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FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
- michy1976
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
faccio fatica anche io a intervenire, un po' per scarsa conoscenza dell'argomento ( dovrei leggermi il decreto ma è luuungo), un po' perchè saprei da che parte schierarmi ma non conoscendo tutto l'argomento, appunto, ho paura di essere superficiale nella mia scelta.
So che 1. non sono d'accordo con chi dice che a scuola oggi i bimbi si fanno il mazzo, perchè ho visto i quaderni di prima di mia nipote e di una sua amica che va in un'altra scuola ed erano entrambe molto molto indietro rispetto a quel che io avevo fatto - con la maestra unica - in un anno. Su tutti i fronti. Anche se magari loro fanno inglese ( in prima???impariamo prima bene l'italiano per favore!) e informatica ( informatica...a 6 anni? ripeto, impariamo prima bene la matematica, per favore) 2. sono d'accordo con chi dice che il maestro unico è un prenderci ( io presi molto bene), mentre almeno con più maestre puoi prendere male e bene ( mio fratello prese male al 90% delle maestra, 4 su 5- no comment) 3. sono d'accordo che dopo anni di specializzazione dei maestri, non deve essere facile insegnare tutto e bene 4. alle elementari la mia classe contava 25 bimbi e 1 maestra. Ma le gite le si faceva. C'erano genitori casalinghi e nonni giovani come il mio ( che ok, ora forse non esistono più, o sono vecchi o lavorano) che accompagnavano, sulla loro macchina perchè sul pullman della scuola non potevano salire per ragioni di sicurezza, allora veniva la bidella ad aiutare la maestra) maestra e bimbi in gita
alla fine mi sono pronunciata. scusate
So che 1. non sono d'accordo con chi dice che a scuola oggi i bimbi si fanno il mazzo, perchè ho visto i quaderni di prima di mia nipote e di una sua amica che va in un'altra scuola ed erano entrambe molto molto indietro rispetto a quel che io avevo fatto - con la maestra unica - in un anno. Su tutti i fronti. Anche se magari loro fanno inglese ( in prima???impariamo prima bene l'italiano per favore!) e informatica ( informatica...a 6 anni? ripeto, impariamo prima bene la matematica, per favore) 2. sono d'accordo con chi dice che il maestro unico è un prenderci ( io presi molto bene), mentre almeno con più maestre puoi prendere male e bene ( mio fratello prese male al 90% delle maestra, 4 su 5- no comment) 3. sono d'accordo che dopo anni di specializzazione dei maestri, non deve essere facile insegnare tutto e bene 4. alle elementari la mia classe contava 25 bimbi e 1 maestra. Ma le gite le si faceva. C'erano genitori casalinghi e nonni giovani come il mio ( che ok, ora forse non esistono più, o sono vecchi o lavorano) che accompagnavano, sulla loro macchina perchè sul pullman della scuola non potevano salire per ragioni di sicurezza, allora veniva la bidella ad aiutare la maestra) maestra e bimbi in gita
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- ptoliporthus
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
:ahah :ahah :ahahba1976 ha scritto:è ovvio col maestro unico quello che dice madai. io ho fatto la prima elemetare con una maestra che continuava a die che 1-1 non si può fare! mia mamma andò in classe con la calcolatrice per dimostrarle che faceva zero ma lei non si convinse.
io al liceo mi sono beccato al I quadrimestre 4 in chimica, perchè avevo corretto la prof che aveva scritto alla lavagna accelerare con due elle!!! L'unico 4 della mia vita... anche quello UNICO!!!

- ptoliporthus
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Ah, e il preside alle superiori che arriva in classe, ed in un discorso fa: parafrasando il detto machiavellico, e pur non si muove!!!ptoliporthus ha scritto::ahah :ahah :ahahba1976 ha scritto:è ovvio col maestro unico quello che dice madai. io ho fatto la prima elemetare con una maestra che continuava a die che 1-1 non si può fare! mia mamma andò in classe con la calcolatrice per dimostrarle che faceva zero ma lei non si convinse.
io al liceo mi sono beccato al I quadrimestre 4 in chimica, perchè avevo corretto la prof che aveva scritto alla lavagna accelerare con due elle!!! L'unico 4 della mia vita... anche quello UNICO!!!

