A settembre scorso abbiamo perso il nostro piccino , a 18 settimane . E' stata un'esperienza atroce , che ci ha segnato profondamente .
Questi mesi passati mi sono sembrati secoli ... tanti pensieri per la testa , tanto dolore .
Volevo riflettere/confrontarmi con voi su un aspetto del vivere una perdita cosi' grande : non essere capiti , non ricevere empatia e supporto da chi ci e' accanto .
Al di la' di mio marito , che ha vissuto le stesse mie tragiche emozioni , della nostra famiglia e nei nostri piu' cari amici/colleghi ben pochi ci sono hanno offerto conforto .
Questa cosa mi fa molto male , soprattutto perche' caratterialmente sono una persona che si da' molto da fare per gli altri , mentre quando ho avuto bisogno io c'e' stato letteralmente il vuoto .
Addirittura una mia collega ha avuto il coraggio di dirmi " perche' stai cosi' giu'? hai avuto solo un aborto" . Peccato che mio figlio l'ho dovuto partorire , l'ho visto morto ... e non ho nemmeno una tomba su cui piangere .
Insomma mi sento proprio un pesce fuor d'acqua ... come se il star male come sto adesso fosse in un qualche modo sbagliato per quello che ho vissuto . Roba da pazzi !
Voi invece avete avuto un'esperienza diversa ? Vi siete sentiti in qualche modo compresi ? Come vi siete relazionati agli altri ( per quanto riguarda le battute idote , ecc. ) .
Grazie a tutti
