Ho un collega di lavoro che vive poco distante da me e per questo da sempre (più di 4 anni) andiamo in ufficio insieme per dividere le spese, visto che lavoriamo a 30 km. da casa. Ovviamente il nostro rapporto è piuttosto confidenziale e col tempo siamo diventati amici, almeno da parte mia. Io sono il tipo di persona che non si risparmia mai e preferisce fare un favore magari rinunciando a qualcosa per me piuttosto che dire di no o lasciare nei guai gli altri e per questo motivo ho preso già numerose bastonate e innumerevoli sgridate da parte di mio marito che dice che sono esagerata.
Adesso è successo che avevamo stabilito la data del battesimo di Davide e chiesto al parroco (amico di famiglia, lo stesso che ci ha sposati e mi ha vista crescere) di celebrare. La sera stessa incontro il mio collega e "amico" e lo invito al battesimo, lui mi dice che non può perchè quel giorno battezzerà suo figlio (sono nati a 14 giorni di distanza). Tra l'altro, mi dice, lo battezza il nostro parroco. Eh, no! dico io, il parroco battezza Davide quel giorno a quell'ora!. Morale: il parroco stordito ha detto di si a tutti e due per lo stesso giorno alla stessa ora!!! Così gli telefono e lui mi dice che allora farà spostare il battesimo del mio collega (che tra l'altro l'ultima volta che l'ha visto è stata al suo matrimonio 3 anni fa!!!), io dico NO, mi dispiace fargli saltare tutto, non mi pare bello, è un amico... Gli chiedo di posticipare l'evento di MEZZ'ORA (dalle 16,30 alle 17,00) così io lo faccio alle 15,00 e ci stiamo tutti e due, anche se per me non è il massimo come orario, ma per un AMICO un piccolo sacrificio si fa... Lui mi dice che non ci sono problemi e io mi metto il cuore in pace. Il giorno dopo mi richiama il parroco e mi chiede allora per che giorno abbiamo deciso visto che il mio collega lo ha chiamato per confermargli il battesimo alle 16,30 e che quindi non ci stiamo tutti e due!!!
MA COME, NON ERA TUTTO A POSTO? Conclusione: sono dovuta andare in Chiesa a vedere se il sabato prima c'era un'ora libera e poi correre a dire al negozio delle bomboniere che mi servono una settimana prima e così per tutto il resto. Inoltre richiamare tutte le persone già invitate e comunicare il cambiamento di data, compresi i suoceri e i parenti romani di mio marito (che avevano già preso le ferie). Poi chiamo il mio "amico" e gli dico che ho saputo dal parroco (MANCO IL CORAGGIO DI CHIAMARMI ) che ha confermato per quel giorno alle 16,30 e che io mi sono arrangiata diversamente GRAZIE PER LA CORTESIA e lui si è messo a farfugliare che ritardando di mezz'ora gli si sconvolgeva l'organizzazione di tutto e insomma non ha potuto! In relatà sua moglie mi odia e in più non accetta di scendere a nessun compromesso con nessuno, il mondo deve girare intorno a lei e ai suoi desideri e quindi lo ha obbligato a fare così e lui non ha avuto il coraggio di dirmelo.Non vi dico i commenti di mio marito
ancora oggi ha continuato a dirmi che ho dato tanto a chi non meritava niente e che come al solito ho messo al secondo posto i nostri interessi e che dovevo fin da subito far rimandare il loro battesimo. Di solito gli rispondo a tono ma oggi non sapevo cosa dirgli se non che ha ragione. Ah, ecco l'ultima: secondo una comune amica lui (che non ho mai più sentito) si è offeso: LUI????
!!! IO HO UN AMICO CHE SI è OFFESO PERCHè NON LO ABBIAMO INVITATO AL NOSTRO MATRIMONIO DOPO CHE HA DICHIARATO: SE MI INVITATE BUTTO L'INVITO NEL CESTINO...... 
almeno il coraggio di dirtelo!!!
casini a parte del parroco, io non ci trovo assolutamente niente di strano nel battezzare tuo figlio assieme a quello del tuo amico - collega. Camilla è stata battezzata con un altra bimba i cui genitori addirittura non conoscevo neppure...
collega 