Ne avrei tante di chicche, ma mi fermo qui...

- xeniya
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
No, Marco, non tutti asini per paura di cambiare, ma sinceramente il decreto Gelmini non mi sembra voglia cambiare la qualità della scuola (io poi ti parlo sempre di primaria, per l'università concordo con Ale) ma solo tagliare delle spese.
XENIYA & MAIA NATA IL 9 MARZO 2004 - O.C.D.
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Pero' e' molto bello leggere i vostri ricordi delle elementari. 

Lisa, mamma di Leonardo (11/5/06) e Manuele (6/3/08)
e della piccola Talita nel mio cuore (11/5/06 - 24/5/06)
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- ptoliporthus
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Mamma mia, sto facendo dei casini incredibili con questi quote, fortuna che sono pivellino, con solo 146 messaggi, altrimenti chissà cosa avreste pensato di me!!!
Xen, riformare la scuola è stata un'impresa ardua per qualsiasi governo, tanto che non si è mai fatto nulla da trenta anni a questa parte.
In Italia chi tocca la scuola, muore! ...in senso politico, ovviamente. Fare il ministro dell’Istruzione è un mestieraccio, proprio come fare il ministro della Sanità. Sai le polemiche e gli attacchi appena tocchi qualche boccia… In fondo, dai famigerati decreti delegati di funesta memoria in poi molti, troppi ministri avevano scelto il “galleggiamento”: bastava fare come il ministro delle Poste di democristiana memoria. Creare posti di lavoro e raccattare voti. Proprio così (è giusto dire basta alla scuola come ammortizzatore sociale).
Il dato di partenza è che la scuola italiana da anni è diventata un carrozzone costoso, inefficiente, iper burocratizzato e iper sindacalizzato. Che costa troppo e rende poco. Il rendimento si chiama qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, formazione del cittadino e delle future classi dirigenti. Risultato che si ottiene con la qualità degli insegnati e la loro motivazione, che significa per inciso, anche dare stipendi adeguati e restituire (mi si passi il termine che può non piacere) dignità sociale al ruolo dell’insegnate. Ha ragione la Gelmini a dire che insegnare non è per tutti… e ha ragione, il ministro, a denunciare come il 97% dei 43 miliardi di euro stanziati per l’istruzione, se ne vadano in stipendi (bassi) con ben 1 milione e 300mila dipendenti. Risparmieremo 7 miliardi e il 30% lo reinvestiremo nella scuola, spiega il ministro. Altro che ritorno al passato... quello che vuol fare la Gelmini (e l’opinione pubblica l’ha capito) è un salto verso il futuro che servirà a far ripartire l’Italia attraverso la leva del buonsenso basata su scelte precise: dal maestro unico al ritorno dei voti incluso quello in condotta per combattere il bullismo, dalle divise, all’insegnamento dell’educazione civica, per finire con il praticantato e il concorso per insegnanti. Tanto per citare solo alcuni temi a cui si aggiungono quelli del precariato, dell’integrazione degli studenti stranieri, del tempo pieno… Una rivoluzione che ha un filo conduttore: la meritocrazia, che riguarda sia gli insegnanti che gli studenti.

