Io e il socio stiamo insieme da quasi 5 anni, abbiamo una bambina di quasi un anno, desiderata, voluta e cercata per 11 mesi.
E qui entriamo nel vivo della questione: fino a prima della gravidanza io avevo pochi rapporti con la sua famiglia (madre e padre, lui ha anche una sorella ma vorrei tenerla fuori dal discorso) ma quando hanno saputo che ero incinta
si è scatenato l'inferno.
C'è da dire che loro facevano (e fanno) affidamento su mio marito per tutto, dal cambiare una lampadina al comprare una macchina, e soprattutto per tutto quello che riguardava la gestione della sorella (che adesso ha quasi 12 anni) quindi io e mia figlia abbiamo rappresentato, fin dall'inizio, una "minaccia".
C'è da dire, inoltre, che anni fa, purtroppo, hanno avuto una grave lutto in famiglia che ha destabilizzato un pò tutti.
C'è dire che marito e moglie hanno seri problemi di coppia (al momento sono separati) e che mio marito contribuiva non poco (diciamo all'80 % anche se il padre avrebbe avuto tutti mezzi per farlo) al mantenimento economico di madre e
sorella (adesso credo che la percentuale si sia abbassata ma contribuisce cmq).
Con queste premesse passo ad esporre il problema, vale a dire che la famiglia di mio marito mi sta avvelenando la vita e temo che l'odio (perchè di questo, purtroppo, si tratta) che provo per loro finirà per distruggere il nostro rapporto.
Non voglio stare qui ad elencare tutto quello che mi hanno fatto (chi mi conosce su Gol ne sa qualcosa), vi dico solo, come ho appena scritto in un altro post, che hanno definito il fatto che io fossi incinta "una disgrazia" addirittura superiore al grave lutto che ha colpito la loro famiglia.
E questo è solo un esempio banale, c'è molto di peggio.
Durante tutta la gravidanza ho dovuto sopportare la cattiveria di queste persone ma ho deciso di non dire niente al socio perchè non volevo aizzarlo ulteriormente contro la sua famiglia (era già abbastanza amareggiato per lo scarso interesse
dimostrato dai suoi nei confronti della futura nipotina), lui si rendeva conto di alcune cose ma non di tante altre.
Quando è nata la bambina, però, a questi due è venuta voglia, non si sa perchè, di fare la parte dei nonni premurosi (badate bene, solo la parte, perchè, ad esempio, mia figlia ha avuto la bronchite a 3 mesi e non ci hanno fatto neanche una telefonata) e io non ce l'ho fatta.
Sono esplosa, dicendo senza mezzi termini a mio marito che non sopportavo che sua madre toccasse mia figlia (anche suo padre, ma lui lo faceva di meno!).
Come un fiume in piena gli ho sputato fuori tutto quello che avevano fatto
e detto durante la gravidanza e dopo la nascita di Ary. Lui è rimasto allucinato, alcune cose le sospettava, di altre non aveva idea.
Cmq ha capito e sta cercando di venirmi incontro, io mi sforzo cercando di sopportarli ogni tanto in modo che vedano la nipote e lui si sforza cercando di non chiedermi più di tanto.
Preciso, cmq, che, nel 90% dei casi, dopo averli visti litighiamo.
Il punto, però, è un altro.
Il problema vero è che io sono piena di rancore nei confronti di queste persone e vedo in mio marito il legame che costringe me e mia figlia ad avere rapporti con loro. E quindi spesso me la prendo con lui per cose di cui, davvero, non ha colpa.
Ci succede spessissimo che discussioni banali si trasformino in liti furibonde perchè io mi ritrovo ad associare un suo comportamento ai suoi genitori, capita, ad esempio, che lui torni eccessivamente tardi dal lavoro e io gli dica "ecco sei come tuo padre" (per il quale il lavoro è sempre venuto prima di tutto!).
E se ci rifletto lucidamente lo so che non è così ma quando faccio quei pensieri divento una iena.
Vi giuro che in alcuni momenti sono arrivata a pensare di lasciarlo per non dover più avere a che fare con la sua famiglia. E questa cosa gliel'ho anche detta.
So che non è bello, so che qualcuna potrà pensare che non lo amo ma non è così. E' che sono esasperata dalla situazione.
Qual è lo scopo di questo post? Anzi di questo topic? (moderatori ho imparato?

Non lo so, soluzioni non credo ce ne siano ma forse sentire altre esperienze potrà aiutarmi...
La domanda che mi faccio, e vi faccio, in fondo è: si riesce a mettere da parte un rancore così profondo?
O almeno si riesce a non "scaricarlo" su altre persone?
Non voglio recuperare il rapporto con i suoceri, non lo voglio assolutamente (e mio marito lo sa e rispetta il mio punto di vista) ma vorrei che la nostra famiglia non risentisse eccessivamente di questa situazione...