Sono mamma, sono colei che ti ha tenuto dentro se per 9 mesi, quella che ti accarezzava attraverso la pancia sognandoti ogni notte,
quella che magari sarà ansiosa, noiosa ma che ti ama da impazzire.
Sei piccolo ed indifeso e più ti guardo e più mi sento la donna più realizzata del mondo..
Sei nato martedì dopo un travaglio un pò sofferto. Mi sono alzata al mattino con qualche contrazione e assieme a papà abbiamo deciso
di andare in ospedale per controllare quello che stava accadendo. Dopo tracciato e visita ero dilatata due centimetri e piangevo come una
pazza per i sensi di colpa. Non avevo preparato la tua sorellina ed al mattino non le avevo detto che forse non mi avrebbe trovato a casa al suo ritorno
dall'asilo. Le contrazione continuavano, a volte regolari, a volte irregolari, a volte scomparivano e io guardavo il babbo
lo abbracciavo e dicevo "E' la volta buona, me lo sento"... Lui non parlava, appoggiava una mano sulla pancia, sorrideva
e diceva "Stai tranquilla"... Poi si sono rotte le acque ed in quel momento è iniziata la paura vera, pensavo a te, a Benedetta,
alla nostra nuova vita, pensavo a quanto ero felice e ad ogni contrazione chiudevo gli occhi, stringevo le mani di papà e ti immaginavo bello come il sole...
Sentivo dolore, partiva dalla schiena e si arrampicava sulla pancia, ma tutto ciò era per farti nascere e cosa mi importava?
Poi però il dolore aumentava, ad ogni contrazione di più, la dilatazione non procedeva e io urlavo al mondo "Fatemi il cesareo".
Il babbo è stato semplicemente meraviglioso, se facevo un passo mi seguiva, se mi mettevo seduta si inginocchiava accanto a me,
è stato il mio angelo custode. Poi è arrivata la zia (la amerai ne sono sicura), l'ho abbracciata forte e ele ho detto "Zia ti prego fammelo fare",
si sono messi tutti a ridere... Mi prendevano in giro.. Ho deciso di fare l'epidurale e un'ostetrica magnifica mi ha tenuto la mano
mentre tremavo come una foglia per quell'ago che mi sembrava enorme.. Il dolore è diminuito ma io in quel momento volevo solo vederti.
Alle 21 circa la dilatazione era completa, mi hanno fatta mettere sul lettino in posizione ginecologica, ma non volevi uscire..
Ho camminato per un pò.. Mi sono messa in ginocchio sul letto.. Il dolore stava salendo di nuovo e papà
mi guardava con i suoi occhioni lucidi senza sapere cosa fare.. Alla fine l'ho guardato e gli ho detto "Il prossimo figlio
se lo vuoi lo partorisci tu!"... Ha sorriso e mi ha baciato la fronte.. Ho pianto, ero stanca, non avevo più forze, grondavo di sudore...
L'ostetrica mi ha steso un lenzuolo sul pavimento e mi ha fatto mettere in ginocchio appoggiata con le braccia alle gambe di papà che
mi asciugava il sudore e mi baciava le fronte. Sei nato così e appena hai visto la luce hai pianto forte.. Vederti è stato meraviglioso,
eri lì, eri bello, eri mio, eri il mio Tommaso, quel secondo bambino che con papà desideravamo da quando sono rimasta incinta di Benedetta.
Papà ha tagliato il cordone e poi ti hanno portato a fare il bagnetto.. Quando siete tornati eri in braccio a papà, un batuffolino piccolo piccolo
che con i suoi occhi era come se mi dicesse "Grazie mamma di avermi messo al mondo".. Il babbo aveva le lacrime agli occhi, mi ha baciata mille volte e
ti abbiamo stretto forte.. Adesso siamo la famiglia che abbiamo sempre sognato..
Adesso vi guardo, di nascosto, faccio capolino dalla porta della camera dove dormite tutti e tre.. Tu nella tua culla e Benedetta e papà nel lettono abbracciati
e mi chiedo cosa possa volere una donna più di me... Siete sani, siete belli, siete miei. Litigherete, urlerete, ma vi amerete come fratelli e forse un giorno
non solo con gli occhi ma anche con le parole mi direte "Grazie mamma di averci messo al mondo..
Grazie di esistere bambini miei.. Vi amo e vi amerò infinitamente!
