle danze.
Di sottofondo ascoltavo la radio accesa e questa dava al tutto un tocco di serenità che assolutamente non guastava; ho cominciato a sentire un certo frugarmi dentro; il mio gine ad un certo punto mi ha annunciato: "vedo il culetto!!! Ma no!! Mi ha fatto pipì addosso" (già prima di essere estratto); qualche istante dopo ho sentito il pianto di Michele; il mio gine lo ha subito tirato su oltre il telo verde … era bellissimo, incavolato nero e con i pugni serrati sulla testa. Quel viso non lo dimenticherò mai … poco dopo me lo hanno avvicinato al viso e lo ho baciato … anche questo non lo dimenticherò mai .. Non ho pianto, forse è stata una emozione così nuova per me che sono andata oltre. Mi hanno detto che era sanissimo e che pesava 3.310gr per 50 cm, ma a me interessava solo la prima informazione …poi è stato consegnato al papà per il bagnetto ed io sono rimasta a farmi ricamare il pancino. Verso le 10.30 sono stata riportata in stanza e ricordo nel corridoio le tre persone più importanti della mia vita: mio marito, la mia mamma ed il mio piccolo Michele tra le braccia del papà.
Il post operatorio è stato abbastanza tranquillo, a parte una reazione allergica all’anestesia (un po’ di prurito) trattata un po’ troppo drasticamente con una dose da elefante di morfina (ero rallentata e la mia bocca non diceva ciò che produceva il cervello .. bello spettacolo!

Note negative; la più grande è non aver potuto vedere la faccia del papà quando ha visto e preso in braccio Michele per la prima volta; mia madre mi disse che era commosso, felice, emozionato, semi impazzito. Inoltre, l’ospedale dove ho partorito è uno degli ospedali amico dei bambini. Si fa tutto ciò che favorisce l’attaccamento madre/bimbo e quindi rooming in, allattamento a go go, no ad aggiunte, ciucci, glucosio ecc. Questo implica anche che quando chiami le puericultrici perché non riesci ad attaccare il bimbo, o perché piange in continuazione ecc.. queste intervengano in modo meno possibile (bah) per stimolare le tue reazioni. Beh, struttura pubblica ottima comunque, ma io mi sono sentita un po’ sola in certe circostanze. .. Comunque ci sono ritornata e molto ben volentieri.
Chiara: 22 febbraio 2008
Devo dire che Chiara non si proprio fatta attendere … si è insediata valigia alla mano con somma sorpresa di mamma e papà!! Per la verità io ci ho messo un po’ (diciamo tutta la gravidanza) per riprendermi e per superare una serie di preoccupazioni connesse al suo arrivo, la prima delle quali era Michele, troppo piccolino per essere privato anche solo dell’1% delle attenzioni. Comunque, come mi ha fatto giustamente comprendere una mia amica con due bambini che hanno la stessa differenza di età dei miei, Michele non sarebbe stato l’unico bimbo al mondo ad avere una sorellina (ma lo avremmo scoperto dopo) così presto; tutti sono sopravvissuti ed hanno tratto beneficio dal non essere più unici … e così è stato!
La gravidanza non è stata una passeggiata; ho “assaporato” le nausee, mi sono beccata stitichezza, perdite e dolori vari fino a che a dicembre (7 mese) sono iniziate pure le contrazioni!! E vai!!! Allora il mio buon ginecologo ha ritenuto opportuno farmi restare anticipatamente a casa e monitorarmi costantemente, programmando il cesareo alla 37° settimana. Io, che la pancia questa volta non la sopportavo più, non ho potuto che gioire alla promessa di rapida liberazione.
21 febbraio 2008: ricovero nello stesso ospedale dove era nato Michele; questa volta ero molto meno serena, avevo lasciato Michele per la prima volta, mi mancava, temevo che il cesareo del giorno dopo potesse non andar bene e che non potessi essergli vicino (gli ormoni + la fifa fanno venire strane idee!!); anche questa volta, stanza singola e nel pomeriggio solite procedure

22 febbraio: alle 9.30 sono stata accompagnata dall’ostetrica al blocco operatorio. Questa volta ho avuto più tempo per salutare la mia mamma, anche questa volta presente (anche se oggi ormai mi guarda dal cielo), e mio marito; nel momento in cui sono entrata in sala operatoria mi sono sentita improvvisamente più leggera: ormai ero lì, stavo per ricevere nuovamente il più grande dei doni, nulla poteva andar male. Questa volta poi la sala operatoria sembrava un po’ una discoteca; l’equipe ascoltava musica anni 80 (che è la musica della mia adolescenza) .. ricordo che, dato che il volume era un po’ alto, un’infermiera mi ha chiesto se volevo che lo abbassasse un po’; NO, ANZI ALZA . .ALZA.. (ricordo persino la canzone che ha accompagnato il primo pianto di Chiara). L’intervento è iniziato verso le 10.15; questa volta è stato necessario frugare e spostare un po’ di più perché Chiara non scendeva; comunque alle 10.38 ho sentito la vocina di mia figlia

Verso le 12.00 mi hanno riportata in stanza, dove ho trovato mio marito e mia mamma; poco dopo è arrivata Chiara; l’ho subito attaccata, anzi si è attaccata da sé (bravissima)

La degenza è stata ottima, migliore rispetto al primo cesareo; rientrata in stanza il ginecologo mi ha detto che potevo anche star seduta sul letto, già nel pomeriggio mi sono stati tolti catetere e flebo e mi hanno fatta alzare per sedermi sulla sedia e poi per andare in bagno. Il mattino seguente ho fatto le scale (sono salita al piano superiore per portare Chiara al controllo pediatrico). La più grande soddisfazione è che nei 5 giorni trascorsi in ospedale non ho mai suonato il campanello per chiedere assistenza per me o per Chiara; è bello sentire di potercela fare da sola, vedere ostriche e puericultrici (un po’ latitanti alla nascita di Michele) venire loro a vedere se avevo bisogno e poter dire loro: no grazie … qui stiamo una favola, la mia signorinetta ed io …
Il ritorno a casa? Faticoso; però quando vedo i miei bambini rotolarsi insieme sul letto, baciarsi ( a volte picchiarsi), cominciare ad interagire ecc, mi sento ricca e fortunata. Come dice il mio ginecologo, la famiglia è come un tavolo al quale 4 gambe danno stabilità; mamma, papà e (per noi) Michele e Chiara.
Grazie Michele e Chiara per ciò che ci state dando!!