Xen, riformare la scuola è stata un'impresa ardua per qualsiasi governo, tanto che non si è mai fatto nulla da trenta anni a questa parte.
In Italia chi tocca la scuola, muore! ...in senso politico, ovviamente. Fare il ministro dell’Istruzione è un mestieraccio, proprio come fare il ministro della Sanità. Sai le polemiche e gli attacchi appena tocchi qualche boccia… In fondo, dai famigerati decreti delegati di funesta memoria in poi molti, troppi ministri avevano scelto il “galleggiamento”: bastava fare come il ministro delle Poste di democristiana memoria. Creare posti di lavoro e raccattare voti. Proprio così (è giusto dire basta alla scuola come ammortizzatore sociale).
Il dato di partenza è che la scuola italiana da anni è diventata un carrozzone costoso, inefficiente, iper burocratizzato e iper sindacalizzato. Che costa troppo e rende poco. Il rendimento si chiama qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, formazione del cittadino e delle future classi dirigenti. Risultato che si ottiene con la qualità degli insegnati e la loro motivazione, che significa per inciso, anche dare stipendi adeguati e restituire (mi si passi il termine che può non piacere) dignità sociale al ruolo dell’insegnate. Ha ragione la Gelmini a dire che insegnare non è per tutti… e ha ragione, il ministro, a denunciare come il 97% dei 43 miliardi di euro stanziati per l’istruzione, se ne vadano in stipendi (bassi) con ben 1 milione e 300mila dipendenti. Risparmieremo 7 miliardi e il 30% lo reinvestiremo nella scuola, spiega il ministro. Altro che ritorno al passato... quello che vuol fare la Gelmini (e l’opinione pubblica l’ha capito) è un salto verso il futuro che servirà a far ripartire l’Italia attraverso la leva del buonsenso basata su scelte precise: dal maestro unico al ritorno dei voti incluso quello in condotta per combattere il bullismo, dalle divise, all’insegnamento dell’educazione civica, per finire con il praticantato e il concorso per insegnanti. Tanto per citare solo alcuni temi a cui si aggiungono quelli del precariato, dell’integrazione degli studenti stranieri, del tempo pieno… Una rivoluzione che ha un filo conduttore: la meritocrazia, che riguarda sia gli insegnanti che gli studenti.
- xeniya
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Calcola Michy, che quest'anno non è iniziata molto bene la scuolaSo che 1. non sono d'accordo con chi dice che a scuola oggi i bimbi si fanno il mazzo, perchè ho visto i quaderni di prima di mia nipote e di una sua amica che va in un'altra scuola ed erano entrambe molto molto indietro rispetto a quel che io avevo fatto - con la maestra unica - in un anno.

Poi ripeto gli insegnanti incapaci ci sono ovunque, ma con il maestro unico se lo becchi, lo becchi che ti fa tutte le lezioni!
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
xen ma ora i bimbi che fanno tempo pieno, come fanno a fare i compiti se al pome is fa regolarmente lezione?
Ba e le sue bimbe: Gaia (TC a 41+1 il 2 luglio '06) e Stella (TC a 38+3 il 18 maggio '12)
emiliana e maggiolina 2012
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- ptoliporthus
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Continuo a non capire, sinceramente. Il maestro unico è stato una battaglia della sinistra fino a poco fa. Oggi lo ripropone la Gelmini e non va più bene a nessuno! Se non è una battaglia politica questa, condotta da sinistra per riconquistare consensi oramai ridotti al lumicino, ditemi voi cos'è...?!
Un'ultima cosa, poi non intervengo più. Vi sembra normale che all'interno delle scuole pubbliche vengano affissi volantini che incitano a scioperare e a protestare contro il decreto (vedi prilli)? O addirittura che in delle scuole di Milano alle 9 si faceva lezione su come sfilare in corteo e si provassero gli slogan da gridare? Io lo trovo semplicemente abominevole... ma ovviamente io non faccio testo. Sono obsoleto. Superato...
Ah... vi faccio fare una risata (o un pianto, a seconda dei punti di vista). stamattina, le maestre di matteo e una rappresentante dei genitori, per salutarmi mentre andavo via, mi hanno detto: salam...!!! (non è una battuta, eh?!)
Un'ultima cosa, poi non intervengo più. Vi sembra normale che all'interno delle scuole pubbliche vengano affissi volantini che incitano a scioperare e a protestare contro il decreto (vedi prilli)? O addirittura che in delle scuole di Milano alle 9 si faceva lezione su come sfilare in corteo e si provassero gli slogan da gridare? Io lo trovo semplicemente abominevole... ma ovviamente io non faccio testo. Sono obsoleto. Superato...

Ah... vi faccio fare una risata (o un pianto, a seconda dei punti di vista). stamattina, le maestre di matteo e una rappresentante dei genitori, per salutarmi mentre andavo via, mi hanno detto: salam...!!! (non è una battuta, eh?!)

