
Sono venuta qui a parlarvi un po' di Riccardo che compie tre anni domani e mi sta dando qualche.. problemino.
Il momento lo so è cruciale: sta arrivando una sorellina, sta facendo l'inserimento alla scuola materna... Ma io mi ritrovo con una patata bollente tra le mani e mi rendo ancora più conto che mio figlio è veramente molto, ma molto poco autonomo e legato ad abitudini che si sono nel tempo cristallizzate ed è sempre più difficile togliere.
Faccio un elenchino?

- non fa pipì e cacca nel vaso (la trattiene oltre misura) e riempie il pannolino quando va a dormire. Mai vista una goccia cadere nel vaso!

- non mangia da solo ed è selettivo: ogni tanto inforchetta qualcosa del secondo, ma poco e nulla.. Pretende formati di pasta da brodo anche se conditi con pomodoro e parmigiano (predilige condimento al pomodoro, ma accetta anche brodo di carne e di verdure). Insomma non si riesce a "schiodarlo" da abitudini da bimbo piccolo. In più mangia poco ed è frettoloso (ha fretta di mangiare la cioccolata ed andare a giocare) ed è anche perchè è magrolino e mangia poco che ci siamo fatti impietosire procrastinando le suddette abitudini (per non "turbare" il piccolo..).
- si ostina a usare bicchieri con beccuccio altrimenti non beve, anzi fino a poco tempo fa voleva un solo bicchiere con beccuccio.. ora (grande traguardo!) ne accetta anche altri due...
- pretende la mamma accanto per dormire, "torturandole" i capelli, altrimenti non dorme.

- In tutto questo, l'inserimento alla materna sta facendo emergere un altro "disagio" che mi preoccupa non poco: Riccardo pretende di andare in giro per conto proprio nella scuola, approfittando di ogni varco aperto...

Questo vizio di fare le "giratine" è una costante del suo comportamento che abbiamo sempre cercato di tamponare come potevamo e, per la verità, il fatto di essere in casa (nei complessivi tre piani) 8 persone tra nonni, zii e cugini, lo ha sempre un po' mantenuto in questo "vizio": molto spesso ci sono alternanze tra le diverse persone per soddisfare questo suo bisogno di esplorare /evadere e avere un adulto tutto per sè.. Ma capirete che è molto faticoso.
E' ostinato e testardo e non vuole "contrattare" con noi genitori sui comportamenti. Quest'estate in campeggio ci sfidava scappando ogni volta che aprivamo la porta, ormai anche i vicini erano pronti a recuperarlo

Approfondendo questa situazione credo che questa casa piena di gente troppo disponibile non abbia aiutato, ma è vero anche che gli altri cuginetti sono cresciuti qui e nessuno ha maturato simili abitudini errate.
La sua tenacia a non volere affrontare cambiamenti e assumerne da bambino più grande e ragionevole sta cominciando a spaventarmi un po', soprattutto quando si fa prendere da attacchi di bizza e urli che ci costringono a ritirate ogni volta che siamo più "tosti" con lui.
Io ho il terrore dell'anormalità, cioè del fatto che mio figlio abbia qualche problema e questo me lo porto dietro da anni, quando scoprii di essere portatrice di una malattia genetica (XFragile) e non avendo voluto fare accertamenti al riguardo, trascorsi tutto il primo anno in un ansia paurosa in cui monitoravo quasi ossessivamente ogni progresso di mio figlio, prendendomi anche, secondo me, una lieve forma depressiva e ansiosa.
Appurato che Riccardo non ha questa malattia, le ansie su di lui non mi hanno mai abbandonato e credo che, al fondo di me stessa, continuo ad avere le stesse paure anche per la bimba che sta arrivando. Aggiungo che nel 2002 dovetti interrompere una gravidanza al 5° mese perchè il piccolo feto aveva un'anomalia cromosomica
Forse il mio comportamento, forse il fatto che anche i nonni sono subentrati a me quando sono rientrata al lavoro al compimento del primo anno di Riccardo in modo un po' troppo protettivo nei suoi confronti... Fatto sta che adesso mi sento profondamente in crisi


Vorrei proteggerlo, questo è il primo istinto, oppure spingere verso un rapido superamento di alcuni blocchi del comportamento, ma ho paura di fargli del male e di fartlo piombare in un disagio peggiore. Spesso sono irritata dal suo comportamento che è veramente molto, molto impegnativo e schiacciante per me, a volte mi spazientisco e urlo, oppure discuto con mio marito sul fatto che dobbiamo renderci conto che Riccardo ha qualche problema e dobbiamo chiedere aiuto ad uno specialista...
Questa cosa del girovagare a scuola e di chiedere frequentemente a casa di fare passeggiate e uscire mi allarma un poco: credo sia la spia di un disagio.
Aggiungo che queste "fatiche esistenziali" stanno portando ad alcune tensioni coniugali e con questo mi fermo.
So che mi sono dilungata, ma ho veramente bisogno di "condividere" con qualcuno...
Un abbraccio

Sandra