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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Marco, capisco quello che vuoi dire e che speri, e sono d'accordo che la scuola (in particolare medie superiori e universita') cosi' non e' efficace ed efficiente ma mi dispiace dire che i 7 miliardi sono gia' allocati dalla finanziaria, sia i risparmi di quest'anno e anche dei prossimi. Con questo governo, come con i passati, bisogna essere "credenti" per dare credito alle intenzioni e alle conferenze stampa e non a quello che si legge nero su bianco. E sulla trasformazione in legge, io ci potrei credere se non fosse per la presentazione sotto forma di decreto, che di fatto esautora il parlamento dalla sua funzione.ptoliporthus ha scritto: Risparmieremo 7 miliardi e il 30% lo reinvestiremo nella scuola, spiega il ministro.
Quello che capisco io, e' che bisogna tagliare e tagliare presto, e non vedo in questo un disegno riformatore. Quindi io sono d'accordo con te su tanti punti, in primo luogo sul dover dare una sferzata meritocratica alla P.A., ma non posso leggere questa intenzione nel decreto Gelmini.
Vorrei che notassi che io ribatto su un solo punto su cui continuo a non essere d'accordo e mi arrabbio perche' davanti al decreto in cui c'e' scritto "24 ore" mi si continua a dire "Ma vedrai che sara' diverso"
So solo che nelle grandi citta' i bimbi che non vanno a scuola il pomeriggio rischiano di essere abbandonati davanti alla televisione e al computer, invece di stare con gente preparata che li aiuti a fare i compiti. E sono sicura che questo non aiuta la capacita' di concentrazione ed espositiva.

Che genitori stanchi che tornano a casa invece di passare tempo di qualita' con i loro figli dovranno stare con loro a supplire alla mancanza di sostegno pomeridiano, sempre che non assumano una persona che lo faccia per loro nel pomeriggio (quando andavo alle superiori io lo facevo come lavoretto di tenere un bimbo delle elementari che faceva i compiti perche' la mamma non poteva, e ai miei tempi in Sardegna di tempo pieno nessuno ne parlava).
Temo anche che questo diventera' un costo per le famiglie, che gia' annaspano, e alla fine sara' chi si puo' permettere una buona scuola privata o pagare la cooperativa pomeridiana ad avere un'istruzione garantita.
Perche' dopo tutte queste proteste in proposito, dopo aver parlato di maestro prevalente e di garanzia di tempo pieno, il decreto non e' stato ridiscusso e modificato in questo senso? Forse perche' in realta' le risorse non ci sono? Che cosa posso fare io cittadina per dire a questo governo cosa voglio? Protesto, e spero che cosi' recepisca i miei dubbi, non sto li' e spero nella buona volonta' di chi e' sotto una coperta corta e deve tirare perche' copra tutti.
Lisa, mamma di Leonardo (11/5/06) e Manuele (6/3/08)
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Marco, cosi' pero' mi offendi. Davvero pensi che io decida se una cosa mi va bene o no in base a chi lo propone? Ti ho forse detto che Veltroni mi propone qualcosa di meglio o che da questo governo non puo' venire niente di buono? Io cerco di rimanere concretamente su un singolo punto su cui non sono d'accordo, e mi dispiace che mi si dica che sono in malafede per questo. Questa per me non e' una discussione politica, altrimenti non vi avrei preso parte perche' sono una persona piuttosto ligia alle regole, ma una discussione sul futuro dei nostri figli. E a proposito, corro a prendere Leonardo!ptoliporthus ha scritto:Continuo a non capire, sinceramente. Il maestro unico è stato una battaglia della sinistra fino a poco fa. Oggi lo ripropone la Gelmini e non va più bene a nessuno! Se non è una battaglia politica questa, condotta da sinistra per riconquistare consensi oramai ridotti al lumicino, ditemi voi cos'è...?!

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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Lisa, non ce l'ho mica con te? Io sto parlando in generale, della situazione italiana. Ti ho portato degli esempi... lungi da me offenderti! Intendevo la maestra che si è battuta per il grembiule, quegli intellettuali di sx che erano a favore del maestro unico fino all'altro ieri...
Se abbiamo la pazienza di attendere, il Ministro Gelmini sta riempiendo di contenuti il suo decreto, cercando di proseguire sulla strada intrapresa, e mentre attendiamo qualche atto concreto in merito alla libera scelta delle famiglie, dovremmo essere noi genitori a dare un chiaro segnale che a noi la scuola interessa.
La misura di come sarà possibile fare dipende anche da ognuno di noi. Come? Nel saper cogliere l’informazione corretta da quella tendenziosa, nel proteggere i nostri figli dai cattivi maestri (quelli che all’inizio dell’anno scolastico si sono presentati con il lutto al braccio), nell’esigere per i nostri figli una scuola accogliente e di qualità, nel saper rispondere alle falsità, nel metterci in gioco.
Io non sono contro gli insegnanti (come potrei?), non parteggio per questo o per quello, ma con gli insegnanti e con le Istituzioni vorrei che si lavorasse per il bene e il futuro dei nostri figli.
Per essere più chiaro, ecco a cosa mi riferivo:
giusto per procedere sulla completezza d’informazione: pochi giorni prima, sempre sulla questione della quarta elementare romana che rischiava di cambiare maestra, Repubblica aveva affidato il commento a un altro suo esperto di scuola, Marco Lodoli. Il quale, dopo aver tratteggiato le qualità e l’importanza della vecchia maestra, scriveva: «Poi qualcuno ha deciso che la maestra doveva moltiplicarsi e da una è diventata tre, e tre maestre sono diventate un viavai di volti, abbondanza e confusione, e forse qualcosa si è guadagnato e di sicuro qualcosa si è perso». Notare il «forse» e il «di sicuro». Era il 27 maggio 2008, esattamente tre mesi e venti giorni prima che lo stesso Lodoli, sempre su Repubblica, così commentasse il progetto del governo di reintrodurre il maestro unico: «Le elementari, fiore all’occhiello del nostro sistema educativo, sono finite sotto l’accetta della ministra Gelmini, che per rispettare le esigenze di risparmio non ha immaginato nient’altro che la maestra unica: come dire suicidiamoci per consumare meno ossigeno». Era il 16 settembre 2008.
e a questo: «Quando l’antica maestra intera si scisse nelle tre maestre per due classi, per ragioni sindacali contro il crollo demografico, si minò un pilastro della nostra convivenza». Sono parole di Sofri. Adriano Sofri, scritte su Repubblica.
E sapete quando le ha scritte? Forse anni fa, in un altro tempo e con un’altra scuola? No: le ha scritte il 3 giugno 2008. Meno di cinque mesi fa.
Ma mai c’è stata, nella cultura della sinistra, l’esaltazione dei tre maestri, anzi. La loro introduzione fu motivata solo dalla volontà di salvare posti di lavoro, ma mai nessuno ne aveva esaltato l’efficacia. Al contrario, sono tantissime le testimonianze di una sinistra perplessa. Ortensio Zecchino, ministro dell’Università con D’Alema e Amato, al momento della riforma votò contro dicendo: «Non resta che prendere atto dell’esistenza di uno schieramento che ha inteso privilegiare il momento sindacale... svalutando il momento formativo e culturale». Ed Edgar Morin, consulente del ministro Fioroni proprio per la riforma della scuola, ha fatto dell’unitarietà dell’apprendimento il suo credo: «Il nostro sistema d’insegnamento - ha detto - separa le discipline e spezzetta la realtà, rendendo di fatto impossibile la comprensione del mondo».
Chissà come mai, insomma, tanti repentini cambiamenti. Personalmente ho un ricordo fantastico e commovente, della mia maestra unica. Solo che fatico anche qui a trovare le parole. Le prendo in prestito: «La figura della maestra campeggia nella nostra memoria come un totem sacro, è l’asse attorno al quale ha girato la nostra infanzia, fu la solenne e dolce depositaria di ogni sapere, quella che ci ha insegnato gli affluenti del Po e le divisioni a tre cifre, le Guerre Puniche e le poesie di Pascoli, ci ha aiutato a crescere nella pace di un tempo immobile e fecondo. (...) L’infanzia ha bisogno di certezze (...) se l’amata maestra dopo quattro anni scompare, allora tutto può svanire». Chi ha scritto queste belle parole? Ma sempre Marco Lodoli, sempre su Repubblica. Sembra ieri, invece erano ben cinque mesi fa.
Non sono parola mie, ma l'articolo di un giornale a proposito del pensiero mutevole a seconda di chi propone le cose. chiaro, lisa??!!

Se abbiamo la pazienza di attendere, il Ministro Gelmini sta riempiendo di contenuti il suo decreto, cercando di proseguire sulla strada intrapresa, e mentre attendiamo qualche atto concreto in merito alla libera scelta delle famiglie, dovremmo essere noi genitori a dare un chiaro segnale che a noi la scuola interessa.
La misura di come sarà possibile fare dipende anche da ognuno di noi. Come? Nel saper cogliere l’informazione corretta da quella tendenziosa, nel proteggere i nostri figli dai cattivi maestri (quelli che all’inizio dell’anno scolastico si sono presentati con il lutto al braccio), nell’esigere per i nostri figli una scuola accogliente e di qualità, nel saper rispondere alle falsità, nel metterci in gioco.
Io non sono contro gli insegnanti (come potrei?), non parteggio per questo o per quello, ma con gli insegnanti e con le Istituzioni vorrei che si lavorasse per il bene e il futuro dei nostri figli.
Per essere più chiaro, ecco a cosa mi riferivo:
giusto per procedere sulla completezza d’informazione: pochi giorni prima, sempre sulla questione della quarta elementare romana che rischiava di cambiare maestra, Repubblica aveva affidato il commento a un altro suo esperto di scuola, Marco Lodoli. Il quale, dopo aver tratteggiato le qualità e l’importanza della vecchia maestra, scriveva: «Poi qualcuno ha deciso che la maestra doveva moltiplicarsi e da una è diventata tre, e tre maestre sono diventate un viavai di volti, abbondanza e confusione, e forse qualcosa si è guadagnato e di sicuro qualcosa si è perso». Notare il «forse» e il «di sicuro». Era il 27 maggio 2008, esattamente tre mesi e venti giorni prima che lo stesso Lodoli, sempre su Repubblica, così commentasse il progetto del governo di reintrodurre il maestro unico: «Le elementari, fiore all’occhiello del nostro sistema educativo, sono finite sotto l’accetta della ministra Gelmini, che per rispettare le esigenze di risparmio non ha immaginato nient’altro che la maestra unica: come dire suicidiamoci per consumare meno ossigeno». Era il 16 settembre 2008.
e a questo: «Quando l’antica maestra intera si scisse nelle tre maestre per due classi, per ragioni sindacali contro il crollo demografico, si minò un pilastro della nostra convivenza». Sono parole di Sofri. Adriano Sofri, scritte su Repubblica.
E sapete quando le ha scritte? Forse anni fa, in un altro tempo e con un’altra scuola? No: le ha scritte il 3 giugno 2008. Meno di cinque mesi fa.
Ma mai c’è stata, nella cultura della sinistra, l’esaltazione dei tre maestri, anzi. La loro introduzione fu motivata solo dalla volontà di salvare posti di lavoro, ma mai nessuno ne aveva esaltato l’efficacia. Al contrario, sono tantissime le testimonianze di una sinistra perplessa. Ortensio Zecchino, ministro dell’Università con D’Alema e Amato, al momento della riforma votò contro dicendo: «Non resta che prendere atto dell’esistenza di uno schieramento che ha inteso privilegiare il momento sindacale... svalutando il momento formativo e culturale». Ed Edgar Morin, consulente del ministro Fioroni proprio per la riforma della scuola, ha fatto dell’unitarietà dell’apprendimento il suo credo: «Il nostro sistema d’insegnamento - ha detto - separa le discipline e spezzetta la realtà, rendendo di fatto impossibile la comprensione del mondo».
Chissà come mai, insomma, tanti repentini cambiamenti. Personalmente ho un ricordo fantastico e commovente, della mia maestra unica. Solo che fatico anche qui a trovare le parole. Le prendo in prestito: «La figura della maestra campeggia nella nostra memoria come un totem sacro, è l’asse attorno al quale ha girato la nostra infanzia, fu la solenne e dolce depositaria di ogni sapere, quella che ci ha insegnato gli affluenti del Po e le divisioni a tre cifre, le Guerre Puniche e le poesie di Pascoli, ci ha aiutato a crescere nella pace di un tempo immobile e fecondo. (...) L’infanzia ha bisogno di certezze (...) se l’amata maestra dopo quattro anni scompare, allora tutto può svanire». Chi ha scritto queste belle parole? Ma sempre Marco Lodoli, sempre su Repubblica. Sembra ieri, invece erano ben cinque mesi fa.
Non sono parola mie, ma l'articolo di un giornale a proposito del pensiero mutevole a seconda di chi propone le cose. chiaro, lisa??!!

- Giuliale
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Ecco, sono stata impegnata e ora devo volare via,... domani leggo tutto!
Però Marco, a me gli insegnanti incompetenti micca ho detto che mi vanno bene.... strumenti di valutazione/incentivazione/punizione ben vengano.... ma ripeto, che bisogno c'è di mettere mano cos' pesantemente alla scuola?
Michy: gite grazie alla buona volontà di nonni e genitori disponibili? A me non sembra una realtà così auspicabile
Vadooooooooooo
Però Marco, a me gli insegnanti incompetenti micca ho detto che mi vanno bene.... strumenti di valutazione/incentivazione/punizione ben vengano.... ma ripeto, che bisogno c'è di mettere mano cos' pesantemente alla scuola?
Michy: gite grazie alla buona volontà di nonni e genitori disponibili? A me non sembra una realtà così auspicabile
Vadooooooooooo
Alessandra mamma di Giulia 12-08-2004
Non perdere tempo a litigare con un imbecìlle... da lontano non si vedrebbe la differenza!!
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- ptoliporthus
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Ale, la scuola avrebbe bisogno di ben altri drizzoni, altro che questa pseudoriforma... andrebbe riformato tutto il sistema, per far si che la nostra scuola (dalle elementari alle università) si metta allo stesso livello delle scuole del mondo occidentale.
Vi posto un'agenzia di pochi minuti fa:
Giovedì 30 ottobre, giornata dello sciopero nazionale della scuola indetto da Cgil Cisl e Uil, per le vie della Capitale si snoderà un’altra manifestazione. Uno sciopero che, ha rivelato il Moige in una nota, “costerà caro alle famiglie”. Secondo il Movimento italiano genitori, infatti, la giornata di stop della scuola contro la riforma Gelmini, “costerà alle famiglie italiane con bimbi alle elementari oltre 160 milioni di euro e causerà unitamente ai disagi nella didattica, senza apportare nuove proposte concrete e senza aiutare i genitori a capire la riforma in atto”.
Proprio il Moige, assieme al Coordinamento genitori democratici (Cgd), all’Associazione genitori (Age) e all’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc), è stato ricevuto al ministero dell’Istruzione dal ministro Gelmini. “L’incontro si è svolto in un clima sereno e si è concluso positivamente: la riforma rappresenta un punto di partenza ottimo per ricostruire tutto il comparto scuola e abbiamo ricevuto dal ministro delle rassicurazioni anche in merito alla questione del tempo pieno”, ha dichiarato Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Movimento italiano genitori che ha aggiunto: “Con questa riforma finirà la lotteria e la lotta di migliaia di genitori per poter accedere al tempo pieno nella scuola. Il ministro ha rassicurato che il tempo pieno sarà aumentato al 50 per cento, consentendo così a una classe su due di poterne usufruire. Sottoposte all’attenzione del ministro anche le questioni della governance e della libera scelta tra scuola statale e non statale, così da garantire – ha spiegato Munizzi - un libero accesso alla scuola indipendentemente dal reddito”. (segue)
Un abbraccio...

Vi posto un'agenzia di pochi minuti fa:
Giovedì 30 ottobre, giornata dello sciopero nazionale della scuola indetto da Cgil Cisl e Uil, per le vie della Capitale si snoderà un’altra manifestazione. Uno sciopero che, ha rivelato il Moige in una nota, “costerà caro alle famiglie”. Secondo il Movimento italiano genitori, infatti, la giornata di stop della scuola contro la riforma Gelmini, “costerà alle famiglie italiane con bimbi alle elementari oltre 160 milioni di euro e causerà unitamente ai disagi nella didattica, senza apportare nuove proposte concrete e senza aiutare i genitori a capire la riforma in atto”.
Proprio il Moige, assieme al Coordinamento genitori democratici (Cgd), all’Associazione genitori (Age) e all’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc), è stato ricevuto al ministero dell’Istruzione dal ministro Gelmini. “L’incontro si è svolto in un clima sereno e si è concluso positivamente: la riforma rappresenta un punto di partenza ottimo per ricostruire tutto il comparto scuola e abbiamo ricevuto dal ministro delle rassicurazioni anche in merito alla questione del tempo pieno”, ha dichiarato Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Movimento italiano genitori che ha aggiunto: “Con questa riforma finirà la lotteria e la lotta di migliaia di genitori per poter accedere al tempo pieno nella scuola. Il ministro ha rassicurato che il tempo pieno sarà aumentato al 50 per cento, consentendo così a una classe su due di poterne usufruire. Sottoposte all’attenzione del ministro anche le questioni della governance e della libera scelta tra scuola statale e non statale, così da garantire – ha spiegato Munizzi - un libero accesso alla scuola indipendentemente dal reddito”. (segue)
Un abbraccio...
- ptoliporthus
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Vi lascio con un quesito: secondo voi che scuola frequentano i figli dei nostri cari politicanti che tanto osannano la scuola pubblica italiana? E perchè...?!
A voi la risposta...
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- rusc
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
buonasera! un saluto veloce...
stasera cous cous alle verdure, lenticchie e cachi
concordo in tutto con Marco sulla questione scuola. Mi scuso ma purtroppo con i bimbi sempre appresso riesco a leggere di volata ma non a fermarmi a scrivere...
stasera cous cous alle verdure, lenticchie e cachi

concordo in tutto con Marco sulla questione scuola. Mi scuso ma purtroppo con i bimbi sempre appresso riesco a leggere di volata ma non a fermarmi a scrivere...
Riccardo '06- Serena '08- Matteo '10 e un fratellino in cielo


- michy1976
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
wow che bel menu
io zuppa di orzo e speck...buonissima!!!
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Mamma di Simone(Faenza 1/11/06-3.335grx51cm)e di Rebecca(Faenza 6/2/09-3.190grx49cm)
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- gz
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
BUONA SERATA A TUTTI 

GZ=Gianna - PCOssina - Cacciatrice - ex SOSsina
Mamma di MARLENE 2,370 kg x 48 cm e GIANMARCO 1,610 kg x 44,5 cm nati l'1 11 2006 alla 32+0 x foto vedi fb
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- co73
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
BUONGIORNO 

Mamma di Francesco 9 ottobre 2006 - OTTOBRINA '06 DOCG ♥ ♥
"NON E' FINITA FINCHE' NON E' FINITA"
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Re: FORNARINE LE EMILIANE CON LA MACCHINA DEL PANE
Buondi'!

P.S. Non so altri, forse per tutti e' cosi' e sicuramente questo non e' decisivo per le mie scelte politiche, ma sappi che il figlio di Prodi ha frequentato il liceo scientifico in via San Felice. Lo so perche' al suo esame di maturita' c'era mio padre in commissione.
E io rilancio con una scommessa. Se mi mostrerai un unico politico del governo che in seguito all'applicazione del decreto ritirera' i suoi figli dalle elementari private che frequentano attualmente per iscriverli alla scuola pubblica, ammettero' che c'e' l'intenzione di riformare sul serio e non solo quella di tagliare costi sociali, e ti offriro' pure la prossima pizza in compagnia.ptoliporthus ha scritto:Vi lascio con un quesito: secondo voi che scuola frequentano i figli dei nostri cari politicanti che tanto osannano la scuola pubblica italiana? E perchè...?!
A voi la risposta...

P.S. Non so altri, forse per tutti e' cosi' e sicuramente questo non e' decisivo per le mie scelte politiche, ma sappi che il figlio di Prodi ha frequentato il liceo scientifico in via San Felice. Lo so perche' al suo esame di maturita' c'era mio padre in commissione.
Lisa, mamma di Leonardo (11/5/06) e Manuele (6/3/08)
e della piccola Talita nel mio cuore (11/5/06 - 24/5/06)
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